CAPITOLO XXV.
Quel giorno, i ragazzi conclusero tutti i preparativi necessari: finirono di sistemare i sacchi che avrebbero dovuto portarsi dietro, ricontrollarono l'entrata del tunnel, misero al sicuro gli animali e sistemarono i campi in modo che potessero continuare a sopravvivere un pochino anche senza di loro.
Cenarono piuttosto presto, dopo aver ricontrollato che la casa fosse a posto e che tutti fossero pronti; al contrario della colazione e del pranzo, la cena fu molto silenziosa.
Molto erano preoccupati per lo scontro con le bestie che stavano per avere, e chi voleva credere che li avrebbero abbattuti senza problemi aveva paura di quello che sarebbe successo dopo.
Alcuni cercarono di tenere il morale alto, ma la maggior parte si persero nei loro pensieri e non ne ebbero l'occasione.
Non appena finirono di cenare, Sae si alzò.
- Andate a prendere le vostre cose; tra pochi minuti partiamo- dichiarò.
I ragazzi si alzarono in silenzio, troppo presi dai loro pensieri per pensare di dire qualcosa, di cercare qualsiasi altra soluzione o di arrabbiarsi per come Sae li stesse guardando come se fossero dei poveri idioti che non avevano capito nulla della vita.
Si erano già salutati la sera prima, per cui si limitarono a prendere quello che dovevano, alcuni di loro decisero di farsi una doccia veloce, prima di uscire dalle stanze e incontrarsi nuovamente al piano di sotto.
Niko distribuí a tutti alcuni sacchi con dentro l'essenziale, mentre Raichi e Kunigami si assicuravano che avessero tutti le spade pronte.
- Siamo a posto- affermò Rensuke.
- Molto bene. Possiamo andare- dichiarò Sae, voltandosi - mettetevi già in posizione-.
Shidou si spostò subito dietro di lui, un sorriso in volto. Dietro al ragazzo c'era Niko, seguito da Baro, Gagamaru e Naruhaya, e poco dietro Karasu, Hiori, Kurona e Otoya.
Al centro si trovavano Rin, Aryu e Tokimotsu, con dietro Zantetsu, Reo, Nagi, Isagi e Bachira.
Chigiri era rimasto poco dietro apposta; a separarlo da Kunigami, che essendo il guerriero più abituato a quelle situazioni chiudeva la fila, c'erano Okuhito, Kuon, Imamura e Raichi.
- Siamo tutti nell'ordine stabilito- dichiarò Ikki.
- Bene. Iniziamo ad avviarci nel tunnel; una volta che avremo sentito le bestie entrare nella proprietà, inizieremo ad avanzare- ordinò Sae, iniziando a camminare.
Uscì dal castello con la sicurezza di qualcuno che non aveva rimpianti, e che era più che deciso a non tornare mai indietro. Gli altri ragazzi lo seguirono, decisamente meno sicuri ma consapevoli del fatto che se fossero rimasti sarebbero morti, e tutto quello che si erano promessi di provare a fare avverare non sarebbe mai accaduto.
Il tunnel era nuovo, come il resto della casa; si trovava nel punto dove un tempo c'era il capanno, per cui una volta che esso era esploso l'entrata era leggermente franata, ma il resto era più che integro, e Kunigami e Raichi si erano già occupati di sistemare l'ingresso.
Shidou fu il primo a scendere e allungò la mano verso Sae, un sorrisetto in volto. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, ma la afferrò comunque per scendere nel tunnel.
Kunigami si mise di fianco a esso, in modo da dare una mano a tutti gli altri a entrare senza troppi problemi; quando dovette prendere la mano di Chigiri, il ragazzo si voltò appena verso di lui, ma non disse niente ed entrò nel tunnel.
Kunigami fu l'ultimo a entrare. Lanciò un'occhiata al castello alle sue spalle: chissà se lo avrebbero mai rivisto...
Scosse appena la testa: non era la cosa importante a cui pensare adesso, dovevano prima andarsene.
Scese anche lui nel tunnel.
- Ci siamo tutti- affermò Ikki.
- Bene. Iniziamo a camminare per qualche minuto, ma andremo vero la fine solamente quando sentiremo le bestie entrare; così sarà diminuito il pericolo- dichiarò Sae.
I ragazzi annuirono e non dissero altro. Erano tutti un po' nervosi, in fondo la maggior parte di loro non avevano mai affrontato uno scontro con degli esseri umani, figuriamoci con delle bestie...
Rimasero per qualche minuto in silenzio, immobili, e scambiarsi qualche sguardo.
Più il tempo passava, più si sentivano nervosi: quella situazione era fin troppo surreale... Probabilmente presto sarebbero stati attaccati da un gruppo di lupi, o peggio, e non avevano idea se sarebbero riusciti a sopravvivere o meno.
- Siamo sicuri... Che riusciremo a sentirle da qui sotto?- mormorò Reo, dopo circa un'ora che rimanevano immobili e in silenzio.
- Se stiamo in silenzio sì- rispose Sae, e il ragazzo lo guardò male: un giorno lo avrebbe preso a pugni...
Ancora una mezz'ora. Quasi due ore.
Poi, iniziarono a sentire dei rumori.
Kunigami si voltò: quelli erano i versi spaventati degli animali che avevano chiuso nelle varie stanze del castello... Stavano avvertendo il pericolo avvicinarsi.
Dopo qualche secondo, iniziò a sentirli: ringhii bassi e lontani, ma che indicavano decisamente l'avvicinarsi di animali pericolosi.
- Stanno arrivando- sussurrò. Sae annuì.
- Dobbiamo muoverci lentamente- dichiarò, iniziando a camminare - se le sentite avvicinarsi, non andate in panico e agiamo come abbiamo deciso-.
Nessuno fiatò, ma ripresero tutti quanti a camminare e si allontanarono verso l'uscita dal tunnel.
Per fortuna, sembrava che non avrebbero dovuto camminare ancora a lungo: il capanno di trovava piuttosto vicino al muro della proprietà, e loro si erano fermati poco sotto a esso.
Kuon aveva confermato loro che il tunnel si fermava in un punto della foresta abbastanza largo, dove poteva esserci spazio anche per una stradina, in modo da potersi mettere subito sulle carrozze e andarsene.
Ancora poco... E sarebbero riusciti ad andare via anche loro.
Kunigami stava tenendo d'occhio alle sue spalle, ma non gli sembrava che stesse arrivando qualche bestia all'improvviso... Per fortuna, il fatto di essere sottoterra stava riuscendo a cancellare abbastanza le loro tracce.
Continuarono ad avanzare, cercando di rimanere calmi: stava andando tutto bene... Potevano farcela.
D'un tratto, la strada iniziò a salire leggermente. Sae fece cenno a Shidou di superarlo; il ragazzo con un sorriso si portò davanti a lui.
Non molto distante da loro, coperta da una roccia, c'era l'uscita del tunnel.
Shidou afferrò la roccia e tutti si misero in posizione, pronti per attaccare; Shidou abbassò la roccia, e non appena lo fece una zampa provò ad agguantarlo, ferendogli leggermente il volto.
Il ragazzo scoppiò a ridere e, senza alcuna esitazione, tirò fuori la spada e infilzò l'animale di fronte a lui, per poi rimettere la roccia al suo posto e voltarsi verso gli altri con tutta la tranquillità possibile.
- Mi sa che non gliene fregava molto della tua morte- rise, guardando Kuon, che deglutì leggermente: se fosse entrato da solo in quel tunnel, sarebbe decisamente morto...
- Cosa facciamo? Non possiamo tornare indietro, gli animali ci sarebbero addosso in un attimo- commento Jyubei, voltandosi verso Rin - dobbiamo per forza trovare un modo per avanzare-.
Rin serrò le labbra mentre anche Isagi gli lanciava un'occhiata: doveva cercare di compiere la decisione giusta... In quel caso, lo avrebbero sicuramente seguito. Altrimenti...
- Dobbiamo mandare fuori qualcuno a controllare la situazione; senza sapere quante e quali bestie ci siano, sarà difficile muoverci- dichiarò Sae.
Rin sbarrò gli occhi.
- Stai praticamente mandando uno di noi a morire!- sbuffò.
- Non se sarà abile-.
- Allora manda Shidou-.
- Lui mi serve qui. Non appena avremo il numero delle bestie, allora potremo lanciarci all'attacco con più sicurezza- dichiarò Sae.
- Vuoi sacrificare uno di noi?-.
- Mi sembra naturale: non ci sono altri modi per portare fuori tutti gli altri- Sae si voltò e lo fissò negli occhi - ci sono dei servi tra di noi, e anche un traditore. Non dovrebbe essere una scelta così difficile-.
- Nessuno di noi si lancerà la fuori a morire perché tu possa vivere- ringhiò Jingo.
- Perché non ci dividiamo?- Yoichi fece un passo in avanti, lanciando un'occhiata a Rin, prima di guardare Sae - lasceremo alcune persone nel tunnel a corpirci le spalle, e gli altri usciranno nella foresta. Se il conte Ego ha un modo per controllare le bestie, significa che le ha dovute addestrare, non può certo averlo fatto con un numero esagerato di animali. Se molti sono nella villa, dovremmo riuscire tranquillamente a uccidere quelli che ha lasciato qui. Io e Rin abbiamo ottimi riflessi e sappiamo cosa ci aspetta: usciremo a controllare la situazione. Non appena avremo identificato gli animali, un gruppo uscirà a darci una mano mentre gli altri rimarranno a bloccare quelle che arriveranno dal tunnel- dichiarò.
- Quindi, invece di sacrificare uno di noi dovremmo sacrificarci tutti?- commentò Sae - Ottimo piano direi-.
- Oppure, invece di mandare una persona a morire di morte certa, ci organizziamo in modo da aiutarci a vicenda- dichiarò Yoichi - come abbiamo fatto dall'inizio-.
I due si fissarono per un attimo. Rin lanciò loro un'occhiata: dovevano agire in fretta...
Si voltò verso gli altri.
- Bachira. Raichi. Baro. Hiori. Karasu. Kurona. Otoya. Reo. Nagi. Tokimotsu. In questo ordine, uscirete non appena vi avremo detto che animali sono: è importante essere veloci e non lasciarsi cogliere alla sprovvista. Niko, Imamura, Igarashi, Okuhito, Aryu, Gagamaru, Naruhaya; voi rimarrete all'entrata e ci darete una mano in caso di bisogno. Aryu, lascio a te la gestione degli scambi tra interno ed esterno. In caso arrivassero animali da dietro di noi, ci penseranno Kunigami e Chigiri. Se qualcuno di voi non è d'accordo o ha un piano migliore, lo dica adesso; altrimenti, io e Isagi faremo in modo di aprirvi la via- dichiarò Rin, fissando i ragazzi di fronte a lui, che si scambiarono uno sguardo; non erano certo felici di lanciarsi in bocca alle bestie, ma di sicuro stare lì non sarebbe servito a molto.
E se avessero mandato fuori solo una persona non sicura, avrebbero rischiato che morisse prima di dire qualsiasi cosa.
- Noi ci stiamo- affermò Hyoma.
- Ovvio, non siete voi che dovete lanciarvi nella foresta... Io ci sono- dichiarò Shohei.
- Anche noi- affermò Reo.
- Pure noi quattro- aggiunse Yo.
- Visto che ci lanciamo tutti, ci siamo anche noi!- dichiarò Asahi con un sorriso.
Rin trattenne un sorriso soddisfatto; per fortuna, lo stavano seguendo...
- Hai dimenticato il nostro ruolo- affermò Sae. Quei ragazzi si fidavano più di suo fratello che di lui, nonostante ad averli trascinati via fosse stato lui...
Rin si voltò verso di lui.
- Rimani giù finché non sapremo la situazione. La tua abilità e quella di Shidou ci sarebbero utili contro gli animali- dichiarò.
Sae lo fissò per un attimo, poi annuì: aveva una luce diversa negli occhi... Una luce che non gli vedeva nello sguardo da tempo.
- Va bene- rispose. Rin annuì e si voltò, dirigendosi verso l'entrata.
Isagi si voltò verso Bachira, che annuì appena: lo avrebbe raggiunto fuori.
Isagi gli rivolse un piccolo sorriso, prima di voltarsi e seguire Rin.
- Spero non moriate- rise Ryusei, mentre spostava la roccia.
Isagi e Rin si lanciarono fuori, le spade impugnate, pronti a scagliarsi contro chiunque ci fosse davanti a loro; o qualsiasi cosa.
Kuon aveva ragione: si trovavano in un punto abbastanza vicino al sentiero, il che permetteva a un po' della luce della luna di penetrare tra i rami degli alberi e illuminare la radura quel tanto che bastava per permettergli di vedere i loro nemici.
- Sono lupi! Non sono tantissimi!- urlò Yoichi, mentre Rin abbatteva l'animale che si stava lanciando contro di lui.
In un attimo, Isagi si vide affiancare da Bachira.
- Vediamo se il nostro metodo selvaggio funziona anche con gli animali!- esclamò, lanciandosi in avanti.
Isagi fece un piccolo sorriso e lo seguì.
Per fortuna, come avevano immaginato, gli animali non erano troppi, e non arrivavano neanche tutti insieme; i tre ragazzi si unirono a Tokimotsu per abbatterli insieme, e stessa cosa fecero Reo, Nagi, Zantetsu e Baro, e anche Hiori, Karasu, Kurona e Otoya.
A un tratto, Raichi affiancò il primo gruppo.
- Stanno arrivando animali anche da dentro il tunnel- affermò.
- Siamo ancora troppo incerti sulla situazione per muoverci liberamente... Qualcuno deve rimanere a guardia del tunnel mentre sgomberiamo la strada. Vai a dirglielo- ordinò Rin.
Raichi annuì e si voltò, dirigendosi velocemente verso il tunnel per riferire il messaggio ad Aryu.
Il ragazzo guardò alle sue spalle e il suo sguardo si fissò su Kunigami, che annuì.
- Rimango io indietro- affermò.
- Non sarebbe molto più semplice uscire tutti da qui e chiudere l'entrata?- fece notare Hyoma.
- In caso non si muovessero ad arrivare gli amici di Rin, dovremo avere il tunnel per scappare indietro, e non possiamo farlo se è pieno di bestie- dichiarò Jyubei.
Chigiri serrò le labbra: doveva fare qualcosa... Di sicuro, non lo avrebbe lasciato a rischiare la vita per nulla.
Si voltò verso Kunigami.
- Non osare morire- gli disse. Il ragazzo annuì.
- Non lo farò- dichiarò.
- Bene. Fatemi uscire per primo- ordinò Hyoma, voltandosi e dirigendosi verso l'entrata del tunnel.
- Tu non sei molto abile con la spada- gli fece notare Jyubei.
- Fuori stanno già tenendo impegnate le bestie. In ogni caso, dovremo uscire tutti quanti, no?- ribatte Hyoma, avvicinandosi allentata; senza aspettare che qualcuno gli dicesse altro, uscì dal tunnel.
Si guardò leggermente intorno: il combattimento stava proseguendo senza troppi problemi... Bene.
Lentamente, iniziò ad allontanarsi, cercando di fare meno rumore possibile per evitare di essere sentito.
- Sta scappando?- rise Ryusei. Isagi e Rin si voltarono di scatto verso il ragazzo.
- Non sta scappando- mormorò Yoichi.
- Come diamine fai a esserne sicuro?- sbuffò Rin.
Isagi per un attimo non rispose.
- Sta andando a chiamare aiuto; serve qualcuno che lo copra- dichiarò.
- E come fai a esserne certo?-.
- Perché solo un idiota penserebbe di poter scappare in un bosco sconosciuto pieno di animali feroci dove si trova un nemico che non sappiamo cos'altro potrebbe fare; Chigiri non è un idiota, ed è molto più orgoglioso di quanto pensi. L'unico motivo per cui si sta allontanando, è perché se veramente gli amici di tuo fratello stanno arrivando, allora gli indicherà la strada fino a qui- dichiarò Yoichi - serve qualcuno che lo copra-.
Rin lo fissò per un attimo, prima di voltarsi.
- Hiori. Kurona. Reo. Andate con lui- ordinò. I tre ragazzi impiegarono un attimo a capire di chi stesse parlando.
- Ma certo, facciamoli allontanare in un bosco sconosciuto- sbuffò Tabito.
- Siamo i più bravi a muoverci in silenzio; e saremo in quattro, ce la faremo- Yo si voltò verso di lui - abbiamo ancora delle promesse da rispettare, quindi vedi di farti trovare intero quando torno- ordinò, prima di iniziare ad allontanarsi.
Kurona lanciò un'occhiata a Otoya, facendogli capire che non c'era bisogno di saluti, prima di allontanarsi a sua volta.
- Reo-. Reo si voltò verso Nagi; si era totalmente bloccato al pensiero di doversi separare da lui... Ma gli occhi di Nagi erano pieni di fiducia.
- Ti sei allenato per questo. Vai- gli disse. Il ragazzo serrò appena le labbra.
- Torno presto- sussurrò, prima di voltarsi e iniziare ad allontanarsi.
- Manda anche me- disse Meguru - non c'è bisogno che mi tieni qui solo perché così Isagi starà dalla tua parte-.
Isagi si voltò di scatto verso Bachira, che gli rivolse un sorriso.
- Nessuno sa scappare tra i boschi meglio di me, no?- commentò. Isagi serrò leggermente le labbra.
- Stai attento, ti prego- mormorò.
- Ho qualcuno che mi aspetta, non posso certo rischiare- rise lui, prima di voltarsi per seguire il gruppetto.
Isagi lanciò un'occhiata alle sue spalle: intanto che parlavano, gli altri erano quasi tutti usciti dal tunnel... Erano rimasti dentro solo Kunigami e Gagamaru.
- Stanno arrivando- mormorò Rensuke.
- Rimango a coprirti le spalle- affermò Gin. Kunigami gli lanciò un'occhiata.
- Dovresti stare con il tuo ragazzo- affermò.
- È insieme agli altri. Se voglio aiutarlo davvero, devo aiutare te- dichiarò Gin, sguainando la spada. Kunigami decise di non dire altro, anche perché lo sentiva: si stava avvicinando.
Un attimo dopo, lo vide arrivare: era un lupo... Ed era anche piuttosto arrabbiato.
- Proteggi l'entrata!- ordinò, lanciandosi in avanti; non li avrebbe lasciati avanzare.
Gagamaru strinse con più forza la sua spada; avrebbe protetto quell'entrata... Non avrebbe lasciato che uscissero.
Per fortuna il tunnel era piccolo e potevano attaccare uno alla volta, per cui Kunigami stava riuscendo a respingerli, però...
D'un tratto, sentì Igarashi urlare alle sue spalle.
- Che succede?!-.
- Un orso!- urlò il ragazzo, mentre si allontanava velocemente dall'entrata del tunnel.
Gli altri si voltarono di scatto; i lupi avevano iniziato a scappare, ma in compenso un enorme orso era appena comparso dal bosco... E stava occupando la loro via di fuga.
- Ok, come sconfiggiamo quello?- rise Eita. Si scambiarono tutti uno sguardo.
- Se ci separiamo, di sicuro qualcuno di noi morirà- dichiarò Yoichi - dobbiamo rimanere uniti!-.
- Alcuni di noi dovrebbero attaccarlo e gli altri intervenire per proteggerli- dichiarò Rin.
- Bene, allora direi che è arrivato il mio momento- affermò Sae, parandosi di fronte al fratello - voi copritemi le spalle-.
- Aspetta Sae!- Rin provò a fermarlo, ma il ragazzo si era già lanciato in avanti.
Era pronto a colpire l'orso, ma vide con la coda dell'occhio un lupo lanciarsi verso di lui. Sbarró gli occhi, ma si sentì tirare a terra e vide Shidou davanti a lui, che non esitò a colpire l'animale, prima di caricarsi Sae sulle spalle e allontanarsi velocemente per evitare che l'orso li colpisse.
- Sei ferito?- gli chiese, posandolo a terra contro un albero. Sae scosse la testa, senza dire altro: non l'aveva minimamente visto arrivare; se non fosse stato per Shidou...
- Vedi di non morire- rise Ryusei, voltandosi - mi devi ancora un bel po' di cose-. Sae lo fissò per un attimo, prima di tornare con lo sguardo sugli altri.
- Rin, rimani concentrato!- urlò Yoichi. Il ragazzo si voltò di scatto e vide che l'orso stava per caricare verso di loro; Isagi si lanciò tra i due per bloccarlo, ma anche se riuscì a colpirlo a una zampa venne colpito dall'altra e finì contro un albero.
- Isagi!- urlò Rin, mentre Igarashi correva ad aiutare il ragazzo a rimettersi in piedi. L'orso si diresse velocemente verso di loro, ma una figura si contrappose tra i due ragazzi e l'animale: Kuon lanciò la sua spada, riuscendo a ferirlo a una spalla, prima di venire sbalzato via a sua volta.
Quella mossa diede il tempo a Igarashi di allontanarsi con Isagi.
- Stai bene?- gli chiese.
- Sí- mormorò il ragazzo, voltandosi verso l'orso - dobbiamo riprendere ad attaccare! Rin, ci sei?-. Rin fece un respiro profondo e si mise in posizione.
- Attacchiamo noi due. Altri due stiano pronti dopo di noi; non appena ci spostiamo per schiave, attaccate!- urlò.
- Andiamo!- urlò Yoichi, e i due ragazzi si lanciarono in avanti.
Sae li osservò per un attimo.
- Tutto bene?- gli chiese Ryusei.
- Mio fratello...- mormorò Sae - è davvero cresciuto-. Un gruppo di ragazzi incontrati poco prima, alcuni dei quali non avevano mai preso in mano una spada, e fino a poco fa ognuno pensava quasi solo a sé stesso.
Invece adesso... Stavano davvero riuscendo ad abbattere quell'orso.
Sentì un rumore e vide tre figure correre nella radura; Bachira e Reo si lanciarono verso l'orso senza alcuna esitazione, mentre Chigiri correva verso il tunnel.
- Uscite!- urlò.
Gagamaru lanciò un'occhiata a Kunigami.
- Ce la fai?-.
- Vai!- gli urlò il ragazzo.
Gagamaru serrò le labbra e uscì velocemente dal tunnel; Kunigami colpí l'ennesimo nemico e si voltò, iniziando a correre.
Vide una mano sporgersi verso di lui e la afferrò; con tutta la forza che aveva, Chigiri aiutò il ragazzo a uscire dal tunnel, poi afferrarono la pietra e la rimisero al suo posto.
- Stai bene?- chiese Hyoma, guardandolo.
- Stanco ma intero... Ci sei riuscito?- mormorò Rensuke, voltandosi a sua volta.
- Dove sono Hiori e Kurona?- chiese Tabito, guardandosi intorno.
- Stanno guidando i miei fino a qui-. Sae si voltò di scatto e fece un piccolo sorriso nel vedere il ragazzo appena comparso di fianco a lui.
- Finalmente sei arrivato, Aiku- commentò. Il ragazzo si voltò verso di lui e gli rivolse un sorriso, prima di tornare a guardare gli altri.
- Allora; pronti a tornare alla vostra vera vita?-.
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