CAPITOLO III.

- Wow... Questo posto è anche più grande di quanto avessi immaginato- mormorò Rindou, guardandosi intorno.

Quel locale già da fuori sembrava piuttosto grande, ma adesso che era dentro notava che c'era proprio tutto: la zona bar, una zona più da ristorante, quella centrale con la pista da pallo, compresa di pali al centro, e a lato delle scale che conducevano a una stanza da dove si poteva osservare tutta la zona sottostante.

- Magnifico vero?! Ho fatto un ottimo affare!- rise Smiley, affiancandolo. Rindou annuì e gli lanciò un'occhiata: erano passati solo due giorni dalla chiamata... Smiley gli aveva detto di aspettare due notizie, e alla fine quella mattina lo aveva chiamato per chiedergli se volesse andare a vedere il locale.

- Decisamente- mormorò Rindou - intendi gestirlo totalmente da solo?-.

- No, i miei amici mi daranno una mano finché non avrò imparato bene o potrò assumere gente davvero capace... Anche mio fratello vuole aiutarmi, si occuperà principalmente del ristorante, ma prima voglio che si concentri sul finire i suoi studi di medicina- dichiarò Smiley, iniziando a camminare per il locale.

Visto che era stato usato fino a poco prima, non c'erano grandi ristrutturazioni di cui aveva bisogno... Ma avrebbe dovuto decisamente cambiare lo stile interno, voleva più rosa e azzurro in giro.

- Sta facendo medicina per poi venire al tuo locale a cucinare ramen...?- chiese Rindou, confuso; non aveva mai sentito una cosa simile.

- Il mio fratellino è la persona più tenera del mondo! Vuole essere in grado di aiutare i suoi amici in caso succeda qualcosa, ma allo stesso tempo gli è rimasto il desiderio che avevamo da piccoli di aprire un nostro ristorante di Ramen, per cui sta facendo entrambe le cose- rise Smiley.

Rindou per un attimo non rispose. Il fratello di quel ragazzo sembrava una persona veramente magnifica, di sicuro ere molto altruista e teneva a suo fratello; stava dimostrando totalmente il contrario di Ran...

Scosse appena la testa: sapeva che suo fratello ci teneva a lui, aveva solo un carattere particolare e non aveva passato un bel periodo. Era certo che con calma si sarebbe ripreso, e probabilmente anche accorto che la loro discussione non dipendeva solo dalla sua amicizia con Sanzu, ma c'era un problema ben più grande dietro.

Ma si chiedeva quando sarebbe successo, visto che ormai quella storia stava andando avanti veramente da parecchio tempo...

- Tutto bene?-. Si voltò verso Smiley, che lo stava fissando; sorrideva, non aveva smesso da quando si erano incontrati, ma sembrava anche lievemente preoccupato.

- Sì, scusami- mormorò.

- Hai problemi con tuo fratello, vero?- rise Smiley. Rindou sbarrò gli occhi.

- Ovvio che no! Noi due siamo sempre stati molti uniti, non abbiamo alcun problema- dichiarò.

- Certo, per questo vai in giro come un cadavere e ogni volta che si parla di lui hai quell'espressione afflitta... È tuo fratello maggiore, vero?- gli chiese Smiley.

- Non ho un'espressione afflitta- borbottò Rindou - ma comunque sì... È mio fratello maggiore-.

- Tsk, un fratello maggiore non dovrebbe mai ridurre in questo stato suo fratello minore- sbuffò Smiley - tuo fratello non sa fare bene il tuo lavoro, se tu sei qui senza di lui e stai facendo fatica anche solo a esprimere ciò che desideri-.

Rindou rimase per un attimo sorpreso dalle sue parole; avvertì la rabbia montargli dentro e assottigliò lo sguardo.

- Senti, ti ringrazio molto per quello che stai facendo per me, ma non osare parlare di mio fratello in questo modo- ringhiò - è la persona migliore che conosca, non intendo lasciare che qualcuno lo insulti-.

Il sorriso di Smiley si allargò leggermente: pareva che ci avesse visto giusto... Non era mai stato un grande studioso, o bravo a capire gli altri, ma di sicuro sapeva come funzionasse un rapporto tra fratelli.

- Allora, perché non dimostri a tuo fratello cosa si sta perdendo?! Ridiamo vita a questo luogo!- esclamò, voltandosi e dirigendosi verso la zona bar.

Rindou lo fissò per un attimo, leggermente sorpreso; forse perché era cresciuto con un fratello molto semplice, non amava particolarmente le persone tanto complicate ma... Per qualche motivo, iniziava a interessarlo leggermente. Qualcosa gli diceva che quel ragazzo gliene avrebbe fatte passare delle belle.

Lo seguì: di sicuro, in qualche modo anche Ran così si sarebbe accorto di quello che stava cercando di dirgli. Chissà in quel momento cosa stava facendo...

Ran, come praticamente ogni giorno da un bel po' di tempo, in quel momento era sdraiato sul suo letto, una bottiglia in mano e alcuni stuzzichini, intento a guardare alla televisione qualcosa di cui non aveva esattamente idea, aveva ormai perso la cognizione del tempo e di quello che stava in generale accadendo intorno a lui.

Lanciò un'occhiata all'orologio: iniziava a essere sera tardi, ma Rindou non era ancora tornato... Doveva essere a quel bar di cui gli aveva parlato.

Serrò appena le labbra. Suo fratello in quei due giorni non gli aveva praticamente parlato... Aveva continuato a cucinare per lui e fare tutto come al solito, ma per il resto rimaneva chiuso nella sua stanza. Non aveva più provato a chiedergli di fare qualcosa insieme e non gli aveva raccontato come fosse andata con il tizio del bar... Chissà come mai.

- Chissà da quando vuole fare qualcosa da solo- mormorò. Rindou l'aveva sempre seguito senza problemi, anche se era vero che ultimamente si erano leggermente allontanati su alcune questioni...

Però, gli sembrava strano che Rindou avesse deciso di mettersi a lavorare proprio in quel momento. Magari era attratto da quel ragazzo del bar?

- Bè, Rin non è come me, ma mi sembra un po' esagerato- mormorò; lui probabilmente si sarebbe avvicinato solo per portarlo a letto, ma Rindou era molto più dolce di quanto mostrasse.

Solo che arrivare a lavorare in un locale con uno sconosciuto solo per quello... No, era troppo anche per uno romantico come lui.

Sentì il suo telefono squillare e allungò velocemente la mano per afferrarlo.

- Rin, a che ora torni? Tra poco è...-.

- Usi ancora tuo fratello come la tua domestica?-. La risata dall'altra parte del telefono gli fece alzare gli occhi al cielo.

- Hai un altro lavoro per me, Izana?- gli chiese. Avrebbe dovuto controllare prima... Anche se in effetti, Izana era una delle poche persone a cui doveva rispondere sempre e comunque.

- Nah, questo è un periodo tranquillo... Ma ho saputo da un certo uccellino che tu e il tuo caro fratellino avete un paio di problemi- affermò Izana.

Ran serrò leggermente le labbra.

- Senza offesa, ma non sono cazzi tuoi- affermò - io e Rin stiamo bene. E se anche non fosse così, di sicuro non è un problema tuo. Siamo più che a posto-. Per un attimo, non ottenne risposta.

- Io te l'avevo detto, Ran; e ti avevo anche detto che era una pessima idea e che non avrebbe funzionato. Ma l'unica volta nella tua vita in cui hai voluto provare a fare qualcosa di diverso, hai deciso che doveva essere un'enorme cazzata che avrebbe condizionato il resto della tua vita. E la cosa peggiore è che ne sta soffrendo tuo fratello- dichiarò Izana.

Ran serrò le palpebre.

- Proprio tu vieni a parlarmi di rapporti fraterni?!- sbuffò.

- Io ho superato i miei problemi familiari, tu invece li hai mandati a fanculo con le tue mani- dichiarò Izana.

- Non ho creato nulla. Adesso scusami, devo andare a mangiare; torna a scopare- Ran chiuse la chiamata e lanciò il telefono di fronte a sé; l'oggetto si schiantò contro il muro, emettendo un suono per nulla rassicurante, ma il ragazzo lo ignorò.

Anche perché, in quel momento la porta di casa sua si stava aprendo.

Ran rimase per un attimo in silenzio mentre sentiva i passi di Rindou, che stava entrando in casa, per poi avvicinarsi pian piano alla sua camera da letto.

Lo sentí fermarsi fuori da essa e rimase immobile: Rindou non aveva mai avuto problemi ad andare da lui... Perché adesso stava esitando?!

Dopo un attimo, sentì bussare alla porta.

- Ran, ho sentito un rumore mentre arrivavo... Tutto bene?- gli chiese Rindou, con voce preoccupata.

- Sì, il mio cellulare è caduto- rispose Ran. Poteva immaginare l'espressione preoccupata di Rindou... Cos'avrebbe fatto?

- Capisco- mormorò Rindou - vado a lasciare giù le mie cose e mi metto a cucinare-. Ran serrò appena le labbra.

- Rin- chiamò. Dopo un attimo d'esitazione, il ragazzo aprì la porta, il cuore che batteva a mille: era un po' che non parlavano... Cosa gli voleva dire?!

- Dimmi-.

- Com'è andata al bar?- gli chiese Ran. Gli occhi di Rindou si illuminarono leggermente.

- Bene! Stiamo decidendo i costi, gli orari, se mettere qualche evento speciale... C'è un bel po' da fare per organizzare! Se ti va dopo ti racconto meglio mentre mangiamo!- esclamò con un sorriso.

- Come vuoi- mormorò Ran, portandosi nuovamente il bicchiere alle labbra. Suo fratello... Sembrava felice come non mai.

- Arrivo- affermò Rindou, dirigendosi verso la sua stanza per cambiarsi velocemente.

Ran rimase per un attimo immobile. In effetti, non vedeva Rindou sorridere da tempo... In quel momento però, gli sembrava molto tranquillo e rilassato.

Serrò le labbra. Forse era vero, aveva leggermente sottovalutato la situazione: Rindou era suo fratello e gli voleva bene, ma ultimamente si stava comportando abbastanza di merda con lui, non uscivano da un bel po'.

Però, forse per suo fratello sarebbe stata una buona occasione: per fare qualcosa di suo, per imparare a non dipendere solo da lui, per avere una sua vita. Era normale che i fratelli con il tempo si separassero, no?

- Col cazzo- ringhiò, lasciando cadere la bottiglia sul letto e alzandosi. Separarsi... Figuriamoci, loro erano i fratelli Haitani! Non si sarebbero mai separati, per nessun cazzo di motivo.

Uscì dalla sua stanza e si diresse velocemente in cucina, fermandosi però sulla porta nel notare che suo fratello si era già messo all'opera, un lieve sorriso in volto.

Lo osservò per un attimo mentre girava per la cucina. Nell'ultimo periodo lo aveva sempre visto molto più spento, mentre adesso... Sembrava stare meglio.

Serrò appena le labbra. Quel ragazzo era suo fratello, non lo avrebbe lasciato facilmente a qualcun altro; eppure, pareva che quel progetto lo stesse facendo sentire meglio rispetto allo stare con lui.

Strinse leggermente i pugni. Non aveva idea di cosa avrebbe dovuto fare adesso; lasciare che si riprendesse, o trascinarlo di nuovo dalla sua parte? Era suo fratello, avrebbe dovuto essere con lui, eppure...

- Oh, sei qui! Sto preparando qualcosa di veloce, così mangiamo subito- affermò Rindou con un sorriso. Ran lo fissò per un attimo, leggermente sorpreso: sí, pareva veramente essersi ripreso...

- Rin... Ti piace quel ragazzo?- mormorò. Iniziava a essere nervoso: l'ultima volta che Rindou si era avvicinato così tanto a qualcuno era stato Sanzu... Non aveva mai avuto il coraggio di porgli quella domanda, ma forse se l'avesse fatto avrebbero potuto evitarsi molti problemi.

In quel momento, si stava comportando esattamente come quando aveva incontrato Sanzu: sorrideva di più, aveva più voglia di fare le cose, usciva parecchio qnche con persone che non erano lui... Ma aveva iniziato a nascondergli le cose, non avvisarlo quando tornava a casa tardi, avere tutti i suoi segreti con quel ragazzo.

Se fosse stato qualcun altro come Sanzu ad averlo catturato anche questa volta, doveva fermarlo prima che si trovasse anche lui a finire in riabilitazione.

- Piacermi?- Rindou si voltò verso di lui, leggermente sorpreso - No, non penso... Insomma, è un ragazzo intrigante e con lui mi diverto, ma non penso sia altro-. Ran lo fissò per un attimo.

- Meglio così- affermò, andando a sedersi al suo posto a tavola; almeno non era tutto perduto, poteva ancora tenere d'occhio la situazione.

Ma iniziava a essere curioso di incontrare il ragazzo che aveva conquistato in quel modo suo fratello...

- Fratellone, mi sembra che ti trovi molto bene a lavorare con Rindou- commentò Angry, mentre osservava suo fratello, che si stava mettendo le scarpe per uscire di casa.

- È un ragazzo laborioso, ed è divertente da stuzzicare, cerca di essere serio ma fa delle facce molto buffe- rise Smiley, alzandosi e voltandosi verso di lui - un giorno te lo farò conoscere, ma tra poco hai gli esami: cerca di concentrarti su quello, va bene?- si raccomandò Smiley.

- Va bene... Li ho tra un paio di giorni, dopo potrò darti una mano!- dichiarò Angry.

- Sei davvero dolce- rise Smiley, accarezzandogli i capelli - torna pure a studiare, io vado per adesso! Ci vediamo poi!- esclamò, allontanandosi e dirigendosi verso la sua moto.

Angry lo osservò, leggermente sorpreso: suo fratello sembrava starsi appassionando davvero a quel ragazzo, il che lo rendeva solo più curioso di sapere come fosse fatto.

Rientrò in casa: era davvero felice che suo fratello si stesse avvicinando di nuovo a qualcuno. Chissà, magari avrebbe portato un po' di novità nella loro vita...

- Faccio il tifo per te, fratellone- sussurrò, tornando verso il soggiorno per riprendere a studiare.

Suo fratello era tornato tardi la sera prima, e adesso era già uscito; gli dispiaceva non stare più tanto con lui, però... Sapeva che Smiley ce la stava mettendo tutta per il locale, non poteva certo dirgli di non farlo.

Senza contare che in quel modo avrebbe potuto studiare al meglio; si stava già impegnando parecchio, ma se fosse riuscito a finire tutto in tempo avrebbe davvero potuto aiutare suo fratello il prima possibile.

Smiley intanto era appena arrivato al locale. Ultimamente ci stava andando spesso, ma dovevano sistemare i nuovi tavoli, capire come posizionare ciò che andava cambiato, sistemare il magazzino... Dalla settimana prossima avrebbero dovuto iniziare a fare spargere la voce e fare arrivare i rifornimenti, per cui non potevano rischiare di perdere tempo.

Lasciò la moto nel parcheggio dall'altro lato del locale, dopodiché entrò dalla porta sul retro: avrebbe sistemare anche questa cosa, non poteva lasciare che la gente parcheggiasse dietro ed entrasse insieme ai lavoratori... C'erano un bel po' di cose a cui pensare.

- Oh Smiley, sei arrivato-. Alzò lo sguardo e fece un piccolo sorriso nel vedere che Rindou era già al lavoro.

- Noto che anche le sedie di prova che avevamo ordinato sono arrivate- commentò, raggiungendolo e notando le sedie dietro al ragazzo, che annuì.

- Sì, sono arrivati un po' di tipi... Così possiamo provarle- dichiarò Rindou.

- Bene. Devono essere comode, altrimenti la gente non si siederà mai ma... Non così comode che ci sprofondino dentro, altrimenti non andranno mai a ballare. E non si alzeranno a ordinare ma chiameranno i camerieri, il che sarà scomodo per noi- rise Smiley.

- A proposito, hai detto che alcuni tuoi amici ci daranno una mano ma... Quanti sono?- gli chiese Rindou, in modo da capire quanto aiuto avrebbero avuto.

Sapeva che Madarame e Mocchi erano più che ok con il lavoro da Izana, ma magari gli avrebbero dato una mano un paio di volte. Forse anche suo fratello... No, ne dubitava fortemente.

- Un po' di volontari, lavoreranno qui finché non avremo dei fissi... Per ora di fisso ne avremo uno, il ragazzo del mio migliore amico. Sta per uscire dalla riabilitazione e ha bisogno di un lavoro, possibilmente in un posto amico che lo tenga d'occhio- ridacchiò Smiley.

Mikey gli aveva chiesto quel favore e per lui non era un problema, droga a parte Sanzu gli stava simpatico, e questo significava che avrebbe potuto sfruttare anche Mucho... E che Mikey sarebbe stato lì più spesso, quindi grandi quantità di cibo.

- Hai un amico in riabilitazione?- chiese Rindou, sorpreso.

- Sì, perché?-.

- Nulla, lo ho anche io e... Non avevo mai incontrato qualcun altro che lo avesse- mormorò Rindou. Chissà Sanzu quando sarebbe uscito...

- A volte si scoprono cose assurde- rise Smiley.

Rindou annuì e lo fissò per un attimo. Quando Ran gli aveva fatto quella domanda era rimasto piuttosto spiazzato, ma in effetti, ora che ci pensava, era da un po' che non si trovava a uscire con qualcuno.

Anzi, non sapeva neanche bene se gli fosse mai piaciuto qualcuno... Si stava comportando in modo piuttosto normale con lui, ma doveva ammettere che, oltre Sanzu, Smiley era stato l'unico ad averlo fatto sentire così libero di epsirmersi. A Madarame aveva impiegato di più ad avvicinarsi, visto che era più grande, mentre con loro aveva potuto iniziare a parlare subito tranquillamente, anche di suo fratello.

Chissà se...

- E se... Provassimo a uscire insieme?- mormorò, mentre osservava Smiley andare a sedersi su una delle sedie.

Il minore si voltò a guardarlo, leggermente confuso.

- E questa da dove ti esce?! Ti devo menare?- rise, ma in realtà era rimasto davvero sorpreso da quella proposta, soprattutto visto che sembrava uscita dal nulla.

Rindou alzò gli occhi al cielo: a volte gli sembrava fin troppo suo fratello...

- So che ci conosciamo da poco, ma visto che ci troviamo bene insieme... Non sono mai uscito seriamente con nessuno, però lavorando a stretto contatto penso che sia meglio sapere subito se potrebbe accadere qualcosa o meno- dichiarò.

Non poteva dire di provare dei forti sentimenti per quel ragazzo, ma di sicuro iniziava a nutrire un certo affetto verso di lui; chissà, forse era davvero come aveva insinuato Ran...

Smiley lo fissò per un attimo. Una relazione non era decisamente in cima alla lista delle sue priorità, ma era vero che con quel ragazzo si trovava bene, e tra l'altro avrebbero dovuto continuare a vedersi per molto tempo per poter gestire quel luogo.

Chissà se...

Fece un sorriso.

- Perché no?! Proviamo! Potrebbe essere divertente!-.

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