CAPITOLO VII.

Akashi fece un respiro profondo mentre spegneva l'acqua della doccia.

Stava per succedere... Stava veramente per succedere.

Stava per fare sesso con Bj Owl. E con il suo Senpai universitario Bokuto Koutaro, studente di economia con decine di amici, a capo del consiglio studentesco, che mai avrebbe pensato di poter ammirare da vicino, figuriamoci fare altro.

Invece, in quel momento il ragazzo era in stanza ad aspettarlo. Per fare sesso con lui. Aveva chiesto a lui, voleva lui.

Akashi avvertiva uno strano formicolio percorrere tutto il suo corpo a quel pensiero: era nervoso, molto nervoso, ma allo stesso tempo anche parecchio emozionato.

Aveva cercato di lavarsi al meglio, ma non l'aveva mai fatto quindi sperava che andasse bene...

Uscì dalla doccia e afferrò un asciugamano per asciugarsi velocemente.

Lanciò un'occhiata ai suoi vestiti, lasciati sul piano del bagno. Aveva senso rimetterli? Probabilmente no, sarebbe stato meglio fargli capire che era più che pronto e deciso.

Si diresse verso lo specchio mentre si sistemava l'asciugamano intorno alla vita; si pettinò un pochino i capelli, e decise anche di rimettersi gli occhiali, visto che li aveva indossati tutta la sera.

Dopodiché, fece un respiro profondo e uscì dalla stanza.

Bokuto era in piedi davanti alla finestra, lo sguardo rivolto verso la luna che stava illuminando il letto alle sue spalle. Un letto matrimoniale a baldacchino con le coperte rosse che sembravano costate più dell'appartamento di Akashi...

Bokuto si voltò verso di lui e il suo volto si illuminò: con indosso solo quell'asciugamano era davvero sexy, e il fatto che indossasse anche gli occhiali, come per mostrare la sua serietà, lo rendeva ancora più attraente... E gli faceva venire voglia di mostrargli quanto fosse bello lasciarsi semplicemente andare.

- Noto che ti sei preparato- commentò, squadrandolo. Akashi arrossì leggermente.

- Sí- mormorò - io... Spero di essere all'altezza-.

- All'altezza?- Koutaro rise e si diresse verso di lui - Guarda che mica è una gara! A ognuno piacciono cose diverse e ognuno impara in modo diverso; non devi certo essere così in ansia- gli posò due dita sotto il mento e gli fece alzare il volto, fissandolo negli occhi - ti insegnerò io- sussurró.

Akashi avvertì un lieve brivido d'eccitazione percorrere il suo corpo.

- Non vedo l'ora- sussurrò. Bokuto fece un sorriso.

- Vieni- gli prese la mano e lo portó davanti alla finestra - prima di iniziare, c'è qualcosa che già sai di non voler fare?-.

Akashi scosse la testa.

- Non penso. Non ho mai provato quindi... Non te lo so dire-.

- Allora ci andrò piano- rise Koutaro, facendo scivolare la mano sulla sua guancia - dimmi solo se ti posso baciare. Sarebbe triste farlo senza, ma non voglio certo obbligarti, vista la situazione-.

- Te l'ho detto, voglio fare tutto- rispose Keiji - per cui fallo pure-.

Bokuto sorrise.

- Allora... Iniziamo così- sussurrò, chinandosi verso di lui e posando le labbra sulle sue.

Akashi chiuse gli occhi mentre avvertiva uno strano calore diffondersi nel suo petto e nel suo ventre: le labbra di Bokuto erano morbide, si muovevano con sicurezza sulle sue, ma gli trasmettevano anche una dolcezza che gli stava facendo letteralmente tremare le gambe.

Bokuto allungò anche l'altra mano, posandola sul suo fianco mentre approfondiva il bacio; quel ragazzo aveva delle labbra così delicate... Troppo delicate per ciò che stavano per fare, ma la cosa invece di spingerlo a fermarsi lo faceva evitare ancora di più.

Non riuscì a trattenersi e spinse in avanti la lingua; Akashi non esitò a schiudere le labbra e lasciarla incontrare con la sua. Fu costretto ad allungare le braccia e cingere il collo di Bokuto per non rischiare di cadere: sentiva le gambe molli, il suo corpo era sempre più premuto contro quello muscoloso di Bokuto e poteva sentire che il ragazzo stava già iniziando a eccitarsi parecchio.

Senza contare che il modo in cui lo stava baciando sembrava stargli togliendo ogni facoltà di pensiero; poche volte nella sua vita gli era capitato che il corpo prendesse così tanto il sopravvento sulla sua mente, e non vedeva l'ora di sapere dove lo avrebbe portato.

🔞

Bokuto fece scivolare la mano fino alla sua natica, stringendogliela leggermente, prima di spostarla verso la sua gamba; gliela fece alzare e Akashi gliela avvolse leggermente intorno alla vita.

Era fermamente convinto di pesare troppo perché Bokuto potesse riuscire a sollevarlo; ma il maggiore lo stava distraendo troppo con i suoi baci, e alla fine Akashi quasi non si accorse che gli aveva sollevato anche l'altra gamba, facendole avvolgere entrambe attorno alla sua vita.

Ok, Bokuto era decisamente abbastanza forte da tenerlo... E da tenerlo contro il muro.

La sua schiena si scontrò contro la parete alle sue spalle mentre Bokuto iniziava a baciarlo in maniera quasi famelica, stava divorando le sue labbra con talmente tanta foga da lasciarlo quasi senza fiato.

Bokuto adesso che aveva iniziato non aveva più intenzione di fermarsi: le labbra di Akashi erano dolci, invitanti e decisamente buone.

Avvertiva che il ragazzo non aveva problemi a seguire i suoi movimenti, ed era anche parecchio eccitato; il che aumentava parecchio anche la sua eccitazione...

Spinse il bacino contro il suo e ad Akashi sfuggì un gemito; Bokuto ne approfittò per mordergli il labbro inferiore, prima di iniziare a scendere con le labbra lungo il suo collo.

Akashi piegò leggermente la testa all'indietro, lasciando che gemiti sommessi uscissero dalle sue labbra mentre Bokuto iniziava a percorrere tutta la sua pelle.

Quando raggiunse l'incavo tra il suo collo e la sua spalla iniziò a succhiare con forza e un nuovo gemito lasciò le labbra di Akashi, che iniziò ad avvertire anche la presenza dell'asciugamano fin troppo pressante tra di loro.

- Sei parecchio eccitato- sussurrò Koutaro; e avere il suo respiro caldo contro la pelle non stava aiutando per nulla Akashi, soprattutto visto che le mani del maggiore erano ancora ben salde sulle sue natiche.

- Anche tu- ansimò di rimando Keiji; ancora non ci credeva di stargli davvero facendo quell'effetto... Bj Owl era fottutamente eccitato per colpa sua, e la cosa gli piaceva molto.

Bokuto fece un piccolo sorriso.

- Parecchio- sussurrò, continuando a fissarlo negli occhi mentre con le labbra scendeva verso il suo petto.

Prese tra i denti uno dei suoi capezzoli e lo succhiò leggermente; Akashi non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un altro gemito e gli strinse con più forza le spalle, graffiandogli leggermente la schiena. Bokuto emise un gemito basso e grutturale che fece tremare leggermente il corpo del minore, sempre più eccitato.

Bokuto gli lasciò le natiche, aiutandolo a tornare con i piedi per terra, in modo da essere più comodo nella sua discesa lungo il corpo di Akashi.

Akashi posò la nuca contro il muro, gemendo con più forza mentre Bokuto passava al suo fianco e succhiava leggermente la sua pelle.

Sapeva bene di non avere un fisico particolarmente attraente, eppure sembrava che a Bokuto non stesse importando molto... Anzi, Akashi si sentiva come se stesse divorando il suo corpo, come se ogni punto di pelle in cui lo toccava improvvisamente svanisse e lasciasse spazio solo a un piacere crescente che si stava raggruppando sempre più nel suo bassoventre.

D'un tratto, le mani di Bokuto afferrarono il suo asciugamano.

- Posso toglierlo?- sussurrò. Akashi deglutì leggermente: vederlo in quella posizione gli stava facendo ricordare l'ultima live di Bj Owl e quello che aveva detto...

- Prima... Posso fare una cosa?- mormorò. Bokuto per un attimo fu sorpreso di quella richiesta, ma poi sorrise.

- Certo- rispose, tirandosi su. Era decisamente curioso di sapere cosa volesse fare...

Akashi fece un respiro profondo e gli posò le mani sui pantaloni, iniziando a slacciarglieli.

Bokuto si morse il labbro inferiore, ma non disse nulla e continuò a fissare il moro; gli sembrava un po' imbarazzato, ma vederlo cercare di prendere l'iniziativa in quel modo era eccitante...

Akashi gli slacciò i pantaloni e li afferrò insieme ai boxer, prima di alzare lo sguardo su Bokuto e trovare gli occhi del ragazzo nei suoi.

Non smise di fissarlo mentre iniziava ad abbassargli i pantaloni, e pian piano si inginocchiava a sua volta davanti al ragazzo, che fece un respiro profondo: stava per farlo davvero?! Lo avrebbe decisamente fatto impazzire.

Akashi distolse gli occhi dai suoi e per un attimo trattenne il respiro: ricordava che il membro di Bokuto fosse grosso, anche più di quanto si vedesse in video; ma non pensava che trovarselo di fronte avrebbe avuto quell'effetto su di lui.

- Non sei obbligato- sussurrò Koutaro.

- Voglio farlo... Pensi che potrei essere bravo, no?- Keiji alzò lo sguardo su di lui e Bokuto non poté fare a meno di notare il luccichio di lussuria negli occhi del ragazzo - Quindi... Perché non mi insegni?-.

Bokuto fece un respiro profondo e si trattenne dal fare subito ciò che avrebbe voluto: doveva andarci piano, era la prima volta per quel ragazzo... Non poteva fargli male o spaventarlo.

Allungò una mano, posandola contro il muro, mentre scalciava via pantaloni e boxer, in modo da essere più comodo.

- Apri la bocca- sussurrò - come si usa la lingua è importante, non sforzarti di prenderne tanto adesso, so bene che è grande-.

Akashi arrossì appena; era vero, però... Ci avrebbe messo del suo meglio.

Cercò di riunire nella sua mente tutte le informazioni che aveva dai video di Bokuto e da un paio di racconti di Kenma, prima di aprire la bocca.

Lentamente, sperando di non fare nulla di sbagliato, la avvolse attorno alla cappella del ragazzo.

Aveva sentito vari racconti sul sapore che aveva quello che per lui era sempre stato un normale pezzo di corpo, sia al Liceo che all'università aveva sentito discorsi di ragazze che non si erano per nulla trattenute nei loro racconti, neanche in pubblico.

Però... In quel momento non avrebbe saputo dire chi avesse ragione, perché avvertiva solamente l'eccitazione di Bokuto che si ingrandiva nella sua bocca, soprattutto quando fece passare la lingua sulla sua cappella.

Bokuto serrò le labbra: per essere la sua prima volta, quel ragazzo lo stava facendo eccitare fin troppo...

- Sei davvero bravo- sussurró, allungando la mano e accarezzandogli i capelli - riesci ad andare avanti e muoverti leggermente?-.

Akashi annuì appena e si spostò leggermente in avanti; avvertì la sua bocca venire come riempita dall'erezione di Bokuto, ma non era ancora al punto di soffocare.

Così, iniziò a muoversi appena, cercando di usare anche la lingua.

Bokuto strinse a pugno la mano che teneva contro il muro mentre avvertiva gemiti bassi e grutturali iniziare a risalire lungo il suo corpo: quel ragazzo era davvero...

- Ah... Cazzo...- gemette; lo aveva fatto tante volte nella sua vita, ma Akashi era qualcosa di totalmente nuovo...

Akashi capí che stava andando bene, così continuò; si spinse leggermente più a fondo, cercando di iniziare a muoversi più velocemente. Bokuto non esitò ad assecondare i suoi gesti e Akashi lo sentì spingersi leggermente più a fondo nella sua bocca.

Chiuse gli occhi, cercando di non diminuire il ritmo; i gemiti che sentiva provenire da Bokuto erano molto più forti del lieve senso di soffocamento che avvertiva, ed era deciso a farlo arrivare ancora più a fondo.

Bokuto iniziò a muoversi più velocemente e Akashi assecondò i suoi gesti, fin quando non avvertì il membro del ragazzo ingrandirsi ancora di più, poco prima che Bokuto si riversasse nella sua bocca con un forte gemito.

Akashi chiuse gli occhi, accogliendo il seme del ragazzo dentro di sé, prima che Bokuto sfilasse lentamente l'erezione alla sua bocca per chinarsi di fronte a lui.

- Come ti senti?- gli chiese con un piccolo sorriso.

- Bene- mormorò Keiji, ancora lievemente assuefatto dal momento appena vissuto. Bokuto lo fissò per un attimo: era sporco, ma i suoi occhi erano decisamente pieni di lussuria.

- Come... Come sono andato?- mormorò Keiji. Bokuto fece un sorriso.

- Adesso te lo dimostrerò- sussurrò, prima di fiondarsi di nuovo sulle sue labbra. Akashi allungò le braccia, stringendosi a lui mentre ricambiava il bacio; Bokuto quasi gli strappò di dosso l'asciugamano prima di sollevarlo nuovamente.

Questa volta lo portò verso il letto e ve lo fece sdraiare sopra; allungò la mano e gli sfilò gli occhiali.

- Scusami, avrei dovuto togliergli- mormorò Keiji; avrebbe evitato quell'interruzione...

- No, sarei felice di vederti con questi in giro: ti fanno sembrare più maturo. Così saprei solo io...- Koutaro gli posò due dita sotto il mento e lo fissò negli occhi - che nonostante tu faccia tanto il serio, dentro sei solo un ragazzino che non vede l'ora di venire scopato-.

Akashi sentí ogni suo freno svanire completamente e si fiondò sulle labbra di Bokuto, che non esitò a ricambiare il bacio con foga.

Akashi allungò le gambe, serrandole intorno alla vita di Bokuto, mentre avvertiva ondate di eccitazione sempre più forti farsi largo dentro di lui.

Il suo corpo pareva pulsare dal desiderio, e lui era più che intenzionato ad ascoltarlo.

Allungò una mano, afferrando il membro di Bokuto e iniziando a muovere velocemente la mano.

- Mi hai appena fatto un pompino e già vuoi provare con una sega?- rise Koutaro.

- No- gemette Keiji - ti voglio-. Bokuto gli morse con forza il labbro inferiore e Akashi gemette con forza.

- Sei sicuro?- sussurrò. Akashi annuì, il fiato corto, continuando a fissare il ragazzo.

- Ti voglio-. Bokuto fece un piccolo sorriso.

- Apri la bocca- sussurrò, allunganro la mano. Akashi non esitò a fare come gli era stato detto.

Bokuto si era portato dietro del lubrificante ma... Qualcosa gli diceva che in quel modo sarebbe stato ancora più eccitante.

Infatti, non appena Akashi lasciò che le dita di Bokuto scivolassero dentro di lui, avvertire le labbra e la lingua del ragazzo intorno alla sua pelle, vedere quanto fosse eccitato lo sguardo di Akashi... Era uno spettacolo imperdibile.

Quando le senti abbastanza bagnate, le sfilò dalla bocca di Akashi e le avvicinò alla sua entrata, posandoci sopra un dito e iniziando a stimolarla lentamente dall'esterno.

Akashi gemette e si strinse a lui con più forza: di più, voleva di più...

Nel vedere quanto sembrasse deciso, Bokuto lasciò scivolare un dito dentro di lui.

Akashi per un attimo rimase senza fiato. Non aveva mai provato quella sensazione, ma al contrario di quello che aveva detto Kenma... Non bruciava per nulla.

Anzi, non appena Bokuto fece scivolare dentro di lui un secondo dito e iniziò a muoverle, Akashi si sentì come se avesse appena raggiunto il paradiso con un dito. Anzi, due... O tre, non ne aveva idea, ma sapeva decisamente bene che Bokuto si stava muovendo dentro di lui e che quei vestiti lo stavano facendo impazzire completamente.

- Ah... Bokuto...- gemette.

- Non sei ancora pronto- sussurrò Koutaro - va tutto bene, tra poco avrai ciò che desideri-.

Akashi gemette nuovamente: era davvero bello... Era una sensazione nuova, completamente nuova, e tra l'altro Bokuto sembrava starsi trattenendo davvero tanto.

Akashi poteva vedere perfettamente che l'erezione del ragazzo era già tornata a farsi piuttosto dura, e non vedeva decisamente l'ora di averla dentro di sé...

- Bokuto...- gemette - per favore...-. il ragazzo fece un piccolo sorriso.

- Sei davvero impaziente... Ma in fondo, lo sono anch'io- sussurrò Koutaro; lui voleva quel ragazzo, a ogni costo.

Sfilò le dita da dentro di lui e gli afferrò le natiche, in modo da alzargli il bacino; Akashi si aggrappò leggermente a lui, più che pronto ad accoglierlo dentro di sé.

Bokuto si allineò alla sua entrata e i due ragazzi si scambiarono uno sguardo, entrambi con il fiato corto e il desiderio di andare ben oltre.

Bokuto fece un sorriso prima di spingersi dentro di lui.

Akashi per un istante rimase totalmente senza fiato: era... Grande, era davvero grande; era come se stesse riempiendo ogni centimetro di spazio al suo interno, come se ogni parte di lui fosse concentrata solo sul ragazzo che senza alcuna esitazione stava iniziando a spingersi dentro di lui.

Bokuto ormai non riusciva più a trattenersi: quel corpo era caldo, quel volto era così eccitante, il suo sguardo era così pieno di desiderio... Era bellissimo, era davvero bellissimo.

Quel ragazzo, stare dentro di lui, quello che stavano facendo... Non si sentiva così eccitato da anni, e non avrebbe rinunciato facilmente a quel sentimento.

Akashi si strinse con più forza a lui, lasciando semplicemente che il ragazzo prendesse possesso sul suo corpo, che ne facesse ciò che voleva: per lui... Era disposto a fare di tutto.

Bokuto iniziò a muoversi con più forza al suo interno, deciso a prendersi ogni centimetro di ciò che aveva di fronte; e anche il fatto che Akashi lo seguisse senza alcuna esitazione era davvero magnifico... I suoi gemiti lo stavano mandando fuori di testa: di più, voleva sentirlo urlare di più.

Akashi inarcò con forza la schiena e lanciò un urlo di piacere mentre iniziava a venire; avvertiva il suo corpo bollente, soprattutto a contatto con quello di Bokuto, e anche dei suoi muscoli... Quel ragazzo lo stava portando verso il puro piacere, e non sembrava volersi arrestare.

Bokuto diminuí leggermente le spinte, lasciandogli un attimo per riprendersi; ma non appena Akashi stava per parlare, il maggiore gli strinse con più forza i fianchi e lo fece voltare.

Si spinse nuovamente dentro di lui, e vista la posizione nuova Akashi si sentì come se Bokuto stesse riuscendo a toccare punti di lui ancora diversi da quelli di poco prima, come se avesse intenzione di prendersi tutto il suo corpo.

Strinse con forza il lenzuolo, riprendendo a gemere, mentre avvertiva l'eccitazione farsi di nuovo spazio nel suo corpo.

Dopo un paio di spinte, Bokuto iniziò a venire dentro di lui e Akashi gettò la testa all'indietro: era così bello, così caldo... Così eccitante! Anche solo essere riempito da lui gli donava un piacere incredibile...

- Ah... Bokuto-san, di più...- gemette.

- Non preoccuparti- Koutaro avvicinò le labbra al suo orecchio - non intendo fermarmi- sussurrò, afferrandogli i fianchi e tirandolo di più verso di lui, prima di spingersi di nuovo al suo interno.

🔞

Come aveva promesso, Bokuto non si fermò per le tre ore successive.

Akashi non avrebbe saputo dire quante volte lo avessero fatto, quante volte fosse venuto o quante volte avesse sentito il seme di Bokuto dentro di lui o sul suo corpo.

Non avrebbe saputo ricordare tutte le posizioni, né tutte le parole che Bokuto aveva pronunciato in preda all'eccitazione.

Ricordava solo che era stato magnifico: non aveva mai sentito il suo corpo e la sua mente così liberi, non aveva mai avuto la sensazione di potersi lasciare andare in quel modo, di poter fare semplicemente ciò che sentiva senza doversi porre alcun freno.

Non c'era mai stato nessuno in grado di farlo sentire in quel modo.

Era davvero stanco, alcuni punti del suo corpo gli facevano male, ma non riusciva a fare a meno di sorridere mentre lottava con tutto sé stesso per non addormentarsi: non voleva che finisse tutto quanto... Non voleva porre fine a quella felicità.

Avvertì una mano accarezzargli il volto.

- Dormi pure tranquillo, Aghashi; domattina ci faremo una bella colazione!-.

Come se la sua voce gli avesse dato la conferma che gli serviva, Akashi si trovò ad addormentarsi in pochi secondi.

Bokuto lo fissò per un attimo. Akashi in quel momento pareva davvero rilassato, e questo faceva risaltare ancora di più la sua bellezza naturale.

Lentamente, cercando di non svegliarlo, si alzò e afferrò il suo telefono, prima di dirigersi in bagno ed effettuare velocemente una chiamata.

- Allora... Andata bene?- rispose il ragazzo dall'altra parte, senza neanche salutare.

Bokuto fece un sorriso.

- Più di quanto pensi- affermò - tu sei riuscito a fare una live stasera?-.

- Sì, anche senza Sub ho un paio di trucchetti di cui parlare- dichiarò il ragazzo, mentre osservava la foto di fronte a lui.

E chissà, forse presto non gli sarebbero più serviti... Ma prima, doveva capire un po' meglio chi fosse quel ragazzo.

Anche Kenma in quel momento stava fissando il ragazzo che dormiva nel letto di fianco a lui.

Il sesso non era stato male, per nulla, e quel ragazzo gli aveva mostrato senza problemi che nonostante la sua iniziale timidezza comunque sapeva decisamente come darci dentro. Insomma, sembrava il mix perfetto che gli piaceva di solito; però...

Cercando di non fare rumore, si alzò dal letto e si diresse in bagno. Si guardò per un attimo allo specchio: a parte i chiari segni del sesso, non ne aveva altri addosso; come sarebbe dovuto essere.

Chissà se quella volta sarebbe riuscito a trovare quello che cercava... O se nuovamente avrebbe scoperto che alla fine, forse non c'era nessuno in grado di rimanere al suo fianco e rimanere sé stesso.

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