CAPITOLO VIII.
- Benvenuti al nostro locale!- esclamò Smiley, spalancando le braccia con un sorriso e osservando il gruppetto della Toman di fronte a lui: c'erano quasi tutti i membri principali...
- Heylá! Andato bene l'appuntamento?- rise Ryusei, guardando i due ragazzi.
- Se vuoi ancora scopare, non ne parlare- anche Smiley rise mentre Rindou gli lanciava un'occhiataccia; visto come si stava evolvendo la situazione, era decisamente meglio che quel ragazzo rimanesse in silenzio.
- Noto che, anche se siete aperti da poco, avete già fatto il pieno- commentò Mikey, osservando alle spalle del ragazzo: c'era già un po' di gente dentro al locale, e parevano anche starsi divertendo.
- Naturalmente! Pensi che non pesterò chiunque dica che il mio locale ha qualcosa che non va?- rise Smiley
- Ti dico io cos'ha che non va: non mi hai ancora dato l'alcool- sbuffò Keisuke.
- Perché non voglio che il mio locale venga bruciato alla sua prima apertura- ribattè Smiley.
- Allora mi sa che ti conviene tirare fuori il cibo- borbottó Pah-chin.
- Ve lo faccio portare di sopra se smettete di rompere i coglioni- rise Smiley.
- Forse è meglio che ci spostiamo dall'entrata e saliamo direttamente, altrimenti non entrerà più nessuno- fece notare Takashi, sperando di riportarli a prestare attenzione al fatto che erano letteralmente davanti alla porta.
- Mi sembra un ottimo suggerimento... Mikey, tuo fratello tra quanto deve arrivare?- chiese Draken.
- Izana? Non ne ho idea- affermò lui.
- A giudicare dalle voci non molto distanti da noi, sono già qui- affermò Kazutora, lanciando un'occhiata alle sue spalle, proprio mentre Izana compariva con il resto della Tenjiku.
- Heylá! Allora, dov'è la sala vip?!- chiese con un sorriso.
- Di sopra, se volete vi ci mando a calci- rise Smiley - vi faccio portare il cibo e l'alcool, però-.
- E perché cazzo siamo ancora qui?- sbuffò Keisuke - Levatevi dai coglioni!-.
- Keisuke, noi facciamo un salto a salutare Angry- affermò Chifuyu, indicando Ryusei, Hakkai, Inui, Peh-yan e Takemichi.
- Va bene; poi raggiungimi di sopra- rispose lui, chinandosi per baciarlo.
- Kakucho, vuoi venire?- chiese Takemichi, voltandosi verso il ragazzo; Kakucho lanciò un'occhiata a Izana.
- Vai pure, raggiungimi poi di sopra- gli rispose lui, iniziando a camminare verso le scale insieme agli altri.
- Vado anche io a salutare Rin- dichiarò Shion, staccandosi dal gruppo e seguendo gli altri verso le cucine.
Smiley vide Koko avvicinarsi a lui.
- Hai fatto un bel lavoro; continuando così mi ripagherai in poco tempo- dichiarò Hajime.
- Che taccagno, non presti soldi neanche ai tuoi amici- rise Smiley - non preoccuparti, ti ripagherò. Ma tu non creare casini qui dentro-.
- Quindi... Lui è qui- sussurró Hajime. Smiley annuì.
- Non so esattamente quale sia la storia, ma niente casini nel mio locale- si raccomandò.
Koko annuì distrattamente.
- Aspetto Inui per salire, tu vai pure-. Smiley lo fissò ancora per un attimo, prima di voltarsi per andare a controllare che fosse tutto a posto.
Intanto, il gruppetto di ragazzi si era diretto nella cucina del bar, dove si trovavano Rindou e Angry a dare ordini ai camerieri.
- Non pensavo avremmo avuto così tanti clienti da subito- mormorò Angry, osservando gli ennesimi ordini arrivare; suo fratello gli aveva detto di riposarsi un pochino, ma probabilmente presto avrebbe dovuto dare una mano anche lui.
- La Toman ha fatto spargere molto la voce, e penso ci sia sotto anche lo zampino di Izana... Già solo io e Ran possiamo radunare più di cento persone con una telefonata, per cui immagina cosa possono fare loro- commentò Rindou.
Angry annuì appena: in effetti, di sicuro era un buon modo per fare pubblicità.
Rindou gli lanciò un'occhiata. Prima dell'apertura il ragazzo si era cambiato, adesso indossava dei vestiti leggermente più eleganti, quella camicia gli stava piuttosto bene...
- Ecco... Posso chiederti... Mio fratello... E il tuo...- mormorò Angry. Era leggermente nervoso: era abituato a Smiley che si lanciava a testa bassa in qualsiasi cosa avesse di fronte, ma di solito era con lui; quella volta, dubitava di poterlo essere.
- Ran è una persona molto particolare, ma se ha detto di volere solo un'avventura lo crede davvero. Se anche tuo fratello è sulla stessa linea d'onda, andranno d'accordo, non devi preoccuparti. È vero che mio fratello sa essere uno stronzo, ma sa anche che io e Smiley siamo amici e che questo posto è importante per me, per cui non farà cazzate- dichiarò Rindou.
Angry annuì, leggermente rassicurato: almeno, sembrava che suo fratello non fosse troppo in pericolo.
- E a questo proposito...- mormorò Rindou - so bene che ci conosciamo da poco, però...-.
Angry avvertì il suo cuore perdere un battito, e ringraziò che proprio in quel momento i suoi amici avessero deciso di entrare nella stanza.
- Hey Angry! Come va?- gli chiese Hakkai con un sorriso, andando verso di lui.
- Bene- mormorò il ragazzo, allontanandosi appena da Rindou per raggiungere gli amici.
- Abbiamo interrotto qualcosa?- chiese Chifuyu, lanciando un'occhiata a Rindou.
- No... Stavamo parlando. Lui è Rindou... Alcuni di voi dovrebbero conoscerlo già- mormorò Angry.
- Meglio che stia zitto- rise Ryusei, guadagnandosi una piccola gomitata da Chifuyu.
- Già- Hakkai gli lanciò un'occhiata e il ragazzo alzò le braccia, in segno di resa.
- Non toccherò più il tuo ragazzo, stai tranquillo: siamo in pace adesso, e Ran non ha mattoni a disposizione- affermò.
- Certo che sai essere rassicurante- commentò Kakucho.
- Grazie-.
- Ma è vero che siamo in pace, ormai pestiamo altra gente- dichiarò Shion, raggiungendo Rindou - come sta procedendo?-.
- Tutto bene- lo sguardo di Rindou venne catturato da un'altra figura, fino a quel momento nascosta dietro i due compagni di gang.
Serrò appena le labbra: aveva immaginato che lui sarebbe stato lì, però...
- Vuoi qualcosa da Inui?- sbuffò Peh-yan, notando il suo sguardo.
- Nulla- affermò Rindou, mentre Inui si voltava verso di lui.
- Ecco... Forse è meglio se andiamo a parlare fuori, così non rischiamo di disturbare il lavoro dei cuochi- mormorò Takemichi, avvertendo la lieve tensione che si stava cercando nella stanza.
- Venite- mormorò Angry, lanciando un'occhiata preoccupata a Rindou, prima di uscire dalla stanza. I suoi amici lo seguirono, facendo rimanere nella stanza Rindou Madarame, Kakucho... E anche Inui.
- Lui è qui, vero?- chiese Seishu.
- Nella stanza di fianco alla vostra. Sono insonorizzate, non dovrebbe sentire nulla, e dubito abbia intenzione di uscire- confermò Rindou. Inui annuì appena.
- Come sta?- mormorò. Rindou non riusciva bene a comprendere la sua espressione: quel ragazzo non aveva nulla di cui scusarsi, anzi avrebbe avuto tutto il diritto di essere incazzato, eppure sembrava dispiaciuto.
- La tua esistenza è una buona cosa, è stato meglio così, per cui non pensarci: sapeva già da subito come sarebbe andata. Quello che mi chiedo... È come mai tu abbia sposato comunque Koko- commentò Rindou.
Izana aveva presentato loro Inui quando erano molto più piccoli, l'aveva conosciuto tramite il fratello; Rindou era sempre rimasto un po' colpito da quanto avesse un'aria forte e da leader... Fin quando non l'aveva visto rilassarsi, e aveva capito che era una delle persone dal cuore più buono del mondo.
Doveva essere rimasto parecchio ferito, eppure aveva compiuto comunque quella scelta.
Inui gli rivolse un piccolo sorriso.
- Ci sono cose che vanno oltre le nostre azioni- sussurrò - non posso negare di averci pensato parecchio ma... Ora so di aver fatto la scelta giusta-. Rindou lo fissò per un attimo, poi annuì appena.
- Meglio che torni dai tuoi amici- affermò.
- Sí, lo penso anch'io; ci vediamo in giro- lo salutò Seishu, voltandosi per uscire dalla stanza.
- Come ti è sembrato?- chiese Shion.
- Non ce l'ho mai avuta con lui, Inui è una brava persona... C'è un motivo se i tre fratelli di quella famiglia lo hanno voluto vicino- affermò Rindou - e ormai, credo che anche Ran non ci penserà poi molto-.
Ran in quel momento era nella sua stanzetta al piano di sopra, a sorseggiare il bicchiere che un cameriere gli aveva portato, e stava controllando la situazione al piano di sotto.
Se osservare la zona quando il locale era vuoto dava un bell'effetto, osservarlo quando c'era così tanta gente era ancora meglio: si sentiva potente, era come se fosse in grado di governare tutto ciò che accadeva sotto di lui, ed era un sentimento che gli piaceva parecchio.
Il suo sguardo scivolò su una persona in particolare; il ragazzo era ancora fermo vicino alla porta, in attesa.
Poco dopo, Ran vide il suo compagno raggiungerlo e stringerlo in un abbraccio; li osservò baciarsi, prima di prendersi per mano e dirigersi verso le scale.
- Non sarai mica venuto qui per spiarli, eh?!- rise Iznaa, affiancandolo.
- No, non sono qui per questo; per me possono anche scopare in mezzo alla pista- lo sguardo di Ran si spostò su un'altra figura - ho ben altro in mente, adesso-.
Smiley stava parlando con un gruppo di ragazze, tra cui Ran era certo esserci la sorella di Izana; probabilmente erano altri membri della Toman.
- Pensavo che volessi tenere tuo fratello lontano da loro, non che mi avresti chiesto informazioni per te stesso- rise Kanji.
- Diciamo che... È molto più interessante di come me lo avevi descritto- dichiarò Ran, continuando a osservare il ragazzo, che si stava dirigendo verso la console del DJ.
La musica si abbassò mentre Smiley prendeva in mano il microfono, facendo voltare un po' di persone verso di lui.
- Bene, il locale è abbastanza pieno per una piccola presentazione; benvenuti tutti nel mio nuovo locale! Non starò qui a rompervi le palle spiegandovi come funziona questo luogo, penso abbiate gli occhi per vedere e per leggere i cartelli con le informazioni. Vi dirò solo alcuni semplici regole- Smiley alzò un dito - potete scopare quanto volete, ma fatelo in luoghi dove non rompete i coglioni a nessuno e pulite dopo. E no, con gli host non si può scopare. Due- alzò un secondo dito - bevete, mangiate e ballatevi quanto volete, ma se rompete le palle vi sbatto fuori da qui. Se volete drogarvi fatelo fuori, qui dentro non entrerà nulla che vada oltre alle droghe leggere. Tre- alzò un terzo dito - la parola mia e dei miei collaboratori è legge, se noi diciamo qualcosa voi lo fate, altrimenti potete uscire da qui. Quattro- alzò un quarto dito e il suo sorriso si allargò - voglio vedere tutti divertirsi, niente noia qui dentro!- urlò, ottenendo qualche urlo di approvazione da parte dei clienti.
La musica ripartí e il ragazzo lasciò giù il microfono, dirigendosi poi verso la porta della cucina, dove si trovava suo fratello con i suoi amici.
- Sei stato bravo, fratellone- affermò Angry.
- Ti ringrazio. Diamo una mano ai cuochi, devono ancora prendere il ritmo- dichiarò Smiley. Il ragazzo annuì e lo seguì all'interno della cucina, in modo da poter dare una mano.
- Haitani, anche tu, al lavoro- ordinò Smiley. Rindou annuì e salutò velocemente Madadame e Kakucho, prima di dirigersi verso l'armadietto con la scorte di alcolici.
- Vado a rifornire il bar- affermò, uscendo dalla stanza.
- Fratellone... Cosa pensi di fare con Ran?- gli chiese Angry, affiancandolo.
- Mh? Non lo so, è intrigante... Visto che vuole solo divertirsi, non ci sarebbe nulla di male, no?- commentò. Angry si morse appena il labbro inferiore.
- Anche tu vuoi solo divertirti?- mormorò.
- Secondo te al momento ho tempo per pensare ad altro? Con uno come Ran Haitani tra l'altro!- rise Smiley - Non accadrà, non preoccuparti. Questo locale sarà una grande soddisfazione, ma sarà anche molto impegnativo: devo tenermi uno sfogo, no?- commentò.
Angry annuì appena, senza rispondere. Era certo che prima Rindou gli stesse per chiedere una cosa... Che fosse qualcosa di simile?
Smiley gli lanciò un'occhiata.
- Che succede?- gli chiese.
- Nulla- rispose Angry, mentre vedeva Rindou rientrare in stanza; afferrò un altro paio di bottiglie, prima di rivolgere loro un sorriso e uscire nuovamente.
Smiley aggrottò appena la fronte: c'era qualcosa di strano nello sguardo si suo fratello mentre osservava quel ragazzo...
- Sou-.
- Non è come pensi! È solo che voglio capire se stia provando ad avvicinarsi a me perché anche lui vuole quello o no- mormorò Angry, abbassando appena la testa.
Lui non era come suo fratello, non era fatto per quelle cose...
Sentì la mano di Smiley passargli tra i capelli e alzò lo sguardo su di lui, trovandosi di fronte il suo sorriso.
- Rindou non è Ran e tu non sei me. Sai che se si fosse avvicinato al mio fratellino solo per questo lo avrei ucciso... Penso che sia una persona più romantica di Ran. Ma quello che vuoi fare spettanza te deciderlo- dichiarò Smiley.
Angry per un attimo non rispose. Quello che voleva fare... Non ne aveva idea neanche lui...
- Smiley- Rindou rientrò in stanza, il cellulare in mano - un messaggio di Ran, chiede se vuoi festeggiare con lui l'apertura del locale-.
- Mandagli il mio numero, non voglio che disturbi i miei dipendenti- rise Smiley; quel ragazzo non si arrendeva facilmente, eh?
Rindou annuì e girò il numero a suo fratello; pareva che avrebbe ottenuto presto ciò che voleva...
Lanciò uno sguardo a Angry, ma quello non era decisamente il momento per parlarci.
Smiley sentí il suo telefono vibrare e lo tirò fuori.
Non vuoi che i tuoi sottoposti
sappiano come sfoghi la tua follia?
Sei tu quello folle, Haitani
Quel ragazzo aveva decisamente qualcosa che non andava, ma non sapeva se la cosa gli dispiacesse o meno.
E tu sei quello attratto dalla follia
Che ne dici? Ti va di festeggiare
il tuo successo con me?
Sarò uno dei tuoi più fidati
clienti, in fondo, dovresti cercare di
essere gentile con me
Smiley scosse la testa, divertito: sì, quel ragazzo era decisamente folle...
Vedremo se a fine serata
avrò abbastanza voglia, Haitani;
adesso pensa a portare soldi al bar
Non vedo l'ora di poter usufruire
di tutti i servizi
Angry osservò il fratello mentre, per la seconda volta, scuoteva divertito la testa, prima di ritirare il telefono.
- Oi Haitani- si voltò verso Rindou, che era andato a dare un mano a preparare i panini; certo che quel ragazzo lavorava parecchio...
- Dimmi- rispose Rindou, alzando lo sguardo verso di lui.
- Tu eventualmente riaccompagneresti Angry a casa?- chiese, ed entrambi i ragazzi sbarrarono gli occhi.
Rindou sorrise.
- Se a lui va bene, più che volentieri- affermò.
- Risposta giusta. Sou- Smiley si voltò verso il fratello - a te andrebbe bene? Non voglio che torni da solo- affermò.
Angry esitò per un attimo. Era leggermente nervoso per quello che sarebbe potuto succedere a suo fratello... Ma sapeva bene che Smiley non cambiava idea facilmente, probabilmente lo avrebbe fatto comunque, e si sarebbe sentito molto più sicuro se lui non fosse stato solo.
Si voltò verso Rindou. Lo conosceva da molto poco, però quel ragazzo in fondo era stato gentile con lui, e suo fratello si fidava; quindi forse...
- Per me va bene- mormorò. Rindou sorrise appena, cercando di nascondere quanto fosse effettivamente felice, e riprese a lavorare.
- Bene- anche Smiley tornò a occuparsi di quello che stava facendo - non devi essere preoccupato per me, Angry, me la caverò senza problemi, lo sai-.
Il ragazzo lo fissò ancora per un attimo, prima di annuire; si voltò per andare ad aiutare il cuoco, ma prima mandò un messaggio ai suoi amici per avvisarli di quello che era appena successo.
Era un po' in ansia, non era mai stato da solo con una persona che conosceva così poco; e tra l'altro, suo fratello non sarebbe stato molto reperibile...
Lanciò un'occhiata a Rindou, che stava portando fuori altri alcolici.
Era chiaro che Smiley si fidasse di lui, altrimenti non glielo avrebbe mai permesso; se suo fratello era sicuro doveva stare tranquillo, in fondo Smiley si sforzava parecchio per riuscire a fare in modo che entrambi potessero vivere come desideravano.
Già da giovane in estate aveva svolto molti lavori estivi per guadagnare qualcosa; Angry gli aveva chiesto più volte se volesse una mano, ma fino a una certa età il ragazzo non glielo aveva permesso.
Anche se erano gemelli, Smiley si prendeva cura di lui come se fosse più piccolo; Angry l'aveva sempre apprezzato, ma sapeva bene che suo fratello era molto stanco... Aveva fatto il possibile perché potessero avere una casa loro non appena diventati abbastanza grandi, e perché potessero riuscire a seguire i loro sogni.
Era riuscito a ottenere una borsa di studio, ma era stato comunque Smiley a pagare tutte le altre spese perché lui potesse continuare a studiare, mettendo anche da parte il necessario per comprare quel locale non appena era stato in vendita.
Certo, avevano ricevuto molto aiuto da tutti i loro amici, ma comunque suo fratello di era impegnato al massimo...
Adesso, era giusto che anche lui si prendesse un po' di riposo: poteva permetterselo, visto che era riuscito a raggiungere la maggior parte dei suoi obiettivi.
Gestire quel locale non sarebbe stato semplice, se suo fratello aveva bisogno di sfogarsi un po' o di una distrazione... Visto che non poteva più andare a fare risse come un ragazzino, forse davvero quella poteva essere una buona soluzione.
Di sicuro, visto che era quella scelta da suo fratello, era la migliore; doveva cercare di non preoccuparsi troppo, Smiley aveva di sicuro la situazione sotto controllo, ed era giusto che adesso pensasse un po' anche a sé stesso.
Lui se la sarebbe cavata.
Si voltò appena verso Rindou. Non voleva fare preoccupare suo fratello, per cui la scelta migliore era cercare di avvicinarsi davvero a quel ragazzo... Anche se non aveva idea di cosa fare, non gli era mai successa una cosa simile.
Vide il ragazzo alzare la testa e rivolgergli un sorriso. Distolse lo sguardo, non sapendo bene come reagire: di sicuro non sarebbe stato semplice ma... Se voleva che suo fratello fosse felice, doveva provare a fidarsi di quel ragazzo.
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