CAPITOLO I.
La pelle del ragazzo era candida, chiara, lucente; goccioline di sudore stavano scivolando pian piano lungo il suo corpo, evidenziando i suoi muscoli e gli addominali da urlo che guizzavano leggermente a ogni movimento.
Più in basso, si riusciva perfettamente a scorgere la sua grande mano che si muoveva sempre più velocemente su e giù, dettando il ritmo per un respiro sempre più ansimante, accompagnato da una voce bassa e profonda, mentre alla vista veniva celato ciò che si nascondeva in quella mano, appena visibile dalle fessure tra le dita.
Il respiro del ragazzo era sempre più ansimante, la sua voce sempre più calda e graffiante mentre fissava dritto di fronte a sé, gli occhi puntati nei suoi, e gli diceva di...
La porta sbatté con forza e Akashi alzò di scatto lo sguardo, notando in quel momento che il professore era entrato in classe.
Sospirò leggermente e tornò a guardare il suo computer, aprendo il file che gli sarebbe stato necessario per prendere gli appunti di quella lezione.
Amava studiare giornalismo, ma se non voleva ritrovarsi a correre per riuscire a fare gli esami doveva iniziare a studiare da subito, e riuscirci mentre intanto lavorava non era semplice come aveva sperato all'inizio.
Però, se voleva riuscire a concludere gli studi in tempo, purtroppo non poteva fare molto: anche se era stanco, era meglio che si concentrasse sulla lezione.
Certo, fosse sarebbe stato meglio se non avesse passato la notte a guardare video ma... Erano il suo unico momento di svago, se si fosse privato anche di quello sarebbe probabilmente impazzito.
Fece un respiro profondo e scosse appena la testa, cercando di eliminare il pensiero dalla sua mente: adesso, doveva solo concentrarsi sulla lezione.
Per fortuna, il suo senso del dovere fu più forte della stanchezza e Akashi riuscì ad arrivare ancora sveglio alla fine delle lezioni.
Non appena si concluse l'ultima, ritirò velocemente tutto nella sua borsa e si diresse verso la porta della classe; il professore aveva concluso leggermente in ritardo, doveva muoversi se non voleva rischiare di arrivare tardi al lavoro e...
Uscì dall'aula, ma nel farlo per poco non si scontrò con un gruppo di ragazzi.
- Chiedo scusa- mormorò, alzando lo sguardo sulla persona che aveva di fronte.
Lo fissò per un attimo: era un ragazzo, più alto di lui, con i capelli bianchi e neri sparati in aria, un sorriso dolce in volto... E un fisico che Akashi non poté fare a meno di osservare per qualche secondo, mentre il ragazzo gli rispondeva, anche perché era ben visibile nonostante la camicia.
- Non fa nulla- affermò con un sorriso, prima di tornare a rivolgersi al suo gruppo di amici.
Akashi lo osservò mentre si allontavana. Se non si sbagliava, quello era Bokuto Koutaro... Era più grande di lui di un anno, ed era iscritto alla facoltà di Economia.
Lo aveva visto a un paio di esami, e la sua figura gli era rimasta impressa perché... Bè, era decisamente un ragazzo figo.
Inoltre era gentile, rivolgeva sempre a tutti un sorriso quando li incontrava, aveva molti amici e non l'aveva mai visto discutere con nessuno. Se non si sbagliava, era anche nel consiglio scolastico.
Di solito diffidava da persone simili, da chi pareva perfetto e senza difetti, non poteva fare altro che pensare che ci fosse qualcosa sotto, e che di sicuro non era così buono come facesse credere.
Però, in fondo non doveva averci alcun rapporto, si limitava a osservarlo per un po' da lontano, le poche volte che lo incontrava, fin quando quel ragazzo svoltava l'angolo e spariva in un universo totalmente opposto a quello che abitava lui.
In fondo, Akashi aveva solo un amico, non era per nulla sorridente e sociale, quando camminava per quei corridoi risultava praticamente invisibile agli occhi di chiunque. E la cosa non gli dispiaceva troppo, visto che non amava essere circondato da troppe persone ma... Di sicuro, era una vita totalmente opposta a quella di Bokuto.
Si voltò, dirigendosi verso l'uscita della scuola.
Tirò fuori il telefono per guardare l'orario e accelerò il passo: non voleva rischiare di arrivare tardi, aveva chiesto lui di avere quel turno per poter essere a casa per l'orario di cena, per cui se voleva mantenerlo non poteva fare troppi sgarri.
Per fortuna, il locale non era troppo lontano dalla scuola. Non era un posto molto grande; molti prendevano cibo da asporto, mentre altri si fermavano ai tavoli, ma lui si limitava a prendere gli ordini e pulire per cui non doveva muoversi tantissimo. Poteva reggere nonostante la stanchezza.
Si infilò nella porta sul retro e si diresse velocemente a cambiarsi, lasciando tutto nel suo armadietto, prima di aprire la porta che conduceva dietro al bancone.
- Buongiorno a tutti- disse, rivolto alle altre due persone che facevano il turno con lui.
La prima era Kaori Suzumeda, una ragazza dai capelli biondi di solito legati in una coda di cavallo; lì al lavoro era una loro Senpai, di solito era gentile e accoglieva tutti con un sorriso... Ma era decisamente meglio non farla arrabbiare.
Il secondo, che in quel momento si trovava alla cassa, era l'unico amico di Akashi: un ragazzo dai capelli tinti di biondo, più basso di lui, e con più o meno la sua stessa socialità.
Kenma Kozume, nonostante avesse la sua età, stava già facendo un tirocinio in un'azienda tecnologica, usava il bar solo per riuscire a racimolare qualche soldo in più... E per incontrare più persone.
Kenma era un ragazzo che odiava la socialità e dover parlare con gli altri, ma c'erano dei casi in particolaei in cui non disdegnava per nulla gettarsi in mezzo alla mischia. Akashi doveva ancora capire come facesse a cambiare praticamente personalità in quelle situazioni...
- Ciao Akashi; vai pure ad aiutare Kenma a prendere le ordinazioni, tanto tra poco a darmi una mano dovrebbe arrivare Yukio-.
Akashi rabbrividì appena: Yukio Shirofuko... Di sicuro una lavoratrice veloce, ma era anche la prima da sgridare quando spariva improvvisamente un po' di cibo dal magazzino, tendeva a fare fin troppe pause per mangiare.
- Va bene- rispose Keiji, allontanandosi per dirigersi verso la cassa. Kenma si voltò verso di lui e lo fissò per un attimo.
- Hai un'aria da schifo- affermò.
- Ti ringrazio- rispose Keiji.
I due per un attimo non si dissero altro, ma la loro conversazione continuò lentamente nelle pause tra un cliente e l'altro.
- Sei rimasto di nuovo sveglio tutta la notte a guardare Bj Owl?- gli chiese Kenma.
- Abbassa la voce- sussurrò Keiji, guardandosi intorno; per fortuna sembrava che nessuno lo avesse sentito...
- Se non sanno di cosa sto parlando se ne fregheranno, se lo sanno sono colpevoli quanto te. Ti ha preso proprio tanto, eh?- commentò Kenma.
- Già- mormorò Keiji. Non riusciva minimamente a toglierlo dalla sua mente: quel corpo da favola, quei muscoli scolpiti come se fosse un dio greco, il modo in cui si muoveva, la sua voce... Quante volte aveva desiderato poter osservare il suo volto sotto la maschera! Di sicuro era bellissimo...
Kenma gli diede una piccola gomitata.
- Vedi di non farti venire un'erezione mentre lavori- gli sussurrò, prima di tornare a concentrarsi sul suo lavoro.
- E di chi è la colpa?- borbottó Keiji - Sei tu che hai detto che avevo bisogno di una distrazione e mi hai piantato in mano il suo profilo...-.
- Non pensavo saresti diventato un fissato, visto che fai tanto il puritano- commentò Kenma - ma in fondo, Owl è votato come miglior Bj del Giappone... Anche se io ho trovato qualcuno che preferisco- approfittando dell'assenza momentanea di clienti, il ragazzo tirò fuori il telefono e gli mostrò una foto.
Rappresentava un ragazzo dai capelli neri, con il volto coperto da una maschera, anche se a differenza di quella di Owl gli copriva principalmente gli occhi; indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri, ma si riusciva a vedere bene dai suoi vestiti, soprattutto dalle braccia lasciate scoperte, che anche lui aveva un fisico decisamente muscoloso.
In basso, c'era scritto il suo nome.
- Bj Neko?- mormorò - Non è quello che occupa il secondo posto, e che fa sempre a gara con Owl per arrivare primo?-.
- Esattamente. Hanno due stili molto diversi: Owl racconta storie sulle sue scopate e punta sulla fantasia, Neko... Fa video BDSM. Nonostante il suo nome è un Dom; i Sub nei suoi video rimangono per un periodo e poi cambiano, e anche se lui si vede meno rispetto ad altri Bj... Giuro che quando dà certi ordini...- Kenma lasciò in sospeso la sua frase, sapendo bene che l'amico l'avrebbe conclusa nella sua mente senza problemi.
Odiava la gente nelle situazioni normali, ma quando si trattava del sesso, e in special modo del BDSM, non disdegnava mai un incontro con un bel Dom che sapesse esattamente cosa fare di lui.
Certo, non sempre erano incontri piacevoli, ma erano l'unico motivo per cui accettava di andare nei locali, partecipare alle feste, e anche lavorare in un posto sempre così pieno di gente.
Akashi decise di non rispondere, ben consapevole di quali fossero i gusti dell'amico; lui non ne era mai stato attratto, preferiva qualcosa di molto più semplice... Come Owl.
I due ragazzi non riuscirono più a parlare molto, per via della schiera di persone che arrivarono al bar e li obbligarono a concentrarsi sul loro lavoro.
Kenma aveva iniziato prima, per cui staccò un'oretta prima rispetto ad Akashi.
- Ho saputo che nel weekend ci sarà una festa della tua università a un locale vicino; tu vai?- gli chiese.
- Sai che non amo eventi simili...- mormorò Keiji. Kenma alzò un sopracciglio.
- Akashi, so che ti vuoi concentrare sullo studio e sulla tua carriera; ma non pensi che dovresti almeno... Provarci, a socializzare? Sono il primo a odiare la gente, ma forse incontrare qualcuno con cui fare una sana scopata ti aiuterebbe ancora di più di continuare a guardare i video di Owl. Non pensi?-.
- Penso che tu non dovresti parlarne in pubblico- borbottò Keiji - e penso anche che non faccia per me. Non mi interessa trovarmi qualcuno al momento-.
- Non ti ho mica detto che ti devi fidanzare. Mi hai sempre detto di non credere nel vero amore, no?-.
Akashi per un attimo non rispose.
Era vero, non pensava che esistesse qualcosa come il vero amore, non era alla ricerca o in attesa; certo, se un giorno si fosse innamorato non gli sarebbe dispiaciuto, ma aveva altre priorità nella vita.
Per questo gli andasse più che bene passare le sue serate in compagnia di quei video: si scaricava il giusto e poteva concentrarsi sui suoi obiettivi senza problemi. Meglio di così...
- Verrai a farmi compagnia?- gli chiese nuovamente Kenma.
Akashi lo fissò per un attimo. Sapeva che il suo amico sapeva cavarsela, ma visto che non sempre si era trovato in belle situazioni...
- Va bene- acconsentì. Kenma gli rivolse un piccolo sorriso.
- Allora, ci aggiorniamo poi per andare- affermò, prima di allontanarsi e sparire nello spogliatoio.
Akashi sospirò appena: sapeva già che si sarebbe pentito di avere accettato, ma in fondo forse era vero che non gli avrebbe fatto male socializzare un po', per una volta... Quella serata tra l'altro in teoria Bj Owl non era neanche in diretta, per cui poteva farlo senza troppi problemi.
Notò che stavano arrivando altri clienti, per cui tornò a concentrarsi sul suo lavoro; dopo circa un'oretta, salutò Suzumeda, e anche Shirofuku che intanto era arrivata per il suo turno, e andò a cambiarsi, per poi uscire dal locale e dirigersi verso casa sua.
L'appartamento che aveva in affitto non era molto lontano dal bar, erano nella stessa zona dell'università, motivo per cui per fortuna era piuttosto comodo a muoversi... E questo gli consentiva anche di arrivare a casa in tempo.
Entrò nel complesso di appartamenti e si diresse al quinto piano, dove si trovava il suo. Aprì la porta e si guardò intorno: era un normale bilocale, entrando si trovava subito la cucina a destra e il soggiorno a sinistra, mentre di fronte a lui c'era la porta per la sua stanza e il bagno.
In realtà usava principalmente il piccolo bagno adiacente alla sua camera, ma per le poche volte che veniva Kenma teneva ovviamente pulito anche quello.
Andò a lasciare in camera sua la borsa che si portava in università, prima di tornare in cucina.
Visto che non aveva molto tempo, si preparava il bento la mattina per tutto il giorno, per cui non dovette fare altro che scaldarsi il cibo.
Mentre mangiava, notò che sul gruppo della sua facoltà universitaria erano arrivate le informazioni per la festa... Sarebbe stata quel sabato in un locale non molto distante dall'università. Pareva che fosse richiesto di avvisare chi voleva andare, in modo da dire al locale quante persone avrebbero portato. E che andasse scritto al presidente del consiglio studentesco. Bokuto Koutaro.
Di cui avevano appena inviato il contatto.
Akashi fece un respiro profondo e mandò un messaggio a Kenma.
Hanno appena scritto che
bisogna iscriversi per andare...
Tu sei ancora sicuro?
La risposta gli arrivò in un attimo.
Obv
Akashi sospirò e lanciò un'occhiata all'orologio: era solo un messaggio, gliene sarebbero arrivati tanti, a malapena avrebbe capito chi fosse.
Doveva solo scrivere un messaggio e sparecchiare; poi, finalmente si sarebbe potuto dedicare a una delle poche cose che gli piacessero davvero.
Fece un respiro profondo e schiacciò sul contatto, prima di digitare il messaggio.
Buongiorno; sono Akashi,
della facoltà di giornalismo...
Volevo venire alla festa di
sabato. Porrebbe iscriversi
anche un mio amico?
Inviò e si alzò, sparecchiando velocemente la tavola e dirigendosi verso la sua camera da letto.
Si cambiò, indossando una maglietta comoda e i boxer, e si sedette alla sua scrivania.
Per fortuna, i suoi genitori per l'università gli avevano regalato un computer nuovo, per cui aveva potuto tenere quello vecchio da usare solo in casa... E per motivi piuttosto specifici.
Mentre accendeva il computer, vide il suo telefono vibrare. Aggrottò la fonte: era raro per lui ricevere messaggi... Che fosse Kenma?
Afferrò il telefono e lo voltò: non era Kenma... Era un messaggio di Bokuto.
Ma certo!
Vi segno immediatamente!
Per qualche motivo, i suoi messaggi sembravano pieni di entusiasmo... Si vedeva che era abituato a trattare con le persone.
Fissò per un attimo il messaggio, ma dubitava ci fosse bisogno di risposta. Ne vide arrivare uno da Kenma.
Stasera i nostri Bj
fanno diretta nello stesso
orario per vedere chi ha
più visualizzazioni... Mi
raccomando, vedi di partecipare!
Akashi fece un piccolo sorriso.
Naturalmente
Dopodiché, mise il cellulare in silenzioso e si diresse subito sulla pagina di Bj Owl.
Si assicurò di avere i fazzoletti a portata di mano e tornò a guardare la pagina.
Attese per qualche secondo in silenzio, prima che comparisse il pulsante della diretta.
Si affrettò a entrare. Davanti ai suoi occhi comparve lui: aveva una camicia mezza slacciata, che lasciava intravedere una parte dei suoi pettorali e della sua pelle che sembrava così perfetta, e un paio di pantaloni che non vedeva l'ora di vedere venire sfilati.
I suoi capelli, come al solito, erano pettinati in basso e gli davano un'aria sbizzarrina; peccato per la maschera che gli copriva il volto... E non faceva altro che accrescere il mistero della sua bellezza.
- Hey Hey Hey a tutti! Vedo che come sempre siete numerosi... Non vedete l'ora di sentire le mie storie, vero?!- chiese con un sorriso.
Akashi fu tra i primi a gettarsi sulla tastiera e rispondere affermativamente.
Di solito era un ragazzo composto e razionale che non si lasciava prendere facilmente dalle cose; ma forse per il fatto di non conoscere il suo vero aspetto, la sua vera voce o la sua identità... Forse per il fatto di essere al sicuro nella sua camera, nascosto agli occhi di tutti... Sentiva di poter perdere qualsiasi freno davanti a quel ragazzo.
- Uh, bene! Allora, direi che possiamo iniziare...- Bj Owl si portò le mani alla camicia, iniziando a slacciarla lentamente.
🔞
Akashi si affrettò a tirarsi giù i boxer, avvertendo già il suo membro iniziare a diventare leggermente duro per via di quel gesto.
- In questo periodo non ho avuto avventure particolarmente emozionanti ma... Avete presente quando vedete una persona in giro, e semplicemente a guardarla sentite che potreste tranquillamente sbatterla contro un muro senza neanche conoscere il suo nome?- continuò il ragazzo, un sorriso malizioso in volto.
Akashi si morse appena il labbro inferiore mentre si portava la mano al suo membro; bè, gli era capitato il contrario, ma comunque...
- Oggi mi è capitato di vedere un ragazzo. Aveva gli occhi di un colore blu scuro molto profondo; sapete, di quelli in cui la gente dice che vi potrebbe affondare dentro. Bè, io è da tutto il giorno che penso a come sarebbe affondare dentro di lui...-.
Akashi iniziò a muovere lentamente la mano. Gli piaceva quel colore di occhi? Chissà cos'avrebbe pensato dei suoi...
In un altro momento si sarebbe di sicuro dato dello stupido per aver anche solo pensato di poter interessare a una persona simile; ma in fondo, in quel momento chi poteva impedirgli di viaggiare un po' con la fantasia?
- Sembrava così timido... Ho dovuto trattenermi dal farmelo venire duro davanti a tutti. Ma davanti a voi non devo farmi problemi, no?- con nonchalance, mentre parlava il ragazzo si portò le mani ai pantaloni per slacciarli.
Akashi trattenne il fiato: era senza boxer... Ed era duro, parecchio duro.
- Ah... Se solo fossi potuto affondare in lui con questo... A voi piacerebbe che lo facessi, vero?- commentò, iniziando a muovere la mano sulla sua erezione e facendo un piccolo occhiolino.
Akashi avvertì il suo stomaco contrarsi appena e un gemito uscì dalle sue labbra.
- Ah, non avete idea di cosa gli avrei fatto... Sapete che non mi piacciono troppo i preliminari, ma sarebbe stato divertente vederlo mentre cercava di succhiarmelo; in fondo, il mio cazzo è parecchio grande, no?-.
- Sì- gemette Keiji; lo era decisamente...
- E anche molto duro... Merita una ricompensa per averlo succhiato tutto, no?- il tono del Bj si fece leggermente più basso e il corpo di Akashi fu scosso da un brivido.
Si immaginò mentre si inchinava davanti a lui, prendendo tra le labbra la sua erezione; immaginò la mano del ragazzo stretta tra i suoi capelli, lui che gli faceva i complimenti mentre gli veniva direttamente in bocca...
- E io vorrei proprio dargliela... Mi piacerebbe così tanto spingermi dentro il suo corpo; quanti di voi vorrebbero farsi sbattere da me, eh?-.
Akashi avvertì la sua entrata quasi pulsare e iniziò a muovere più velocemente la mano.
- Non penso che riuscirei a scoparmelo lentamente; non la prima volta almeno- il Bj si fece passare la lingua sulle labbra - andrei molto più veloce...- mentre parlava, iniziò a muovere più velocemente la mano e Akashi fece lo stesso quasi senza accorgersene.
Bj Owl guardava fisso nella telecamera, gli sembrava quasi... Che stesse guardando lui.
- Oh sì, lo sbatterei con forza a questa velocità... E una volta finito, mi piacerebbe davvero tanto sbatterlo più lentamente per sentire ogni suo più piccolo gemito. Ma sapete che non so andarci piano... Voi quante volte vorreste farvi sbattere da me, eh?- iniziò a muovere più velocemente la mano.
- Tutte quelle che vuoi- gemette Keiji; se fosse stato lui... Con lui, lo avrebbe fatto senza alcuna esitazione.
- Ah... Spero davvero un giorno... Di potermi scopare quel ragazzo; e chissà, magari- il Bj si fece passare nuovamente la lingua sulle labbra - anche qualcuno di voi, che ne dite?-.
Akashi gettò appena la testa all'indietro; poteva avvertire i gemiti sommessi del ragazzo dall'altra parte dello schermo, la sua mano che si muoveva sempre con più forza, quella voce così invitante...
Si trovò a venire con un forte gemito, e fece un sorriso nel constatare che anche Bj Owl era venuto più o meno insieme a lui.
🔞
- Bè... Pare che quel ragazzo ci abbia donato una bella compagnia questa notte- commentò il Bj, mentre Akashi si affrettava a prendere dei fazzoletti per darsi una prima pulizia veloce, prima di fiondarsi sulla testiera.
Stava mettendo da parte molti soldi per casa e futuro, ma quelli del suo fondo personale...
Vide gli occhi del Bj scivolare tra i commenti e sorridere.
- Wow, grazie AK per la tua donazione! È davvero generosa!-.
Akashi fece un piccolo sorriso: per lui, lo faceva più che volentieri...
- Spero che questa mia piccola fantasia vi sia piaciuta; mi raccomando, siate presenti alla live di domenica! Sabato ho un evento, per cui avrò parecchie cose da raccontarvi. E ricordatevi: se vi capita, fatevi una sana scopata; non sarò geloso- Bj Owl rivolse loro un piccolo occhiolino, prima di chiudere la live.
Akashi sospirò e si abbandonò contro lo schienale della sedia: aveva detto le stesse cose di Kenma, eppure a lui riusciva molto più semplice pensarsi insieme a quel ragazzo sconosciuto che a qualcuno che avrebbe potuto effettivamente conoscere e con cui sarebbe potuto uscire...
Sospirò e si alzò: era il momento di pulire e andare a dormire... Dal giorno dopo, sarebbe dovuto tornare a essere uno studente modello e pensare al suo futuro.
Ma almeno per qualche ora alla settimana, poteva scappare da quella realtà e permettersi di desiderare qualcosa che non avrebbe mai potuto avere.
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