CAPITOLO XI.
- Grazie a tutti voi per aver partecipato alla mia live! Ci vediamo alla prossima; e intanto, continuate a pensarmi!- Koutaro fece l'occhiolino allo schermo, prima di chiudere la live.
Akashi uscì dalla pagina, prima di afferrare un fazzoletto per iniziare a pulirsi leggermente.
Lanciò un'occhiata al telefono: ormai, era abitudine che Bokuto lo chiamasse dopo le sue dirette, però era una settimana che il ragazzo si comportava in modo piuttosto strano.
Da quando avevano avuto quella conversazione a casa sua, Bokuto aveva iniziato a essere quasi più nervoso; quando si vedevano spesso era assorto nei suoi pensieri, e anche quando finivano di fare sesso sembrava sempre indeciso su che cosa dovesse fare.
Akashi avrebbe voluto chiedergli se qualcosa non andasse, ma temeva di essere troppo invadente; anche perché, nei suoi confronti si comportava più o meno come al solito, quindi probabilmente il problema era esterno e lui non ci teneva a farlo irritare ancora di più.
Però...
Sentì il telefono vibrare e un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra mentre rispondeva alla chiamata di Bokuto.
- Buonasera, Bokuto- gli disse.
- Hey Hey Hey Aghashi! Hai visto come sono andato bene stasera?! L'armadio della tua stanza ci ha fatto guadagnare un bel po' di fama!-.
Akashi arrossì appena e lanciò un'occhiata all'armadio: in effetti, era stato un bell'esperimento...
- Ne sono felice, Bokuto-san: è stata una bella live- affermò Keiji - non c'è nessuno che sospetta che sia sempre la stessa persona di cui parli, vero?-.
- No, non preoccuparti: nessun pericolo!- affermò Koutaro con un sorriso.
Akashi annuì: meglio così, altrimenti la copertura di Bokuto sarebbe saltata.
E poi, a lui non serviva fare sapere a tutti del loro rapporto: gli bastava essere consapevole di essere in quei racconti, e sarebbe stato bene.
- Meno male- rispose - hai già idea di quando ci vedremo la prossima volta?-.
- Non ancora, in queste serate ho un... Incontro di famiglia, per cui non so se riusciremo a vederci prima della prossima live. Ma non preoccuparti, recupereremo presto!- dichiarò Koutaro, cercando di mantenere un tono normale.
Ma Akashi si accorse comunque che qualcosa non andava.
- Non sei felice di rivedere tua sorella?- gli chiese; gli sembrava che non fosse molto entusiasta, eppure aveva capito che andavano d'accordo...
- Mia sorella sí, non è lei il problema- mormorò Koutaro. Si rese conto di averlo detto ad alta voce e si morse l'interno della guancia: non avrebbe dovuto farlo... Aveva già raccontato fin troppo ad Akashi, non poteva continuare così.
Per un attimo non udí risposta, e pensò che magari Akashi per qualche motivo non lo avesse miracolosamente sentito.
- Bokuto-san, so bene che il nostro rapporto è limitato a questi momenti e che tu hai già Kuroo-san e tua sorella...-.
- Non nominare l'idiota- borbottò Koutaro.
- ... però, se avessi bisogno di aiuto o di un po' di distrazione... Non esitare a chiamarmi- concluse Keiji.
Bokuto per un attimo non disse nulla. Quel ragazzo era davvero dolce... Ma non poteva coinvolgerlo nella sua vita più di quanto non fosse già.
- Ti ringrazio Aghashi; non penso che avrò bisogno ma... Lo terrò in considerazione- affermò.
Akashi annuì; qualcosa gli diceva che Bokuto stava solo cercando di essere gentile, ma ci teneva comunque a farglielo sapere.
E poi, quando lo chiamava in quel modo, storpiando il suo cognome nonostante sapesse benissimo quale fosse, si sentiva in qualche modo... Speciale.
- Allora... Aspetto tue notizie per il prossimo incontro- affermò.
- Certo; ti informerò appena saprò qualcosa! A proposito, è stasera che si devono incontrare i nostri Bro?- chiese Koutaro.
- Kenma non mi ha detto nulla- mormorò Keiji; ma in fondo era normale, non glielo aveva detto neanche lui. E da quello che aveva capito, Kuroo non gli aveva detto come fosse riuscito a contattarlo per riuscire a mantenere l'anonimato di Bokuto, per cui in teoria il suo amico non ne aveva idea.
- Però, stasera non ha appuntamenti fissi con i videogiochi, e non mi ha detto che esce con il suo non-ragazzo, per cui potrebbe essere- rispose Keiji.
- Non-ragazzo? È una storia molto complicata o non ti sta simpatico?- commentò Koutaro.
- Non ho nulla contro di lui- mormorò Keiji - ma Kenma... È più fragile di quanto sembri-.
Lui lo sapeva bene, lo aveva assistito tante volte: Kenma cercava sempre di essere distaccato e di fare sembrare che non gli importasse, ma si legava alle cose e alle persone molto più di quanto si potesse pensare...
Sperava che Kuroo fosse una brava persona, come Bokuto.
- Non devi preoccuparti!- esclamò Koutaro - Con il mio Bro è super al sicuro! È un po' idiota ma... Lo tratterà di sicuro molto bene!-.
- Benvenuto- disse Tetsuro, scostandosi per fare entrare in casa il minore.
- Grazie- mormorò Kenma, guardandosi intorno: quella casa era piuttosto grande... - Davvero vivi qui da solo? Alla tua età?-.
- Ho iniziato a lavorare in un'azienda sportiva appena finito il Liceo, e grazie alle mie conoscenze ormai ho una buona posizione... Per non parlare del negozio di articoli BDSM e dei soldi dei miei video. Diciamo che mi sono permesso un po' di lusso; anche perché serve un posto tranquillo per poter registrare bene, non posso certo farlo in un luogo dove potrebbero sentire- commentò Tetsuro.
- Proprio un professionista- commentò Kenma, togliendosi la giacca.
Kuroo era un po' confuso dal fatto che l'avesse messa, visto che fuori non faceva così freddo, ma ne capì il motivo quando vide che sotto il ragazzo indossava un body piuttosto aderente, di colore rosso, che gli copriva a malapena le natiche.
Deglutì leggermente: sarebbe stata più dura di quanto avrebbe immaginato...
- Visto che è la prima volta, ho pensato di venire comodo- affermò Kenma, voltandosi verso di lui - poi mi dirai tu che cosa preferisci-.
- Bè, questo è già un buon esempio- mormorò Tetsuro.
- Davvero? Non mi sembra- commentò Kenma, lasciando scivolare lo sguardo tra le gambe del maggiore: non gli sembrava particolarmente eccitato...
- Non sono un maiale, so trattenermi- affermò Tetsuro - prima è meglio chiarire quali siano i limiti-.
- Non ne ho molti, mi piace provare di tutto: corde, fruste, bende, petting, segni... Va bene tutto. La safe Word esiste per un motivo, se qualcosa non mi piace te lo dico alla fine- affermò Kenma.
- Capisco... Mi sembri piuttosto esperto- commentò Tetsuro.
- Mi piace provare di tutto- ripetè Kenma - ho un po' di esperienza, anche se ovviamente non quanto te. Iniziamo?-.
- Prima dimmi la tua Safe Word- rispose Tetsuro. Kenma ci pensò per un attimo: qualcosa gli diceva che con lui era meglio usarne una diversa...
- Pudding- rispose - ne hai una anche tu? Oppure non hai limiti?-.
- Preferisco andare sul sicuro. La mia è vanilla- Tetsuro lo superò - vieni, ti mostro la stanza-.
Kenma lo seguì con una certa impazienza; Kuroo lo condusse in una stanza decisamente particolare.
Al centro c'era un letto da una piazza e mezza, con alcuni cuscini e delle coperte scure; intorno lo spazio era lasciato libero ma... Contro il muro, c'erano due scrivanie piene di oggetti piuttosto diversi da quelli che la gente teneva in casa.
A destra c'era un letto più piccolo, oltre a una scrivania con sopra un computer, probabilmente quella che utilizzava di solito Kuroo per registrare.
- Per le sessioni private si utilizza questo letto- affermò Tetsuro, indicando il primo letto - per registrare invece ci spostiamo in quella zona, in modo che si veda meno il resto della stanza-.
- Capisco. Immagino tu voglia fare vedere il meno possibile- commentò Kenma, voltandosi verso di lui - iniziamo?-. Kuroo rise leggermente.
- Sei davvero impaziente? E va bene... Iniziamo piano- si diresse verso la scrivania. Kenma lo osservò con aria curiosa, ma Kuroo gli stava impedendo di vedere quale oggetto stesse prendendo... E la cosa lo rendeva solo più curioso.
🔞
Kuroo tornò poco dopo verso di lui.
- Chiudi gli occhi- gli disse. Kenma fece come gli era stato detto e poco dopo sentì qualcosa attorno al suo collo.
- Riaprili- sussurrò Tetsuro. Kenma aprì gli occhi e abbassò appena la testa: quello era un collare rosso.
Fece un piccolo sorriso: decisamente interessante...
- Oggi siamo qui per testare la tua resistenza...-. Kenma si sentì strattonare in avanti, e si rese conto in quel momento che legata al collare di trovava una corda, in mano a Kuroo.
- Per cui... Vediamo fin dove ti puoi spingere- sussurrò Tetsuro, posando la mano libera sul suo fondoschiena.
Scostò appena il tessuto, stringendo per un attimo la natica di Kenma, prima di lasciare scivolare due dita dentro di lui.
Kenma emise un gemito: quando le aveva lubrificate...? Non si era neanche accorto...
- Bene, mi sembra che tu non abbia problemi a prepararti piuttosto in fretta...- Tetsuro sfilò le dita e Kenma emise un gemito insoddisfatto: iniziava a essere interessante...
- Vai sul letto- disse Tetsuro, lasciando andare la corda.
Kenma si voltò e, camminando in modo decisamente più sensuale del normale, si diresse verso il letto.
Kuroo si morse appena il labbro inferiore: doveva andarci piano...
Si voltò e si diresse verso la sua scrivania, in modo da trovare il prossimo oggetto da utilizzare; ne afferrò un paio, per poi voltarsi nuovamente verso Kenma e tornare da lui.
Il ragazzo lo fissava con sguardo piuttosto impaziente e incuriosito, le gambe appena aperte, come se fosse già pronto per quello che voleva fare; qualsiasi cosa fosse.
- Quanti di questi oggetti hai provato?- chiese Tetsuro, andando a sedersi sul letto di fianco a lui.
Kenma gli lanciò un'occhiata, e notò che sembrava avere in mano due vibratori.
- Bè, questi di sicuro, anche da solo- rispose il ragazzo. Kuroo fece un piccolo sorriso.
- Vediamo se qualcuno è mai stato in grado di farteli provare bene come me- disse - voltati-.
Kenma si voltò, il petto contro il materasso e alzando appena le natiche. Aveva visto quel ragazzo all'azione come Bj Neko varie volte, era davvero curioso...
Avvertì il vibratore accendersi e sbarró gli occhi: di solito lo accendeva dopo averlo messo dentro, invece...
Avvertì le dita di Kuroo a contatto con le sue natiche, prima che il ragazzo le usasse per allargare leggermente la sua entrata e fare scivolare il vibratore dentro di lui.
Kenma emise un gemito: era grosso...
- Hai già provato queste grandezze? Dovrai abituarti a un bel po' di più- commentò Tetsuro - riesci a voltarti?-.
Kenma annuì e si voltò; nel sdraiarsi di nuovo sulla schiena, avvertì il vibratore arrivare leggermente più a fondo dentro di lui ed emise un nuovo gemito.
Kuroo sorrise: gli piaceva la voce eccitata di quel ragazzo...
- Il tuo body potrebbe sporcarsi un po'- sussurrò, allungando la mano e scostandogli un pezzo di tessuto dalla sua erezione - ti importa?-. Kenma scosse la testa.
- Fai pure- rispose. Kuroo fece un piccolo sorriso e avvicinò l'oggetto al corpo del ragazzo; un attimo dopo, Kenma sentì un piccolo vibratore entrare a contatto con la sua erezione e un gemito uscì dalle sue labbra: era davvero piacevole... Tra l'altro, Kuroo gli aveva rimesso al meglio il body, permettendo ai due oggetti di premere ancora meglio contro il suo corpo; ed era decisamente piacevole...
Kuroo allungò le mani, abbassandogli appena le spalline del body; Kenma aveva un corpo così esile... Chissà se avrebbe veramente retto tanto come aveva detto.
Kenma lo vide allontanarsi e lo seguì con lo sguardo, mentre il suo respiro iniziava a farsi più pesante: i vibratori stanno facendo decisamente un ottimo lavoro, si sentiva parecchio eccitato...
Vide Kuroo tornare verso di lui.
- Se sai che cosa ti sto per fare... Che sorpresa c'è?- commentò Tetsuro, allungando le mani; in un attimo, Kenma si trovò con addosso una benda per gli occhi.
Fece un piccolo sorriso mentre avvertiva tutte le sensazioni provate dal suo corpo aumentare: così era ancora più bello...
Avvertì le labbra di Kuroo sfiorare il suo capezzolo destro e inarcò la schiena, gemendo appena: era bravo, era così bello... Gli sembrava una dolce carezza che stava preannunciando una tempesta decisamente più forte.
Kuroo passò anche all'altro capezzolo mentre le sue mani si posavano sui fianchi del ragazzo, stringendolo leggermente e facendogli avvertire ancora di più la presenza degli oggetti attorno a lui.
- Hai il corpo piuttosto sensibile, eh?- commentò Tetsuro, continuando a sfiorargli la pelle.
- Aiuta molto, vero?- sussurrò Kenma con un piccolo sorriso.
- Sì, decisamente- confermò Tetsuro, afferrando l'oggetto che aveva lasciato poco prima sul letto.
Kenma avvertì le due piccole mollettine chiudersi intorno ai suoi capezzoli e un gemito più forte uscì dalle sue labbra: era davvero piacevole... Già Kuroo l'aveva reso più sensibile, ma così era diventato ancora meglio...
- Il tuo corpo reagisce in un modo molto bello, sai? Stai rendendo molto felice il tuo Master- sussurró Tetsuro, chinandosi appena e sfiorando il collo di Kenma con le labbra, facendolo percuotere da un brivido.
- Non potrei esserne più felice- sussurrò Kenma. Avvertiva il suo corpo sempre più bollente; era come se il vibratore si stesse spingendo sempre più a fondo dentro di lui, e il fatto di avere varie parti del corpo stimolate in quel modo...
- Sai che non potrai venire finché non te lo dirò io, vero?- sussurrò Tetsuro, posando la mano sul suo ventre; lo spinse appena contro il materasso e vide un pochino di precum uscire dall'erezione del ragazzo mentre un nuovo gemito usciva dalle labbra di Kenma.
- Ne sono lieto. Perché per quanto mi piaccia vederti vittima dei miei giochini... Non pensare che non voglia divertirmi un po' anch'io- sussurrò Tetsuro.
Kenma fece un piccolo sorriso: non vedeva l'ora...
Sentì il suo body venire abbassato. Kuroo stava a malapena sfiorando la sua pelle, ma grazie alla benda gli sembrava quasi che la stesse incidendo con le sue stesse dita.
Senza contare che il suo respiro era così caldo... Era davvero bellissimo.
Mosse appena il bacino, cercando di raggiungere il corpo di Kuroo, che però lo afferrò per i fianchi e lo tenne fermo contro il materasso.
- Master...- sussurrò Kenma, in tono talmente basso che il corpo di Kuroo venne scosso da un brivido di piacere: era meglio di qualsiasi altro ragazzo con cui fosse mai stato...
- Dimmi- sussurrò - per caso stai cercando di chiedere di più?-.
- Sì- sussurrò Kenma; voleva molto di più...
Kuroo fece un piccolo sorriso e allungò la mano, afferrando il comando del vibratore; aumentò la potenza e il corpo di Kenma ebbe un sussulto mentre un gemito più forte dei precedenti lasciava le labbra del ragazzo.
Era sempre più bello... E il pensiero che Kuroo si potesse spingere ancora di più dentro di lui lo rendeva ancora più eccitato.
- Ah... Master...- gemette.
- Ti piace?- gli chiese Tetsuro, un sorriso in volto.
- Molto...- era decisamente bello, era una sensazione inebriante, e per qualche motivo pensare di essere lì con Bj Neko lo faceva sentire ancora meglio.
Chissà quante altre sorprese gli avrebbe riservato quel ragazzo...
- Bene- sussurrò Tetsuro, portando le mani ai pantaloni; li slacciò e li tirò leggermente giù insieme ai boxer, quel tanto che bastava per mostrare la sua erezione.
Kenma non si accorse di cosa stesse facendo finché non sentì la punta del membro del ragazzo entrare in contatto con le sue labbra.
- Vediamo se sei bravo anche in questo, gattino; non vorrai avere tu tutto il divertimento, vero?- sussurrò Tetsuro.
Kenma fece un piccolo sorriso e si tirò leggermente su, aprendo di più la bocca e inglobando tra le labbra l'erezione di Kuroo.
Sembrava ancora più grande, era come se non finisse mai... Gli stava totalmente riempiendo la bocca, e quando iniziò a muovere la lingua la sentì addirittura ingrandirsi.
Un gemito soffocato uscì dalle sue labbra mentre Kuroo gli artigliava i capelli, spingendolo leggermente più avanti: era davvero bravo... Non appena quel ragazzo avesse fatto cenno ad altri partner, sarebbe decisamente stata la sua fine.
Si mosse leggermente, seguendo il ritmo dettato la Kenma; aveva un corpo così piccolo, ma lo stava prendendo senza alcun problema. Quel contrasto lo stava facendo impazzire... E a giudicare dai gemiti di Kenma, stava piacendo parecchio anche a lui.
- Visto che non stai venendo... Ti darò una bella ricompensa- sussurrò Tetsuro, sfilando l'erezione dalla bocca del ragazzo e facendolo tornare sdraiato.
Gli afferrò i fianchi, alzandogli leggermente il bacino, e gli scostò di nuovo la parte posteriore del body.
Lentamente, fin troppo per i gusti di Kenma, estrasse il vibratore da dentro il ragazzo, facendogli però tenere quello che ancora stimolava la sua erezione.
Lentamente, senza spogliarlo, iniziò a spingersi dentro di lui.
Kenma strinse il lenzuolo sotto di lui mentre urlava con forza: era così bello... Così grande, era caldo, si stava spingendo dentro di lui con una forza talmente controllata da farlo impazzire.
Per non parlare del fatto che aveva già il corpo reso molto più sensibile da tutti quegli oggetti... Era una sensazione migliore di qualsiasi altra avesse mai provato nella sua vita.
Con un ultimo colpo, Kuroo si spinse fino in fondo dentro di lui: come aveva immaginato, il corpo di quel ragazzo era bollente, e sembrava quasi risucchiarlo dentro di lui come se non aspettasse altro.
Kuroo lo accontentò in un attimo: le sue spinte si fecero da subito forti e veloci, il corpo di Kenma lo stava seguendo senza alcun problema, anzi pareva essersi lasciato totalmente andare a quei gesti e stava semplicemente lasciando che Kuroo facesse ciò che desiderava.
Kenma avvertì il piccolo vibratore lasciare il contatto con la sua pelle, e come se si fosse improvvisamente liberato iniziò a venire, inarcando la schiena e gettando la testa all'indietro mentre rilasciava un urlo osceno che spinse Kuroo a riversarsi dentro di lui.
Lentamente, Kuroo uscì da dentro Kenma; gli staccò le mollette e gli tolse la benda, per poi alzarsi.
🔞
- Come ti senti?- gli chiese, dirigendosi alla scrivania a posare i suoi giochi.
Kenma si tirò su e si osservò un attimo.
- Bene- rispose. Kuroo si voltò verso di lui, leggermente confuso: perché sembrava così pensieroso...?
- Tutto a posto?- gli chiese.
- Sì. Quando sarà la seconda seduta di prova?- chiese Kenma, andando verso lo specchio e sistemandosi il body.
Di per sé era stato fantastico ma... Sperava che durasse un po' di più, o che ci andasse più pesante; riusciva tranquillamente a muoversi e camminare...
- Se sei libero tra due sere... Vuoi farti una doccia qui, o che ti riaccompagni a casa?- gli chiese Tetsuro, ancora confuso: di solito molti Sub dopo una sessione simile quasi svenivano nella sua vasca da bagno...
- Non preoccuparti, sono a posto; ti confermo poi, ma dovrei riuscire senza problemi- dichiarò Kenma, uscendo dalla stanza. Kuroo lo seguì, ancora confuso, e vide il ragazzo afferrare il suo cappotto e indossarlo.
- Sicuro che non ti serva un passaggio?- gli chiese.
- No, non preoccuparti; ci vediamo presto- rispose Kenma, per poi uscire dalla casa.
Kuroo rimase per un attimo immobile, prima di fare un piccolo sorriso: pareva che quel ragazzo sarebbe stato ancora più interessante di quanto avesse creduto...
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