Insieme
(Di loro due non ho trovato foto insieme:'(. Potete però trovare le loro foto separati)
Ship: AkaHaru
Personaggi: Ibuki Aka, Kurama Haruaki
Anime: Ayaka: a story of bonds and wounds
<<Aka, andiamo, altrimenti faremo tardi agli allenamenti.>> disse un giovane ragazzo dai capelli castani.
<<Lo so, ma aspetta ancora un secondo.>> rispose l'altro, dai capelli rossi, prendendo qualcosa dall'albero su cui era salito.
<<Ecco fatto.>> affermò Aka, scendendo dall'albero.
Haruaki, il castano, si voltò verso di lui, per chiedergli cosa avesse fatto.
Mentre aprì bocca per parlare, l'altro gli mise un fiore di ciliegio dietro all'orecchio.
Kurama arrossí subito a quel gesto.
Ibuki, invece, lo guardò e sorrise soddisfatto.
<<Ti sta benissimo. E, per una volta, non hai solo delle piume in testa.>> disse Aka.
<<Potevi non staccare un fiore dall'albero.>> si lamentò a bassa voce il castano.
<<Farei di tutto per te. E, ora, possiamo andare.>> affermò il rosso, prendendo l'altro per mano.
-
<<Siamo a casa.>> disse Haruaki, togliendosi le scarpe.
Aka, dietro di lui, chiuse la porta scorrevole della casa, sorridendo lievemente.
Una giovane donna, dai capelli lilla, si sporse dalla cucina.
<<Bentornati! Com'è andata la scuola?>> chiese lei.
<<Tutto bene.>> rispose Kurama.
<<Oh, Haruaki, quel fiore ti sta veramente bene.>> affermò la donna, dopo aver notato il fiore di ciliegio che il castano portava tra i capelli.
<<Grazie, Momoko-San.>> disse lui, arrossendo lievemente.
Aka, nel frattempo, si tolse le scarpe e affiancò l'altro ragazzo.
<<Andiamo a cambiarci?>> domandò il rosso, voleva togliersi la divisa della scuola media il prima possibile, così da poter andare ad allenarsi.
Haruaki annuí ed entrambi si diressero nelle loro stanze.
Kurama si tolse la divisa e indossò i suoi abiti.
Successivamente, si guardò allo specchio e arrossì.
Tolse il fiore da dietro il suo orecchio e lo poggiò sul comodino, non voleva rovinarlo durante l'allenamento.
-
<<Aka.>> disse Haruaki.
<<Mh?>> chiese l'altro, lasciandogli l'ennesimo dolce bacio sulla parte posteriore del collo.
<<Sarebbe ora di andare a dormire.>> affermò il castano, osservando con la coda dell'occhio Aka, che era seduto dietro di lui.
<<Non stiamo facendo rumore, non sveglieremo Yukito e Jingi.>> sussurrò il rosso, circondando il bacino dell'altro con le braccia.
<<Non è questo il punto.>> commentò Kurama, alzando gli occhi al cielo, divertito.
<<E allora qual è il punto?>> domandò Ibuki, smettendo di baciare il collo dell'altro.
<<Domani dobbiamo allenarci, quindi ci sveglieremo presto. Abbiamo bisogno di riposarci.>> spiegò Haruaki.
<<Ma voglio stare con te.>> si lamentò Aka.
Il castano sospirò e si girò tra le braccia dell'altro, che aveva un po' allentato la presa.
Gli circondò il collo con le braccia e gli lasciò un bacio a stampo sulle labbra.
<<Possiamo stare insieme anche mentre dormiamo.>> sussurrò sorridendo dolcemente.
Il rosso annuì e si stese, tenendo l'altro stretto a sé.
Senza di lui si sentiva solo, non voleva lasciarlo neanche per un istante.
-
<<Aka, guarda.>> disse Haruaki, afferrando la manica dell'altro e tirandolo leggermente.
Il rosso si voltò ad osservare quello che il suo compagno stava indicando con un cenno della testa.
Si trattava di una semplice famiglia, composta dai due genitori e un bambino, più o meno della stessa età di Yukito.
Non era nulla di speciale, ma Ibuki la guardò lo stesso, visto che per il castano sembrava avere importanza.
<<Vorresti avere una famiglia?>> chiese, di punto in bianco, Aka.
Le guance di Kurama presero subito colore, mentre annuiva lievemente.
<<Un giorno, mi piacerebbe proteggere le Ayaka e avere una famiglia, tutto con te.>> affermò Haruaki.
Il rosso lo osservò sorpreso, quella dichiarazione non se la sarebbe mai aspettata dall'altro.
<<Sai che nessuno di noi due può avere figli, vero?>> chiese Aka, accennando un sorriso.
<<Certo che lo so! Potremo adottare dei bambini, però.>> rispose il castano.
<<Faremo così allora.>> disse Ibuki.
Prese la mano di Kurama nella sua e gli accarezzò il dorso.
Quando sarebbero stati grandi, sarebbero rimasti insieme, lo sperava con tutto il suo cuore.
-
Il maestro Yanagi Makoto finì di parlare e i due ragazzi si guardarono sorridendo.
Stavano migliorando a vista d'occhio, erano fieri l'uno dell'altro.
<<Sei diventato fortissimo.>> disse Aka, accarezzando la guancia del castano con la mano sinistra.
<<Senza di te, non ce l'avrei fatta.>> replicò Haruaki, sorridendo dolcemente.
<<Wow, sembrate sempre pronti a litigare, ma alla fine siete sdolcinati.>> si intromise la voce di Jingi.
Il verde stava osservando gli allenamenti dei due ragazzi più grandi insieme al piccolo Yukito.
<<Invece di scherzare, perché non vai ad allenarti?>> domandò Ibuki.
<<È più bello osservare voi due. Siete molto forti, di sicuro riuscireste a fermare il drago del fuoco, nel caso in cui si risvegliasse.>> rispose Sagawa.
Kurama abbassò lo sguardo.
Sapeva che lui e Aka stavano migliorando sempre di più, ma era incerto.
Aveva paura di non riuscire a fare nulla, nel caso in cui il drago di fuoco avesse attaccato le isole Ayaka.
Aka sembrò accorgersi della paura del suo compagno, perché gli prese le mani nelle sue, sorridendogli dolcemente.
<<Stai tranquillo, ci sono io al tuo fianco. Riusciremo a superare qualsiasi ostacolo, insieme.>> sussurrò il rosso.
<<Grazie, Aka.>> disse Haruaki, baciando l'altro.
-
<<Aka, mi spieghi per quale motivo ce l'hai con me?>> chiese Haruaki.
Il ragazzo nominato rimase in silenzio, dando le spalle all'altro.
<<Mi odi perché ti ho allontanato dal maestro, prima che lui morisse?>> domandò il castano, facendo un passo verso il rosso.
<<Non ti avvicinare!>> riuscì ad urlare solamente Aka.
Kurama strinse i pugni, abbassando lo sguardo.
Non aveva mai visto l'altro così arrabbiato, specialmente nei suoi confronti.
<<Perché?>> sussurrò, le labbra che tremavano per la frustrazione e il dolore.
<<Perché mi odi? Non dovevamo rimanere uniti?>> disse, alzando un po' la voce, sperando che il rosso lo sentisse.
<<Puoi dimenticare tutto quello che ti ho detto.>> affermò, senza voltarsi, Aka.
Haruaki sgranò gli occhi, ma non riuscì ad aggiungere nulla.
-
<<Kurama-sensei. Kurama-sensei.>> due voci lo stavano chiamando.
Il castano si voltò, trovandosi davanti due giovani ragazzi di quindici anni.
<<Chataro, Yako, buongiorno.>> disse il maggiore.
I due discepoli sorrisero al loro maestro, prima di entrare nel tempio.
Haruaki, invece, rimase per un attimo fuori.
Yako e Chataro erano un po' come due figli per lui.
Quindi, il suo desiderio di avere una famiglia si era in qualche modo avverato .
Però, sapeva bene che mancava qualcuno.
"Mi avevi promesso che saremmo rimasti insieme per sempre, che avremmo creato una famiglia, ma, invece, mi hai lasciato, andandotene chissà dove." pensò il castano.
Non odiava Aka, ma era rimasto ferito dal suo comportamento di dieci anni prima.
Si amavano così tanto, eppure quel sentimento era stato sbalzato via dall'odio nei suoi confronti.
<<Io ti amo ancora, voglio solo che tu torni da me, così da poter stare di nuovo insieme.>> sussurrò Haruaki, un lieve sorriso nostalgico era apparso sul suo volto.
Nonostante tutto, lui credeva ancora a quelle promesse.
E, per di più, sperava con tutto sé stesso che il rosso lo amasse ancora, come continuava a fare lui, da più di dieci anni.
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