CAPITOLO IV.
La campanella suonò e Akashi uscì dall'aula.
Si guardò leggermente intorno e il suo sguardo venne catturato dalla figura di Bokuto, che si stava allontanando nel corridoio insieme ai suoi amici.
Si morse appena il labbro inferiore: il ragazzo aveva visualizzato il suo messaggio, ma non gli aveva risposto... Probabilmente a lui importava solo che la sua identità non venisse rivelata.
Non poteva fargliene una colpa, e non se la sentiva di vederlo come una brutta persona: di sicuro, non poteva aspettarsi che il kohai che aveva cercato di aiutare fosse un suo fan e che lo riconoscesse.
Anche se aveva detto che lo attraeva, in fondo sapeva bene che Bokuto... Che Bj Owl aveva avuto tantissime esperienze, per lui era una cosa più che normale.
Avevano due vite diverse, non poteva aspettarsi certo che per lui quella situazione avesse avuto la stessa importanza.
- Ciao Akashi-. Il ragazzo alzò di scatto la testa: quello era Bokuto... L'aveva appena salutato mentre passava davanti a lui insieme a un gruppo di amici.
- Cia... Ciao!- esclamò, a voce un po' troppo alta. Bokuto gli rivolse un sorriso, prima di tornare a parlare con i suoi amici.
- Chi era?- gli chiese uno dei ragazzi.
- Un kohai che ho portato a casa dopo la festa- rispose Koutaro con un sorriso; se avesse fatto finta di nulla sarebbe stato sospetto per chi lo aveva visto con Akashi quella sera.
- Sei sempre così gentile!- esclamò una delle ragazze con un sorriso.
Akashi lo osservò allontanarsi e sorrise a sua volta; almeno, non sembrava che intendesse ignorarlo totalmente... Era un bene.
Uscì dalla struttura, allontanandosi in direzione del bar; il giorno prima era riuscito a rilassarsi e studiare come al solito.
Quel giorno avrebbe avuto le sue lezioni, il lavoro al bar, poi sarebbe tornato a casa, si sarebbe goduto la diretta di Bj Owl, sarebbe andato a dormire e il giorno dopo avrebbe rifatto tutto da capo.
Tutto esattamente come al solito.
Entrò nel retro del locale e si cambiò, prima di superare la porta che lo separava dal locale effettivo.
- Buongiorno- salutò, voltandosi verso Suzumeda.
- Buongiorno- rispose lei con un sorriso - com'è andato il weekend?-.
- Bene- rispose Keiji; aveva scoperto che il suo idolo, un Bj di cui seguiva le live erotiche, era un Senpai della sua scuola su cui si era fatto un paio di film in quegli anni, e avevano quasi fatto sesso; si erano fermati perché quel ragazzo non voleva portargli via la sua prima volta, ma gli aveva fatto comunque provare un piacere immenso e si era masturbato su di lui nella notte più bella della sua vita.
- È stato tutto normale. A te?-.
- Molto bene anche a me! Shirofuku ha fatto casini come al solito, ma a parte quello tutto tranquillo-.
- Ne sono davvero felice; ti serve una mano?- le chiese il ragazzo.
- No, vai pure ad aiutare alla cassa-. Akashi annuì e si diresse verso la cassa, affiancando Kenma.
Lanciò un'occhiata all'amico: di solito evitava di indossare gli occhiali da sole al lavoro, e se lo faceva era perché...
- Cos'è successo?- gli chiese, preoccupato, avvicinandosi velocemente a lui.
- Nulla- rispose Kenma, sfilandosi gli occhiali da sole. Akashi rilasciò un sospiro di sollievo nel vedere che, a parte gli occhi decisamente più arrossati di quando passava semplicemente le notti sveglio a giocare, stava bene.
- Ieri mi hai detto che ti sei trovato a casa tua ma non ti ricordi come. Sicuro di stare bene?- gli chiese Keiji.
- Sono sicuro di non avere scopato- borbottò Kenma - ricordo solo di essermi allontanato da quello stronzo perché mi aveva drogato...-.
- Drogato? Stai bene?- gli chiese Keiji, preoccupato; aveva sentito che potevano accadere cose simili, ma non partecipando mai a quegli eventi non sapeva bene che cosa succedesse effettivamente.
Sapeva che Kenma aveva provato un paio di sostanze, ma da quello che gli aveva detto l'amico era sempre stato consensuale.
Kenma rispose alla sua domanda con un cenno della mano, come a dirgli che non era nulla.
- Cose che capitano, non mi è successo niente... Quel tipo in ogni caso non sarebbe stato in grado di fare granché, era bravo solo a parole. Comunque, ricordo di essere andato in bagno e di aver realizzato della droga, poi che qualcuno mi stava parlando ma nient'altro... Mi sono risvegliato ieri a casa mia-.
Akashi per un attimo non disse nulla, ma nella sua mente comparve un ricordo: mentre si stava svegliando, quando aveva sentito Bokuto parlare al telefono... Aveva detto a qualcuno di prendersi cura di Kenma.
Che per caso...
Scosse appena la testa. Non era il caso di parlarne all'amico, in fondo non sapeva neanche se fosse così, e non poteva certo andare a chiedere a Bokuto quella curiosità dopo quello che era successo.
Senza contare che...
- Almeno stai bene- commentò - cerca di stare attento, la prossima volta. Chiamami se vai in qualche locale- si raccomandò. Kenma era in gamba, ma in fondo era pur sempre un ragazzo; non aveva molta forza fisica, e già in passato aveva subito fin troppo per colpa di persone che si approfittavano del suo carattere.
- Non devi certo essere così apprensivo, sono incidenti che capitano. Tra l'altro, a te com'è andata? Sei riuscito a tornare a casa senza problemi?-.
- Sì. Mi ha... Accompagnato Bokuto-senpai- mormorò. Keiji Kenma sbarrò gli occhi.
- Quel gran figo?! Com'è successo?!-.
- Non devi essere così emozionato... Mi ha visto ubriaco e mi ha accompagnato. Tutto qui- dichiarò Keiji.
Odiava mentire a Kenma, e non aveva neanche mai trovato un motivo per farlo: Kenma lo conosceva, i Bj erano l'unico argomento non tranquillo di cui parlavano, per il resto le loro conversioni non avevano nulla di strano.
Però, aveva promesso a Bokuto che non avrebbe detto nulla a nessuno, e intendeva rispettare al massimo quella promessa... Anche con il suo migliore amico.
E tre l'altro, una parte di lui aveva decisamente paura che Kenma provasse a spingerlo tra le braccia di Bokuto, e non era decisamente ciò che serviva; né a lui, né al maggiore.
Kenma gli lanciò un'occhiata; il suo amico gli sembrava strano, ma in fondo aveva dovuto partecipare a un evento a cui di solito cercava di rimanere il più lontano possibile, e si era anche dovuto fare riaccompagnare a casa ubriacato da un suo Senpai.
Tornò a concentrarsi sul suo lavoro: se Akashi gli avesse voluto dire qualcosa gliel'avrebbe detto, altrimenti non avrebbe insistito.
Tra di loro era sempre stato così, non vedeva perché la cosa sarebbe dovuta cambiare.
- Scusami...-. Kenma alzò lo sguardo. Davanti a lui c'era un ragazzo non particolarmente alto, dai capelli castano chiaro, che aveva una certa aria di tenerezza...
Akashi gli lanciò un'occhiata e sospirò: pareva che il suo amico avesse una nuova conquista...
- Dimmi; volevi ordinare?- gli chiese Kenma, osservandolo: non era per nulla male...
- Sì. Cioè, no. Sì, ma no; in realtà...- il ragazzo fece un respiro profondo - ti ho visto l'altra sera al locale. Mi piace molto il tuo stile, ma non mi sono avvicinato perché ho visto che eri con un altro; però ho sentito che l'avevi appena conosciuto e... Se non esci già con lui, ti andrebbe di provare a uscire con me?-.
Kenma lo fissò per un attimo. Bè, in effetti non usciva con qualcuno da un po'... Sarebbe potuto essere divertente.
- Ma certo. Lasciami il tuo numero- gli disse, passandogli un pezzo di carta e una biro - ti chiamo appena sono libero-. Gli occhi del ragazzo si illuminarono.
- Grazie mille!- esclamò, afferrando il bigliettino e scrivendo velocemente il suo numero. Kenma fece un piccolo sorriso: sembrava tenero...
- Spero davvero di sentirti presto- disse il ragazzo, passandogli il foglietto.
- Ti farò sapere- affermò Kenma. Il ragazzo gli rivolse un ultimo sorriso, prima di allontanarsi.
- Ci uscirai davvero?- gli chiese Keiji - Pensavo che dopo l'ultima volta avessi deciso che vuoi trovarti solo avventure-.
- È vero, ma nessuno ha detto che non mi posso divertire un po' a uscire con qualcuno- affermò Kenma - non devo certo lasciarlo avvicinare così tanto... Vedrò come andrà-.
Capiva le preoccupazioni dell'amico; in fondo, le ultime due volte in cui aveva provato a fare avvicinare qualcuno in quel modo... Non era andata per niente bene.
Si ripeteva spesso che non doveva più permettersi che accadesse; eppure, ogni volta finiva per farsi catturare sempre dagli stessi comportamenti: occhi pieni di entusiasmo, quella tenerezza un po' impacciata ma decisa... Gli piacevano molto.
Tutti dettagli che aveva ripreso da un primo amore che non si era mai realizzato, ma che lo aveva aiutato a capire chi volesse essere.
- Tranquillo, ti farò sapere come andrà; adesso vado, ho finito il turno... Tu cerca di non distrarti troppo, o non riuscirai a tornare a casa in tempo per la tua live- Kenma lo salutò con un cenno della mano, prima di superarlo e allontanarsi.
Akashi lanciò un'occhiata all'orario: era vero, aveva ancora un'ora prima della fine del turno... E poco più di un'altra ora per arrivare alle 20:00 davanti al suo computer.
Nonostante la preoccupazione per Kenma lo avesse un po' fatto distrarre, adesso non riuscì a fare a meno di pensare che era la prima live che guardava da quando aveva scoperto chi fosse Bj Owl...
Sperava che non ci fosse nulla di strano, si sarebbe odiato se non fosse più riuscito a guardare quel canale solo perché adesso sapeva che era il suo Senpai; anche perché, Kenma aveva provato a fargli vedere video di altre persone, ma non gli facevano decisamente lo stesso effetto.
Scosse appena la testa: sarebbe riuscito a fare come al solito, proprio come aveva promesso a Bokuto. Tornare alle loro vite era la cosa più importante.
Lanciò un'occhiata all'orologio. Il tempo stava passando fin troppo lentamente per i suoi gusti, ma per fortuna a un certo punto il suo turno finì e lui fu libero di uscire dal locale e dirigersi velocemente verso casa sua.
Cenò con quello che si era preparato quella mattina, prima di spostarsi davanti al suo amato computer e accedere al canale di Bj Owl.
Lanciò un'occhiata all'orologio: mancavano un paio di minuti alle 20:00... Sperava andasse tutto bene.
Prese il telefono e controllò se gli fosse arrivato qualche messaggio, ma ovviamente non c'era alcuna notifica.
Sospirò appena e tornò a guardare il computer.
Vide il pulsante per entrare nella live comparire davanti ai suoi occhi. Fece un respiro profondo prima di schiacciarlo; un attimo dopo, l'immagine di Owl comparve davanti al suo volto.
- Hey Hey Hey a tutti! Siete pronti per un'altra avventura?!- chiese con un sorriso, mentre il suo sguardo scivolava su chi stava entrando nella live; si rilassò appena nel vedere che c'era anche Akashi: per fortuna, pareva che davvero il ragazzo avrebbe continuato a fare finta di nulla.
Osservò i commenti e fece un piccolo sorriso.
- Oh sí, mi sono successe molte cose interessanti sabato sera!- dichiarò, tornando a guardare la telecamera con uno sguardo che faceva ben capire a cosa si riferisse.
Akashi si sentì arrossire leggermente; se davvero Bokuto era tornato a casa come gli aveva detto, in realtà l'unica cosa interessante che gli fosse successa era lui...
- Vediamo che cosa potrei raccontarvi...- mormorò Koutaro, facendo scivolare lo sguardo sulla lista appesa al muro dietro al suo computer, dove si trovavano scritti una serie di spunti per le sue storie.
In fondo aveva una vita fuori da lì, non poteva sempre cercare ispirazione.
Provò a riguardare gli elementi che aveva preso da situazioni del passato, o anche che gli erano semplicemente venute in mente, ma nessuna di esse sembrava attrarlo particolarmente...
Si sforzò di immaginare una di quelle situazioni, ma sembrava che il suo corpo non avesse intenzione di risvegliarsi. E sapeva che se non fosse successo presto sarebbe stato un casino per la sua live, per cui doveva trovare il modo di andare avanti.
Con la coda dell'occhio, vide la notifica di un messaggio arrivare sul computer; si era dimenticato di chiudere la chat con il suo migliore amico...
Vi schiacciò velocemente per chiuderla, ma notò che messaggio gli aveva mandato: una foto di Akashi, probabilmente presa dal sito scolastico, vista l'espressione del ragazzo.
Si morse il labbro inferiore: ripensare alla sera prima stava già funzionando molto più di tutte le sue fantasie...
Aveva detto lui ad Akashi di non pensarci più, ma se non avesse fatto in fretta qualcosa avrebbe rischiato parecchio.
Ci avrebbe pensato dopo ad ammazzare quel deficiente: ora doveva pensare occuparsi del suo futuro.
Chiuse la chat e tornò a guardare la telecamera, facendo un piccolo sorrisetto.
- Ditemi un po'. Nessuno di voi conosce il mio volto, ma chi vi assicura che io non abbia mai visto nessuno dei vostri?- commentò, chinandosi di più verso la telecamera.
Akashi avvertì il suo cuore perdere un battito; stava parlando di lui...?
- Come vi sentireste se io vi avessi visti in giro, e dedicassi tutta questa live a voi? Vi piacerebbe se io mi masturbassi... Pensando a voi?- sussurrò, in tono decisamente basso.
Akashi sentí il suo bassoventre come tremare leggermente: per qualche motivo, era più che certo che stesse parlando di lui...
Vide una sfilza di messaggi nella chat, tutti positivi ovviamente.
Allungò anche lui le mani e digitò la sua risposta sulla tastiera:
Sí
Bokuto lasciò che passassero un altro paio di commenti, in modo da non rendere la cosa palese.
- Bene; allora, direi proprio che è il momento di iniziare- si portò le mani alla camicia, slacciandosela lentamente, decidendo per quella volta di non sfilarsela e tenerla addosso.
🔞
Scivolò con la mano ad abbassare i suoi boxer e afferrò la sua erezione.
- Chissà grazie a chi di voi sto per diventare così duro...- sussurrò, mentre davanti ai suoi occhi compariva l'immagine di Akashi, il volto arrossato, gli occhi pieni di desiderio, e tra l'altro lo guardava davvero come se fosse un dio...
Akashi si morse con forza il labbro inferiore mentre si infilava velocemente la mano bei boxer. Stava davvero parlando di lui...
- Immaginate se ora fossi nella vostra stanza- sussurrò Koutaro, e Akashi lanciò un'occhiata al suo letto: ci era stato davvero...
- La mia mano è molto più grande della vostra... Quanto pensate impiegherei a farvelo diventare duro, eh?- ghignò Koutaro.
- Poco- sussurrò Keiji; ci aveva messo davvero poco, e non l'aveva nemmeno toccato all'inizio...
- Preferite che mi dedichi totalmente a voi? Scommetto che non vedreste l'ora di avere la mia mano attorno al vostro cazzo... Ma poi sappiate che mi dovrete ricompensare- ghignò - qualcuno di voi pensa di avere la bocca abbastanza grande per contenere il mio cazzo?-.
Una sfilza di "io" comparvero in chat. Akashi, con il respiro ansimante, allungò a sua volta la mano.
Perché non proviamo?
Non aveva idea di come quella risposta fosse uscita dalla sua mente, o dove avesse trovato il coraggio per scriverlo; ma in fondo quello era ancora il suo posto sicuro, e c'era gente che stava scrivendo molto di peggio in chat.
Bokuto avvertì la sua erezione diventare ancora più grande a quel commento; cazzo, gli sarebbe davvero piaciuto provare...
- Guarda che bel lavoro stai facendo- sussurró, fissando la telecamera. Akashi gemette appena: gli sembrava quasi di poterlo sentire; ricordava il calore del suo corpo, il modo in cui la sua mano lo stringeva, la grandezza del suo cazzo, il suo sguardo eccitato...
Cazzo, sentiva di essere quasi al limite, ma non voleva finire così.
- Ah... Lo sai succhiare proprio bene, eh?-. Akashi strinse la sedia con l'altra mano: era come se stesse parlando direttamente al suo orecchio...
- Bokuto-san...- sussurrò in un gemito.
- Ma sai bene che non mi basta questo per venire, vero?- Koutaro fece un sorriso - Perché non ti prepari per me, eh? Vuoi una mano con questo?- si portò l'altra mano sulla cappella, raccogliendo con l'indice un po' di precum e mostrandolo alla telecamera.
Akashi fece lo stesso, ma invece di alzare la mano si tirò leggermente su e la portò vicino alla sua entrata.
- Così, bravo... Preparati a essere scopato da me- sussurró Koutaro - non vedo l'ora di spingermi con forza dentro di te...-.
Se l'avesse fatto davvero, se si fosse preso il corpo di quel ragazzo... Gli avrebbe strappato via la sua verginità pezzo dopo pezzo, lo avrebbe fatto urlare come nessuno stronzo di cui si sarebbe mai innamorato sarebbe riuscito a fare.
Cazzo, non si sarebbe mai dovuto fermare: una parte di lui si stava pentendo amaramente di averlo fatto.
Se avessero scopato almeno dopo sarebbe tornato tutto normale, mentre adesso non riusciva a smettere di pensare al fatto che si era lasciato sfuggire quel ragazzo così bello dagli occhi di un blu immenso e che aveva uno dei corpi più attraenti che avesse mai visto.
Akashi spinse appena un dito dentro di sé e un gemito uscì dalle sue labbra: Bokuto stava facendo unespresione così eccitata... Riusciva a vederla anche tramite la maschera, e il fatto di conoscere il suo vero volto gli permetteva di immaginarla perfettamente.
- Bokuto-san...- gemette, tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo.
Come se lo avesse sentito, Bokuto riprese a parlare.
- Sei pronto?- sussurrò - Perché questa volta... Non mi tirerò indietro-.
Akashi gemette leggermente: era davvero come se stesse parlando con lui... Anzi, sapeva che si stava riferendo a lui.
Che cosa significava? Che sarebbe successo di nuovo?! Che forse poteva davvero...
- Preparati a essere scopato a dovere- Koutaro iniziò a muovere più velocemente la mano, continuando a fissare dritto nella telecamera.
Istintivamente, Akashi spinse con una forza maggiore; si maledisse per non essersi preparato meglio... E per non essere stato pronto quella notte.
Non gli importava della prima volta: aveva ventun'anni, non aveva alcun motivo per fermarsi davanti a un ragazzo simile. Avrebbe dovuto dirglielo...
- Hai davvero un corpo da favola, lo sai?- sussurrò Koutaro, e Akashi gemette in risposta; stava parlando con lui, stava davvero parlando con lui... E di lui.
Koutaro immaginò di spingersi con molta più forza nel corpo del ragazzo, di sentirlo urlare, di avvertire la carne di Akashi stringersi intorno al suo membro... Ah, probabilmente era così stretto, visto che era vergine... Cazzo, sarebbe stato fantastico!
- Sí... Così...- gemette, e Akashi poté avvertire quel gemito penetrare nel suo corpo.
Gettò la testa all'indietro, cercando di rimanere con lo sguardo sull'immagine di Bokuto, che iniziò a muovere ancora più velocemente la mano.
Ad Akashi bastò ripensare alla mano del ragazzo attorno al suo membro e alla sensazione di quando si era avvicinato alla sua entrata, al modo in cui lo aveva stretto e al suo calore, per iniziare a venire.
Bokuto chiuse gli occhi, gettando anche lui leggermente la testa all'indietro mentre iniziava a venire a sua volta.
Akashi si abbandonò contro lo schienale della sedia, osservando Bj Owl che lasciava andare la sua erezione e tornava con lo sguardo sulla telecamera, un sorrisetto in volto.
🔞
- Complimenti, sei stato davvero bravo- sussurrò, prima di sorridere - bè ragazzi, anche la live di oggi si è conclusa, e spero che vi sia piaciuta!-.
Akashi allungò la mano; conosceva a memoria ormai i tasti da schiacciare per inviare la somma indicata... Non gli importava se sembrava lo stesse pagando per quello che era successo tra di loro, voleva solo attirare la sua attenzione; aveva bisogno che Bj Owl lo vedesse, capisse che era ancora lì, che non aveva modo per scordarsi di lui.
Un lieve sorriso comparve sul volto di Bokuto.
- Grazie AK per i soldi! Sei sempre gentile! E grazie anche a...-. Akashi sorrise mentre il ragazzo continuava a parlare: aveva detto prima il suo nome, sapendo bene che era lui. Era una sensazione ancora migliore del normale.
- Bene, anche questa Live è finita; la prossima volta vi porterò qualche racconto fresco fresco! Mi raccomando, continuate a pensare a me- Koutaro rivolse un occhiolino alla telecamera, prima di uscire dalla diretta.
Si assicurò di spegnere tutto quanto, prima di sfilarsi la maschera e abbandonarsi contro lo schienale della sedia.
Sospirò e si voltò appena, portando lo sguardo sulla camicia che gli aveva prestato Akashi, e che aveva appeso al suo armadio riservandole un trattamento migliore di quello che riservava di solito ai suoi vestiti.
Sospirò e afferrò il telefono, avviando la chiamata senza distogliere gli occhi dell'indumento.
- Dimmi Bo-.
- Bro... Penso di avere un problema-.
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