CAPITOLO XVII.
- Ed eccoci al secondo giorno del torneo di Quidditch di Hogwarts!- urlò Yuji, ottenendo degli applausi dagli spalti.
- Ieri ci sono state regalate avventure veramente incredibili... E accadrà anche oggi!- urlò il ragazzo - soprattutto contando chi sono le prime due squadre che si affronteranno... Fate un applauso per la Karasuno e l'Aoba Joshai!-.
Un altro applauso si espanse per l'arena: in effetti, contando che era una battaglia che avrebbe visto affrontarsi due squadre con vari passati alle spalle, molti ci avrebbero prestato attenzione...
- Se fissi così tanto quel ragazzo, il tuo moretto si ingelosirá- dichiarò Osamu.
- Non ci voglio mica provare con lui!- dichiarò Atsumu, continuando a fissare Hinata - penso solo che sia curioso... Sono proprio curioso di scoprire quale spettacolo ci riserverà oggi-.
Le due squadre in campo si stavano squadrando, in silenzio: la loro rivalità, nata già dal fatto che si trovavano nella stessa prefettura, quell'anno era stata accresciuta dallo scontro personale tra Kagayema e Oikawa e la tensione di avveriva parecchio.
Oikawa ormai, dopo aver perso contro Ushijima, era più che determinato a non lasciarsi sconfiggere un'altra volta: avrebbe battuto Kageyama, e al torneo successivo avrebbe pensato a Ushijima.
Ma Kageyama, dal canto suo, era più che deciso a non farsi battere.
- Che la partita inizi!- urlò Yuji, mentre la Pluffa e i Bolidi finivano in aria.
Daichi si lanciò subito a prendere la Pluffa, e con sua sorpresa gli avversari non lo seguirono; sembrava... Che li stessero studiando.
Vide il bolide andare verso di lui.
- Kageyama, fagliela vedere!- urlò Daichi, lanciando la palla al ragazzo; il minore non esitò a intercettarla, per poi lanciarla dritta verso Hinata, che in un attimo fece punto.
- Evviva!- esclamò, alzando le braccia al cielo.
- Cavolo, avevamo visto giusto, è proprio un fulmine...- mormorò Hajime, avvicinandosi a Oikawa.
- Già...- il castano sorrise - adesso, sono ancora più certo della mia strategia. Matsukawa, sai cosa fare- dichiaró, e il ragazzo annuì.
Kageyama gli lanciò un'occhiata, ma non fece in tempo a dire nulla perché la Pluffa tornò in campo.
La Karasuno prese nuovamente la palle, ma non ebbero modo per attuare di nuovo quella strategia: infatti, Matsukawa stava tenendo d'occhio uno dei due bolidi, in modo da riuscire a tenere impegnato il piccoletto e impedirgli di tirare.
Se fosse riuscito a farlo di suo sarebbe stato più difficile, ma visto che aveva bisogno del passaggio di Kageyama bastava bloccare la traiettoria tra i due per fare sí che Hinata non tirasse... E iniziasse a innervosirsi per la cosa.
Certo, questo lasciava a Tsukishima solo un Bolide da tenere d'occhio e più strada libera ai Cacciatori... Ma anche quelli della Seijoh erano più liberi, e Iwaizumi si stava rivelando veramente bravo.
- Come immaginavamo... Non sarà così semplice- mormorò Asahi; Daichi annuì e si voltò.
- Arbitro, facciamo un cambio!- urlò.
- Oh, un cambio per la Karasuno... Di Cercatore! Entra Sugawara Koushi, terzo anno, ed esce Kageyama Tobio! Cos'avrá in mente la Karasuno?- urlò Yuji, mentre Suga entrava in campo e Kagayema andava sugli spalti: visto che i Bolidi non si potevano fermare avevano dovuto farlo molto velocemente, ma erano pronti per cui ci erano usciti tranquillamente.
- Tsk- sbuffò Tobio, voltandosi verso il campo: anche se sapeva che era per il bene della squadra, odiava stare in panchina...
- Non ti hanno certo mandato qui perchè ti deprimessi: rimani concentrato sulla partita- gli disse Chikara.
Il ragazzo lo fissò per un attimo, poi tornò a guardare il campo, più che deciso a concentrarsi.
- Ma guarda un po', non pensavo avrebbero sostituito Tobio... Hai qualche asso nella manica, raggio di sole?- commentò Toru con un sorriso, osservando Sugawara; sapeva che quel ragazzo creava strategie molto buone, ma era curioso di vedere come se la sarebbe cavata in una squadra creata su Kageyama.
Sugawara gli rivolse un sorriso.
- Adesso lo vedrai. Tanaka!- urlò, fiondandosi in avanti, e il ragazzo gli passò la palla.
Il ragazzo continuò a volare tra i suoi compagni, lanciando la Pluffa ad Asahi quando notò che il ragazzo era libero, e il castano riuscì a centrare l'anello.
- Wow! Sei stato bravissimo, Sugawara-senpai!- urlò Shoyo con un sorriso.
- Ti ringrazio- rispose il ragazzo - non ho la precisione di Kageyama ma... Se riuscirai a fare un buon lavoro con i bolidi, potrei riuscire a passarti la palla: ricorda che dobbiamo cercare di tenere occupato Oikawa- gli disse con un sorriso.
- Agli ordini!- esclamò Shoyo.
- Non hai mai visto Sugawara giocare in una vera partita giusto?- chiese Chikara, voltandosi verso Kageyama, che scosse la testa.
- A muoversi così tanto non usa molte energie?- chiese Tobio.
- Si è allenato parecchio per questo: sa bene di essere meno veloce di altri Cercatori, per cui ha migliorato molto la sua resistenza. Cerca di dare una mano alla squadra e di valorizzare le azioni di tutti per creare un gioco più armonioso; è il suo stile- affermò il maggiore.
Kageyama tornò a guardare il ragazzo: in effetti, avevano uno stile parecchio diverso...
- Pare che raggio di sole si riesca a muovere bene eh?- commentò Toru - Matsukawa, per ora lascia stare il...-.
- Altro cambio per la Karasuno!-.
Oikawa si voltò, sorpreso nel vedere Hinata uscire velocemente dal campo; riconobbe il ragazzo che stava entrando come Yamaguchi Tadashi, del primo anno, ma non gli sembrava di aver mai sentito parlare di lui.
- Che cosa curiosa- commentò - bè... Mettiamoli alla prova- alzò la mano e Hanamaki gli lanciò la Pluffa.
Il ragazzo iniziò a volare verso la porta avversaria; Tanaka e Daichi gli si pararono davanti per fermarlo, ma prima di avere la strada bloccata Oikawa lanciò la palla a Iwaizumi, che provò a tirarla verso i cerchi; ma Nishinoya la deviò all'ultimo.
- Asahi-san!- urlò, lanciando la palla al ragazzo.
- Tsk- sbuffò Hajime.
- Bè, alle medie era considerato il miglior Portiere che ci fosse: non te la prendere, Iwa-chan- disse Toru, voltandosi.
Vide Yamaguchi colpire il bolide con la mazza e dirigerlo verso di lui.
- Mh? Mi sembra un po' storto- commentò, osservando il bolide: pareva stesse leggermente deviando in basso...
Lo vide sfiorare la sua scopa all'improvviso, anche se non la colpì.
- Impressionante...- mormorò; non era una tecnica che sapevano usare in molti... Ma in fondo, quando siete quattro battitori in squadra e tu sei tra i più scarsi, devi avere un motivo per entrare in campo.
- Tsk- mormorò Tadashi; se fosse riuscito a colpirlo...
- Non pensarci, la prossima volta riuscirà- affermò Kei, passandogli di fianco - ora non distrarti-.
Il ragazzo annuì e strinse con più forza la sua mazza.
- Doppio cambio per la Karasuno, proprio poco prima che il boccino torni in campo!- urlò Yuji.
Oikawa lanciò uno sguardo agli altri: come aveva immaginato, stavano tornando in campo Hinata e Kageyama... Una specie di round finale.
- Siete stati davvero bravi- affermò Kazuhito, mentre Suga e Yamaguchi tornavano insieme dai loro compagni.
- Vi ringrazio- rispose Koushi, voltandosi per guardare il campo.
Kinnoshita lanciò un'occhiata a Yamaguchi, che sembrava leggermente abbattuto.
- Non preoccuparti, era la tua prima partita, ed era una tecnica azzardata: sei stato bravo a reggere la pressione- dichiarò.
- Ti ringrazio- mormorò il ragazzo; ma avrebbe decisamente potuto fare di più...
- Concentratevi sulla partita: non è ancora finita- dichiarò Chikara; Yamaguchi annuì e tornò a guardare.
Il boccino era entrato in campo, ma né Kageyama né Oikawa sembravano intenzionati a provare ad andarlo a prendere.
Anzi, i due Cacciatori si erano messi a dare ancora più ordini di prima: Oikawa stava usando tutta l'irruenza di Iwaizumi per sfondare le fila nemiche e attaccare senza sosta Nishinoya, che stava iniziando ad accusare la stanchezza.
Inoltre, Kunimi, che era rimasto in disparte fino a quel momento, si era posizionato praticamente di fronte alla porta, e adesso stava scattando a recuperare ogni palla che il ragazzo parava per rimandarla subito a Iwaizumi e farlo tirare di nuovo.
Asahi riuscì all'ultimo a intercettare la palla e volò verso l'altra parte del campo, seguito da Daichi e Tanaka, riuscendo grazie ai passaggi con i due amici a fare altri dieci punti.
Kageyama iniziava a essere nervoso: sapeva che Oikawa avrebbe voluto disturggerlo, ma contando il livello delle loro squadre sapeva anche lui che era impossibile surclassarli... Erano praticamente pari, perché non si stava lanciando a prendere il boccino?!
La sua attenzione venne catturata da qualcun altro: Hinata. Doveva usare Hinata per mettergli paura e riuscire a spingerlo a inseguire il boccino; senza lui a dirigere la squadra, la Seijoh avrebbe usato meno schemi, mentre con Daichi a guida della Karasuno potevano riuscire a strappargli più punti mentre lui recuperava il boccino.
Scattò in avanti e Tanaka gli passò la palla; Hinata, vedendolo, sorrise e spinse il bolide più lontano possibile, verso Iwaizumi, in modo da cercare di bloccare l'asso avversario, prima di scattare verso la porta.
Mentre Kageyama lasciava la palla verso Hinata, vide anche un bolide dirigersi verso il ragazzo.
- Sei diventato prevedibile, Tobio- sussurró Toru, passandogli dietro.
Il ragazzo si voltò di scatto, e lo vide andare dritto verso il boccino.
Hinata scattò verso la porta e riuscì a tirare, per poi voltarsi e respingere il bolide.
Avrebbe voluto indirizzarlo verso Oikawa, ma lui e Kagayema si stavano muovendo praticamente insieme; il minore si trovava poco dietro al castano.
Sentiva addosso tutto il nervosismo e la pressione della partita: Oikawa era riuscito a prevederlo... Come?
- Sai, i tuoi ex compagni ancora ti vedono come un re dispositico-. Alzò lo sguardo su Oikawa, che nonostante la velocità e la concentrazione pareva che stesse volando tranquillamente.
- Ma ormai, cambiando squadra, hai finito per adattarti... Era chiaro cosa intendessi fare con quel piccoletto- Toru si voltò appena verso di lui - stai facendo un buon lavoro. Ma ancora... Non è abbastanza- impennò con la scopa e Kageyama per un attimo non ne capí il motivo, prima di rendersi conto che concentrarsi su Oikawa gli aveva fatto perdere di vista il boccino.
Il castano scattò in alto e afferrò la piccola sfera dorata, decretando la fine della partita.
Sorrise e si voltò verso Kageyama, che lo fissava dal basso, uno sguardo pieno di rabbia in volto: lo aveva battuto... Di nuovo...
- Scusami, Tobio-chan, ma penso ti ci vorrá ancora parecchio per battermi- dichiarò, prima di tornare verso la sua squadra.
- Ottimo lavoro a tutti ragazzi- disse con un sorriso.
- Hai indovinato quasi tutte le loro mosse così precisamente che mi fai paura- commentò Takahiro.
- Già, sembrava di essere totalmente guidati da te- sbuffò Kentaro, mentre anche gli altri li raggiungevano.
- Siete stati molto bravi- affermò il castano, continuando a sorridere.
- Che ti avevo detto?- commentò Hajime, lanciando uno sguardo a Oikawa.
- Cosa intendi? Ero sicuro di vincere- affermò il castano, e il moro si trattenne dal lanciarlo giù dalla scopa.
- Però... Kageyama mi sembrava diverso- mormorò Yutaro.
- Ha trovato la sua squadra- Toru lanciò uno sguardo al moro - ma gli ci vorrà ancora un po' per capirlo. Andiamo- disse, allontanandosi.
Kageyama li fissò andare via: aveva lavorato tanto... E per cosa?
- Ragazzi, parleremo dopo; adesso andiamo in spogliatoio- disse Daichi, notando che avevano tutti un'aria piuttosto afflitta.
Loro annuirono e si diressero verso lo spogliatoio.
C'era più silenzio del solito quel giorno, quando Ukai e Takaeda entrarono nella tenda, era quasi innaturale; stavano tutti rimuginando sugli errori compiuti, senza parlare.
- Ecco...- mormorò Keishin.
- Professori, voi sareste disponibile anche questa estate per degli allenamenti speciali?- chiese Daichi, lanciando uno sguardo al resto della squadra, che annuì.
I due rimasero per un attimo sorpresi, poi sorrisero.
- Certo: ci organizzeremo al meglio. Adesso andiamo sugli spalti però: domani sarà il nostro giorno di riposo, ma il giorno dopo dovremo affrontare la Fukurodani, sarà meglio essere pronti- dichiarò.
I ragazzi annuirono e uscirono dallo spogliatoio; dentro, rimasero solo Hinata e Kageyama, che nonostante di solito fossero tra i primi a finire di cambiarsi per poter andare a fare i loro allenamenti, quel giorno stavano ancora finendo.
- Quell'ultimo passaggio...- mormorò Tobio.
- Ho fatto punto- lo interruppe Shoyo.
- Ho perso di vista il boccino, e Oikawa: ho sbagliato- dichiarò il moro.
Hinata si voltò di scatto verso di lui.
- Non hai sbagliato! Abbiamo fatto punto!- dichiarò.
- Si, ma se avessi preso il boccino...-.
- Non era detto che l'avresti preso comunque! Però in questo modo siamo stati sicuri di fare punto- Shoyo gli si avvicinò, fissandolo negli occhi - voglio continuare a fare punti, per cui vedi di non diventare depressoyama. Le prossime partite le vinceremo tutte, e vedrai che alla fine avremo più punti di Oikawa! E al prossimo torneo lo batteremo!- dichiarò.
Kageyama lo fissò per un attimo: aveva provato a dirselo anche lui nella sua mente, eppure detto da Hinata... Quel discorso era mille volte più convincente.
Annuì.
- Si, vinceremo- dichiarò; Hinata sorrise.
- Questa estate dobbiamo assolutamente vederci per allenarci!- esclamò.
- Ovvio Bokè, se ti lascio solo un giorno dimentichi improvvisamente come lanciare una palla- sbuffò Tobio.
- Hey, non è vero!- ribattè il ragazzo, mentre uscivano dalla tenda.
- Si che è vero!-.
I due continuarono a battibeccare mentre tornavano sugli spalti, fin quando la loro attenzione non venne catturata da qualcosa: la partita che si stava svolgendo era tra Inarizaki e Dateko... E la prima squadra stava surclassando la seconda.
Kageyama puntò lo sguardo su Miya Atsumu: gli schemi che stava usando erano... Qualcosa di assurdo.
Quasi faceva ignorare i bolidi ai suoi compagni, eppure Suna riusciva a intercettarli tutti; Kita era davanti alla porta, vicino al portiere, a intercettare i passaggi, ed erano principalmente Osamu e Aran ad andare a fare punto.
Nonostante Aone stesse continuando a provare a prendere Atsumu di mira, il ragazzo non pareva per nulla toccato dalla situazione e continuava a dare ordini ai due ragazzi.
La Dateko aveva una difesa molto solida, si vedeva che gli avversari faticavano a segnare, eppure Atsumu sembrava più che sicuro di vincere.
- Ed ecco che entra in campo il boccino!- urlò Yuji, e la pallina dorata scattò in aria.
Atsumu fece un cenno del capo, e in un attimo entrambi i bolidi vennero diretti verso Koganegawa, che si trovò completamente bloccato.
Aone si piazzò di fronte al compagno, riuscendo a respingerli entrambi, ma ormai il minore aveva perso terreno: provò a lanciarsi verso il boccino, ma i due bolidi tornarono contro di lui, e per quanto Aone cercasse di proteggerlo, e nonostante Futakuchi ne stesse approfittando per segnare, comunque il loro Cercatore era troppo marcato, e alla fine Atsumu prese il boccino senza troppi problemi.
- Fin troppo facile- affermò con un piccolo sorriso: contro una squadra simile non si era neanche dovuto impegnare troppo...
- Certo che le tue tecniche sono sempre al limite del regolamento- commentò Osamu, raggiungendolo.
- Il Quidditch è un gioco che dá molta libertà, mi piace semplicemente esplorare le sue varie caratteristiche- dichiarò il ragazzo, allungando la mano - tieni, io arrivo- affermò, lasciandogli il boccino.
- Dove va?- chiese Aran, raggiungendo Osamu insieme agli altri.
- Da quel ragazzo, probabilmente- commentò Ribtarou, e Osamu annuì.
- Iniziamo ad andare in spogliatoio- disse Shinsuke, voltandosi e allontanandosi con i tre ragazzi, mentre Atsumu raggiungeva Sakusa.
- Allora? Piaciuta la mia vittoria?- chiese con un sorriso.
- Era solo una, non montarti troppo la testa- affermò Kyoomi.
- Bè... Allora, spero che sarai qui domani a vedermi stracciare Oikawa e i suoi- il biondo gli fece l'occhiolino, prima di allontanarsi.
- E mi vuoi dire che non c'è niente...- commentò Motoya, divertito: vedeva spesso suo cugino irritato, ma gli sembrava che quando si trattava del biondino lo fosse in modo diverso...
- Tanta irritazione- sbuffò Kyoomi; però, in effetti era rimasto impressionato dalle sue tecniche e dal modo in cui guidava la squadra...
- Oh, la prossima partita sembra interessante!- esclamò il castano, osservando i giocatori entrare in campo.
- Fukurodani contro Shiratorizawa eh?- mormorò Daichi.
- Allora corvetti caduti, secondo voi chi vincerà?- chiese Tetsuro con un sorriso.
Daichi lo guardò male, e per un attimo maledí mentalmente che Suga si fosse voluto mettere vicino a Yaku...
Hinata si era messo a parlare con Kenma, e visto che Bokuto era in campo non c'era nessuno a tenerlo lontano Kuroo e la sua irritazione.
- Difficile a dirlo: sia Bokuto che Ushijima sono molto bravi... Non si sono mai sfidati, giusto?- chiese Daichi.
- No, anche se conoscendo la bravura di Ushiwaka Bokuto ha sempre voluto provare a batterlo. Però...-.
- Però?-.
- Non saprei, Ushijima ha il supporto di tutta la squadra... Non avendo mai giocato contro di loro, Akashi impiegherà un pochino a capire i loro schemi- mormorò Testuro - speriamo che vada bene... Il vostro quattrocchi che problemi ha? Ieri che avete vinto ha fatto la stessa faccia di oggi- commentò.
Daichi lanciò uno sguardo a Tsukishima.
- Diciamo che... Non esprime molto le sue emozioni- mormorò - ma penso che sia triste quanto quanto noi di avere perso-.
- Tsukki- Tadashi richiamò il ragazzo - tutto bene? Mi sembri molto... Concentrato- mormorò.
- Mh? Si, tutto a posto, osservavo la partita- dichiarò Kei. Yamaguchi lo fissò per un attimo: sapeva che Tsukki considerava, almeno all'apparenza, il Quidditch come un passatempo poco importante... Ma sapeva anche quanto odiasse perdere, e che probabilmente era più frustrato di quanto si credesse.
Serrò le labbra e tornò a guardare il campo: anche lui... Ce l'avrebbe messa tutta per migliorare, a ogni costo.
- Aghashi!- prima che la partita potesse iniziare, Koutaro volò vicino al ragazzo, che stava studiando i loro avversari.
- Dimmi, Bokuto-san- gli disse.
- E se non difendessimo?!- chiese Koutaro con un sorriso.
Akashi aggrottò la fronte.
- Cosa intendi?- gli chiese.
- Mhhh bè, quando fai quella faccia di solito è perché stai pensando a come poterli battere ma ti vengono poche idee... Bloccare Ushiwaka è difficile! E io voglio fare tanti punti!-.
Akashi lo fissò per un attimo, poi fece un piccolo sorriso.
- Ho capito. Allora... Fai più punti possibili, Bokuto-san- gli disse, e gli occhi del ragazzo si illuminarono.
- Certo!- esclamò con un sorriso- ne farò tantissimi!-.
- Però, pare che siano pronti a combattere- ridacchiò Satori - Bokuto è bravo quasi quanto te, giusto, Wakatoshi-kun?-.
Ushijima annuì.
- Sì- confermò; sarebbe stata una partita interessante...
- La partita può iniziare!- urlò Yuji, mentre la Pluffa e i bolidi venivano lanciati in aria.
Le due squadre si misero in posizione, e ovviamente Bokuto scattò subito in avanti per afferrare la Pluffa.
Akashi aveva capito perfettamente cosa intendesse: non avevano le forze necessarie per riuscire a frenare Ushijima ma... Loro non le avevano per frenare Bokuto.
Il loro portiere era bravo, ma Semi era pur sempre in un ruolo che non gli apparteneva; inoltre, Akashi stava facendo in modo che i Bolidi finissero dritti su Tendou e Taichi, cosicché i due ragazzi non potessero pensare di aiutare Ushijima in alcun modo.
Sembrava quasi che le due squadre fossero alla pari: Bokuto e Ushijima continuavano a fare punti su punti quasi uno dopo l'altro, senza mai fermarsi, ignorando totalmente i bolidi che gli sfrecciavano vicino.
Shirabu stava cercando con tutto sé stesso un modo per frenare Bokuto, ma il ragazzo pareva inarrestabile: in quei giorni era decisamente su di giri... In fondo, aveva tutti gli occhi puntati su di lui, aveva vinto contro Kuroo e stava giocando contro una delle squadre più forti che ci fossero.
Inoltre Bokuto, nella sua infinita infantilitá, ne era consapevole: lí non c'era tutta la sua squadra... La sua intera squadra era rappresentata da Akashi, e se voleva che il ragazzo fosse libero di proseguire con il suo ruolo, allora doveva a ogni costo continuare a segnare, e pensare solo a segnare.
In fondo, non c'era nulla che gli uscisse meglio di quello.
La Pluffa entrò nuovamente nell'anello e il ragazzo esultò, un sorriso in volto.
- Certo che è inarrestabile eh?- ridacchiò Satori, leggermente stanco.
- Già, ma anche Ushijima non è da meno- dichiarò Reon, osservando il ragazzo lanciarsi verso gli anelli opposti.
Non appena Goshiki gli passò la palla, il maggiore non esitò a segnare.
- Ed ecco che entra in campo il boccino!- urlò Yuji.
- Vai Aghashi! Prendilo!- urlò Koutaro con un sorriso, mentre afferrava nuovamente la Pluffa.
Akashi sorrise e si lanciò dietro il boccino.
Sapeva bene che tutti pensavano sarebbe stato normale se avessero perso: erano solo due della squadra principale, avevano contro la Shiratorizawa, e Bokuto spesso era imprevedibile; molti probabilmente provavano pena per lui.
Ma quando aveva visto il modo di giocare di Bokuto, aveva pensato che fosse davvero divertente.
Allungò la mano: a malapena sentiva la presenza di Shirabu dietro di lui, che ce la stava mettendo tutta per cercare di raggiungerlo e afferrare il boccino prima di lui.
Ma il moro aveva in mente solo una cosa: Bokuto doveva vincere; quel ragazzo gli aveva sempre detto che in fondo... Loro non potevano fare altro.
Fece un ultimo scatto e la sua mano si chiuse attorno al boccino, segnando la fine della partita.
- La Fukurodani vince!- urlò Yuji.
- Cavolo, quei due fanno paura- rise Tetsuro.
- Li voglio affrontare!- urlarono in coro Shoyo e Tobio.
- Pare che Ushiwaka abbia ricevuto una bella batosta eh?- Toru alzò lo sguardo su Ushijima, che si stava riunendo con la sua squadra.
- Scusate- mormorò Kenjiro, la testa leggermente bassa.
- Bè, è stata una partita... Divertente- rise Satori, osservando Bokuto, che stava raggiungendo Akashi.
- Ce l'abbiamo fatta Aghashi!- esclamò, e il moro si voltò verso di lui, annuendo.
- Sei stato bravissimo Bokuto-san- affermò.
- È perché tu hai creduto tanto nella mia forza!- Koutaro gli posò le mani sulle spalle, tirandolo verso di lui e stampandogli un sonoro bacio sulle labbra che quasi fece volare il minore dalla scopa.
Bokuto sorrise.
- Grazie mille, Aghahsi!- esclamò.
🏐🏐🏐
Altre partite brevi ma... Finale a sorpresa eh?! Mi farò perdonare ancora di più!
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