Buona notte

Ship: DiceGenta
Personaggi: Arisugawa Dice, Yumeno Gentaro (+Amemura Ramuda)
Anime: Hypnosis Mic:Division Rap Battle

<<Ragazzi, per favore, aiutatemi.>> supplicò la voce di Dice.
Gentaro non distolse gli occhi dal libro che stava leggendo, mentre Ramuda si voltò a guardare il blu.

<<Hai di nuovo bisogno di soldi?>> chiese il rosa con voce allegra.
<<No...cioè...più o meno.>> disse il minore abbassando lo sguardo.
<<Allora quale sarebbe il problema?>> domandò il castano.
<<Mi hanno sbattuto fuori di casa. Avrei bisogno di un posto dove dormire.>> spiegò Arisugawa.

Il leader dei Fling Posse osservò lo scrittore, sorridendo.
<<Gentaro sarebbe molto felice di ospitarti.>> affermò.
<<Non ho il tempo e lo spazio per farlo, mi dispiace.>> disse, invece, Gentaro, dal tono della voce sembrava veramente triste per quello, anche se non era esattamente così.

<<Ramuda, almeno tu aiutami.>> mormorò il blu.
<<Non possiamo dormire in due su questo divano. Di sicuro Gentaro avrà un letto che potreste dividere.>> il rosa cercò di infastidire il castano.

Dice si voltò a guardare il secondo membro dei Fling Posse e si inginocchiò davanti a lui.
<<Gentaro, ti prego, fammi dormire da te.>> disse il minore tra i due.
Lo scrittore sospirò lievemente prima di annuire.
<<Va bene.>> acconsentí, ma maledisse mentalmente Ramuda, quel ragazzo era un vero e proprio diavoletto.

-

<<In questi giorni dovrò consegnare un manoscritto, per cui non disturbarmi quando scrivo.>> si raccomandò Gentaro prima di aprire la porta di casa sua.
Dice annuí e si fiondò dentro, togliendosi le scarpe e posando per terra un borsone, contenente le poche cose che gli erano rimaste dopo tutte le scommesse perse.

Il castano si tolse anche lui le scarpe e si sfilò il mantello dalle spalle, lasciandolo appeso ad un mobile nell'entrata.
Successivamente, si incamminò verso il soggiorno, trovando il minore comodamente seduto sul divano.

<<Io vado in camera a scrivere. Tu fai come se fossi a casa tua.>> disse il castano.
Il blu annuì osservandolo.

Gentaro si chiuse in camera sua e si accomodò sul pavimento di legno.
Prese dei fogli e li poggiò sul tavolino di fronte a lui.
Poi, iniziò a scrivere.

Dice si guardò intorno.
Era felice di essere a casa del castano, eppure non riusciva a comprendere una cosa.
Perché Ramuda aveva insistito affinché Gentaro lo ospitasse da lui?

Dopo un po', il suo stomaco iniziò a brontolare.
Era quasi ora di cena, se ne stava accorgendo.

Il blu si alzò dal divano e si avvicinò alla cucina.
Prese del riso e delle verdure dal frigo, iniziando a cucinare.
Voleva fare qualcosa per ringraziare il maggiore della sua ospitalità, anche se era stato praticamente obbligato dal loro leader.

Quando anche Yumeno iniziò a sentire un certo languorino, si alzò stropicciandosi gli occhi, scrivere era stancante.
Uscí dalla camera e si stupí di trovare il tavolo apparecchiato e Dice che metteva del cibo in due piatti.

<<Oh per fortuna che sei arrivato tu, altrimenti sarei venuto a chiamarti.>> disse con un sorriso il minore.
<<L'hai preparato tu?>> domandò Gentaro, accomodandosi ad una delle sedie intorno al tavolo.
<<Ovvio!>> esclamò il blu, sedendosi di fronte a lui.

I due iniziarono a mangiare, dopo aver ringraziato per il pasto.
<<Come ti sembra?>> chiese Dice tra un boccone e l'altro.
<<Non è male.>> rispose Gentaro osservando il ragazzo di fronte a sé.

<<Dopo il pasto devi ancora lavorare?>> domandò Arisugawa.
Il castano annuì, se non andava avanti nella stesura del testo, non avrebbe fatto in tempo a consegnare il manoscritto.

Il blu si lasciò scappare un sospiro affranto, quella sarebbe stata la prima notte da Yumeno, avrebbe voluto passare un po' di tempo con lui.
Eppure, quei pensieri se li tenne per sé, non voleva disturbare e infastidire il maggiore.

Appena ebbero finito di mangiare, Gentaro si alzò per lavare i piatti.
<<Faccio io, tranquillo. Tu vai pure a scrivere.>> disse Dice sorridendo, mentre si alzava dalla sedia e prendeva il piatto dalle mani del castano.
<<Ti ringrazio.>> sussurrò il maggiore prima di recarsi nuovamente nella sua stanza, lasciando l'altro da solo.

Arisugawa passò il resto della serata sul divano.
Prima di andare a casa dello scrittore, gli aveva promesso che non avrebbe scommesso per un po' di tempo ed era intenzionato a mantenere la parola, anche se non sarebbe stato facile.

Il blu sbadigliò lievemente.
Prese dal borsone un pigiama, l'unico che aveva, e si cambiò.
Successivamente, raggiunse la camera da letto e vi entrò, cercando di fare meno rumore possibile.

Gentaro era seduto per terra ed era molto concentrato.
La testa era appoggiata al palmo della mano sinistra, mentre con la destra scriveva.

<<Buona notte.>> disse vedendo l'altro entrare.
<<Anche a te.>> rispose Dice mentre si sdraiava sul letto.
Da lì riusciva a vedere il maggiore, anche grazie alla luce accesa di una lampada sistemata vicino al tavolino.

Il blu si girò un paio di volte nel letto, non riusciva ad addormentarsi.
Guardò l'orario sul telefono, era l'una passata, ma lo scrittore non dava segno di volersi fermare dal portare avanti il suo lavoro.

Arisugawa sospirò e si mise seduto.
Il castano stava ancora scrivendo, ma gli pareva stanco.

In silenzio, si avvicinò a lui e si accomodò per terra, al fianco dell'altro.

Yumeno non si accorse del minore fino a quando quest'ultimo non gli poggiò sulle spalle una coperta.
Si voltò a guardare l'altro che era seduto alla sua sinistra.

<<Non riesci a dormire?>> chiese.
<<Sei stanco, dovresti riposarti.>> disse, invece, Dice.
Lo osservò preoccupato, era la prima volta che vedeva Gentaro con delle borse sotto gli occhi.

<<La consegna è tra pochi giorni, non posso prendermi il lusso di riposarmi, devo portare a termine il manoscritto.>> affermò il castano, i suoi occhi incontrarono quelli viola dell'altro.
Si accorse solo in quel momento di quanto il minore fosse serio, era veramente preoccupato per la sua salute.

<<Se non ti riposi, come fai a scrivere? Verrà fuori una schifezza e nessuno leggerà il tuo nuovo romanzo.>> lo riprese, per la prima volta da quando si conoscevano, Arisugawa.
<<Forse hai ragione.>> sussurrò Yumeno.
Gli occhi gli si chiudevano per il sonno, non ce l'avrebbe fatta a stare sveglio ancora per molto.

Si guardò un attimo, non si era ancora cambiato per la notte.
Sospirò lievemente, era troppo stanco.

Dice lo notò e si alzò, avvicinandosi al guardaroba.
Lo aprí e prese un pigiama, che poi porse all'altro.
Lo scrittore lo osservò, era grato della sua presenza.

<<Dice, mi potresti aiutare a cambiare?>> domandò con voce stanca.
Il minore arrossì leggermente, ma annuì.

Lo prese delicatamente in braccio, posandolo sul letto.
Successivamente, iniziò a togliergli tutti gli abiti che aveva addosso.
Arrossí ancora di più, ma cercò di non dare a vedere il suo imbarazzo.

Gentaro lo guardava in silenzio, lasciandolo fare.
Si accorse quasi subito del rossore presente sulle guance dell'altro, ma non disse nulla, preferiva bearsi di quell'espressione imbarazzata piuttosto che farlo notare al minore.

Una volta che gli ebbe messo il pigiama, Arisugawa tirò un sospiro di sollievo.
Per fortuna era riuscito a trattenersi dallo saltare addosso al ragazzo più grande.

Spense la lampadina e si sdraiò di nuovo nel letto, mentre Yumeno si accomodava sotto le coperte.

Gentaro lo guardò nel buio e sorrise un poco.
Poi, si avvicinò a lui, poggiando la testa sul suo petto e accoccolandosi contro il corpo del minore.
Dice arrossí leggermente ma circondò il corpo dell'altro con le braccia, avvicinandolo ancora di più a sé.

<<E il bacio della buona notte? Non me lo dai?>> sussurrò il castano.
Alzò lievemente lo sguardo per osservare il volto del blu.
Arisugawa sentì il suo autocontrollo venire meno, lo stava stuzzicando, era ovvio.

<<Domani ti faccio dormire sul divano.>> disse lo scrittore.
Dice sospirò imbarazzato e uní le loro labbra in un dolce bacio.

<<Buona notte.>> sussurrò, dopo che il bacio volse al termine, Gentaro.
Chiuse gli occhi e si addormentò, era veramente stanco.
<<Notte.>> disse, con tono basso, Arisugawa.
Lasciò, poi, un bacio sulla fronte dell'altro e si addormentò poco tempo dopo anche lui.

-

<<Allora, com'è andata? L'avete fatto?>> domandò su di giri Ramuda.
Sapeva da tempo che i due erano innamorati l'uno dell'altro e non aveva perso tempo a cercare di farli avvicinare.

<<Non abbiamo fatto un bel niente.>> borbottò Dice osservando il loro leader.
<<Mi hai comunque baciato. Hai avuto questo onore o sbaglio?>> disse Gentaro osservando il suo neo fidanzato, che annuì arrossendo.

<<Sono così felice per voi!>> esclamò il rosa.
<<Sì, però, la prossima volta non obbligarmi a fare una cosa simile, grazie.>> disse il castano.
<<Certo! Certo!>> rispose Ramuda sorridendo ancora, si divertiva un mondo a stuzzicare quei due.

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