YAMAGUCHI E YACHI
- Certo che il castello di Hogwarts è davvero immenso...- mormorò Tadashi, leggermente intimidito, mentre si sedeva in sala da pranzo.
- Già, sarebbe stato comodo fare un sopralluogo prima... Senza persone intorno- borbottó Kei, seduto di fianco a lui, facendolo ridere: il suo amico non sopportava proprio le persone...
Alzò lo sguardo su Hinata e Kageyama, seduti davanti a loro, che invece stavano battibeccando come sempre, come se ignorassero il luogo in cui si trovavano.
- Vorrei avere il loro coraggio...- mormorò.
- Anche io- sussurró Hitoka, seduta di fianco a lui. Yamaguchi si voltò verso l'amica.
- Hai ansia anche tu?- le chiese. Yachi annuì: stava praticamente tremando...
- Sono emozionata di essere qui, ma tutto quanto mi mette una paura incredibile...- mormorò - spero di essere in casa con qualcuno che conosco... E spero di non finire in Serpeverde! Non penso mi troverei per nulla bene in mezzo a tanta gente che prende le cose così sul serio...-.
- Ma guarda che anche tu le prendi molto sul serio! Però capisco cosa intendi...- mormorò Tadashi. C'era molta gente famosa tra i Serpeverde, ma non erano molto conosciuti per la loro gentilezza e per essere accoglienti.
- Serpeverde è l'unica casa in cui non potreste mai finire- borbottò Kei. Quei due ragazzi erano più ambiziosi di quanto pensassero, ma non avevano decisamente la consapevolezza giusta, al momento prevalevano decisamente altri lati dei loro caratteri.
- Escluderei anche Grifondoro...- mormorò Hitoka, ben consapevole che il coraggio non fosse proprio dalla sua parte.
- Se non finirai in Corvonero, penso che saremo nella stessa casa- affermò Tadashi con un sorriso. Il che era un sollievo, visto che già probabilmente si sarebbe dovuto separare da Tsukishima, e la cosa non gli piaceva per nulla...
Il biondo lanciò loro un'occhiata.
- Come mai siete così contenti di essere qui e allo stesso tempo terrorizzati?- borbottó. Avevano undici anni, di sicuro avrebbero avuto molte altre occasioni per imparare a usare la magia... Però avevano comunque deciso di andare lì.
- Bè... È comunque un'ottima opportunità- mormorò Tadashi - voglio metterci tutto me stesso per migliorare, non voglio più trovarmi ad avere paura o dover scappare-.
- A... Anche io!- esclamò Hitoka - Voglio diventare molto più coraggiosa!-.
Tsukishima li fissò per un attimo: di sicuro, quell'avventura li avrebbe cambiati...
Il silenzio calò nella sala comune mentre il preside si alzava. I ragazzi ascoltarono attentamente tutte le indicazioni dell'uomo, in attesa del fatidico momento: l'incontro con il cappello parlante.
Hinata fu il primo del loro gruppo ad andare; con stupore di alcuni, anche se non di tutti, fu smistato in Tassorosso.
Tornò al tavolo, leggermente sorpreso anche se felice.
Dopo di lui toccò a Kageyama, che dopo aver rischiato i Serpeverde non si aspettava assolutamente di finire in Corvonero... E lo stesso valse per Tsukishima, che avrebbe di sicuro preferito doversi subire quei ragazzi piuttosto che Kageyama, ma purtroppo finí nella sua stessa casa.
- Buona fortuna- sussurrò Tadashi a Yachi, mentre lei si alzava e si dirigeva verso il cappello parlante.
Era tranquilla: se fosse finita in Tassorosso ci sarebbe stato Hinata con lei, e anche se con Kageyama e Tsukishima andava meno d'accordo almeno non sarebbe stata sola neanche in Corvonero...
Si sedette e il cappello parlante venne posato sulla sua testa.
Però, quasi quasi avrebbe preferito Corvonero, almeno avrebbe avuto molti spunti per affinare le sue abilità... Non voleva rinunciare per nessun motivo al mondo, di sicuro non adesso che era arrivata fin lì.
- Grifondoro!-. Yachi sbarró gli occhi: lei era... Era davvero... Com'era possibile?!
Si alzò, ancora incredula, e si diresse verso il resto della sua casata. Lei... Davvero... Era stata considerata così coraggiosa?!
Yamaguchi la fissò, anche lui leggermente sorpreso, ma felice per l'amica: sarebbe stato difficile, ma almeno avrebbe potuto mettersi alla prova.
- Yamaguchi Tadashi-. Il ragazzo si alzò.
Per qualche motivo, si sentiva leggermente diverso da prima. In fondo, anche lui come Yachi intendeva metterci tutto sé stesso: era lì per trovare la forza dentro di sé, e per non trovarsi più ad avere paura di ciò che doveva fare...
Voleva poter guardare in volto i suoi amici, guardare negli occhi Tsukki, e sentirsi degno di essere al loro fianco. Non poteva tirarsi indietro.
Si sedette, e il cappello sfiorò appena la sua testa prima di pronunciare il verdetto.
- Grifondoro!-.
Il ragazzo si alzò. Era incredulo, non sapeva esattamente come reagire, eppure... Ne era anche felice; aveva paura, ma adesso avrebbe potuto davvero trovare un modo per mostrare il suo valore...
Mentre si dirigeva verso i Grifondoro, lanciò uno sguardo a Tsukishima, che annuì appena; fece un sorriso e tornò a guardare davanti a sé.
- Ancora non ci credo...- sussurrò mentre raggiungeva Yachi.
- Neanche io. Però...- la ragazza sorrise - mettiamocela tutta!-. Anche Yamaguchi sorrise.
- Sí: mostreremo al mondo chi siamo!-. Se avessero trovato il coraggio di farlo, nessuno li avrebbe più fermati.
🏐🏐🏐
Alla fine, ognuno di noi può andare in più case diverse... Ed entrambi questi due ragazzi riescono, a un certo punto, a trovare dentro di loro il coraggio di fare quello che vogliono davvero e di farsi valere!
Spero che questa Headcanon vi sia piaciuta; ci sentiamo alla prossima tra una settimana!
~ Kyulia
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