𝔸𝕟𝕠𝕥𝕙𝕖𝕣 𝕗𝕣𝕖𝕖 𝕥𝕚𝕞𝕖.

Buongiorno, ci sono molte persone che non hanno ancora letto lo scorso capitolo, quindi consiglierei di andare a leggerlo prima di questo :D

«No, devo spiegarti cose importanti.» rispose quella persona alla richiesta della bambina.
«Ma io devo andare a salutare i nuovi fantasmi!» ribattè Ann.
«Lo farai dopo.»
«No, lo faccio ora!»
«Aspetta!»
Ma la bambina era già sparita.

La persona sembrava a dir poco irritata dal comportamento della bambina.
«I miei quattro aiutanti... Che ora sono diventati tre dopo che è schiattata quella ragazza... Dovrei dire loro che abbiamo adottato una bambina ingrata.» si lamentò, con una faccia simile a questa ">:(".

. . .

Intanto, molte persone preferivano rimanere un po' di tempo da sole, dopo quello che avevano visto.
Hanae era una di queste persone, che era seduta in salotto completamente da sola, mentre sembrava star leggendo un libro.

Ad un certo punto però, mentre leggeva, iniziò a sentirsi osservata.
Si girò lentamente a guardare dietro di lei, e notò che c'era un ragazzo nascosto dietro alla sua poltrona.
Ciò fece avere un mezzo infarto alla ragazza che, pensando che il ragazzo avesse intenzioni poco pacifiche, richiuse il libro e lo usò per colpirlo in testa.
«AHIA-»
«Ma che stai facendo lí?!» gli disse la mangaka.

Presto il ragazzo uscí dal suo nascondiglio, e vedendolo bene Hanae lo riconobbe: era uno dei gemelli.
«Posso spiegare perchè ero lí!»
Un attimo dopo il ragazzo iniziò a comportarsi in un modo del tutto diverso, presentandosi con l'identità che usava per i suoi spettacoli.
«È perchè mi sono teletrasportato qui. Vedi, io sono Dare, il famoso teleporta. Anzi, l'Ultimate Teleporter. Conosco l'arte della magia e del teletrasporto. Sono molto piú di un semplice umano, ma sono piú che lieto di conoscerti.»

Il ragazzo provò anche a fare il baciamano alla ragazza, che peró subitò allontanò la propria mano, guardandolo male.
«Ma tu non eri uno di quei due gemelli che ci sono in questo posto?» chiese subito dopo, con aria leggermente confusa.
«Ah, hai già scoperto la mia vera identità. Comunque sí, io sono Taro.» rivelò lui.

«Tu... Come ti senti dopo quello che è successo?» aggiunse subito dopo Taro.
«Diciamo che non mi sento piú molto al sicuro... E sono un po' preoccupata per cos'altro potrebbe succedere.» ammise Hanae, abbassando lo sguardo.
«Ti capisco! Anche io sono molto preoccupato, soprattutto per il mio sweet and precious youngest brother.» rispose lui, con aria quasi triste.

«Tuo fratello...? Beh, credo che dovremmo entrambi sperare che non succederá niente di male, nè a noi, nè a tuo fratello, e nè agli altri.»
«Assolutamente. Non può succedere niente a lui, non saprei cosa fare se anche lui mi abbandonasse. Forse l'unica cosa che farei sarebbe rimanere qui a lasciarmi morire.»
«Non dire queste cose, sono sicura che lui non ti abbandonerà-» provó a dirgli la mangaka, visibilmente preoccupata da quel che stava dicendo.

«Anche in questo momento mi ha già abbandonato ed è andato da qualche altra parte. È perchè gli do sempre cosí fastidio, vero?» continuò invece l'illusionista, che ora aveva anche le lacrime agli occhi.
«No, sicuramente non è vero, stai tranquillo-»
«mAGARI PER LO STRESS CAUSATO DA QUESTO POSTO È ANCHE TORNATO A FUMARE, E IO SO CHE QUANDO LO FA SI FA MALE E SI STA UCCIDENDO QUINDI MI STA ABBANDONANDO!» aggiunse, mentre piangeva.
«Per favore, calmati!» gli disse la mangaka, ormai esasperata non sapendo come calmarlo.

Intanto, in cucina, un'altra persona era molto preoccupata, dopo che aveva visto morire già tre persone.
Cassidy aveva molta paura che morisse qualcun altro, quindi era seduto davanti ad un tavolo, e lí aveva iniziato a... pregare.

In quella stanza giunse Ren, il quale lo notò.
«Mh? Che stai facendo?» gli domandò guardandolo, incuriosito.
La suora sobbalzò quando si accorse che c'era qualcun altro, ma si calmó quando riconobbe il ragazzo.
«Ah... Ecco...»
Assunse un'aria triste.
«Io stavo pregando in modo che non succedesse nulla di brutto a nessun altro. Ho molta paura.»

Il ragazzo dal talento sconosciuto, sentendolo, sorrise leggermente, anche se aveva lo stesso un'aria triste.
«Ti capisco... Anche io ho molta paura. Vorrei essere amico di tutti qui, e non sopporta l'idea di dover vedere le persone di questo posto morire...»
«Comunque, io invece ero qui perchè volevo provare a cucinare qualcosa per me. Vorresti qualcosa anche tu?» domandó subito dopo, con tono gentile.
«Uh... Va bene!» rispose la suora.

Ren si avvicinò ai fornelli.
«Stavo pensando di preparare qualche dolce. Ti andrebbe di aiutarmi?»
Cassidy si avvicinó a lui.
«Sí, farò del mio meglio!»
E fu cosí che si misero a cucinare insieme.

Passò un po' di tempo da quando avevano iniziato.
Dopo un po', si fermarono quando si accorsero che la suora aveva accidentalmente carbonizzato quello che stavano cercando di cucinare.

Quindi i due rimasero fermi a fissare il dolce ormai andato.
Le loro facce esprimevano un misto tra delusione e lutto per il povero dolce.
«Oh, beh... Almeno ci hai provato.» disse poi Ren, in un tentativo di consolare l'altro.

. . .

Quella persona stava ancora aspettando che tornasse Ann.
Aveva le braccia conserte, e aveva un'espressione spazientita sul viso.

«I'm baaaaack!» disse la bambina, apparendo lentamente davanti ai suoi occhi.
«Te la sei presa con calma. Allora? Com'è andata?» domandò l*i con tono infastidito.

«Elaine non sembrava molto scossa dal fatto che ora è un fantasma, piú che altro confusa. E si stava preoccupando del fatto che prima di morire stava scrivendo un libro, e ha smesso di scriverlo proprio nel momento in cui c'era piú suspence. Oh beh, mi dispiace per chi troverá quel libro e lo leggerà.» spiegó.
«Ai invece sembrava solo triste, e vedere come ultima cosa il ragazzo che lo ha rifiutata è stato un trauma per lei.» aggiunse subito dopo.

«Capisco.»
«Tu invece non avevi una cosa importante da dirmi?»
«... Ah giusto, me ne stavo per scordare.»
A quella risposta, sempre con la stessa espressione sorridente, la bambina girò lentamente lo sguardo verso i lettori di questo capitolo, come se volesse dire loro "You guys see this shit too?".

«Però ora ricordo, sí. Ho intenzione... Di aggiungere un'altra stanza. Un cinema, per la precisione.»
Sorrise.
«E ho intenzione di far accadere il prossimo omicidio lí.»

«Peró... Non sono sicur* su che cosa usare per questo atto... Avresti qualcosa da consigliare, in modo che io lo possa consigliare al prossim* assassin*?»
«Una bomba.»
«Cosa.»

«Una bomba!» ripetè lei, sicura.
«Ma come una bomba.»
«Tu mi hai chiesto un consiglio, e io te l'ho dato!» rispose lei tranquillamente.
La persona sospirò.
«Forse è meglio se lascio decidere quell'altra persona. Gliene parleró dopo.»

«Prima di vederlo, peró, voglio vedere come si divertiranno le persone al cinema.»
«Per quello aspetteremo il prossimo capitolo. Vedremo come si svagano tutti insieme... Prima dell'ennesima catastrofe, ovviamente.»

BUONGIORNO :D
Non è apparsa molta gente in questo capitolo, lo so, ma nel prossimo vedró di non far attendere il turno di chi non è apparso qui.
Inoltre, nel prossimo capitolo avrete un doppio omicidio ouo
Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia :D

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