CAPITOLO IX.
- Ok, sono pronto per iniziare- affermò Keiji, fissando il computer di fronte a lui.
Aveva preparato tutto: alcuni snack, riserve d'acqua, di fazzoletti, anche un dizionario per sicurezza... Era pronto a iniziare.
Fece un respiro profondo, prima di fare partire la musica e riportare la sua attenzione sullo schermo di fronte a lui.
Allungò le mani, posandole sulla tastiera, e iniziando a schiacciare i primi tasti.
In realtà, si sentiva un po' inquieto: quell'ultimo incontro che aveva fatto di recente aveva lasciato un po' di preoccupazioni nella sua mente... E anche parecchie domande.
Avrebbe voluto parlarne con Kenma o Bokuto, ma il ragazzo gli aveva chiesto di non farlo ed era stato piuttosto convincente.
Capiva la segretezza con Kenma, in fondo non avrebbe saputo bene come spiegargli la situazione senza un aiuto da parte di quel ragazzo.
Ma non riusciva proprio a comprendere come mai non potesse dirlo a Bokuto; anzi, aveva pensato che fosse stato proprio Bokuto a mandarlo da lui, invece...
Scosse appena la testa. Non era il momento di preoccuparsene, adesso doveva pensare solo a scrivere. In ogni caso, quella sera avrebbe incontrato Bokuto, per cui avrebbe deciso lì se parlargliene o meno.
Tornò a concentrarsi su quello che aveva di fronte e riprese a scrivere. Era un bel po' che non si dedicava a degli articoli ma... Gli stava uscendo più semplice di quando avesse pensato, molte parole sembravano uscire facilmente dalle sue dita, e gli sembrava che il senso generale del resto fosse ben presente nella sua mente.
Continuò a scrivere per quasi due ore di fila, prima che i suoi occhi e le sue dita iniziassero a essere un po' troppo stanchi di stare al computer a scrivere.
Si alzò per sgranchirsi leggermente le gambe, ma in quel momento sentì suonare il campanello.
Aggrottò la fronte e lanciò uno sguardo all'orologio: all'incontro con Bokuto mancavano ancora due ore... Chi poteva essere?
Si diresse verso la porta e guardò dallo spioncino.
- Bokuto?- mormorò, sorpreso, prima di aprire la porta. Sì, quello di fronte a lui era decisamente Bokuto... E sembrava anche leggermente irritato.
- Bokuto, ciao... Come mai sei arrivato così presto?- gli chiese, confuso.
- Avevo una cosa da controllare- affermò Koutaro, entrando in casa, senza fare nulla per impedire che trasparisse l'irritazione dalla sua voce.
- Una cosa?- chiese Keiji, confuso, seguendolo in camera da letto.
Bokuto non rispose e si guardò intorno. Akashi continuò a seguirlo con lo sguardo, con aria decisamente confusa: che cosa stava facendo...? Perché sembrava così arrabbiato...?
Lo vide chinarsi sotto il suo ammetto e sbarró gli occhi mentre Bokuto afferrava la scatola che aveva appena trovato e la tirava fuori.
- Ma bene...- commentò, osservando la scritta sul fianco della scatola: Neko's Toys.
- Pensavo che queste cose non ti interessassero, Akashi- commentò Koutaro, aprendo la scatola e tirando fuori un oggetto ben preciso: un vibratore.
- È così! Posso spiegare!- esclamò Keiji. Perché si sentiva così in ansia?! Non aveva fatto nulla di male, ma non voleva che Bokuto pensasse che gli avesse mentito o che li usasse con qualcun altro.
- Un uccellino mi ha detto che hai questi oggetti in casa da un paio di giorni ormai- Bokuto si voltò e si diresse verso di lui, il vibratore ancora in mano - come mai non me lo hai detto quando ci siamo sentiti per organizzarci per oggi?-.
- Io... Non volevo nascondertelo! Ma lui mi ha chiesto di non dirtelo e ho pensato che...-.
- Hai preferito quello che ti ha chiesto di fare lui?- Koutaro fece un passo verso Akashi, che indietreggiò d'istinto; perché era così arrabbiato...?
- Non sono un Dom possessivo come il mio Bro, ma non mi piace il pensiero che tu mi menta su queste cose. Abbiamo un accordo Akashi, o mi sbaglio?- commentò Koutaro.
- Lo so, non era mia intenzione mentirti: stavo solo cercando di...- Keiji non fece in tempo a finire la frase che si trovò le labbra di Bokuto sulle sue.
Sbarrò gli occhi: era un bacio decisamente diverso dai soliti... Per quanto Bokuto fosse spesso molto passionale, in quel momento la sua foga era dettata decisamente da altro; Akashi si sentiva come se non riuscisse a respirare, gli pareva che Bokuto stesse come cercando di imprigionarlo con il suo corpo, lasciandogli a malapena l'aria necessaria per riuscire a respirare.
Si trovò con la schiena contro il muro e allungò le braccia, cercando di aggrapparsi a Bokuto per calmarsi un pochino, ma in quel momento il maggiore si staccò da lui.
- Visto che ti piace così tanto l'idea di provarli...- sussurrò Koutaro; Akashi iniziò a sentire uno strano rumore, come di qualcosa che stava vibrando - allora proviamo, no?-.
🔞
Akashi sbarrò gli occhi, ma prima che potesse rispondere Bokuto fu di nuovo sulle sue labbra.
La mano del maggiore afferrò con forza i suoi pantaloni, abbassandoli con uno strattone insieme ai boxer.
Akashi sentí la gamba di Bokuto insinuarsi tra le sue, aprendole leggermente.
Avvertì il vibratore sfiorare la sua erezione, prima che Bokuto lo avvicinasse alla sua entrata.
Akashi sbarrò gli occhi: doveva fermarlo il prima possibile...
Allungò le mani, posandole sulle petto del ragazzo, e lo spinse appena.
- Bokuto, aspetta! Non voglio, io...-.
- Ma hai tu questi oggetti, no? E sei abituato a prendere qualcosa di molto più grosso di questo- commentò Koutaro, alzando il vibratore.
Akashi gli lanciò un'occhiata: era vero, però...
- Non è questo- mormora - io...-.
- Preferisci iniziare da qualcosa di più tranquillo?- commentò Koutaro, allungando la mano e afferrandogli il braccio - Facciamolo allora-.
- Aspetta! Lascia che ti spieghi!- esclamò Keiji. Forse doveva prima lasciarlo sfogare? Bokuto non era di certo qualcuno di violento, non gli avrebbe fatto del male. Però...
- Che ne dici di iniziare con questo?- commentò Koutaro, tirando fuori un altro oggetto - Ho visto abbastanza video del mio Bro da sapere che si usa così- si voltò, avvicinandosi nuovamente ad Akashi, che quella volta rimase in silenzio.
Forse, se avesse acconsentito almeno per un attimo...
Avvertì Bokuto sfiorare la sua erezione e qualcosa di leggermente freddo premervi contro; quando abbassò lo sguardo, notò quello che sembrava un piccolo vibratore che era come legato da un filo attorno alla sua erezione.
- Ma cosa...- mormorò. Bokuto allungò la mano e schiacciò un piccolo pulsante; Akashi sbarrò gli occhi mentre l'oggetto iniziava a vibrare.
Si portò una mano alla bocca, cercando di trattenere dei lievi gemiti: era strano, lo stava stimolando in un punto strano... Ma non voleva, lui avrebbe preferito avere la mano di Bokuto intorno a sé...
- Bokuto... Bokuto-san... Aspetta...- gemette.
- Non dirmi che non ti sta piacendo... Sei piuttosto eccitato- commentò Koutaro, spostandosi alle sue spalle; posò una mano sulla sua schiena, prima di farla scivolare lungo la sua pelle e raggiungere la sua entrata.
Vi posò sopra due dita, iniziando a massaggiarla delicatamente dall'esterno.
- Anche qui... Mi sembri già piuttosto pronto- sussurrò Koutaro, avvicinandosi al suo orecchio - tu... Non vedi l'ora che ti scopi, vero?-.
- Sì- gemette Keiji; quel tono e quei gesti lo stavano facendo eccitare ancora più del vibratore...
- Visto? Ti piace parecchio- commentò Koutaro - mi hai mentito-.
- No!- gemette Keiji, voltandosi appena verso di lui - Io voglio te...- mormorò, fissandolo negli occhi.
- Ma davvero?- commentò Koutaro, staccandosi da lui - Mi riesce difficile pensarlo, visto tutti gli oggetti che ci sono in questa stanza. Che ne dici? Sicuro di non volerli provare?-. Akashi serrò le labbra.
- Non vorrei- mormorò - io... Vorrei solo farlo con te, come al solito. Ma se per arrivare ad ascoltarmi e credermi preferisci prima usarli... Allora ti accontenterò-.
Bokuto lo fissò per un attimo; un sorriso malizioso si dipinse sul suo volto.
- Mettiti sul letto, a pancia in giù- gli ordinò, tornando verso lo scatolone. Akashi fece un respiro profondo e fece ciò che gli era stato detto: solo una volta... Sarebbe stata solo quella volte, poi avrebbe spiegato tutto a Bokuto e le cose sarebbero tornate come al solito.
Si sdraiò sul letto e spinse leggermente il bacino all'indietro. Bokuto si sistemò dietro di lui, un tubetto di lubrificante in mano; se ne spruzzò un po' sulle dita, prima di lasciarle scivolare all'interno del corpo di Akashi.
Il ragazzo per un attimo trattenne il respiro: non ci era abituato... Di solito Bokuto utilizzava la sua saliva per lubrificarlo al meglio, non era abituato al freddo del liquido a contatto con la sua pelle.
Soprattutto visto che le dita di Bokuto erano così calde... E anche il suo corpo, poteva sentire il calore emanato dal corpo di Bokuto anche attraverso i vestiti che indossavano.
- Bokuto... Per favore... Almeno togli i vestiti...- sussurrò Keiji. Bokuto fece un piccolo sorriso.
- Almeno, vedo che hai ancora un certo interesse per me- commentò. Akashi arrossì appena.
- Sí- mormorò - io... Per favore...- gemette. Almeno, voleva essere certo di essere ancora lì con lui.
Le dita di Bokuto si spinsero ancora più a fondo dentro di lui e Akashi gettò la testa all'indietro, gemendo appena; forse per il fatto che stava venendo stimolato anche davanti ma... Iniziava a essere veramente molto eccitato...
Bokuto serrò le labbra. Adesso sentiva decisamente la necessità di avvicinarsi di più a lui, di ricordargli come mai si fossero scelti l'un l'altro... E perché non poteva lasciare che altri si avvicinassero a lui. Non finché erano insieme.
Sfilò le dita da dentro il ragazzo e si sfilò velocemente la maglietta, gettandola a terra, prima di togliersi velocemente anche i pantaloni.
Cazzo, sentiva la sua erezione quasi pulsare al pensiero di quello che avrebbe potuto fare presto... Ma non aveva ancora finito, prima doveva fargli capire molto di più il suo errore.
Si sporse appena, avvicinando di più il suo corpo a quello di Akashi, mentre si chinava per prendere il vibratore che aveva lasciato giù poco prima.
Lo accese e Akashi si voltò di scatto, gli occhi sbarrati: voleva farlo davvero?!
Sembrava di sì, lo stava veramente avvicinando alla sua entrata...
Deglutì e strinse con forza il lenzuolo sotto di sé. Una parte del suo corpo sembrava più che eccitata da quel comportamento, eppure... Sentiva di non volerlo davvero, non era qualcosa che gli interessava come avrebbe voluto.
- Sei pronto?- sussurrò Koutaro. Akashi serrò le labbra.
- Sì- mentì. Bokuto alzò lo sguardo su di lui e lo fissò per un attimo.
- Perché mi stai mentendo di nuovo, Akashi?- mormorò.
- Perché tu non mi credi- sussurrò Keiji - però se faccio ciò che vuoi... Magari mi crederai-.
Bokuto lo fissò per un attimo. Come faceva ad avere unespresione così tenera... Ed essere così bello?
- Dimmi la verità. È quello che vuoi?- gli chiese Koutaro. Akashi abbassò lo sguardo e scosse la testa.
- Non mi interessano questi oggetti, li ho tenuti solo perché non sapevo dove metterli e mi sarebbe dispiaciuto buttarli subito. Però... Io voglio il tuo corpo, non mi interessa qualcosa che possa fingere di sostituirlo. Mi interessi solo tu- ammise.
Bokuto lo fissò ancora per qualche secondo. Qualcosa si muoveva dentro di lui ogni volta che Akashi lo fissava in quel modo, quando gli diceva quanto gli piacesse scopare con lui... E che voleva semplicemente lui.
Forse era solo il suo ego a parlare, in fondo ne aveva sempre avuto parecchio; però...
Lasciò cadere il vibratore sul materasso e afferrò i fianchi di Akashi, che si trovò all'improvviso sdraiato di schiena sul materasso.
Sentì il vibratore che aveva addosso quasi venire strappato via, donando qualche istante di sollievo alla sua erezione, prima che Bokuto si spingesse con forza dentro di lui.
Akashi gettò la testa all'indietro, gemendo con forza mentre serrava le gambe attorno al bacino di Bokuto: sì, così era decisamente meglio...
- Cazzo- gemette Koutaro, stringendogli con forza i fianchi mentre si spingeva dentro di lui: era una sensazione così bella; poter sentire il calore di Akashi attorno alla sua pelle, poter penetrare quella carne calda con il suo stesso corpo, sapere che stava gemendo così esclusivamente per lui...
Sì, era una sensazione decisamente migliore di dover usare tutti quegli aggeggini che non gli permettevano di sentire quanto fosse perfetto quel ragazzo.
- Ah... Il tuo corpo mi farà impazzire...- gemette Koutaro, alzando leggermente il bacino di Akashi per spingersi ancora più a fondo dentro di lui.
- Aghashi...- quasi sbiascicò, mentre continuava a spingersi dentro di lui: era così bello...
- Questo sì che mi piace davvero... Piace di più anche a te, vero?- sussurrò.
- Sì- gemette Keiji; gli piaceva da impazzire...
Bokuto fece un sorriso e iniziò a spingersi con più forza dentro di lui mentre si fiondava sulle sue labbra, iniziando a baciarlo con foga.
Akashi si strinse a lui, ricambiando il bacio e seguendo tutti i gesti del corpo di Bokuto; era così bello... Stare insieme a lui lo faceva sentire così bene...
- Di più...- gemette; Bokuto gli morse con forza il labbro inferiore, prima di iniziare a scendere lungo il suo corpo con le labbra.
Gli strinse con più forza i fianchi, sollevandolo leggermente, e lo fece voltare nuovamente; Akashi strinse con forza il lenzuolo sotto di lui mentre Bokuto si spingeva ancora più a fondo nel suo corpo.
Akashi gettò la testa all'indietro, ma per impedire che provasse in qualsiasi modo ad allontanarsi Bokuto si avvicinò ancora di più a lui, premendo leggermente il corpo contro quello del ragazzo mentre gli teneva le natiche ben sollevate e continuava ad affondare con forza dentro di lui.
Il corpo di Akashi era bollente, a Bokuto sembrava di poter andare a fuoco semplicemente stando dentro di lui... Era così bello che si ritrovò a non desiderare altro che portare Akashi in un posto dove potessero stare solo loro due, senza alcuna altra preoccupazione.
Se solo avesse potuto farlo davvero...
I gemiti di Akashi lo strapparono da quei pensieri e Bokuto si ritrovò a tornare a concentrarsi solo su di lui, su quel corpo che lo seguiva in maniera così perfetta, su quelle natiche in cui stava affondando con forza, e sulla voce di Akashi che sembrava incitarlo ad andare ancora più a fondo.
Akashi gettò la testa all'indietro mentre iniziava a venire, ma Bokuto non si fermò e continuò a spingersi dentro di lui; Akashi ne fu grato, amava l'irruenza di Bokuto ed era ogni volta più che grato di poterla sentire sulla sua pelle.
Bokuto lo stringeva quasi come se volesse segnare la sua carne con le sue stesse mani, con il suo stesso corpo; e Akashi ogni volta glielo lasciava fare più che volentieri.
Bokuto venne dentro di lui e Akashi spinse di più il bacino dentro il ragazzo, come per fargli capire che poteva averne ancora.
Bokuto non esitò a prenderselo; uscì da dentro Akashi solo per farlo voltare nuovamente e spingersi un'altra volta dentro di lui.
🔞
Come al solito, Akashi perse il conto di quante volte lo avessero fatto; sapeva solo che a un certo punto si era addormentato tranquillamente tra le braccia di Bokuto, ed era una delle sensazioni più belle del mondo.
Sensazione che quel giorno durò troppo poco, visto che a un certo punto sentí uno strano rumore di fianco a lui.
Aprì gli occhi, leggermente confuso, e fissò Bokuto, che era arrossito con aria colpevole.
- Scusami, ho un po' fame- rise.
- Non devi certo scusarti- affermò Keiji, alzandosi - vado subito a preparare qualcosa da...- si sentì afferrare per il polso e si voltò, sorpreso.
Bokuto non lo stava guardando, teneva lo sguardo basso e aveva un'aria triste in volto.
- So bene che il nostro rapporto deriva solo dal favore che ti ho chiesto. Ma se non fosse stato il mio Bro a venire da te, se fosse stato qualcun altro... Tu avresti accettato?- mormorò Koutaro.
- Accettato?- sussurrò Keiji; intendeva... Accettato di non dirgli nulla?
- Bokuto, come ti ho già detto...- Keiji tornò a sedersi sul letto - questa situazione non è semplicemente qualcosa che fa comodo a te, ma lo desidero anche io, e non intendo dare retta a nessun altro, di sicuro non nascondendoti le cose. Il fatto è che il tuo amico... Mi ha semplicemente detto che sarebbe stato meglio non parlare troppo facilmente di una cosa simile. Volevo dirti che mi ha dato quella scatola, dico davvero: stavo pensando di farlo una volta che fossi arrivato, ma non sapevo bene come fare, non è qualcosa a cui sono abituato. A me interessi però solo tu- dichiarò Keiji - mi sono messo d'accordo con te, e non intendo rompere il patto in alcun modo. Mi sembrava solo scortese rifiutare il suo dono, ma se ti fa stare male posso restituirglieli o darlo a Kenma- affermò.
- Sei davvero dolce- rise Koutaro - non preoccuparti, se so che non li usi sono più tranquillo... È che non mi aspettavo che compisse un gesto simile. Sono davvero sollevato che tu abbia rifiutato-.
- Rifiutato?- chiese Keiji, confuso - Ma non eri arrabbiato proprio perché ho accettato?-.
Bokuto alzò di scatto lo sguardo su di lui.
- Hai accettato la sua proposta?!- esclamò. Akashi aggrottò la fronte.
- Ho accettato il suo dono... Non era per questo che eri arrabbiato?- chiese.
- Bè sì, perché non mi hai detto del vostro incontro, del dono e della proposta- mormorò Koutaro. Akashi aggrottò la fronte.
- Non capisco... Perché ti dovrebbe importare tanto di quella proposta?- gli chiese, sempre più confuso: in fondo, Bokuto non conosceva Kenma...
- Come perché?! Ne abbiamo appena parlato!- esclamò Koutaro - È ovvio che mi irriti se qualcuno cerca di fare un patto con te quando siamo già d'accordo noi due!-.
Akashi continuò a fissarlo, sempre più confuso.
- Bokuto, scusa la domanda ma... Il tuo amico non ti ha detto che cosa mi ha proposto?-. Bokuto scosse la testa.
- Non esattamente. Mi ha detto di essere alla ricerca di un Sub; poi mi ha chiamato dicendo che forse l'aveva trovato; e infine, mi ha chiamato di nuovo e ha detto che ti aveva lasciato un ricordo della vostra chiacchierata. Gli sto tenendo il muso da stamattina quando me lo ha detto- affermò.
Akashi impiegò un attimo a realizzare il discorso, prima di sbarrare gli occhi.
- Bokuto-san ma... Il tuo amico non mi ha mai chiesto di diventare il suo Sub!- esclamò. Bokuto sbarrò gli occhi e alzò di scatto lo sguardo su di lui.
- No?!-.
- No! Si è presentato da me dicendo di essere Bj Neko, mi ha chiesto un favore e mi ha dato la scatola... Non mi ha mai fatto una proposta simile!- esclamò Keiji - Altrimenti te ne avrei parlato subito! Scusami, pensavo che il tuo amico te l'avesse detto, mi sembrate molto uniti...-.
- Lo siamo- mormorò Koutaro. Per cui, c'era solo un motivo per cui quell'idiota avesse cercato di fargli pensare che avesse provato a portare Akashi dalla sua parte... O meglio, nel suo letto.
Sospirò appena: con lui ci avrebbe fatto i conti dopo... Adesso, era solo più che felice che non avessero cercato di portargli via Akashi.
- Menomale- mormorò, allungando le braccia e stringendo a sé Akashi, che arrossì appena.
- Mi dispiace averti fatto preoccupare- mormorò - la prossima volta ti informerò subito se accadrà qualcosa-.
- Fai bene, quell'idiota è... Davvero un idiota con la i maiuscola!- sbuffò Koutaro - che cosa ti ha chiesto?-.
- Ecco, in realtà... Mi ha chiesto il numero di Kenma-.
Kenma in quel momento stava finendo di pulire il locale, la musica a palla nelle cuffie che teneva sulle orecchie, con il pensiero fisso del videogioco che lo attendeva una volta tornato a casa a dargli la forza di continuare a lavorare.
Per via della musica, si accorse solo quando si voltò verso la porta del ragazzo dai capelli neri che si trovava fuori da essa.
Lo fissò per un attimo, leggermente confuso e un pochino inquietato, soprattutto quando vide che gli stava facendo cenno di avvicinarsi.
Strinse appena la scopa che aveva in mano e si spostò le cuffie sul collo, spegnendo la musica mentre si dirigeva verso la porta.
Di sicuro, quel ragazzo non era per nulla male: bei lineamenti, decisamente bei muscoli... E pareva anche ricco, dai vestiti che indossava.
Era evidente che fosse anche molto sicuro di sè.
- Posso fare qualcosa per te?- chiese, aprendo la porta e fissando il ragazzo.
- Penso proprio di sì: mi chiamo Kuroo Tetsuro, ma penso che tu mi conosca come Bj Neko... E mi piacerebbe proporti un accordo-.
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