CAPITOLO XXXIII.
- Buon anno!- urlarono tutti i ragazzi in coro, mentre i fuochi d'artificio esplodevano nel cielo sopra Hogwarts.
- Pare che abbiamo avuto una buona idea a lanciare i fuochi- commentò Ittetsu con un sorriso, la bacchetta ancora puntata in alto come quella dei ragazzi intorno a lui.
- Come sempre, hai avuto una bella idea- Keishin gli circondò la vita con un braccio, tirandolo appena verso di sé - buon anno nuovo- sussurró, facendo unire le loro labbra.
Takaeda arrossì appena, ma chiuse gli occhi e ricambiò il bacio più che volentieri.
- Che carini che sono- disse Makoto con un sorriso.
- Possiamo farlo anche noi? Non voglio perdermi il bacio di Capodanno- borbottó Yusuke.
- Certo- rispose il moro, e il ragazzo non esitò a tirarlo appena verso di sé per baciarlo, approfittando anche del fatto che tutti i ragazzi fossero sul campo da Quidditch e quindi non potessero vederli.
Bè, non che in ogni caso sarebbero stati molto interessati, visto che erano i primi a starsi godendo il momento...
Kageyama e Hinata ormai praticamente non si staccavano da giorni, e anche in quel momento ne stavano approfittando per limonare tranquillamente con la scusa dell'anno nuovo.
- Tsk, guarda come gli è andata bene... E non mi ringrazia nemmeno- borbottò Toru, guardando male i due ragazzi. Iwaizumi alzò gli occhi al cielo.
- Guarda i fuochi idiota- borbottó.
- Kageyama mi ha detto che gli hai dato tu lo spunto per il regalo-. Oikawa si voltò e vide Sugawara e Daichi avvicinarsi a loro con un piccolo sorriso.
- Bè, senza il mio aiuto adesso ancora non si parlerebbero... Voglio sfidarvi al massimo della forza, mica con quei due in litigio- dichiarò Toru, con un sorriso sfrontato in volto.
- Sei davvero una brava persona- affermò Koushi con un sorriso. Oikawa lo fissò per un attimo, poi portò lo sguardo su Daichi.
- Non lasciartelo scappare- disse, prima di voltarsi e allontanarsi con Iwaizumi.
Sia Daichi che Suga diventarono rossi, ma nessuno dei due disse nulla, entrambi imbarazzati ed entrambi ormai con in mente la decisione che ne avrebbero parlato una volta finita la scuola.
- Pare che a tutti loro stia andando bene, eh?- commentò Koushi, voltandosi a osservare gli amici.
- Già... Per fortuna, più o meno stanno tutti trovando qualcuno- affermò Daichi - sono felice per loro, se lo meritano... E di sicuro li aiuterà-.
Sugawara annuì: lo sperava davvero, erano tutte persone che se lo meritavano.
- Quindi anche i tuoi kohai stanno ufficialmente insieme, eh?- commentò, voltandosi verso Moniwa, che stava rimanendo leggermente in disparte.
- Si... Ho sempre saputo che hanno una bella intesa, ma non pensavo sarebbe successo. Visto che sono felici però, sono contento per loro- affermò il ragazzo con un sorriso, voltandosi a osservare Aone e Futakuchi, che si stavano baciando.
- L'importante è quello no? Stare con qualcuno che ci faccia stare davvero bene- affermò Koushi con un sorriso.
- Io sto bene con molte persone, perché sono single?- Taketora, che non voleva rischiare di disturbare qualche coppietta, raggiunse i quattro ragazzi, un piccolo broncio in volto.
- Un altro Tanaka...- sospirò Daichi, facendo ridere leggermente Sugawara.
- Tanaka al momento se la cava meglio di me- sbuffò Taketora, lanciando un'occhiata all'amico, che leggermente in disparte stava osservando i fuochi, mano nella mano con Ennoshita.
- Sono davvero belli!- esclamò Ryunosuke con un sorriso.
- Sono d'accordo- sussurró Chikara.
- Se vuoi posso organizzarli per quando ti chiederò di nuovo di metterti con me!- affermò Ryunosuke con un sorriso, facendo arrossire il moro.
- A proposito... Hai sentito di Kyoko e Yachi?- mormorò.
- Si: sono molto felice per loro- dichiarò Ryunosuke. Ennoshita lo fissò per un attimo, cercando di capire se si stesse trattenendo; ma sembrava davvero tranquillo.
Però in fondo, Tanaka gliel'aveva già detto: ormai era lui a piacergli, non più Kyoko... Doveva fidarsi di lui.
Lanciò uno guardò a Kinnoshita e Narita, non molto distanti da loro, che gli fecero dei cenni di incoraggiamento.
Fece un respiro profondo, dopodiché si voltò nuovamente verso Tanaka e gli lasciò un veloce bacio sulle guancia, facendo arrossire completamente il ragazzo.
- Visto che stai facendo tanto, ecco... Volevo assicurarti che anche tu mi piaci ancora- mormorò Chikara, imbarazzato.
Tanaka sorrise.
- Non preoccuparti, non ne ho mai dubitato!- dichiarò con un sorriso; ancora due mesi... E poi, sarebbe potuto davvero stare con lui.
- Pare che Ryu ormai sia totalmente in pista- rise Yu, lanciando un'occhiata all'amico, non appena lui e Asahi si staccarono per riprendere un attimo fiato.
- Già... Al contrario di Suga e Daichi- borbottó il maggiore, facendolo ridere.
- Se entro fine anno non si sono messi insieme ci pensiamo noi!- dichiarò Yu - Tra l'altro, hai visto quanto erano felici dei pupazzi di neve?!-. Asahi sorrise.
- Si... Hai avuto davvero un'idea splendida- affermò. Un sorriso furbo comparve sul volto di Nishinoya.
- Quindi... Posso avere un'altra ricompensa?- chiese con un sorriso. Asahi si chinò verso il suo orecchio.
- Se fai il bravo, avrai molto di più- sussurró, e in un attimo si ritrovò di nuovo le labbra di Nishinoya sulle sue.
Sorrise: in fondo, gli era impossibile non essere felice con quel ragazzo.
- Sapete, sarei molto felice se il mio gemello e il suo ragazzo non mi limonassero addosso- borbottò Atsumu, spostandosi appena per evitare di finire spiaccicato contro i due.
- La tua è tutta invidia solo perché il tuo moretto non è qui- affermò Rintarou.
- Non l'hai invitato?- gli chiese Osamu, voltandosi verso di lui.
- Certo che si!- sbuffò il biondo - Ma visto che già è stato con me a Natale, oggi era obbligato a rimanere con i parenti!-.
- Devi essere stato proprio pessimo se si è inventato questa scusa per evitarti- commentò Rintarou.
- Non è una scusa! Viene da una famiglia ricca, è normale abbia tanti eventi... E a Natale è andata benissimo, quindi non rompere!-.
- Sono molto felice che tu abbia trovato qualcuno a cui tieni dei tanto, Atsumu-. Il ragazzo si voltò e vide Kita e Aran raggiungerli.
- Sei sempre stato con tuo fratello, adesso che lui si è messo con Suna pensavo ti saresti sentito solo, ma per fortuna non è così- continuò Shinsuke.
Atsumu distolse appena lo sguardo, leggermente imbarazzato.
- Grazie- mormorò; gli dispiaceva stare mentendo al suo capitano, ma era certo che non gli sarebbe piaciuto ciò che voleva fare... Però cosí, gli avrebbe mostrato la sua forza.
- Sei davvero gentile sai?- commentò Aran, e Kita si voltò verso di lui.
- Sono solo contento che abbia qualcuno: è importante- dichiarò. Il moro lo fissò per un attimo.
- A te piacerebbe averlo?- gli chiese.
- Ogni tanto ci penso- sussurró Shinsuke - ma ho molto a cui pensare, dovrebbe essere qualcuno... Che mi conosce e mi accetta davvero-.
- Sono certo che esista- sussurró Aran, continuando a fissarlo; sí, esisteva di sicuro.
- Secondo te esiste un modo per staccare quei due?- commentò Taichi.
- Non penso- dichiarò Reon, osservando Goshiki e Koganegawa, che non si erano staccati da quando erano partiti i fuochi.
- Ho bisogno di riprendere fiato- sussurró il moro contro le labbra di Koganegawa.
- Scusami, è che sono felice di essere qui con te- ridacchiò il biondo, e Goshiki si lasciò sfuggire un piccolo sorriso: era davvero tenero...
- Tra poco riprendiamo, va bene?- sussurró, e gli occhi di Koganegawa si illuminarono.
- Evviva!- esclamò, stringendolo a sé. Il moro lo lasciò fare: si, era davvero felice di essere lì con lui...
- Sono felice di essere riuscita a dirtelo, mi sarebbe dispiaciuto non vivere questo momento con te- sussurró Hitoka, lo sguardo al cielo: i suoi primi fuochi di artificio... E li stava vedendo tenendo per mano la sua ragazza.
Kyoko strinse appena più forte la sua mano, un piccolo sorriso in volto.
- Anche io ne sono molto felice: se non avessimo trovato il coraggio... Non avremmo potuto vivere questo bellissimo momento insieme- dichiaró, e Yachi arrossì appena: si, era veramente un momento splendido.
- Penso che Hana-chan voglia farlo stasera- mormorò, voltandosi verso l'amica: sperava che anche lei riuscisse a trovare quella felicità.
Misaki si trovava in piedi di fianco a Terushima, entrambi intenti a fissare i fuochi nel cielo, ma la ragazza era decisamente più nervosa.
Sapeva che quello era un buon momento, ma non aveva idea di come fare...
- Tutto bene? Mi sembri nervosa- commentò Yuji, e la ragazza sussultò appena.
- Ecco io... Avevo deciso che se a Natale fosse andato tutto bene... Oggi ti avrei parlato di una cosa- mormorò, voltandosi verso di lui.
- Sono tutto orecchie!- esclamò Yuji, spalancando appena le braccia.
Misaki fece un respiro profondo; come aveva fatto il ragazzo a dirglielo così tranquillamente per tutto quel tempo?! Era nervosa anche solo al pensiero di farlo una volta...
- Io... All'inizio, non sapevo bene come prendere le tue continue dichiarazioni, pensavo quasi fosse uno scherzo e quindi cercavo di pensarci il meno possibile. Però, poi tu mi hai fatto capire che eri serio, e quando ti ho chiesto di dimostrarmi che eri più di un ragazzo che semplicemente va in giro a divertirsi... Tu lo hai fatto, e anche molto bene, e mi hai mostrato che sai essere anche coraggioso, dolce, premuroso e un vero amico. Per cui ecco... Se a te piaccio ancora... Mi piacerebbe uscire seriamente con te-. Rimase per un attimo con il fiato sospeso: lo aveva detto davvero...?
Il volto di Terushima si illuminò.
- Ma certo che mi piaci ancora! Non potresti mai smettere di piacermi!- esclamò, prendendo le mani della ragazza tra le sue e avvicinandosi appena a lei, sorridendo - Farò di tutto per renderti felice, Hana-chan!-.
La ragazza diventò completamente rossa.
- Ne sono sicura- mormorò, alzandosi lievemente in punta di piedi e posando le labbra su quelle del ragazzo.
Terushima sbarró gli occhi, prima di stringerla leggermente a sé mentre ricambiava il bacio: finalmente, poteva stare insieme a lei... Adesso sí, che era davvero felice.
- Sono felice che ce l'abbiano fatta- sussurró Mika con un sorriso, seduta di fianco a Daisho, la testa sulla sua spalla, osservando i due ragazzi.
- Almeno magari quell'idiota smetterá di rompermi le scatole- borbottò Suguro, facendo ridere appena la ragazza.
- Sono felice di poter iniziare anche questo nuovo anno con te- sussurró Mika con un sorriso, e il moro arrossì appena.
- Anche io- mormorò, stringendola di più a sé: ne era decisamente felice.
- Sono felice di essere qui con te Yaku-san!- esclamò Lev, stringendo più forte il ragazzo - Speravo proprio di vedere i fuochi insieme a te!-.
- Si... Lo hai reso abbastanza chiaro ieri sera- borbottó il maggiore, ma fece un piccolo sorriso - bè, te lo sei meritato, dopo ciò che hai organizzato-. Lev aumentò il suo sorriso.
- Allora organizzerò cose ancora più belle per noi, Yaku-san!- dichiarò, continuando a sorridere.
- Sono proprio curioso di vedere cosa ti inventerai- affermò il maggiore con un piccolo sorriso; era sicuro... Che sarebbero state sorprese bellissime.
- Quei fuochi sono bellissimi! Guarda Aghashi, come esplodono! E formano delle cose bellissime! Wow!- esclamò Koutaro, gli occhi illuminati dall'emozione.
Akashi, stretto a lui, fece un piccolo sorriso.
- Hai ragione Bokuto-san, sono davvero belli- affermò; amava decisamente tanto quanto Bokuto si emozionasse davanti a quelle cose... Vederlo così lo faceva sorridere.
- Ma non quanto te Aghashi! Tu sei ancora più bello!- esclamò il maggiore, chinandosi e unendo le loro labbra mentre il minore arrossiva appena.
- Ti ringrazio- sussurró, e Bokuto sorrise nuovamente.
- È la verità!- esclamò; Akashi era decisamente ciò che di più bello aveva visto al mondo, e non si sarebbe mai stancato di ripeterglielo.
- Lo ripeto: se quei due non si mettono presto insieme, li chiudo in una stanza... Manco i fuochi li hanno smossi...- borbottó Takahiro, lanciando un'occhiata a Oikawa e Iwaizumi, che si erano messi leggermente in disparte a guardare lo spettacolo.
- Penso che al momento Oikawa sia troppo concentrato sullo scoprire cosa stia accadendo, per accorgersi di chi è sempre al suo fianco- affermò Issei.
- Bè... Compensano loro due- commentò Takahiro, lanciando uno sguardo divertito a Kyotani e Yahaba, leggermente lontano dagli altri e intenti a baciarsi.
Watari era poco distante da loro, a osservare i fuochi cercando di non disturbare né loro, né Kindaichi e Kunimi, che si trovavano a poca distanza da lui, seduti sul prato e stretti uno all'altro.
- Hai freddo?- chiese Yutaro; Kunimi scosse la testa.
- Mi scaldi abbastanza- sussurró, stringendosi a lui, e il ragazzo sorrise.
- I tuoi due amici sembrano felici insieme- sussurrò Shoyo, quando ebbe un attimo di fiato.
- Non sono miei amici- borbottò Tobio, e Hinata lo guardò male.
- Siete stati compagni a lungo- fece notare.
- Non mi hanno mai voluto come loro compagno. Possiamo tornare a concentrarci su altro?- borbottò il moro. Hinata sorrise.
- Solo se l'altro sono io- dichiarò: un ghigno comparve sul volto del moro, che si chinò nuovamente verso di lui.
- No, sono io- sussurró, prima di baciarlo di nuovo.
- Vomitevoli- borbottò Kei; possibile che ovunque si voltasse ci fosse gente che limonava? Pure Inuoka e Shibayama non si stavano risparmiando...
- Penso che il nuovo anno stia facendo un effetto romantico a tutti- commentò Tadashi; lui era già felice di aver potuto fare gli auguri al ragazzo... Chissà se un giorno avrebbe potuto ricevere anche lui un bacio per l'inizio del nuovo anno...
Arrossì appena e cercò di togliere l'immagine della sua mente: dubitava che con Tsukishima sarebbe mai potuto accadere.
- Romantico? Si stanno mangiando la faccia- borbottò il biondo; non li sopportava, erano vomitevoli... E gli facevano venire in mente pensieri che non voleva avere.
- Non è che ti senti solo, Tsukki?- commentò Tetsuro, un'espressione divertita in volto; teneva Kenma stretto a sé, coprendolo appena con la sua mantella, in modo che il minore non prendesse freddo.
- Sono molto felice quando sto da solo- borbottó Kei - tu pensa a non soffocare il tuo ragazzo-.
- Il mio gattino rischia di prendere freddo con sto tempo, devo tenerlo stretto- dichiarò il moro.
- Trovi sempre buonissime scuse- borbottò Kenma; era vero che si ammalava facilmente e che odiava prendere freddo, ma era certo anche che Kuroo la stesse prendendo come scusa per tenerlo parecchio vicino a sé... Cosa che non gli dispiaceva per niente.
- Non ti dispiace però- affermò il moro con un sorriso, e Tsukishima alzò gli occhi al cielo: no, non si sentiva per nulla solo... In fondo, aveva Yamaguchi vicino a lui, e questo per il momento gli bastava.
- Bastano un paio di fuochi e il cielo pare cambiare completamente...- mormorò Kenjro, osservando le stelle che venivano completamente coperte dai colori sprigionati dalle bacchette.
- Già... Però, almeno è un bello spettacolo- commentò Eita - se vuoi dopo possiamo fare un salto nella torre di astrologia, in fondo oggi abbiamo il permesso di rimanere fuori più a lungo-.
- Non sarebbe una cattiva idea- mormorò il minore - e a proposito, chissà se Ushijima e Tendou hanno raggiunto la loro meta...-.
I due ragazzi, dopo aver assistito all'inizio dei fuochi, con il permesso del professore erano rientrati nel castello, dirigendosi verso un punto ben preciso: la stanza con lo specchio delle Brame.
- Non pensavo volessi guardarlo stanotte- commentò Wakatoshi, mentre si avvicinavano alla porta.
- Bè sai, un tempo ero troppo spaventato per farlo- ridacchiò Satori - però, adesso che ti ho con me, e che sono anche riuscito a lanciare il Patronus, oltre ad aver capito quali sono le mie paure... Mi sembra il momento giusto. Voglio iniziare questo anno con tutto bene in mente: in questo modo, potrò realizzare i miei desideri al meglio!- dichiarò con un sorriso.
Ushijima fece a sua volta un piccolo sorriso.
- Fai più che bene- dichiaró, fermandosi di fronte alla porta.
Tendou fece un respiro profondo e allungò la mano, naturalmente quella che non teneva stretta nella mano di Ushijima, per poi aprire la porta.
Dentro, al centro della stanza, c'era lo specchio.
Tendou entrò e Ushijima lo seguì, chiudendo la porta alle sue spalle; si diressero entrambi verso lo specchio, ma Tendou all'inizio tenne lo sguardo basso.
- Vuoi che ti dica prima cosa vedo io?- gli chiese Wakatoshi.
- Forse è meglio- ridacchiò Satori; per qualche motivo, un po' gli faceva paura pensare che ci potesse essere davvero... Un mondo in cui lui sarebbe potuto essere felice.
Ma ci avrebbe provato, a ogni costo.
Ushijima fissò l'immagine nello specchio.
- Sono un grande giocatore di Quidditch... C'è mio padre a guardarmi- dichiarò - è molto fiero di me, sta venendo a ogni mia partita. E sugli spalti ci sei tu a fare da tifoso-.
- Così ti piacerebbe che continuassi a tifare per te, eh?- commentò Satori con un sorriso.
- Naturalmente- Wakatoshi si voltò verso di lui - so che smetterai di giocare una volta finita questa scuola, ma so anche che il Quidditch è molto importante per te. E tu sei importante per me, quindi mi farebbe piacere sapere che continuerai e fare il tifo-.
Tendou non poté fare a meno di sorridere.
- Non preoccuparti Wakatoshi! Continuerò a fare per sempre il tifo per te!- esclamò con un sorriso - Mi troverai sempre sugli spalti, in spogliatoio... E in camera tua ovviamente, sarò un fan molto invadente- ridacchiò.
Ushijima sorrise.
- Non mi dispiacerá per niente- dichiaró.
Anche Tendou sorrise, poi fece un respiro profondo.
- Bene, è il momento- sussurró, voltandosi verso lo specchio.
L'immagine si formò subito e il ragazzo la fissò per un attimo.
- Tutto bene?- gli chiese Wakatoshi, notando che stava rimanendo in silenzio.
- Sono nel mondo dei Babbani- sussurró Satori - e io... Ho aperto una pasticceria, una pasticceria magica. Le persone pensano siano trucchi, non sanno che i dolci sono davvero magici e possono veramente portare loro tanta gioia. Però, nonostante questo, vengono tutti ad assaggiarli con il sorriso e mi fanno i complimenti- strinse più forte la sua mano - ci sono anche i ragazzi della squadra... E ci sei tu, che mi dai una mano a inventarmi creazioni sempre nuove e mi incoraggi-.
- Mi sembra un bellissimo sogno, no?- sussurró Wakatoshi, e Tendou sorrise.
- Bellissimo- sussurró - e lo realizzerò, a qualsiasi costo! Devo iscrivermi a un corso di pasticceria magica! Così farò anche dei dolci che ti daranno ancora più forza per vincere! Ovviamente senza barare- ridacchiò.
- Li mangerò volentieri- affermò Wakatoshi.
Tendou si voltò verso di lui e gli rivolse un enorme sorriso: non sapeva quanto avrebbe impiegato, ma avrebbe fatto di tutto per avverare la sua felicità... E quella del ragazzo al suo fianco.
- Pare che tutti i ragazzi stiano passando un buon capodanno, eh?- Yasufumi raggiunse il compagno nel cortile, dove Ikkei Ukai si era sistemato a guardare i fuochi, in modo da poter ammirare lo spettacolo senza disturbare i ragazzi.
La maggior parte degli altri professori erano rimasti dentro al castello, per cui al momento si trovavano lì da soli.
- È decisamente un bene, contando che a febbraio avranno gli esami... E dopo, inizierà subito il torneo- affermò Ikkei con un sorriso - sono proprio curioso di vedere cosa ci riserveranno stavolta-.
- Non mi pari per niente preoccupato dalla possibilità della comparsa dei Dissennatori, o di qualche altro nemico- commentò Yasufumi.
- La magia nera all'interno del castello si è stabilizzata- dichiarò Ikkei - probabilmente, chi la sta controllando ha in mente un momento ben preciso per agire. C'è il periodo prima degli esami, quello degli esami, il torneo... E la settimana dopo il torneo, dove tutti i ragazzi si godranno un po' di libertà prima di tornare a casa per qualche tempo. Oppure la persona potrebbe anche starsi organizzando per l'anno prossimo, chissà- affermò.
- Non mi sembra che tu sia molto propenso per l'ultima soluzione- fece notare Yasufumi.
- Se ha avuto così tanta fretta, significa che vuole agire entro quest'anno... Probabilmente dopo il torneo, visto come l'ultimo è stato interrotto- dichiarò Ikkei - per questo al momento sono ancora tranquillo, siamo abbastanza lontani dal disastro. Il vero problemi arriverà più avanti, visto che non abbiamo ancora idea esattamente di cosa ci troveremo davanti-.
Gli unici indizi che avevano, erano i finti Dissennatori e la sparizione di oggetti collegati ai libri della leggenda... E un ragazzo a cui era stata sottratta della magia, anche se solo momentaneamente.
- Già, purtroppo ci troviamo praticamente di fronte a qualcosa di sconosciuto- mormorò Yasufumi - i ragazzi però stanno migliorando tutti. Con il Patronus come sono messi?-.
- In qualche modo, ci sono riusciti quasi tutti... Ne mancano solo alcuni del primo anno- rispose l'uomo - ma visto come stanno andando le cose, non penso mancherà ancora molto-.
- Meglio così. Che ne dici, smettiamo di fare discorsi da vecchietti preoccupati e ci godiamo anche noi la notte di Capodanno come i giovincelli?- propose Yasufumi con un sorriso.
Ukai scoppiò a ridere.
- Più che volentieri-.
🏐🏐🏐
Buon diabete!
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