Autostop
Sai che c'è?
Si chiedeva perché lo aveva fatto...
Perché aveva accettato l'invito della cugina di venire in Giappone? E pure di andare in discoteca!
Era al balcone del bar con l'ennesimo bicchiere di Whisky mentre aspettava che Meiling fosse abbastanza stanca da andare via.
Che sono stanco e voglio andarmene
"Sei stanco?" Chiese la voce delicata del barman.
Syaoran alzò lo sguardo incontrando un ragazzo dai capelli grigi e due occhi marroni scuro coperti da degli occhiali fini.
Il castano sospirò ed annuì sbiasciando una risposta che fece ridere l'altro.
"Voglio andarmene anche..." Il grigio gli tolse il bicchiere di Whisky dandogli dell'acqua.
"Se continuerai così, domani avrai una testa dolorante e non so quanto di conviene...Bevi un po' d'acqua e se nel mentre vuoi raccontarmi il motivo, io ti ascolto." Gli disse con voce gentile e un sorriso dolce, Syaoran chiuse gli occhi mentre spiegava che la ragazza dai capelli neri in mezzo alla pista fosse sua cugina.
E loro erano venuti insieme in discoteca.
"Allora mi sa che non tornerete tanto presto." Gli rispose l'altro ridendo ed osservando di come la ragazza si fosse trovata un possibile partner dai dei bellissimi capelli biondi.
"Lo so...Ma tu non sei messo meglio..." Gli rispose Syaoran facendo sorridere l'altro, non gli avrebbe detto che lui ci lavorava perché aveva scelto di trovare lavoro nel bar del suo ragazzo.
"Allora perché non vai a parlare con quella ragazza dai capelli corti lì?" Gli chiese il grigio indicando una sedicenne dai capelli castani caramello e dal viso ancora infantile, un vestito semplice color bianco gli cingeva il corpo.
Syaoran si incantò a guardarla, cosa ci faceva una bella ragazza che sembrava così pura in quel luogo?
Se il mondo chiama, non rispondere
Sakura sospirò all'ennesima chiamata della sua migliore amica.
Voleva sparire solo per una sera.
Ma il mondo continuava a chiamarla.
Lei solo per una sera voleva essere una ragazza normalissima e non una modella.
Voleva bene a Tomoyo, dopotutto era la sua cuginetta di secondo grado, ma non poteva sopportare un altro lavoro.
Non rispose, spense il telefono e chiuse gli occhi.
Almeno per un po' (Vai)
Chiedeva solo un minuto, un'ora, una sera.
Niente di più.
Poteva essere una ragazza normalissima che ci provava con qualcuno in discoteca?
Solo per un po' di tempo, solo per pochissimo.
Anche senza aereo, prendimi sul serio
La voce di un ragazzo la risvegliò dai suoi pensieri.
Alzò lo sguardo notando un ragazzo estremamente bello, i suoi capelli castani si intonavano con i suoi occhi marrone chiaro.
I lineamenti dolci più accentuati gli fecero capire che doveva ancora crescere.
Probabilmente era circa della sua età.
Si girò verso Yukito che si trovava al bancone che la fissava.
"Abbi un po' di fiducia in me, è perfetto per te." Gli mimò con le labbra prima di trovarsi le braccia di Touya sui fianchi.
Il fratello maggiore della caramellata guardò male Syaoran che non si accorse di nulla.
"Se ci prova con lei, lo ammazzo." Affermò nell'orecchio del grigio facendolo ridere.
Sakura guardò di nuovo il ragazzo che nel frattempo era arrossito leggermente renderlo adorabile ai suoi occhi.
Forse con lui poteva essere una ragazza normale, poteva andarsene.
"Ciao, mi chiamo Sakura! Tu?" Gli chiese pronta a voler recupare la sua adolescenza.
"Li Syaoran..." Gli rispose l'altro sorprendedola, era imparentato con Mieling?
Guardò l'amica corvina che oramai stava limonano con Kero-chan.
Fece la linguaccia disgustata dalla vista e poi rise facendo incantare il castano con la sua risata dolce.
"Bene Syaoran-kun, ti va di uscire da qui ed andare nel parco qui vicino?" Chiese la caramellata sorridendo al castano.
Che ti porto via di qua
Lui non se lo fece ripetere due volte e la prese per mano con un coraggio mai visto prima.
Si trovava a disagio lì, lo aveva capito.
L'avrebbe portata dove voleva.
E chi se ne frega se non ho una meta
Non avevano veramente una meta, volevano solo stare loro due insieme anche se si erano appena conosciuti.
La compagnia dell'altro portava una calma assoluta nel loro cuore.
E non si sarebbero mai sottratti da quel calore che trasmetteva le loro mani intrecciate.
Sarebbero andati da ogni parte e in nessun posto nello stesso tempo, bastava solo che fossero insieme.
Ci sei tu, la mia metà
Non lo avevano ancora capito.
E non lo avrebbero fatto molto presto.
Ma Sakura era la metà di Syaoran e viceversa.
Si sarebbero amati, avrebbero litigato e fatto pace, si sarebbero baciati e avrebbero fatto l'amore.
Bastava che erano insieme e il mondo non poteva sconfiggerli!
E poi balleremo sotto il cielo di questa città
Quando arrivarono al parco, Syaoran lasciò la sua mano imbarazzato di averlo fatto per tutto quel tempo.
Sakura sorrise cercando della musica classica.
Non gli piaceva la musica da discoteca, ma voleva ballare insieme al ragazzo.
Il castano gli porse la mano alle prime note della musica che aveva studiato da piccolo al pianoforte.
Bastava che danzassero qualsiasi cosa.
Ma doveva essere sotto il cielo di quella città.
Mentre sorridevano felici di aver trovato qualcuno di simile e che lo capiva perfettamente.
Anche quando la canzone finirà
Anche quando la canzone finì.
Loro continuarono per almeno un'altra ora, mentre le stelle sparivano e il rosa dell'alba arrivava.
Continuarono senza degnarsi dell'orario o delle possibili chiamate da Tomoyo o Mieling.
Anche quando la canzone finì come il loro ballo, i sorrisi rimasero insieme ai sentimenti che furono il motivo della loro malinconia.
Non si sarebbero mai più visti da ora in poi, Syaoran doveva tornare in Cina mentre Sakura doveva lavorare.
"Grazie di questa bellissima serata, Mademoiselle..." Sussurrò il castano baciando la mano della caramellata.
Lei sorrise con un pizzico di malinconia mentre arrossiva dal gesto.
Quello era un addio.
Cerco il mare in autostop
"Eddai Tomoyo-chan! Almeno questa vacanza fammela godere!" Si lamentò Sakura al telefono mentre camminava al bordo della strada.
Mannaggia a lei e alla sua idea di cercare il mare a piedi.
Quando vide una macchina provò a fare autostop sorprendendosi di rivedere Syaoran.
Erano passati quattro anni da quel momento, ma non si era mai dimenticata quel ragazzo che l'aveva capita perfettamente.
Ora che era una ventenne aveva perso le speranze di rivederlo mai.
"Oh, ma guarda chi si rivede, Mademoiselle..." Gli disse lui con un sorriso estremamente felice.
Aveva avuto la possibilità di rivederla dopo quattro lunghi anni.
"Syaoran-kun! Da quanto tempo!" Gli rispose la caramellata sorridendo e salendo in macchina.
I suoi capelli si erano allungati fino alle spalle, ma rimanevano splendidi come i suoi occhi verdi prato.
Indossava una maglietta smanicata in cui un lato cadeva poco sopra il reggiseno con dei pantaloncini neri.
Quello stile donava estremamente tanto a quella ragazza un po' ribelle.
"Cosa ci fai qui, Sakura?" Chiese il castano mentre guidava con un mano e con l'altra si spettinava i capelli diventati più lunghi, il corpo era leggermente più muscoloso di un tempo e aveva un sorriso accennato sulle labbra.
Era cambiato molto, ma faceva sempre lo stesso effetto a Sakura.
"Cercavo il mare." Rispose la caramellata chiudendo gli occhi stanca dalla sua vita movimentata.
"Ti ci porto io, tanto dovevo andarci con mia cugina oggi." Sussurò l'altro mentre accelerava.
"Come si chiama?" La curiosità di Sakura fece ridere il ragazzo che gli rispose dicendo il nome.
"Tu sei il cugino di Mieling?!" Urlò l'altra sorpresa, l'altro scoppiò a ridere.
Non avrebbe mai ammesso che aveva chiesto più volte alla corvina di Sakura e lei gli rispondeva sempre:"Vai in Giappone e chiedeglielo te, idiota."
Dai tuoi occhi a un altro shot
Come si era ritrovato a bere un altro shot?
Ah vero, quel pomeriggio si era sfidati con la caramellata.
Gli occhi verde prato non aiutavano, era fin troppo determinati.
Ed ora si ritrova a bere almeno altri tre shot.
Probabilmente si sarebbe sentito male, ma almeno poteva stare insieme alla ragazza che aveva capito di amare dopo tanto tempo.
Era stato un colpo di fulmine, ma era felice di averlo fatto.
In entrambi mi ci perdo
Si perdeva sempre nei suoi occhi castani e non capiva il perché.
Cos'era quel sentimento che Syaoran le trasmetteva?
Quel calore, quella tranquillità... Cos'erano?
Tu mi fai uno strano effetto
E vederlo addormentato accanto a lei gli faceva un effetto strano.
Giocava con i suoi capelli mentre la sua testa era sulla sua gamba.
Arrossì mentre la luna li guardava sopra il mare cristallino e la sabbia solleticava la loro pelle.
Tutto il mondo resta fermo
"Il mondo è fermo mentre noi siamo qui..." Disse la voce di Syaoran che si era svegliato e guardava la ragazza negli occhi.
Era determinato a stare con lei da ora in poi e non se la sarebbe fatta portare via da nulla.
I suoi occhi castani erano così seri che fecero arrossire la caramellata.
"Approfittiamone...Mentre il mondo è fermo, noi facciamo quello che ci riesce meglio, comunichiamo ballando la musica classica." Disse il castano alzandosi e porgendo la sua mano verso la ragazza.
Se sei qui a ballar con me
Quel gesto gli ricordo la sera di quattro anni prima, di quando la canzone era finita, ma avevano continuato a ballare.
Il mondo si era fermato quella volta per loro, ma si era mosso anche troppo velocemente.
Prese la sua mano e ricominciarono quella danza che avevano fermato anni prima.
Se erano insieme potevano farlo.
Cerco il mare in autostop
Potevano cercare il mare insieme in autostop, in un altro Stato o in un'altra città.
Potevano ballare per tutta la notte senza accorgersene.
Il tempo poteva passare, ma i loro occhi rimanevano legati tra di loro.
I loro sorrisi brillavano mentre arrossivano nel sentire il fiato caldo dell'altro vicino al viso.
Potevano farlo se erano insieme.
Dai tuoi occhi a un altro shot
Si potevano ubriacare attraverso gli occhi dell'altro.
Mentre una nota che sentivano solo loro suonava, si innamoravano con un shot dell'altro.
Uno in più, un altro, un altro ancora fino a quando non diventarono infiniti.
Si potevano ubriacare d'amore solo attraverso i loro occhi.
Potevano farlo se erano insieme.
Noi restiamo ad aspettare
Potevano aspettare l'alba o potevano danzare.
Potevano fare tutto quello che volevano.
Bastava che rimanessero quel calore e quella tranquillità che si trasmettevano a vicenda.
Voglio stare ancora un po'
E Sakura capì che voleva rimanere ancora un po' con lui.
Un po' che diventò tutta la loro vita.
Lo capì quando le loro labbra finalmente si incontrarono dopo quattro lunghi anni.
E ti manderò un vocale
E ti manderà un vocale quando sarà in Giappone, ma poi tornerà da te.
Perché Sakura aveva finalmente trovato qualcuno con cui voleva rimanere per sempre.
Anche Syaoran lo voleva, sennò mai le avrebbe chiesto di sposarlo.
Che poi cancellerò
E cancellerà gli impegni che si era presa per lavoro.
Quando aveva deciso di andare a vivere in Cina e quando era rimasta incinta della loro futura bambina.
Woh, oh, oh, oh
Signorina, buonasera
"Signorina Ashley, buonasera." Disse il ragazzino che lavorava nella villa Li, la bambina, dai lunghi capelli castani simili al padre e dagli occhi verde prato uguali alla madre, guardò il suo maggiordomo personale.
Erano oramai passati sette anni dalla sua nascita ed era uguale alla mamma, energica, sorridente e curiosa con un animo coraggioso!
"Haoyu!" Urlò lei saltandogli addosso.
Siamo come un film e non salto una scena
"Ha preso tutto dalla sua mamma" rise Yukito vedendo la nipote che saltellava intorno al corvino esasperato.
"Perché tu non hai visto la parte peggiore di come era Sakura..." Disse Touya mentre beveva l'acqua nel bicchiere, erano stati invitati alla casa dei Li per una cena.
"Ehi! Tu mi facevi sempre i dispetti!" Si lamentò la caramellata facendo la linguaccia al fratello maggiore, Syaoran rise e gli lasciò un bacio tra i capelli.
"Scema, sicuramente eri fantastica" sussurò il castano facendo arrossire e sorridere Sakura.
"Invece a voi due, soprattutto a Yukito, vi devo ringraziare per avermi fatto conoscere la persona di cui mi sono innamorato." Disse il minore dei tre guardando la coppia gay, il grigio sorrise dolcemente verso di loro mentre il castano distolse lo sguardo imbarazzato.
"Noi ti ringraziamo di essere sempre al suo fianco." Risposero i due facendo quasi piangere la caramellata.
"Non voglio perdermi nessuna scena del film che siamo." Sussurò il castano stringendo a sé la moglie.
Potevano farlo essendo insieme.
Una storia presa da una storia vera
"Ti giuro che è vero!" Disse la voce di Ashley, sorrise alla sua cugina di secondo grado, Kumiko Li, che era più piccola di lei di 8 anni.
Oramai aveva 17 anni e ogni volta le piaceva raccontare della storia dei suoi genitori.
La trovava bellissima, chissà se lei avrebbe potuto avere una storia così.
Che mi salvo anche se ho la memoria piena
"Signorina, dovrebbe fare un pausa...Fa male studiare per così tanto tempo senza pause..." Disse la voce preoccupata di Haoyu, la castana sorrise stanca e gli rispose con tono basso.
"Sto bene, anche se mi sentirò male, ci sarai tu ha salvarmi." Quella frase fece accennare un sorriso all'altro che posò una tazzina di tè accanto ai libri di Ashley.
"Almeno beva qualcosa di caldo." Gli disse lasciando un bacio sulla fronte della ragazza che rimase sorpresa...Cosa significa quel calore che si era diffuso nel suo corpo?
No, non ci poteva pensare adesso, aveva gli esami per andare in un college in Canada.
Baby, no, non dirmi di no
"Vieni con me, Haoyu." Affermò la ragazza guardando determinata il suo maggiordomo che gli sorrise teneramente.
"Non posso, signorina Ashley..." Le rispose abbracciandola.
Non poteva seguirla in Canada, non ora che suo fratello stava per avere un figlio.
L'altra rimase delusa di quella risposta, con un coraggio mai visto prima, lo prese per il colletto e lo baciò tirandolo verso di sé.
Il bacio venne ricambiato come i loro sentimenti.
Tu sei un rischio come una slot
"Fare scommesse con te è un rischio..." Disse Syaoran pagando la caramellata, intanto c'erano i suoi altri due figli che giocavano sul divano.
"Era ovvio che Haoyu-kun e Ash-chan si sarebbero messi insieme!" Rispose l'altra sorridendo maliziosamente, ritrovarsi stretta tra le braccia del marito la fece arrossire come la prima volta
"Tu sei un rischio che sopporterei ogni volta, perché sei il migliore..." Le sussurò prima di rubargli un bacio dolce e pieno di amore, la caramellata strinse il ragazzo circondando le sue braccia intorno al collo del marito.
Non glielo avrebbe mai detto, ma lui era il rischio come una slot e avrebbe amato giocare d'azzardo se significava avere lui accanto.
Questa storia non è un casino, è un casinò
Perché era finita al casinò non lo sapeva, neanche il come e il quando.
Semplicemente si era ritrovata un biglietto del suo ragazzo che gli diceva di andare lì.
Mica si sarebbe mai immaginata di trovarlo mentre la tradiva.
Ashley corse fuori sbattendo contro un ragazzo.
Era familiare, ma non sapevo dove l'aveva già visto.
Cerco il mare in autostop
Ash urlava fuori dal finestrino della macchina, era andata in Giappone per vedere il mare di cui Erin gli aveva sempre parlato molto.
"Allora, Ashley, com'è questa ricerca del mare in autostop?" Rise il corvino accanto a lei, non poteva credere di aver incontrato la figlia della migliore amica di sua mamma.
Non poteva neanche immaginare che poteva capitare in un casinò, un anno prima.
Quando l'aveva vista piangere, si era preoccupato e l'aveva stretta a lui in abbraccio consolatorio.
Da lì era iniziata la loro strana amicizia in cui si scambiavano lettere da dove studiavano.
Una in Canada, l'altro in Inghilterra.
Dai tuoi occhi a un altro shot
"I tuoi occhi verde prato ti fanno sentire ubriaco..." Sussurò Erin dopo l'ennesimo drink facendo arrosire la castana.
Lei sorrise quando si accorse che si era addormentato, doveva essere stanco dopo quel lungo viaggio.
In entrambi mi ci perdo
Sakura si era sempre persa sia negli occhi di Syaoran sia nel mare.
"A cosa pensi?" Chiese il castano notando lo strano sguardo pensieroso della moglie.
"Secondo te, Erin e Ash-chan potranno stare insieme anche se cugini di terzo grado?" Chiese con questo dubbio, l'altro rise e scosse la testa divertito.
"Veramente non hai capito che Ashley è bisessuale ed ha una ragazza?" Le rispose tra le risate, la caramellata sgranò gli occhi sorpresa e si girò verso il marito.
"Che stai a dire?!" Gli chiese confusa da come lui lo sapesse.
"Mano sinistra, anulare, ha la fede di matrimonio nostra figlia...Si stanno per sposare." Le rispose sorridendo amorevolmente.
Tu mi fai uno strano effetto
"Vabbè, per una volta puoi vincere..." Disse l'altra appoggiandosi al petto del castano.
"Tu vinci sempre, ma perché mi fa uno strano effetto." Rispose l'altro continuando a ridere.
Tutto il mondo resta fermo
"Ti va?" Gli chiese Sakura osservando il mare scuro illuminato dalla luna, la sabbia che solleticava i loro piedi.
"Il mondo resterà fermo, noi approfittiamone." Rispose l'altro porgendo una mano.
L'altra la prese intrecciandola ed iniziando la loro danza senza musica.
Se sei qui a ballar con me
La musica era sempre la stessa, una canzone finita anni fa, ma che rimaneva sempre l'inizio di tutto.
A loro bastava immaginarsi le note per poter ballare insieme all'altro.
Cerco il mare in autostop
I ricordi del loro secondo incontro tornarono, di come Sakura cercava il mare e un autostop.
Di come Syaoran fu il fortunato di incontrarla e poterla amare ufficialmente.
Dai tuoi occhi a un altro shot
Si ricordarono di come uno short aveva lo stesso effetto di ebbrezza che avevano gli occhi dell'altro.
Noi restiamo ad aspettare
Potevano aspettare l'alba, con una musica immaginaria e un ballo affascinante da lontano, ma non sarebbe arrivata presto.
Aspettarono tutta la notte quelle luci rosa che amavano vedere dopo ore di quella danza.
Erano insieme e quello bastava.
Voglio stare ancora un po'
Solo un minuto, solo un'ora, solo una sera.
Era bastato quel desiderio egoistico di Sakura a far iniziare la loro storia d'amore.
Andava bene così, bastava che stavano insieme ancora un altro po'.
Mentre ballavano sulle note di una melodia della loro testa.
E ti manderò un vocale
"Mamy, non posso tornare a casa questo weekend, mi dispiace, ci vediamo il prossimo" il vocale di Ashley fece sorridere la caramellata, aveva capito che voleva stare con la sua ragazza.
Chissà quando l'avrebbe conosciuta.
Intanto si alzò dal divano andando verso la stanza degli altri due figli.
Due bambini tremendi nella loro riservatezza.
Che poi cancellerò
"Bene, ho cancellato il mio ritorno a casa per il weekend, fallo anche tu." Disse la voce di Ash riferendosi alla sua ragazza.
L'altra sorrise mostrando il suo rossetto rosso acceso, la pelle scura si intonava con i capelli neri pece mentre i suoi occhi erano un azzurro limpido.
"Va bene, va bene, cancellerò il mio ritorno a casa" rise l'altra.
Woh, oh, oh, oh
E quando tornerà il freddo
"È arrivato l'inverno! Ed ora come ci andiamo al mare?!" Si lamentò Sakura facendo ridere Syaoran.
La baciò prima di risponderle che potevano andare in un altro Stato.
Ripenseremo ad agosto
"Noi ci siamo conosciuti verso la fine di agosto, vero?" Chiese la caramellata beccandosi un'occhiataccia dal castano.
Lui annuì prima di sospirare, cosa si doveva aspettare da quella sbadata che era sua moglie?
E avrò bisogno di te, di te, di te
"Sai che avrò sempre bisogno di te?" Se ne uscì Syaoran facendo arrosire l'altra che sorrise dolcemente.
Gli dette un bacio sulla guancia prima di appoggiare la testa sulla spalla del marito.
Avrebbe potuto non essere sincero, ma lo aveva fatto.
E di quello era grata.
Non ci sarà più distanza
"Non mi allontenerò mai più." Gli rispose.
Si erano incontrati a sedici anni, la seconda volta si erano visti a venti anni da cui un anno dopo si erano sposati, a ventidue era arrivata Ashley, mentre a trenta Yaku e a trentacinque Yemen.
Da solo nella mia stanza
Syaoran era solo in quel momento.
La stanza silenziosa al buio lo metteva a disagio.
Molto a disagio.
Io avrò bisogno di te
Aveva bisogno di lei.
Aveva bisogno della sua voce, della sua risata, del suo sorriso, dei suoi occhi, della sua stretta, del suo bacio, del suo calore, della sua tranquillità, della sua pelle.
Aveva bisogno del suo amore.
Aveva bisogno di Sakura
Cerco il mare in autostop
"Cosa sono?" Chiese la voce roca di Sakura, oramai era anziani, ma aveva ancora le energie per fare qualcosa in particolare.
"Le foto di quando andavamo al mare" rispose Syaoran sorridendo verso la moglie.
Loro lo avevano sempre cercato a modo loro il mare.
Dai tuoi occhi a un altro shot
"Mi ci ubriaco ancora dopo tutti questi anni..." Rise il castano guardando gli occhi verdi prato della caramellata.
"Anche io." Rispose l'altra ridendo leggermente.
In entrambi mi ci perdo
Lui si alzò prima di perdersi nei suoi occhi.
Tu mi fai uno strano effetto
La compagnia di lei faceva ancora uno strano effetto.
Sempre lo stesso strano effetto di cui si era innamorato.
Tutto il mondo resta fermo
Come se il mondo si fosse fermato per loro.
Mentre gli porgeva la mano per un ennesimo ballo di una giornata come le altre, ma sempre speciale a modo suo.
Se sei qui a ballar con me
Potevano fare tutto insieme, pure ballare anche alla loro età.
Cerco il mare in autostop
Cercavano il mare in autostop, cercavano una normalità in una discoteca, trovarono l'amore più speciale che poteva capitargli.
Dai tuoi occhi a un altro shot
Ed aspettavano mentre bevevano un altro shot attraverso gli occhi luminosi dell'altro.
Noi restiamo ad aspettare
Mentre aspettavano le luci rosa dell'alba per stare ancora un po' insieme.
Voglio stare ancora un po'
Solo un secondo, solo un minuto, solo un'ora, solo una sera, solo un giorno, solo un mese, solo un anno in più.
Solo ancora un po' di tempo.
E ti manderò un vocale
In cui si mandavano un vocale.
Un vocale di promesse.
Che poi cancellerò
Woh, oh, oh, oh
Che poi cancelleranno per tenerle per sé.
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