Perché
Ship: IeyaMitsu
Personaggi: Tokugawa Ieyasu, Ishida Mitsunari
Anime: Sengoku basara
<<Mitsunari-sama, è successa una tragedia!>> urlò un servitore entrando con forza nelle stanze di Mitsunari.
Il giovane samurai dai capelli grigi, che era comodamente seduto, si alzò e gli andò incontro.
<<Cos'è successo?>> chiese al servitore mentre quest'ultimo cercava di calmarsi e di riprendere fiato.
<<Hideyoshi-dono! Hanbei-dono! Sono stati uccisi!>> urlò l'uomo interpellato.
In quel momento a Mitsunari sembrò crollare il mondo addosso.
Cos'aveva appena detto quell'uomo?
Hideyoshi-sama e Hanbei-sama erano morti?
Per di più erano stati uccisi da qualcuno?
Ma chi poteva essere tanto forte da battere Toyotomi?
<<E Ieyasu? È stato informato?>> chiese Mitsunari cercando di reprimere le lacrime che minacciavano di uscire.
<<Ecco, Ieyasu-sama…è stato lui ad uccidere il nostro Signore.>> disse il servitore tamponando con un pezzo di stoffa il sudore che gli imperlava la fronte.
Mitsunari lo guardó un attimo e poi scoppiò a ridere.
<<Perchè state ridendo?>> domandò l'uomo sorpreso.
<<Ieyasu non potrebbe mai fare una cosa del genere. Lo conosco bene e…>> le parole gli morirono in gola quando notò lo sguardo serio dell'uomo che si trovava davanti.
"Non sta mentendo." pensó il samurai.
Quando comprese alla perfezione la situazione una fitta al petto lo colpì in pieno.
Cos'era quello provava?
Odio?
Probabile dato che le due persone a cui teneva di più erano mancate per mano di Ieyasu.
Ma c'era dell'altro anche se non riusciva a comprendere cosa fosse.
Forse era… deluso?
Già, era deluso da Ieyasu.
Gli aveva promesso che avrebbero servito insieme Hideyoshi e ora lui l'aveva ucciso.
Ma perché l'aveva fatto?
Per quale ragione?
Mitsunari non riusciva a capirlo e pensarci gli faceva solo aumentare la rabbia.
<<Dove si trova ora Ieyasu?>> chiese Mitsunari.
<<Non lo so. Però ha lasciato questa lettera vicino al corpo di Hideyoshi-dono.>> rispose il servitore porgendo la lettera al grigio.
Lui la prese tra le mani e l'aprí.
Sopra vi era scritto un luogo e un giorno.
In più vi era l'indicazione di dirigersi lì quando il sole sarebbe tramontato.
Mitsunari la lesse con estrema cura poi ordinò all'uomo di uscire dalle sue stanze.
Una volta solo il giovane samurai si accasciò per terra.
Ora poteva finalmente piangere e lasciare andare il suo dolore.
Il volto si bagnò in poco tempo mentre stringeva la lettera che aveva lasciato Ieyasu al petto.
Quella era la prima volta che Mitsunari soffriva così tanto.
Aveva perso Hideyoshi e Hanbei per mano dell'uomo che amava.
Già perché per quanto lui non volesse ammetterlo Mitsunari amava Ieyasu.
Se n'era innamorato quando l'aveva incontrato la prima volta.
L'avevano colpito il suo aspetto, ma più di tutto la sua voce e il suo carattere.
Era una persona che pensava incredibilmente tanto agli altri ed era molto premuroso.
Ma ora non riusciva a capire il perché di quell'azione.
Cosa l'aveva portato a tradire i Toyotomi?
Cosa l'aveva portato ad uccidere i suoi signori?
Cosa l'aveva portato a tradire lui?
Mitsunari ormai stanco dal pianto si buttò sul suo letto e si lasciò andare.
Urlò il nome di quel ragazzo castano con tutte le forze che gli rimanevano.
Poi, si addormentò con ancora il viso bagnato e alcune lacrime appiccicate alle ciglia grigie.
Due giorni dopo
Mitsunari si preparò per uscire indossando i suoi abiti da combattimento.
Successivamente prese il suo cavallo e guardò il suo servitore.
<<Io vado.>> disse il grigio.
<<Faccia attenzione signore.>> lo avvertì l'uomo mentre Mitsunari montava sul cavallo e annuiva.
Il sole stava tramontando e il samurai si stava avvicinando sempre di più al luogo indicato sulla lettera.
Doveva incontrarsi con Ieyasu e aveva scelto di andarci da solo.
Anche se il castano aveva ucciso Hideyoshi e Hanbei, Mitsunari sapeva che non gli avrebbe teso un'imboscata.
Ieyasu non era tipo da agire in quel modo, lo conosceva bene.
Anche se ormai conoscerlo era un parolone.
Non aveva minimamente idea delle intenzioni di Ieyasu né nel momento in cui aveva deciso di incontrarlo, né quando aveva tradito lui e i Toyotomi.
Anzi, aveva il timore di non aver mai compreso e conosciuto il vero Ieyasu.
A quel pensiero si sentiva ancora peggio.
Avrebbe preferito che il castano gli avesse riferito il suo piano piuttosto che agire in quel modo senza dirgli nulla.
L'aveva solo ferito e anche molto.
Dopo poco Mitsunari arrivò al luogo dell'appuntamento e scese dal cavallo.
Lo legò ad un albero, non molto lontano da lui e poi si mise a guardare il tramonto.
Il posto che aveva scelto Ieyasu era quello della loro prima battaglia insieme, dalla stessa parte del campo.
Avevano vinto e poi si erano messi a guardare il tramonto uno accanto all'altro, proprio come stava facendo ora il grigio.
Il giovane samurai sospirò e poi si guardò alle spalle avendo sentito un rumore di passi.
<<Allora sei venuto, Mitsunari.>> disse Ieyasu mentre camminava e arrivava al fianco dell'altro.
La differenza di altezza era visibile, specialmente in quell'occasione, dato che i due erano uno vicino all'altro.
<<Perché non sarei dovuto venire?>> chiese il grigio guardando il profilo del più alto con la coda dell'occhio.
<<Avevo paura che tu mi odiassi dopo quello che è successo due giorni fa.>> rispose il castano con un'espressione un po' triste.
Mitsunari rimase un attimo a guardarlo in silenzio mentre cercava di capire cosa dovesse rispondergli.
<<È ovvio che io ce l'abbia con te! Hai ucciso Hideyoshi-sama e Hanbei-sama! E non mi hai neanche detto il perché!>> urlò alla fine non riuscendo a trattenere la sua rabbia.
<<Hai ragione. È per questo che ti ho chiesto di venire qui. Voglio spiegarti il motivo di quello che ho fatto.>> affermò Ieyasu seriamente.
<<Allora fallo. Non ho molto tempo da perdere con te.>> rispose Mitsunari.
Ieyasu sorrise un poco e poi fece un passo verso il grigio.
<<Li ho uccisi per proteggere il nostro Paese. Ho sentito che miravano al resto del mondo e quindi ho capito che con loro due al comando non ci sarebbe lo stesso stata la pace. Dovevo farlo per gli innocenti, per i bambini così che possano vivere in pace, per i nostri legami con le altre persone. E poi l'ho fatto per proteggere te... Mi dispiace.>> spiegò il castano abbassando un po' lo sguardo.
<<Ti dispiace?! E poi cosa significa che l'hai fatto per proteggermi?!>> urlò di nuovo Mitsunari.
<<Il popolo ci vedeva come dei mostri e se noi avessimo continuato così ci avrebbero odiato. Non potevo permettere che qualcuno cercasse di farti del male. Preferivo essere odiato da te piuttosto che sapere che tu eri stato preso di mira da chissà chi. E poi mi dispiace davvero.>> rispose con tono calmo Ieyasu.
<<Ti interessa qualcosa di me? Ti ho chiesto di proteggermi? No! Perché altrimenti non parleresti di legami! Tu mi hai privato dei miei legami! Non te ne frega nulla di me!>> esclamò su tutte le furie Mitsunari.
Continuava a sentirsi tradito.
Vedeva quel gesto di Ieyasu come un tradimento nei suoi confronti.
Il castano parlava sempre di legami e obbligazioni, ma alla fine, come aveva detto il grigio, l'aveva privato di ciò.
Voleva vederlo al sicuro, eppure gli aveva tolto le sue uniche sicurezze.
E per di più, in quel modo, si era allontanato da lui e quindi Mitsunari aveva perso un'altra persona importante per lui.
Il più basso chiuse gli occhi cercando di tenere a freno le lacrime.
Non sopportava quella situazione.
Sinceramente non sapeva cosa fare, oltre urlare e arrabbiarsi con il castano.
Poco dopo sentì due braccia forti avvolgerlo e quando lui aprì gli occhi si rese conto che si trattava di Ieyasu.
"Mi sta abbracciando?" si chiese sorpreso.
Il castano avvolse le sue braccia al bacino di Mitsunari e lo attirò a sé.
Il grigio, invece, nonostante fosse sorpreso, strinse la maglietta di Ieyasu nelle sue mani e poggiò la sua nuca sul petto dell'altro.
Alcune lacrime salate iniziarono a bagnare la maglia del più alto, ma a lui non importava.
Voleva sentire Mitsunari vicino e voleva consolarlo, nonostante sapesse che la causa di tutto quel dolore era proprio lui.
<<Mi dispiace, davvero.>> sussurrò all'orecchio del grigio che sgranò gli occhi sentendo il respiro dell'altro così vicino a lui.
<<Scusami.>> disse di nuovo con lo stesso tono di voce, mentre accarezzava con una mano la schiena del più basso.
<<Perché volevi proteggermi?>> chiese poco dopo Mitsunari staccandosi leggermente dal petto di Ieyasu.
<<Perché ci tengo a te.>> rispose lui guardandolo negli occhi azzurri.
<<Perché?>> domandò di nuovo il grigio.
<<Deve esserci necessariamente un perché?>> disse il castano mentre un piccolo sorriso nasceva sulle sue labbra.
<<Sí.>> mugugnò Mitsunari.
Il sorriso sul volto di Ieyasu si allargò mentre prendeva il volto del più basso nelle sue mani.
Il grigio lo lasciò fare, un po' per curiosità, un po' perché non riusciva a staccare i suoi occhi da quelli nocciola dell'altro.
Dopo poco Mitsunari percepì qualcosa poggiarsi sulle sue labbra e quando si accorse che il castano lo stava baciando sorrise un po'.
Mise le sue braccia intorno al collo dell'altro e ricambiò il bacio.
Quando l'ossigeno venne meno i due samurai si allontanarono un goccio.
Ieyasu avvicinò il suo volto a quello del grigio e poggiò la sua fronte su quella dell'altro.
<<Ti amo, Mitsunari.>> disse il castano asciugando con il pollice alcune lacrime che bagnavano ancora il volto del più basso.
<<Anch'io.>> rispose il ragazzo arrossendo un poco.
Non si sarebbe mai aspettato una tale rivelazione da Ieyasu.
Ne era rimasto sorpreso e felice allo stesso tempo.
Poi, però, si ricordò della morte di Hideyoshi e Hanbei e il suo viso si oscurò un po'.
<<Mitsunari, non devi perdonarmi per forza. Prima avevi ragione, ti ho privato dei tuoi legami. Però, spero che il nostro possa diventare più forte.>> affermò il castano sorridendo.
Il grigio annuì e fece di nuovo coincidere le sue labbra con quelle di Ieyasu.
<<Ti amo anch'io, anche se non ti perdonerò tanto facilmente.>> disse Mitsunari dopo il bacio.
<<Va bene.>> rispose il più alto baciandolo prima sulla fronte e poi sulle labbra per la terza volta.
(le os su Sengoku Basara le ho scritte almeno un anno fa, quindi se vedete qualcosa di diverso dal mio solito stile è per quello :))
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