CAPITOLO XXX.

- Posso parlarti un attimo?- chiese Suguro, fermandosi in mezzo al corridoio e fissando i due ragazzi che aveva di fronte.

I due si fermarono e si voltarono verso di lui.

- Con chi?- chiese Rintarou - Siamo in due-.

- Con il tuo ragazzo- dichiarò Suguro, fissando Osamu.

- Parla pure, tanto con lui non ho segreti- affermò Osamu.

- Quindi lui sa... Come mai ci fossero tracce della tua magia, fuori dalla porta dei bagni delle ragazze al secondo piano?- chiese Suguro, continuando a fissare il ragazzo.

- È vietato fare una passeggiata?- commentò Osamu.

- Sono solo curioso di cosa ci facessi lí-. I due si fissarono per un attimo.

- Non ti devo spiegazioni, posso andare dove voglio- affermò il ragazzo, prima di voltarsi per allontanarsi insieme a Suna.

Daisho serrò appena le labbra: eppure, era più che sicuro...

- Andata male, eh?- commentò Yuji, affiancandolo.

- Non eri costretto a venire con me- affermò Suguro, voltandosi per allontanarsi nella direzione opposta rispetto agli altri due ragazzi.

- L'ultima volta che sei andato avanti da solo, hai rischiato di perdere la tua magia- rise Yuji - e poi ormai siamo amici, non potevo certo lasciarti solo!-.

- Mai detto che siamo amici- borbottò il moro - ma apprezzo che non mi vuoi morto. Puoi riferire tu a Daichi della chiacchierata? Io devo trovare un modo per dirlo a Oikawa senza destare sospetti-.

- Ma certo!- esclamò Yuji, prima di allontanarsi velocemente; non vedeva l'ora di svolgere quella missione... E poi andare a raccontare tutto a Misaki!

- Hana-chan, oggi non ti devi vedere con Terushima?- chiese Yachi, mentre lei e Misaki prendevano le loro cose e uscivano dalla stanza, in modo da incontrarsi con Kyoko e Mika per studiare.

- No, oggi stava un po' con i suoi amici... Il che è un bene, non voglio che passi il tempo a preoccuparsi per me- mormorò Hana.

Yachi la fissò per un attimo.

- Stai... Iniziando a cambiare idea su di lui?- le chiese. La maggiore alzò lo sguardo su di lei, confusa, e Yachi sbarró gli occhi: aveva di nuovo parlato troppo...

- È solo che prima... Cercavi di essere sempre un po' distante nel parlare di lui, mentre adesso sorridi sempre... Ma magari è una mia impressione! Scusami per essermi intromessa!- esclamò.

- Non devi scusarti, non preoccuparti- rispose la castana con un piccolo sorriso - è solo che non ne n'ero accorta, quindi mi hai colta di sorpresa. Ma in effetti ultimamente sto notando sempre di più quanto Yuji sappia essere un ragazzo serio e un grande amico-.

Lo aveva sempre visto come uno che amava solo divertirsi, ma pareva che le stesse dimostrando che sapeva essere anche molto altro. E iniziava a piacerle come cose, ma doveva ancora capire bene come comportarsi...

- Se mi chiedesse di uscire per Natale... Penso che accetterei- mormorò.

Yachi sorrise.

- Secondo me faresti proprio bene!- dichiarò, mentre iniziavano a camminare per il corridoio.

- Ti ringrazio per il tuo aiuto- disse Hana con un sorriso - tu non hai nessuno che ti piaccia? Magari posso ricambiare il favore-.

- Ecco io...- Hitoka deglutì appena - non sono... Interessata a un ragazzo al momento... Però...- mormorò.

- Si tratta di Kyoko-chan, vero?- chiese la maggiore, e la bionda sbarró gli occhi.

- Come lo hai capito?!- esclamò. Hana fece un piccolo sorriso.

- Bè, si vede che la ammiri molto e che sei felice di passare del tempo con lei... Tra tutte le persone che ci sono qui, mi pare quella con cui sei più legata- dichiarò - hai mai pensato di dichiararti?-.

Yachi spalancò la bocca.

- Dichiararmi?!- esclamò - Non so se ci riuscirei mai...-.

- Provarci non costa nulla: Kyoko è una brava ragazza, di sicuro non ti tratterà male, e si trova molto bene con te, no?- fece notare Hana.

- Si ma...- mormorò Hitoka.

- Yachi! Hana!-. Alzarono lo sguardo e videro Kyoko e Mika andare verso di loro.

- Ciao- salutò Hitoka, arrossendo appena; adesso che ne avevano parlato, si sentiva leggermente nervosa...

- Ciao; di cosa parlavate così animatamente?- chiese Mika.

- Bè, tra non molto sarà Natale... Visto che io e te saremo con Terushima e Daisho, pensavamo che sarebbe un'idea carina se Kyoko e Hitoka si facessero un giretto- dichiarò Hana.

Yachi sbarró gli occhi: avrebbe dovuto farlo davvero?!

- A me sembra un'idea carina- affermò Kyoko con un piccolo sorriso, e la bionda si sentì arrossire.

- Spero... Che passeremo una bella giornata!- esclamò; non avrebbe di sicuro sprecato quell'occasione.

- Perfetto, direi che siamo tutte organizzate! Dove ci mettiamo a ripassare?- chiese Mika con un sorriso.

- Andiamo fuori?- propose Hana; le altre tre ragazze annuirono e si diressero verso il cortile.

Yachi lanciò un'occhiata a Kyoko: chissà se avrebbe avuto l'occasione di dirle cosa provava...

- Spero che Goshiki abbia avuto l'occasione di dichiararsi bene bene!- esclamò Satori, mentre osservava l'aquila volare davanti a lui nella camera da letto - Non ho voluto stargli troppo addosso, ma lui e Koganegawa sono troppo carini insieme! Goshiki sembra tanto felice con lui!-.

- Tu ci capisci molto di ste cose- commentò Wakatoshi, seduto sul letto di fianco a lui.

- Bè, quando non avevo amici leggevo spesso storie d'amore- rise Satori - quindi mi ci sono appassionato! Tu non hai mai letto niente di simile?-.

- Sono sempre stato più un tipo d'azione- dichiarò Wakatoshi.

- Oh, lo so bene- Satori gli fece l'occhiolino, poi tornò a guardare l'aquila: da quando aveva imparato a lanciare l'incantesimo, lo faceva praticamente tutti i giorni.

- Come mai lo stai provando così tanto? Ormai ti viene- fece notare Wakatoshi.

- Mi fa sentire al sicuro e felice... Come te- sussurró Satori, allungando la mano e posandola su quella del ragazzo - non voglio perdere questa sensazione-.

Ushijima fece un piccolo sorriso.

- Non la perderai- dichiarò, stringendo la sua mano - te lo posso assicurare-.

Tendou sorrise e poggiò la testa sulla sua spalla.

- Sei davvero un ragazzo dolce, Wakatoshi-kun- sussurró.

- Ti ringrazio, ma lo sono solo con te- fece notare il più alto.

- Il che lo rende ancora meglio- rise Satori - mi piace di più così- affermò.

Si sentiva... Davvero rilassato

I due ragazzi rimasero in silenzio ancora per qualche minuto, mentre l'aquila sveniva da davanti a loro.

- Bene: andiamo a fare un giro!- esclamò Satori, saltando giù dal letto - Spero di incontrare i senpai di Koga Koga... Voglio sapere quando organizziamo il matrimonio!-.

- Non sembra anche a voi che ultimamente Tendou ci giri molto intorno?- borbottó Kenji, mentre osservava le piante nella serra - Quel ragazzo vuole fare accoppiare il nostro Cercatore con il loro primino...-.

- Bè, contando che è stato Koganegawa il primo a provarci con Goshiki, è normale- fece notare Kaname - non pensi Aone?-. Il ragazzo annuì.

- Anche questo è vero- mormorò Kenji. Aone gli lanciò un'occhiata: ultimamente il ragazzo gli pareva più nervoso del solito... Anche in quel momento, era decisamente pensieroso.

- Non ti sta bene?- chiese Kaname.

- Può fare un po' quello che vuole, ma spero non simpatizzi troppo con il nemico, visto che lo distruggeremo- affermò Kenji.

Moniwa lanciò un'occhiata ad Aone, che scrollò le spalle.

Il moro sospirò e tornò a guardare Futakuchi.

- Va... Tutto bene? Mi sembri più aggressivo del solito- mormorò.

- Sono più che tranquillo, non preoccuparti: sto solo pensando alle nostre prossime tattiche- mormorò il castano; erano i più deboli, sapeva bene che probabilmente non avrebbero avuto molte possibilità, ma non per questo si sarebbe arreso.

Si sentì afferrare per la mano e trascinare fuori dalla serra.

- Tutto bene?- chiese, confuso dal gesto di Aone.

Il più alto si fermò e si voltò verso di lui.

- Siamo forti. Tu lo sei- affermò.

Futakuchi lo fissò per un attimo. Era una frase molto semplice, sapeva bene cosa gli stesse dicendo, lo aveva pensato più volte anche lui: loro erano forti, avevano anche messo in difficoltà molte squadre... Semplicemente, si erano trovati contro a squadre troppo forti per loro.

Però, sentirlo dire da quel ragazzo che usava le sue parole solo per cose importanti, sapere che le stava usando per lui, che stava cercando di farlo stare meglio... Lo fece sentire davvero forte.

Fece un piccolo sorriso, cercando di nascondere il fatto che era leggermente commosso, e che per qualche motivo un paio di lacrime stavano iniziando a scivolare lungo le sue guance.

Deciso a fare ancora di più per quel ragazzo che per lui aveva fatto tutto, Aone gli si avvicinò e gli posò le mani sulle guance; gli accarezzò dolcemente le lacrime con le dita, prima di chinarsi verso di lui e unire le loro labbra.

Futakuchi sbarró gli occhi, preso totalmente alla sprovvista, prima di chiuderli e abbandonarsi al calore che gli trasmetteva Aone.

Era una sensazione veramente bellissima...

Aone si staccò da lui e lo fissò mentre il ragazzo riapriva gli occhi. Futakuchi sorrise.

- Non devi certo scusarti... Hai fatto bene- sussurrò, avvicinandosi appena a lui - anzi, scommetto che potresti farmi sentire ancora meglio...-.

Senza farselo ripetere due volte, Aone se lo caricò su una spalla e si diresse verso l'interno della struttura, facendo ridere il ragazzo.

Andava così di fretta che per poco non investì Inuoka e Shibayama, che invece stavano uscendo in quel momento, tenendosi per mano.

- Penso... Che si siano appena messi insieme- rise So - sono felice per loro!-.

- Anche io- mormoró Yuki - ma dici che è sicuro andare nella serra ora...?-. Inuoka rise nuovamente.

- Se si sono allontanati, vuol dire che è sicuro. Ti va di continuare il nostro giro?-. Il moro fece un piccolo sorriso e annuì, poi entrambi ripresero a camminare verso la serra, sperando di non trovare nessuno che gli impedisse di svolgere la loro missione.

- Perché proprio a noi Oikawa doveva affidare una missione così difficile?- mormorò Akira.

- Bè, perché si tratta per la maggior parte di stare seduti e non fare casino, e tu in questo sei bravo... Oltre a essere molto intelligente- fece notare Yutaro, seduto con il ragazzo nella sala da pranzo.

Quel giorno non c'era molta gente lì a studiare, il che era una fortuna perché potevano vedere meglio i loro obiettivi, ma anche una sfortuna perché i due ragazzi avrebbero potuto notare loro.

Non che stessero facendo molto, in fondo quello era uno dei luoghi migliori per studiare insieme... Sperava solo che ai due ragazzi non sembrasse troppo strano.

- Perché quei due ci stanno fissando?- mormorò Aran, cercando di non voltarsi; ma si sentiva leggermente inquietato...

- Intendi i due della squadra di Oikawa?- Shinsuke lanciò uno sguardo ai due ragazzi, che però erano tornati a guardare le loro cose.

- Già- mormorò il moro.

- Sai che Oikawa sta facendo qualcosa in giro, probabilmente ci osservano in generale... Ultimamente ha anche provato a tenere d'occhio i gemelli- affermò Shinsuke, tornando a guardare il suo libro.

- La cosa non ti preoccupa?-. Kita scrollò le spalle.

- Sono ragazzi grandi e in gamba; e poi, se servirà a fargli calare i sospetti su di loro, è anche meglio, no?- commentò.

Aran per un attimo non rispose.

- E se invece i suoi sospetti.... Non fossero ingiustificati?- mormorò - Non sto dicendo che stanno per forza facendo qualcosa! Li conosco da anni, sanno essere dei veri rimpiscatole ma non sono cattive persone. Però...-.

Kita per un attimo non rispose: ci aveva pensato anche lui, soprattutto visto che ultimamente Atsumu andava parecchio in giro a fare cose che lui non aveva idea di cosa fossero; però...

- Se accadrà qualcosa, accadrà- mormorò - al momento, preferisco concentrarmi su altro-.

Aran annuì e continuò a osservare il ragazzo, che sembrava stare facendo di tutto per tornare a concentrarsi sui suoi libri.

Se veramente avessero scoperto che quei due c'entravano qualcosa, probabilmente Kita non sarebbe stato per niente bene.

Serrò appena le labbra.

- Ti va di andare a fare un giro per Natale? Visto che immagino tutti saranno un po' occupati- mormorò.

Kita alzò lo sguardo su di lui, leggermente sorpreso; poi fece un piccolo sorriso.

- Volentieri- rispose, prima di tornare a guardare il suo libro.

Aran serrò appena le labbra: non sapeva cosa sarebbe successo, ma sperava, almeno a Natale, di regalargli una giornata di felicità.

- Capite?! Sarà il Natale più triste della mia vita! Non solo non lo passerò con nessuno, ma voi sarete anche tutti impegnati!- si lamentó Taketora - Cosa dovrei fare?!-.

- Potresti dare una mega festa per single!- esclamò Yu con un sorriso.

- Penso verrebbe solo Watari... Forse Moniwa- borbottó Taketora - qui anche chi ancora non è fidanzato passa il tempo con l'altra persona... E i due single della Shiratorizawa mi ignorano...-.

- Mi dispiace, questa volta potrò esserti poco d'aiuto- Yu lanciò uno sguardo ad Asahi, seduto non molto distante da loro a parlare con Ennoshita.

Quel giorno avevano pensato di fare una pausa dallo studio, una specie di regalo dei due visto che i tre ragazzi si stavano impegnando parecchio, e anche se faceva un po' freddo avevano deciso di starsene un po' in giardino.

- Lo so lo so- borbottó Taketora - sono felice per voi, ma vi odio- si lamentó.

- Ti ricordo che io ancora non ho un appuntamento ufficiale... Devo trovare il modo di chiederglielo- mormorò Ryunosuke, osservando Ennoshita.

- Quanto ti manca ancora prima di poterti dichiarare di nuovo?- gli chiese Taketora.

- Troppo- sbuffò Ryunosuke - gli undici mesi arriveranno a febbraio... Ma prima di quelli non intendo arrendermi!- dichiarò - e dopo, lo conquisterò sicuramente!-.

- Così si fa Ryu!-.

- Tanaka, ti invidio profondamente- sospirò Taketora, e il ragazzo sorrise.

- Pare che Tanaka sia davvero deciso a conquistarti, eh?- commentò Asahi.

- Già- mormorò Chikara, leggermente imbarazzato - non so come mai ma... Pare che ci tenga davvero...-.

- Non ne sei felice?- gli chiese il castano, voltandosi verso di lui.

- In realtà molto- sussurró il moro; in quel periodo, gli stava mostrando che intendeva veramente le parole che aveva detto, e lui iniziava a fidarsi sempre di più della veridicitá dei suoi sentimenti.

Sperava solo che Tanaka non si stufasse all'improvviso... Forse avrebbe dovuto dirgli qualcosa...

- Scusami, li raggiungo un attimo; inizia a fare freddo e non vorrei che Noya si prendesse il raffreddore- Asahi tirò fuori la bacchetta, lanciando un "Accio" silenzioso, e poco dopo una sciarpa volò verso di loro.

Il ragazzo si alzò e si diresse verso i tre minori.

- Yu- si chinò di fianco al ragazzo e lo avvolse dolcemente nella sciarpa - cerca di non ammalarti proprio ora-. Il minore sorrise e si voltò e lasciargli un bacio sulla guancia.

- Sei davvero premuroso, Asahi-san! Non preoccuparti, non intendo ammalarmi, non posso certo rinunciare al nostro appuntamento di Natale- gli fece l'occhiolino e il maggiore arrossì leggermente.

- Non so se dire che sono carini o troppo sdolcinati- borbottó Taketora.

- Tutta invidia la tua- affermò Yu, facendogli l'occhiolino.

- Prova a entrare per sbaglio nella sala comune prima del previsto e provare ad andare nella tua stanza... Vedrai che non li considererai più né carini né sdolcinati- borbottó Ryunosuke.

- Ti avevo avvisato di non tornare così presto!- esclamò Yu.

- Non pensavo impiegaste così tanto! Davvero, complimenti per la resistenza!-. Asahi diventò completamente rosso mentre Nishinoya fece il segno della vittoria.

- Siete fortunati a essere nella stessa casa, eh?- commentò Chikara.

- Sí, anche se mi chiedo ancora come abbia fatto a finirci- sospirò Asahi.

- Perché sei super forte e sai essere anche super deciso e coraggioso! Solo che devi trovare i momenti giusti- affermò Yu con un sorriso.

Asahi gli rivolse un sorriso.

- Probabilmente è merito anche tuo- affermò, scompigliandogli appena i capelli.

- Chikara, già che siamo tutti qui, ti posso parlare un attimo?- chiese Ryunosuke, alzandosi.

- Certo- rispose il ragazzo.

- Buona fortuna!- gli urlò Taketora, mentre i due si allontanavano appena.

- Puoi farcela Ryu!-.

Tanaka arrossì.

- Che due idioti- borbottó, ed Ennoshita rise appena.

- Di cosa mi volevi parlare?- gli chiese.

- Ecco io...- mormorò Ryunosuke, leggermente imbarazzato - presto sarà Natale, e so che la nostra situazione è ancora in stallo ma... Come ti ho detto, sono deciso a dimostrarti quanto mi piaci, per cui... Mi farebbe piacere passare il giorno di Natale insieme a te!-.

Non sapeva se il ragazzo avrebbe detto di sì, vista la loro situazione, ma lui di sicuro non si sarebbe arreso.

Ennoshita fece un piccolo sorriso.

- A me piacerebbe- affermò.

- Davvero?!- rispose Ryunosuke, leggermente sorpreso che fosse stato così semplice - Cioè, ne sono super felice ovviamente! Solo non mi aspettavo che... Con tutto ciò che è successo...-.

- Non puoi mostrarmi i tuoi sentimenti se non te ne dò la possibilità, no?- fece notare Chikara, e il ragazzo sorrise.

- Ce la metterò tutta!- dichiarò.

- Ne sono sicuro. Vado a vedere come se la stanno cavando Kinnoshita e Narita; ci vediamo dopo- il moro si avvicinò, leggermente in imbarazzo, e gli lasciò un bacio veloce sulla guancia, prima di allontanarsi velocemente.

Tanaka rimase un attimo immobile, colto alla sprovvista, poi si portò una mano alla guancia e fece un piccolo sorriso.

- Grande Ryu!- Yu raggiunse l'amico e gli diede una pacca sulla spalla - È andata bene eh?- commentò.

- Decisamente!- Ryunosuke si voltò verso di lui - Devi assolutamente aiutarmi a capire dove portarlo! E come vestirmi, come comportarmi, cosa dovrei fare, quali mosse sono troppo avventate... Tutto!-.

- Non preoccuparti, ti aiuterò volentieri: ormai sono un super esperto!- dichiarò Yu.

- Tu sei saltato addosso ad Asahi dopo due anni che vi conoscevate- fece notare Taketora.

- Ma io almeno sono saltato addosso a qualcuno-.

- Potete fare questi discorsi quando non ci sono?- borbottó Asahi, imbarazzato: e dire che sapeva a cosa andasse incontro quando si era messo con quel ragazzo...

- Perché? Vorresti che fosse qualcun altro?- commentò Yu. Asahi lo guardò male.

- Ci tieni a uscire per Natale?- borbottó.

- Non potresti mai rinunciare- Yu si avvicinò a lui e gli lasciò un bacio sulla guancia, prima di tornare dall'amico - affidati a me Ryu: avrai un appuntamento di Natale incredibile!- esclamò.

- Pare che il Natale stia emozionando tutti, eh?- commentò Ittetsu, osservando fuori dalla finestra: i ragazzi sembravano molto rilassati in quel periodo... Era un bene, quando erano tornati si avvertiva un certo nervosismo.

- Già... Spero che il preside non si aspetti che rinunciamo al nostro appuntamento per tenere d'occhio quei ragazzini- borbottò Keishin.

- Dipende anche da cosa vorranno fare... Alcuni probabilmente preferiranno andare a Hogsmeade, quindi qualcuno dovrà accompagnarli- fece notare il moro - di sicuro non andrà tuo nonno, sarà impegnato con il professor Nekomata-.

- Non voglio immaginarmi a fare cosa...- sospirò Keishin - però almeno, se si tratta di Hogsmeade potrebbero anche andare Shimada e Takinoue. Così noi dovremo tenere d'occhio solo quelli che rimangono al castello-.

- Ti ricordo che anche loro avranno un appuntamento in corso- fece notare Ittetsu, divertito.

- Bè, possono farlo il giorno dopo-.

- Spera che nessuno usi questa risposta contro di noi... Piuttosto, abbiamo trovato novità?-. Ukai scosse la testa.

- Il bagno sembra pulito, e non ci sono libri che sono spariti o simili. Gli ingredienti per le pozioni sono più difficili da tenere d'occhio, visto che sono a disposizione dei ragazzi, ma non pare mancare niente di fondamentale. Eppure, quella presenza strana ogni tanto pare esserci ancora...-.

Non riuscivano a capire da dove venisse: erano sempre in all'erta, quindi tutti i professori si erano resi conto che ogni tanto accadeva qualcosa di strano e di oscuro.

Ma non riuscivano a capire da dove venisse, sembrava arrivare ogni volta da lati diversi del castello, e ogni volta che gli sembrava di averla raggiunta non trovavano mai niente.

- Potrebbe essere semplicemente qualche rimando della leggenda? In fondo, un tempo questo castello era veramente usato come scuola di magia, quindi magari è rimasto qualche rimasuglio- fece notare Ittetsu; preferiva decisamente quell'opzione al fatto che qualcuno dei loro studenti stesse combinando qualcosa...

- Potrebbe essere che avere così tanta magia abbia risvegliato qualcosa, però... È comunque strano- mormorò Keishin - dobbiamo prestare molta attenzione-.

Takaeda annuì.

- E pensare che è già quasi passato un anno... Questi mesi dal ritorno dei ragazzi sono volati- commentò, tornando a guardare fuori.

- Meglio goderci quando il tempo vola: dopo Natale ci saranno gli esami e il torneo di Quidditch, saranno decisamente tutti più impegnati- affermò Keishin.

Quello era stato un momento di calma relativa per fortuna, ma di sicuro non sarebbe durata per sempre...

- Per fortuna siete qui!-. I due ragazzi si voltarono, e videro Shimada e Takinoue andare loro incontro.

- Che succede?- chiese Keishin, preoccupato da quella corsa improvvisa.

- Il professor Nekomata si è accorto che effettivamente alcune cose mancano dall'aula di Pozioni- affermò il biondo.

I due ragazzi si irrigidirono.

- Che cosa?- chiese Keishin.

- Sangue di unicorno. Piume di Fenice. Alcune foglie del Platano Picchiatore. Pezzi di guscio di un uovo di drago. Il pezzo di uno specchio. Un Bezoar. E infine... Uno dei boccini d'oro-.

- Ma sono tutti...- mormorò Itettsu, facendo un rapido calcolo.

Shimada annuì.

- Li ho detto in ordine apposta. Gli oggetti mancanti... Sono tutti collegati alla Leggenda- affermò.

- E chiunque sia a lavorare nell'ombra, ha portato qui i Dissennatori...- mormorò Keishin - che cosa... Sta cercando di fare?-.

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