CAPITOLO V.
- È il primo giorno di lezioni!-. L'urlo di Bokuto e Hinata svegliò tutti il resto del dormitorio dei Tassorosso, comprese Misaki e Yachi nella torre femminile.
- Addio risveglio tranquillo...- sospirò la maggiore; e dire che a lungo aveva pensato che Terushima fosse esagerato...
- Spero che sia solo l'emozione dei primi giorni... In effetti anche io sono molto nervosa- ammise Yachi mentre si alzava dal letto.
- È normale, ma non penso che i professori saranno troppo severi, in fondo sei al primo anno, e i tuoi compagni... Bè, sono tutti particolari, ma di sicuro ti daranno una mano- dichiarò Hana.
- Già... Lo spero...- mormorò Yachi; almeno quelli della sua casa sembravano tutti gentili, o comunque non inclini a prendersela con lei per poco... Almeno sperava...
- Se vuoi possiamo incontrarci tutte durante le pause, almeno staremo un po' tra noi ragazze... Anche perché avremo in classe anche il fidanzato di Mika, per cui penso che avrà bisogno anche lei di staccare un po' ogni tanto, da quello che mi ha detto- dichiarò Hana.
- Mi farebbe molto piacere!- esclamò Hitoka con un piccolo sorriso: erano davvero gentili...
Misaki le sorrise e le due ragazze si prepararono velocemente prima di scendere.
Trovarono il resto dei Tassorosso ad aspettarle: Hinata, Lev, Bokuto e Koganegawa erano più che emozionati e stavano praticamente saltellando; Inuoka e Shibayama erano ancora leggermente addormentati, mentre Yamaguchi, Kinnoshita, Narita, Aone e Moniwa erano tranquilli come al solito.
- Oh, siete arrivate! Andiamo!- esclamò Shoyo, aprendo la porta e quasi fiondandosi fuori, seguito dal resto del gruppo, dirigendosi velocemente verso la sala da pranzo.
Erano parecchio vicini grazie alla posizione del loro dormitorio, ma quando arrivarono vi trovarono già dentro i Corvonero, seduti al loro tavolo.
Salutarono i loro amici; a Bokuto venne quasi istintivo andare a sedersi di fianco ad Akashi, ma non poteva.
- Mi dispiace Bokuto-san, purtroppo per i pasti dovremo stare separati- disse Keiji, leggermente preoccupato della reazione che avrebbe potuto avere il ragazzo.
- Non preoccuparti Aghashi, starò con i miei nuovi amici! Stare un po' distante dal mio Bro mi farà bene, diventerò meno stupido!- dichiarò Koutaro con un sorriso, prima di allontanarsi: sapeva bene che non dipendeva da loro... Avrebbero fatto in modo di mostrare che poteva farcela, in fondo avrebbe passato il resto del tempo con almeno o Kuroo o Akashi, e i suoi compagni di casa gli sembravano simpatici, perciò poteva farcela.
- Strano che non abbia fatto scenate- commentò Kenma.
- Consideri Bo molto più immaturo di quanto sia- rise Tetsuro; anche se gliel'avrebbe fatta pagare per quella battuta...
- Bè, c'è un motivo- borbottó Kenma.
- Spero che vada bene, se dovesse trovarsi male con loro sarebbe un problema...- mormorò Keiji.
- I ragazzi del primo anno mi paiono quasi tutti allegri, secondo me andrà tutto bene- dichiarò Koushi.
- E io che pensavo che tenere d'occhio Tendou fosse difficile- commentò Eita.
- Ha anche lui molta energia?- chiese Koushi, voltandosi verso il ragazzo, seduto di fianco a lui, con di fronte Shirabu.
- Diciamo che... È imprevedibile- mormorò Kenjiro, che spesso si era chiesto come facesse un ragazzo tranquillo come Ushijima ad andarci così d'accordo.
- Con il tempo si capisce come prenderlo, ma spesso lascia spiazzati anche noi- affermò Reon.
- Posso capirlo, anche noi ne abbiamo due un po'... Imprevedibili, anche se abbiamo dei modi per controllarli- dichiarò Koushi, lanciando uno sguardo a Kyoko.
- Si capisce facilmente come convincerli- affermò la ragazza.
- Già... A volte anche troppo facilmente, spesso mi trovo a chiedermi quanto si divertano a comportarsi così- sospirò Chikara.
Un attimo prima erano più che arrabbiati, l'attimo dopo vedevano Kyoko e si calmavano... Ogni tanto gli veniva voglia di prenderli a librate in testa.
Soprattutto a Tanaka: Nishinoya aveva più o meno sempre la stessa energia, ma il suo amico spesso era più calmo e responsabile ed Ennoshita si trovava a chiedersi, visto che sembrava conoscere i suoi limiti, come mai si trovasse spesso a superarli anche troppo.
- Immagino che non siamo gli unici ad avere questo genere di problemi, da quello che ho sentito- commento Eita, voltandosi verso Kita e Watari.
- Bè, noi abbiamo il nostro capo che... passa da essere il più grande stratega del mondo a comportarsi come un bambino- ammise Shinji - ma in compenso, riesce a tenere unita tutra la squadra, ed è un bravo ragazzo, semplicemente bisogna capire come prenderlo-.
- I gemelli...- disse Shinsuke - più che altro, hanno un modo di pensare originale. Atsumu ha il suo modo di fare le cose, e sia Osamu che Suna ai divertono a seguirlo, a discapito di ciò che dicono. Più che un po' imprevedibili, sono... Subdoli, probabilmente- affermò.
Ne era più che consapevole, ma comunque riconosceva anche la loro forza, e sapeva che si comportavano così perché ci tenevano a ciò che facevano.
- Capisco...- mormorò Koushi, prima di lanciare uno sguardo preoccupato a Kageyama e Tsukishima, ancora in silenzio.
Il secondo aveva rivolto un cenno di saluto a Yamaguchi quando era entrato, ma per il resto stavano mangiando immersi nei loro pensieri... Sperava che, una volta avviata la squadra, sarebbe riuscito a farli partecipare un pochino di più...
Sentirono delle voci, e poco dopo videro il gruppo dei Geofondoro entrare nella stanza... O meglio, Nishinoya, Tanaka, Yamamoto e Terushima si lanciarono nella stanza, e dopo aver salutato tutti si gettarono sul cibo senza alcuna esitazione.
- Cercate di non fare casino da subito- sospirò Daichi, seguendoli con Asahi.
- Certo che sono proprio dei bambini...- borbottó Tsutomu, entrando insieme ad Aran e agli altri.
- E dire che sei anche più piccolo di loro- rise Mika.
- Si ma quei quattro... diciamo che l'età mentale non è quella anagrafica- sospirò Yaku.
- Almeno da questo punto di vista mi è andata bene- commentò Taichi; Goshiki era un po' troppo fissato con Ushijima, ma almeno non era messo così male...
- Dovreste decisamente tenerli a bada- borbottò Kentaro, e Yahaba gli diede una lieve gomitata.
- Va che anche tu sei difficile da tenere sotto controllo, anche se per motivi diversi- borbottó; Oikawa lo chiamava "cane rabbioso" per un motivo...
- Tks, io sono molto più...-.
- Non dirlo- sbuffò il biondo; se si fosse messo a fare una gara con loro avrebbero scatenato una rissa di prima mattina e non ci teneva...
Kyotani lo guardò male, ma non disse altro e andò a sedersi con gli altri.
- È strano che manchino tutti i Serpeverde- mormorò Asahi.
- Non così tanto, Oikawa ci tiene ad arrivare o per primo o per ultimo... Starà aspettando- sospirò Shigeru.
- Certo che è proprio una diva...- mormorò Yaku, mentre Ushijima e Tendou entravano in sala da pranzo.
- Buongiorno a tutti!- esclamò il secondo, mentre il primo rivolgeva loro un cenno di saluto, prima di andare entrambi a sedersi.
Poco dopo li raggiunsero Futakuchi e Daisho, mentre per l'arrivo degli altri ci volle un pochino: i due gemelli arrivarono discutendo su chi sarebbe stato il più bravo nelle lezioni, con Suna dietro di loro che li riprendeva con una macchina fotografica, piuttosto divertito.
Oikawa, come predetto dai suoi amici, lì segui poco dopo: fece entrare prima Kindaichi, Kunimi, Makki, Matsukawa e Iwaizumi, per poi seguirli con un sorriso in volto.
- Buongiorno a tutti, miei cari colleghi!- esclamò - spero passeremo una splendida giornata!-.
- Chi cazzo sei, una casalinga da pubblicità?- borbottó Hajime, tirandolo a sedere al loro tavolo - muoviti, per colpa tua abbiamo poco tempo per mangiare-.
- Dai Iwa-chan, non essere così rude! È normale che le star si preparino- dichiarò Toru con un sorriso.
- La prossima volta di faccio preparare a calci...-.
- Ma così impiegherei di più!-.
- Ma io mi divertirei di più!-.
- Perché mi devo subire i loro battibecchi già di prima mattina...- borbottó Takahiro.
- Perché siamo loro amici- rispose Issei.
- Quando mai... Kunimi si sente bene?- chiese Takahiro, notando che il ragazzo pareva mezzo addormentato sulla spalla di Kindaichi.
- La mattina impiega sempre un po' a svegliarsi- affermò Yutaro; in realtà anche qualche ora, sperava riuscisse in tempo per le lezioni...
Per fortuna erano gli unici due Serpeverde del primo anno, per cui aveva potuto mettere la sua sveglia un pochino prima per prepararsi e poi andare all'orario ad aiutare il ragazzo a tirarsi su.
- Non potrebbero essere anche loro come voi? Siete più teneri e sopportabili- borbottò Takahiro.
Kindaichi arrossì appena.
- Però, i senpai sono maghi veramente bravi- mormorò.
Prima che qualcuno potesse dire altro, sentirono dei passi: i professori entrarono nella stanza, guidati dal preside Whasijo, che aveva la sua solita espressione truce in volto e non pareva per nulla emozionato all'idea di iniziare le lezioni.
I ragazzi si alzarono in piedi, facendo un piccolo inchino.
- Buongiorno- dissero in coro.
- Buongiorno, ragazzi- risposero alcuni professori, mentre altri rimasero in silenzio mentre raggiungevano il loro tavolo.
- Finite di mangiare, abbiamo delle comunicazioni per voi- dichiarò il preside, sedendosi al suo posto insieme agli altri.
I ragazzi annuirono e tornarono seduti; se prima c'era un lieve chiacchiericcio tra i tavoli, adesso erano tutti molto più silenziosi e all'erta: sia incuriositi dalle comunicazioni, sia in ansia di iniziare le lezioni... Che in realtà un po' spaventati da quell'uomo, pareva che non ci tenesse particolarmente alla gioia dei suoi studenti, anzi.
Finirono la colazione con tranquillità, prima che l'uomo si alzasse di nuovo.
- Bene. Come sapete, oggi iniziano le lezioni, ma per il momento, non appena avremo concluso qui, prendete solo le vostre bacchette, e se volete un paio di libri, e fatevi trovare tutti nel campo di Quidditch. Testeremo le vostre abilità, prima di iniziare: vi abbiamo già osservati nelle vostre scorse scuole, ma voglio vedervi all'opera di persona. Ukai vi spiegherà come funziona- affermò, prima di tornare seduto.
Ukai si trattenne dall'alzare gli occhi al cielo e si alzò, andando davanti al seggio per poter parlare.
- La prova sarà semplice, serve per capire la vostra conoscenza della magia e nel valutare le situazioni. Dovrete affrontare un percorso magico a coppie: le coppie potete deciderle voi, non abbiamo alcun criterio per quelle; il percorso verrà ovviamente variato in base al vostro livello, quindi anche chi del primo anno non sa usare incantesimi lo potrà affrontare. A fine percorso, troverete lo Specchio delle Brame: non fa parte della prova, scegliete voi se guardarci dentro per avere più fissati i vostri obiettivi o se preferite non farlo. Ovviamente, i professori saranno disposti lungo tutto il percorso per darvi una mano in caso di necessità. Avremo anche un altro supervisore: vieni pure avanti-.
Nella stanza entrò un ragazzo più o meno dalla loro età, dai capelli ricci mori, in volto una mascherina e un'espressione piuttosto contrariata.
Atsumu lo fissò per un attimo: il ragazzo della libreria...
Sorrise: quasi ci sperava di rivederlo presto...
- Lui è Kyioomi Sakusa, figlio del ministro dell'Igiene: si occuperà di supervisionare la prova. Non fatevi ingannare dal nome del suo ruolo: non è qui solo per controllare che Hogwarts sia a norma, ma anche che rispettiamo i criteri imposti per la scuola e che tutto vada bene durante le prove che sosterremo. Ha l'età dei ragazzi del secondo anno, ma trattatelo comunque con il suo ruolo- spiegò Keishin.
Quel ragazzo era un mago molto abil e, aveva studiato da privatista quindi i suoi genitori lo avevano messo parecchio alla prova... Ma era comunque un ragazzo, e Ukai non era certo che fosse giusto che si mettesse a valutare il livello dei loro studenti quasi prima che potessero farlo i professori.
Sperava che andasse tutto bene...
- Sakusa, vuoi dire qualcosa?- chiese.
- No, voglio solo andare via il prima possibile- borbottó il ragazzo, lasciandolo leggermente spiazzato.
- Bene... Allora, direi che possiamo andare. Tornate pure in stanza a prendere ciò che ritenete necessario, poi venite nel campo da Quidditch principale- disse Keishin.
I ragazzi annuirono e si alzarono, uscendo velocemente dalla stanza; alcuni stavano pensando a quali materiali fosse meglio prendere, altri erano semplicemente emozionati per la loro prima prova e non vedevano l'ora di poterla affrontare.
- Bene: i professori responsabili della prova vadano a controllare- ordinò il preside, alzandosi.
- Lei non viene?- chiese Keishin, leggermente sorpreso.
- Osserverò dalla mia stanza- rispose semplicemente lui, prima di uscire dalla sala.
- Dovevo aspettarmelo... Chi deve venire?- chiese Keishin, voltandosi verso gli altri; lui era professore di Volo, ma aveva anche la specializzazione in Difesa contro le arti oscure, per cui voleva dare un'occhiata.
- Io non posso mancare- affermò Ikkei con un sorriso: era più che curioso di sapere cos'avrebbero fatto...
- Ovvio, sei il professore di Incantesimi- borbottò Keishin.
- Vengo anche io: non penso useranno pozioni, ma non si sa mai- affermò Yasufumi con un sorriso.
- Io non credo che Cura delle creature magiche servirà ma... Vengo a darti una mano- dichiarò Ittetsu, e Ukai gli lanciò uno sguardo di riconoscimento.
- Vale anche per me- affermò Yutake - non useranno certo l'astronomia, ma sarà divertente-.
- La trasfigurazione invece potrebbe essere una mossa a loro favore, quindi io ci sono di sicuro- aggiunse Makoto.
- Veniamo anche noi: vogliamo vedere come se la cavano-. Ukai si voltò verso Takuro Oiwake e Nobuteru Irihata, professori di Erbologia e di Divinazione.
- Io passo: siete già in tanti, preferisco dedicarmi al preparare la mia lezione- dichiarò la professoressa Ono, e anche gli altri professori rimasti decisero di fare lo stesso.
- Va bene; allora direi di andare- disse Keishin.
- Ti stai abituando alle responsabilità eh?- rise Ikkei, alzandosi.
- Visto che qualcuno non se ne prende mai...- borbottò il biondo.
- Che ragazzo ingrato!- sbuffò l'uomo - vedrai, ti servirà ciò che stai facendo!-.
- Il valletto...?-.
- Nessun ruolo è da sottovalutare. Forza, andiamo- disse l'uomo, scendendo dal palchetto e dirigendosi con gli altri professori verso il cortile interno.
Poco dopo, vennero raggiunti dai ragazzi, che questa volta arrivarono tutti più o meno allo stesso tempo, visto che non volevano rischiare ritardi già dal principio.
- Molto bene: come prima cosa, formate le coppie- ordinò Keishin.
- Asahi-san!- Yu corse verso il ragazzo - fai coppia con me vero?! Non vedo l'ora di vedere i tuoi progressi!- esclamò, lanciando leggermente sorpreso il maggiore.
- Eh?! Si... Va bene- mormorò, leggermente imbarazzato.
- Evviva!- esclamò lui.
- Noyassan, sei un traditore!- si lamentó Ryunosuke - allora io mi prendo Chikara!- dichiarò, e il moro si voltò verso di lui, sorpreso.
- Sicuro? Guarda che sarò severo- commentò.
- Proprio per questo! Mi farai fare sicuramente bella figura!- esclamò Ryunosuke; Ennoshita scosse leggermente la testa, divertito.
- E va bene, ma ti farò faticare- affermò.
- Evviva...-.
- Voi due state insieme?- chiese Chikara, voltandosi verso Kinnoshita e Narita.
- Non ti abbiamo risposto a questa domanda un anno fa?- commentò il biondo.
- Idiota- rise il moro - buona fortuna- disse poi.
- Anche a voi- rispose Kazuhito.
- Il primo anno come se la sta cavando?- Chikara si voltò verso gli altri.
Ovviamente, Tsukishima e Yamaguchi si erano messi in coppia insieme.
- Ce la metterò tutta per non intralciarti, Tsukki!- dichiarò Tadashi, felice di avere l'occasione per stare un po' con lui.
- Cerca solo di ricordarti ciò che abbiamo imparato- ribattè il biondo, sfogliando il suo libro di incantesimi: sperava andasse tutto bene...
Yachi si guardò intorno, leggermente nervosa: sarebbe dovuta andare lei a chiedere a qualcuno? O forse era meglio aspettare di vedere chi sarebbe rimasto solo? Di solito faceva così...
- Hitoka-chan- Kyoko si diresse verso di lei - ti va di fare coppia con me?-.
Yachi sbarró gli occhi.
- Io?!-.
Kyoko annuì.
- Mika e Misaki staranno con Daisho e Terushima- indicò le due ragazze con un cenno del capo; la prima era andata volontariamente dal suo ragazzo, la seconda... Sapeva di dover tenere d'occhio quel ragazzo.
- Ecco... Io sono del primo anno... Potrei intralciarti...- mormorò la bionda, leggermente imbarazzata.
- Hanno detto che sarà una prova semplice per valutare le nostre conoscenze di base, per cui non devi avere paura di questo: e poi, è un motivo in più per stare con qualcuno di più grande no?- commentò Kyoko, un sorriso dolce in volto.
Yachi la fissò per un attimo, poi fece un piccolo sorriso.
- Si, hai ragione... Allora ti ringrazio molto per l'offerta, Kyoko-san!- ne avrebbe approfittato a ogni costo.
- Pare che la nostra squadra sa la stia cavando bene eh?- commentò Koushi, che quasi di riflesso si era avvicinato a Daichi.
- Già, adesso siamo liberi di rilassarci anche noi... Ma Hinata? Non lo vedo- commentò il moro.
Sugawara si guardò intorno e fece un piccolo sorriso.
- È lì- affermò, indicando il ragazzo, che si stava avvicinando a Kageyama.
- Hey Bakageyama!- lo chiamò, e il moro si voltò verso di lui.
Hinata gli puntò il dito contro, un sorriso in volto.
- Tu starai in coppia con me!- dichiarò.
- Tsk, e perché dovrei?- sbuffò il moro, guardandolo male: quel ragazzino gli si stava avvicinando fin troppo...
- Perché così ti dimostrerò le mie capacità!- dichiarò Shoyo, con un sorriso in volto: era più che deciso a fargli rimangiare ciò che aveva detto.
Kageyama alzò un sopracciglio.
- E va bene: ti schiaccerò una volta per tutte- affermò.
- Te lo puoi scordare!- sbuffò Shoyo - sarò io a schiacciarti!-.
- Prima dovresti diventare più alto, Bokè!- esclamò Tobio; in fondo, sarebbe potuto essere divertente...
- Oh, Hinata ha avuto un'ottima idea! Anche io sceglierò qualcuno di un'altra casa! Hey Goshiki! Non fare il musone anche qui e vieni con me!- urlò Kanji, correndo verso il ragazzo.
- Certo che quel ragazzo è una furia- commentò Kenji; Aone, al suo fianco, annuì.
- Mi sa che dovrai trovare un altro compagno- commentò il castano, voltandosi verso Moniwa.
- So collaborare con gli altri, controllo che Koganegawa sia a posto e vado a cercare qualcuno libero- affermò il moro, cercando di nascondere una lieve ansia, e continuando a osservare il suo kohai che si avvicinava a Goshiki.
- Tsk, perché dovrei stare con te?- sbuffò Tsutomu, incrociando le braccia al petto.
- Hai detto di essere super bravo no?!- esclamò Kanji, e il ragazzo arrossì appena.
- Si, non so può negare- affermò, avvertendo un lieve orgoglio crescere dentro di lui.
- Voglio vedere la tua bravura e imparare da te!- esclamò il biondo - ti prego, permettimi di farlo!-.
- Ecco...- il ragazzo, leggermente esitante, lanciò uno sguardo alla squadra alle sue spalle.
- Oh, per noi non c'è problema, tanto siamo dispari!- dichiarò Satori con un sorriso; lui, ovviamente, si era messo insieme a Ushijima, che non aveva avuto nulla da obiettare.
- Sarà una bella esperienza per te- affermò Taichi, che invece era vicino a Reon.
Goshiki sospirò.
- E va bene- acconsentí.
- Evviva!-.
- Bè, pare che anche Goshiki sia a posto...- mormorò Eita, lanciando uno sguardo al ragazzo al suo fianco; non si aspettava che gli si avvicinasse di sua spontanea volontà...
- Non guardarmi così, sei un mio senpai: ho già imparato tanto osservandoti, voglio vedere quanto sei migliorato- dichiarò Kenjiro.
- Non ho detto niente- affermò il maggiore; però... Ne era felice.
- Felice dì essere con me, gattino?- chiese Tetsuro, voltandosi con un sorriso verso Kenma.
- Perché, pensavi di avere altre possibilità?- borbottó il minore, facendolo ridere.
- No, direi di no- affermò Tetsuro.
- Sappiate che saremo molto più bravi di voi!- esclamò Koutaro con un sorriso - io e Aghashi vi batteremo!-.
- Bokuto-san, non è una gara: risparmia le energie- si raccomandò Keiji.
- Li batteremo comunque!-.
- Certo che sei proprio esaltato eh?- commentò Tetsturo - anche qualcun altro lo è...-.
- Andiamo Yaku-san! Permettimi di aiutarti!- esclamò Lev.
- Ho due anni più di te, come pensi di aiutarmi?- sbuffò Yaku.
- Bè, posso... Per esempio farti salire sulle mie spalle! Così potresti vedere meglio!-. Yaku lo fulminò con lo sguardo.
- Vuoi morire?!-.
- Andiamo Yaku-san! Sono curioso di conoscere le tue capacità! Scommetto che sei bravissimo!- esclamò Lev; il maggiore arrossì leggermente.
- E va bene, per questa volta ti accontento- mormoró, incapace di resistere a quei complimenti così sinceri; gli occhi di Lev si illuminarono.
- Evviva!- esclamò.
- Com'è che Lev ha scelto Yaku nonostante lo picchi? Siete tutti dei traditori!- si lamentó Taketora, guardando male Inuoka e Shibayama.
- Scusaci senpai, preferiremmo non separarci- disse il castano con un sorriso.
- Uff... Chissà chi è rimasto libero...- borbottó Taketora, voltandosi.
- Io-. Alzò lo sguardo, trovandosi di fronte Miya Atsumu, e sentì la sua irritazione crescere.
- Non fare quella faccia, lo avrei evitato volentieri anch'io- sbuffò il biondo - ma mio fratello è un traditore...-.
- Hai detto tu che volevi provare cose nuove- gli urlò Osamu, mentre Suna tratteneva le risate.
- Bè, gli sta bene- dichiarò.
- Atsumu ha trovato qualcuno?- chiese Shinsuke, avvicinandosi insieme ad Aran.
Osamu annuì.
- Si divertirà- affermò.
- Speriamo non troppo- borbottó Aran.
- Non ha molta scelta, gli unici altri due senza coppia si sono trovati prima di loro- affermò Shinsuke, lanciando uno sguardo a Moniwa e Watari.
- Meno male che Watari è stato fortunato- mormoró Shigeru.
- Tsk, io avrei spaccato la faccia a quel biondino- sbuffò Kentaro.
- Motivo per cui ti devo tenere d'occhio- borbottó Shigeru; se fosse finito con la persona sbagliata, non voleva sapere cosa sarebbe successo... Almeno lui sapeva più o meno come gestirlo.
- Certo che il senpai Yahaba ha parecchie grane per via di Kyotani...- mormorò Yutaro.
- Non pensarci neanche di andare con lui, già ho poca voglia di affrontare sta prova- borbottó Akira.
- Non preoccuparti, non potrei mai!- esclamò il più alto - era solo una costatazione generale!-.
Kunimi annuì, senza dire altro.
- Pare che le coppie siano andate più o meno come ti aspettavi- commentò Hajime.
- Naturalmente, Iwa-chan: sai che sono bravo in questo- affermò Toru con un sorriso.
- A essere irritante?- borbottó Takahiro.
- Hey!-.
- Bè, sarà comunque una prova semplice- sospirò Issei.
- Già- mormorò Toru.
- A cosa pensi?- gli chiese Hajime.
- Sono ancora scocciato dalla presenza di quel biondo- sbuffò Toru - ma anche incuriosito dal piccoletto vicino a Tobio... Non l'avevamo mai sentito prima vero?-.
- No- confermò Hajime. Oikawa fissò per un attimo Hinata, che stava ancora discutendo con Kageyama; pareva non esserne per nulla intimorito... Interessante...
- Molto bene- Keishin batté le mani, attirando l'attenzione di tutti - visto che avete formato le coppie, possiamo iniziare-.
🏐🏐🏐
Le coppie sono, ovviamente, totalmente casuali!!!
Chissà come se la caveranno...
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