CAPITOLO XXXI.

- E pure a Natale, ci tocca tenere d'occhio i ragazzi...- mormorò Yusuke, mentre comparivano a Hogsmeade.

- Almeno non sono tutti, alcuni hanno deciso di rimanere al castello- Makoto si voltò - le regole le conoscete; passate un buon Natale!- disse.

- Grazie mille- risposero i ragazzi presenti, prima di allontanarsi verso le loro mete.

- Grazie per avermi proposto questa uscita, mi serviva staccare un po'- affermò Koushi con un sorriso.

- Ho immaginato che ti sarebbe potuto piacere fare un giro per Hogsmeade in tranquillità... Soprattutto ora che è innevata- dichiarò Daichi.

- Hai avuto un'ottima idea... Questa città è davvero uno spettacolo- sussurró Koushi, guardandosi intorno. Il moro lo fissò per un attimo.

- Vieni con me- gli prese la mano e iniziò a camminare. Sugawara lo seguì, dando la colpa del suo rossore al freddo del luogo, fino a quando non si trovarono su una piccola collinetta.

- Da qui si vede ancora meglio!- esclamò Koushi, sorridendo - C'è davvero una vista pazzesca-.

Daichi lo fissò, felice che quel ragazzo potesse prendersi un attimo di meritato riposo. Da quando era piccolo aveva sempre vissuto in mezzo alla magia, per lui era una cosa normale, quindi spesso le cose che si riuscivano a fare con la bacchetta non gli sembravano spettacolari.

Poi, aveva visto lui: un ragazzo che si impegnava con tutto sé stesso e usava la magia per creare cose fantastiche, per aiutare gli altri e portare sorrisi.

Da quel momento aveva iniziato a piacergli davvero la magia; Suga... Aveva sempre rappresentato la sua magia.

Un giorno, avrebbe avuto il coraggio di dirglielo; e forse un giorno... Avrebbe potuto avere quella magia al suo fianco per sempre.

- Aghashi, rimani al mio fianco così ti scaldo io!- esclamò Koutaro con un sorriso.

- Bokuto-san, sai che se mi stringi così non riesco a camminare vero?- fece notare il minore, osservando il braccio di Bokuto attorno alla sua vita, che lo teneva stretto al ragazzo.

- Ma così sono certo che nessuno ti porti via!- esclamò Koutaro con un sorriso.

- Perché qualcuno dovrebbe farlo?-.

- Perché tu sei fantastico Aghashi! E sei bellissimo!- dichiarò il maggiore, continuando a sorridere - E ti voglio tutto per me, per cui ti tengo vicino vicino-.

Akashi arrossì leggermente.

- Allora... Farò in modo di starti tanto vicino- sussurró - sicuro di non voler andare subito a mangiare? Non vorrei che ti venisse fame-.

- Super sicuro!- dichiarò Koutaro - Prima voglio divertirmi un po' con te, Aghashi!-.

Il minore sorrise; quel ragazzo era davvero incredibile... Riusciva a farlo stare totalmente tranquillo anche in una situazione come quella.

Si sentiva davvero fortunato a poter stare con lui: era certo che avrebbero passato un appuntamento fantastico.

- Benvenuto al nostro primo appuntamento!- esclamò Ryunosuke, mentre il cameriere mostrava a lui ed Ennoshita il tavolo dove avrebbero cenato, che era stato sistemato per l'occasione un po' lontano dagli altri, con alcune candele a scaldare l'atmosfera.

- Ti ringrazio- disse Chikara, leggermente imbarazzato - hai avuto una buona idea a venire a mangiare ai Tre Manici di Scopa, non sapevo che per questi eventi organizzassero cene romantiche-.

- Ho fatto un po' di ricerche- Ryunosuke si avvicinò al tavolo e tirò indietro una delle sedie - accomodati-.

- Ti ringrazio- nel sedersi, il moro non poté fare a meno di notare che anche Tanaka era decisamente molto nervoso...

Il ragazzo si sedette di fronte a lui, cercando di non mostrare tutta la sua ansia.

Ennoshita fece un piccolo sorriso.

- Tanaka, non essere così nervoso: hai ancora due mesi per mostrarmi che ti piaccio, no? Non serve certo che tiri fuori tutto adesso. Divertiti come fai sempre, è una cosa che mi piace molto di te- dichiarò.

Tanaka lo fissò per un attimo: quel ragazzo...

- Sei davvero fantastico, Chikara- sussurró, facendo arrossire il moro.

- Voglio solo... Che entrambi ci godiamo questo momento al meglio- sussurró.

- Allora lo faremo!- esclamò Ryunosuke; in fondo conosceva quel ragazzo, non aveva motivo di essere in ansia.

- Meno male, non avrei sopportato la tensione tutto il tempo- sospirò Chikara, facendolo ridere.

- Non preoccuparti, ora mi sono calmato e sono pronto per il nostro appuntamento! E a proposito, chissà come sta andando l'uscita tra single di Yamamoto e gli altri...-.

- Sono felice che siate venuti tutti!- esclamò Taketora, osservando Watari, Moniwa, Reon e Taichi.

- Bè, sarebbe stato un po' triste rimanere chiusi in camera il giorno di Natale- commentò Taichi.

- Almeno qui potremo divertirci- affermò Shinji con un sorriso.

- Ma... Dobbiamo per forza cenare qui?- commentò Reon, osservando il locale davanti al cui si erano fermati.

- Me lo chiedevo anch'io... Il pub "Testa di Porco" non è proprio un luogo ideale per Natale...- mormorò Kaname.

- Bè, visto che non abbiamo nessuno, meglio non fare nulla di troppo romantico!- affermò Taketora, aprendo la porta del locale - Di sicuro, non rischiamo di trovarci qualche coppietta felice!-.

- Oh, anche voi qui?-. Yamamoto si voltò di scatto e sbarró gli occhi nel vedere Aone e Futakuchi seduti a un tavolo.

- Che cosa... Niente, lasciate stare, non voglio sapere nulla. Buon appuntamento- borbottó il ragazzo, prima di dirigersi con gli altri verso il loro tavolo.

- Te l'avevo detto che era una buona idea venire qui- rise Kenji.

Aone annuì e si guardò appena intorno.

- Hai ragione, è proprio vuoto... Meglio, abbiamo più tempo per stare tra di noi. Non ti facevo tipo da appuntamenti di Natale, sai?- commentò il castano.

Aone tornò a fissarlo.

- Si, hai ragione: in fondo è tra di noi, non c'è nulla di cui preoccuparsi- affermò Kenji con un sorriso.

Aone annuì: in fondo erano insieme e si conoscevano da anni, sapevano quali fossero i loro modi per esprimere sentimenti, non avrebbero avuto alcun problema a farlo anche quella sera.

- Sarà decisamente l'appuntamento migliore del mondo-.

- Ti darò un appuntamento magnifico!- esclamò Yuji con un sorriso - Ho pensato di fare una passeggiata, prima di andare a mangiare, così ci viene ancora più fame! Per te va bene?-.

- Si... È una buona idea- mormorò Hana, la testa bassa.

- Va tutto bene? Non sei felice di essere qui con me?- le chiese il ragazzo, leggermente preoccupato: non gli sembrava che fosse troppo in forma...

- Nono! Non è quello!- esclamò Hana, alzando lo sguardo su di lui - È solo che... Sono un po' nervosa- ammise.

Avevano passato tanto tempo insieme, ma quello era il primo appuntamento romantico ufficiale. Il cuore le batteva molto più forte di quanto avesse creduto...

- Se preferisci, possiamo tornare indietro: magari possiamo stare un po' tranquilli al castello!- dichiarò Yuji con un sorriso.

- Non serve!- esclamò la ragazza - Tra un attimo mi tranquillizzo, è solo che non ci sono abituata-.

Terushima la fissò ancora per un attimo, poi allungò la mano e prese dolcemente quella della castana.

- Perché non lasci fare a me? Sono un po' idiota, quindi sono bravo ad alleggerire le situazioni!- esclamò con un sorriso - Così magari ti sentirai meglio-.

Ad Hana sfuggì un sorriso: sarà anche stato idiota, ma di sicuro era bravo a fare sentire meglio gli altri...

- Sono sicura che mi farai divertire molto- dichiarò; gli occhi del ragazzo si illuminarono.

- Ci puoi scommettere! Andiamo!- esclamò, iniziando a camminare velocemente, emozionato.

Misaki fece un piccolo sorriso; stava già iniziando a rilassarsi... Era certa che sarebbe stato un appuntamento davvero divertente.

- Spero che Hana-chan si stia divertendo! Era un po' nervosa al pensiero della loro prima uscita- affermò Mika con un sorriso.

- Con quanto riesce a essere esaltato quel ragazzo, dubito avrà troppi problemi- borbottó Suguro; ogni tanto si era trovato a ridere pure lui per quel deficiente...

- Lo spero tanto! E nel frattempo, ci godremo la nostra cena ai "Tre manici di scopa"!- esclamò la ragazza; ultimamente non avevano avuto molta possibilità di appuntamento, quindi era felice di poter uscire con lui.

- Spero che sia buona... Noto che ti stai divertendo molto con le tue nuove amiche- commentò Suguro; anche se gli dispiaceva poter passare meno tempo con lei, era comunque contento che avesse delle amiche con cui le piacesse passare il tempo.

- Sí, sono davvero simpatiche! Sono diverse da quelle che avevo prima, ma mi sento rilassata con loro- dichiarò la ragazza con un sorriso.

Anche il moro sorrise.

- Ne sono molto felice; sei una ragazza fantastica Mika, per cui meriti di trovarti amiche che lo comprendano- dichiarò. La ragazza lo fissò per un attimo, poi sorrise.

- Sei davvero un bravo ragazzo- affermò, e il moro arrossì leggermente; in realtà, era così solo con lei... Ma avrebbe fatto di tutto per quella ragazza, per cui era normale.

Mika sorrise, felice di essere potuta arrivare fin lì con più; si chiedeva se le sue amiche invece stessero riuscendo ad avere un inizio...

- Non pensavo che la sala da tè di Madame Piedi burro potesse essere usata anche per le cene- mormorò Hitoka, guardandosi intorno; c'erano anche poche persone...

- Neanche io, ma è stato un bene, visto che di sicuro è molto meno affollato di altri locali- dichiarò la maggiore con un sorriso - hai avuto proprio una buona idea!-.

- Ti ringrazio- rispose Hitoka con un sorriso; era parecchio nervosa, aveva usato tutto il mese precedente per organizzare quell'uscita, sperava che andasse bene...

- Non devi essere così nervosa Hitoka, quando scegli di uscire con qualcuno dovrebbe essere una persona che ti fa stare tranquilla- fece notare Kyoko.

- Mi sento tranquilla! Cioè insomma, sono nervosa ma... È solo perché non sono mai... Andata a una cena sola con qualcuno... E sono un po' nervosa in generale... Ma con te mi trovo benissimo! Nonostante tu sia una delle ragazze più belle e intelligenti che conosca, comunque il fatto di essere al tuo fianco non mi blocca, anzi mi sprona a migliorare! Per cui sono davvero felice di essere qui con te!- dichiarò Hitoka.

Si rese conto di cosa avesse detto quando notò la maggiore arrossire leggermente; sbarró gli occhi: aveva decisamente esagerato...

- Scusami, non volevo essere esagerata! Io...-.

- Sai che sei la prima con cui esco, Hitoka-chan?- la interruppe la maggiore - Non mi sono mai sentita così bene e libera di parlare con nessuno prima, quindi anche quando provavano a invitarmi rifiutavo sempre. Invece, con te... Sono stata davvero felice di venire qui. Per cui sono felice che tu mi abbia detto queste cose: è giusto... Che siamo sincere tra di noi; così... Potremo diventare ancora più unite- affermò con un sorriso.

Yachi lo fissò per un attimo: poteva... Era il momento giusto?

- Ecco, a essere totalmente onesta, io...- serrò appena le labbra: poteva farcela.

- Io ho deciso di organizzare tutto questo perché... Tu mi piaci!- disse le ultime parole talmente velocemente che per un attimo temette che la maggiore non avesse capito.

Invece, Kyoko sorrise: era rimasta un po' sorpresa, però... Era molto felice di sentire quelle parole; al contrario delle volte precedenti in cui qualcuno le si era dichiarato non era in ansia, anzi... Ne era molto contenta.

- Anche tu- sussurró, e Yachi sbarró gli occhi.

- Io... Davvero?!-. Kyoko annuì e si alzò.

- All'inizio mi sembrava un po' strano che mi fosse venuto tutto così naturale con te, però... Tu in fondo sei una ragazza fantastica, che nonostante le sue paure si impegna al massimo in tutto e cerca di fare del suo meglio per stare vicino alle persone. Mi sono resa conto... Che è qualcosa che mi piace davvero molto. E sono felice di sapere di piacere a una persona tanto fantastica- dichiarò, mentre si dirigeva dalla sua parte del tavolo.

Anche Yachi si alzò, il cuore che le batteva a mille.

- Io... Ho ancora tanta strada da fare, ma farò sempre del mio meglio! Anche per continuare... A farti sentire bene!- dichiarò, e la maggiore sorrise.

- Ne sono sicura- dichiarò, allungando una mano e posandogliela delicatamente sulla guancia.

Yachi deglutì appena; poi, facendosi coraggio, si mise leggermente in punta di piedi, avvicinandosi al volto della ragazza e unendo dolcemente le loro labbra.

Kyoko chiuse gli occhi mentre ricambiava il bacio, avvicinandosi leggermente di più alla ragazza.

Anche lei... Ce l'avrebbe messa tutta.

- Wow, ce l'hai messa proprio tutta per questo appuntamento!- esclamò Satori, guardandosi intorno: Ushijima non solo si era vestito elegante, ma aveva anche prenotato una saletta privata...

- Bè, è il nostro primo appuntamento di Natale, volevo che fosse memorabile- dichiarò Wakatoshi.

- Sono con te, ovviamente sarà memorabile!- esclamò Satori con un sorriso, voltandosi verso di lui - Cos'altro hai organizzato?!-.

- Un giro in libreria, dei dolci da Madame Piediburro, e ho pensato che dopo ci saremmo potuti guardare un film in stanza- rispose Wakatoshi - non sono molto bravo con queste cose, per cui ho dovuto chiedere qualche consiglio-.

- Sei davvero un tesoro Wakatoshi-kun!- esclamò Satori, continuando a sorridere - Non vedo l'ora di vivere tutto ciò che hai organizzato per me!-.

- Spero tu abbia organizzato qualcosa di decente, per avermi fatto venire fino a qui-. Atsumu si voltò, e sorrise nel vedere Sakusa andargli incontro.

- Il fatto che tu abbia accettato un appuntamento di Natale con me la dice lunga; pensavo non mi sopportassi- commentò. Sakusa alzò gli occhi al cielo.

- Non avevo nulla da fare- dichiaró.

- Certo, fingerò di crederti...-.

- Ti avviso, se mi porti in qualche luogo sporco o pieno di gente, ti mollo qui e me ne vado- affermò Kyoomi.

- Vorrà dire che troveremo un posto appartato- Atsumu gli fece l'occhiolino e allungò la mano verso di lui.

- Non ti tocco- affermò Kiyoomi, iniziando a camminare.

- Andiamo! Nemmeno a Natale?- chiese speranzoso il biondo, raggiungendolo.

Sakusa gli lanciò un'occhiataccia.

- Vedremo se mi piacerà questa passeggiata: fammi divertire e ci penserò-. Il biondo sorrise.

- Vedrai: ti farò divertire parecchio- dichiarò.

- Ti stai divertendo?- chiese Kanji con un sorriso.

- Bè, non pensavo di trovarmi a passare la prima parte della sera di Natale in un negozio di scherzi ma... In fondo, non è così male- mormorò Tsutomu; aveva pensato che quel ragazzo fosse un idiota, ma in realtà era divertente quel posto, soprattutto se ci andava con qualcuno che per provare i vari oggetti si faceva praticamente gli scherzi da solo...

- Davvero?! Sono proprio felice che ti stia piacendo!- esclamò il biondo.

- Bè, è tutta colpa di questa tua grande emozione di vivere- borbottò Tsutomu - ma ormai ho imparato a farmene una ragione...-.

- Vuol dire che sto iniziando a piacerti tanto?!- chiese Kanji, con uno sguardo talmente luminoso che il moro non riuscì a rispondere con il suo solito sarcasmo.

- Bè... Ti apprezzo sempre di più- mormorò - anche per il fatto che stai rispettando i miei spazi...-.

- Non potevo certo non farlo!- esclamò il biondo con un sorriso - In fondo mi piaci proprio tanto-.

Goshiki diventò completamente rosso.

- Idiota; muoviamoci, iniziò ad avere fame- sbuffò.

- Agli ordini!- esclamò il biondo - Dopo cena ci facciamo un altro giro?-.

- Va bene- mormorò Tsutomu; in fondo, gli piaceva parecchio andare in giro con lui...

- Hai avuto un'ottima idea a farci questo giro, ci serviva uscire un pochino dal castello a rilassarci- affermò Shinsuke.

- Visto che sarebbero stati tutti fuori, ho pensato fosse il momento adatto per prendere anche noi un po' di respiro- dichiarò Aran.

- Grazie mille per avermi invitato- il più basso si voltò verso di lui e gli rivolse un sorriso.

- Figurati- mormorò Aran; non voleva ancora dirgli il vero motivo per cui lo aveva invitato... Per il momento, stavano passando un momento di calma: era meglio che continuassero così, voleva godersi il più possibile la tranquillitá di quel ragazzo, almeno finché non avessero scoperto cosa stava succedendo.

- Ok Lev, cosa sta succedendo?- sbuffò Yaku, che stava continuando a seguire il minore per le strade di Hogsmeade.

- Cosa intendi?- gli chiese Lev con un sorriso.

- Intendo che avevi fame, ma stiamo camminando da almeno un'ora. Non ci siamo presi, vero?- borbottò Yaku.

- Certo che no!- esclamò il minore - è solo che... Ho chiesto una piccola mano per organizzare una cosa, e intanto dovevo tenerti lontano-.

Yaku aggrottò la fronte.

- Ho parecchia paura di ciò che potresti avere organizzato a questo punto...- mormorò.

- Fidati di me Yaku-san! Vedrai che sarà una bellissima sorpresa!- dichiarò Lev con un sorriso.

Yaku ancora non era molto convinto, ma stavano tornando verso la zona dei Tre manici di Scopa, per cui almeno in caso avrebbero avuto un posto dove mangiare...

Mentre passavano sul retro del ristorante, il ragazzo si bloccò nel vedere che fuori era stato messo un tavolo, con intorno vari fuocherelli per riscaldare l'aria, addobbato in modo parecchio romantico.

- Hanno finito! Avrei voluto farlo di persona, ma non potevo venire qui prima; però ci tenevo a fare qualcosa di speciale!- dichiarò Lev con un sorriso.

Yaku fissò il tavolo, ancora sorpreso: non si aspettava una sorpresa simile...

- Va tutto bene?- Lev si chinò appena verso di lui, leggermente sorpreso da quel silenzio improvviso. Yaku si voltò verso di lui e si alzò appena in punta di piedi, unendo le loro labbra.

Lev rimase per un attimo sorpreso, ma ricambiò il bacio più che volentieri.

- Ti farò sorprese più spesso se la ricompensa sarà questa, Yaku-san- sussurró.

- E taci idiota- borbottó il maggiore, dirigendosi verso il tavolo - però... Grazie-. Lev sorrise e lo seguì.

- Figurati!- esclamò.

- A proposito, chi hai assoldato per questo?-.

- Ho chiesto una mano a Inuoka e Shibayama-.

- Abbiamo finito appena in tempo!- esclamò So, stiracchiandosi leggermente.

- Si, per fortuna... Spero che la loro cena vada bene- mormorò Yuki, lanciando uno sguardo alle sue spalle.

- Vedrai che andrà bene, di sicuro Lev la farà andare al meglio!- esclamò il castano, allungando la mano e afferrando quella del moro - Andiamo anche noi alla nostra cena?-.

Shibayama sorrise.

- Certo!- esclamò, e i due si avviarono verso la loro cena.

- Non pensavo mi invitassi a cena, credevo saremmo rimasti al castello... Anche perché fino a ieri non mi hai detto niente- commentò Shigeru.

- Bè, non sapevo esattamente come fare... Ma non possiamo mai uscire, per cui ho pensato fosse una buona idea- mormorò Kentaro.

- Hai avuto proprio ragione- dichiarò il castano, continuando a sorridere: quel ragazzo si stava rivelando ancora più dolce di quanto avesse pensato all'inizio...

- Grazie- mormorò Kentaro - sono contento... Che questa idea ti sia piaciuta-. Yahaba lo fissò per un attimo.

- Non hai detto che è stata una tua idea... Hai chiesto aiuto?- chiese, e il ragazzo sbarró gli occhi.

- Ecco... Io...-.

- Wow... Non pensavo lo avessi fatto...- Shigeru sorrise - grazie-.

Kyotani arrossì ancora di più.

- Figurati. Stavo chiedendo a... Watari e ho sentito i senpai che parlavano del fatto che avrebbero cenato qui, per cui...-.

Yahaba sorrise e allungò la mano, posandola su quella del ragazzo.

- Non pensarci più e godiamoci la cena, va bene?-. Kyotani fece un piccolo sorriso e annuì: aveva fatto proprio bene a chiedere...

- Non pensavo che Kyotani avrebbe mai chiesto aiuto- rise Takahiro - è stato divertente-.

- Già, l'hai anche preso parecchio in giro- commentò Issei.

- Sai che mi diverto a farlo!- dichiarò Takahiro, e Matsukawa scosse la testa, divertito.

- Tra l'altro, pare non siano gli unici ad avere ascoltato il nostro consiglio...- commentò, lanciando un'occhiata al tavolo vicino al loro.

- Sicuro che non ti dispiaccia che siamo usciti?- chiese Yutaro. Kunimi scrollò le spalle.

- Non mi piace molto muovermi, ma per una sera posso anche farlo... Tu ti impegni sempre per me in fondo, e anche se c'è un po' di gente almeno siamo solo noi due- mormorò.

Ogni tanto, per lui qualche piccolo sforzo poteva anche farlo...

Kindaichi sorrise.

- Allora stasera prendi tutto ciò che vuoi, pago io- affermò.

- Grazie- Akira fece un piccolo sorriso - anche se sai che mangio poco, mi interessava più stare un po' con te-. Kindaichi arrossì appena.

- Bè... Allora farò in modo che questa sia una serata fantastica!-.

- Ne sono certo- Akira si voltò appena - piuttosto, non mi aspettavo di vedere loro qui...-.

- Non mi aspettavo che volessi uscire Tsukki, di solito accetti a malapena i regali- affermò Tadashi, sperando che non si vedesse che era rosso da quando il ragazzo gli aveva chiesto cosa facesse la sera di Natale.

- Altrimenti, so che avresti passato le giornate a cercare un modo per venire qui a prendermi un regalo... A tema dinosauro- affermò Kei, tenendo la voce bassa, deciso a fare in modo che Yamaguchi rimanesse l'unico custode della sua passione per i dinosauri, che non doveva per nessun motivo al mondo venire scoperta.

Yamaguchi arrossì appena.

- Bè, so che ti fanno sempre piacere...- mormorò - e comunque, ti ho preso qualcosa questa estate...-.

- Me n'ero accorto- affermò Kei - per questo ti ho portato qui. Stiamo sempre dietro al mio bisogno di tranquillità, se per una volta facciamo qualcosa che vuoi tu non è un problema-.

Yamaguchi rimase leggermente sorpreso da quel discorso.

- Lo hai fatto per me?- mormorò; davvero... Lo aveva fatto per lui? Raramente Tsukishima faceva qualcosa per gli altri... Soprattutto se implicava stare in mezzo alle persone.

- Di certo non siamo qui per me. Immaginavo ti sarebbe piaciuto fare qualcosa per Natale, anche se con tutti impegnati era difficile, per cui ci ho pensato io. Mangiamo?-.

Yamaguchi sorrise.

- Più che volentieri!- esclamò, prima di prendere le posate e iniziare a mangiare.

Tsukishima gli lanciò un'occhiata e un piccolo sorriso compare anche sul suo volto: non gli piaceva fare quelle cose o stare in mezzo alle persone, ma per vedere sorridere Yamaguchi... Avrebbe fatto del suo meglio.

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