CAPITOLO X.

- ... ed è così che si ottiene l'effetto placebo- concluse Angry, cercando di ricordarsi se avesse detto tutto: aveva cercato di essere più preciso possibile con le date e gli esperimenti, ma c'erano così tante cose da ricordare...

- Sei stato bravissimo, hai detto praticamente tutto ciò che c'è sui tuoi appunti- affermò Rindou con un piccolo sorriso.

Ormai era una settimana che in tarda mattinata andava ad aiutarlo a studiare; Smiley rimaneva al locale più di loro quasi ogni sera, per cui lo lasciavano riposare e ci pensava Rindou ad aiutare il minore.

Ogni tanto durante lo studio riuscivano anche a parlare tranquillamente; Rindou era veramente felice di stare riuscendo, anche se pian piano, ad avvicinarsi al ragazzo.

- Sicuro? Puoi dirmelo se dimentico qualcosa- mormorò Angry. Con il fatto che ora andava la sera al ristorante, riusciva a studiare un pochino meno; suo fratello lo faceva sempre riaccompagnare prima da Rindou, ma comunque rimanevano un pochino svegli a parlare prima di andare a dormire, e lui preferiva sempre aspettare il fratello prima di addormentarsi davvero.

- Non hai saltato nulla, dico davvero; anzi, sei pure riuscito a farmi capire di cosa stavi parlando- affermò Rindou con un piccolo sorriso.

Erano seduti uno di fronte all'altro in soggiorno, per cui poteva avere la scusa per continuare a osservarlo senza problemi: e le espressioni che faceva Angry mentre si sforzava di ricordare tutto quello che doveva dire erano veramente tenere...

- Veramente?- chiese Angry, cercando di capire se lo dicesse solo per gentilezza.

- Sí. Effetto placebo, dare a qualcuno qualcosa che non sia un medicinale facendogli credere che lo sia, per vedere se inizia a comportarsi come se lo stesse assumendo... Penso che Ran facesse lo stesso con le caramelle, sai?- commentò Rindou.

- Davvero?- chiese Angry, leggermente confuso.

- Sí; ogni volta che mi facevo male, lui mi dava qualcosa di dolce da mangiare dicendo che non c'era medicina migliore, e visto che mi ripeteva sempre che mi sarei sentito meglio... Finivo a sentirmi meglio davvero- Rindou abbassò appena la testa - penso lo facesse anche in un altro senso, sai?-.

- In quale?- Angry iniziava a essere leggermente incuriosito, soprattutto visto lo sguardo triste che si era dipinto sul volto del ragazzo.

- Io e mio fratello siamo sempre stati molto uniti, non solo perché siamo fratelli ma perché i nostri genitori non erano proprio esemplari. Ran ha imparato da subito a cavarsela da solo, mentre io nel tentativo di imitarlo ho combinato un po' di pasticci... Lui si prendeva sempre le punizioni al mio posto, anche quelle fisiche. Soprattutto da quando ho scoperto di essere gay, e ho commesso l'errore di dirlo... Non è stato molto facile per noi- Rindou strinse appena di più i fogli che aveva in mano - Ran, per non farmi preoccupare, diceva che quelle ferite non erano nulla, e che in realtà erano la prova del fatto che stava riuscendo a proteggermi. A un certo punto ho iniziato a essere davvero felice quando gliele vedevo addosso... Ero proprio stupido, eh?- mormorò.

Non aveva saputo difendersi da solo e aveva anche spinto suo fratello a farlo... Era un proprio un debole all'epoca.

- Non eri stupido, eri piccolo... E Ran si è comportato da vero fratello maggiore con te. Siete riusciti ad allontanarvi da loro e adesso riuscite a cavarvela voi due, no?- fece notare Angry, che comprendeva bene la sensazione di sentirsi inferiore.

Lo sguardo di Rindou si indurí appena.

- Sono morti- affermò, e dal suo tono Angry capí che era meglio non chiedesse altro.

- Scusami, non volevo portarti ricordi tristi- mormorò. Rindou si rese conto di avere usato un tono un po' troppo duro e cercò di addolcirsi appena.

- Scusami, è un argomento un po' spinoso... Ma sí, con il tempo sono migliorato- affermò - anche se inizio a chiedermi se anche i sentimenti a volte possano donare un effetto placebo-. Angry aggrottò la fronte.

- In che modo?-. Rindou scrollò le spalle.

- Magari siamo fermamente convinti di provare un sentimento che ci fa stare bene ma... In realtà proviamo qualcosa di simile o che ci fa solo pensare che stiamo bene, non so se mi spiego. In fondo mio fratello ha sempre cercato di convincermi che stesse bene, quando in realtà...-.

- Rin, penso sia una cosa possibile, ma penso anche che tuo fratello ti voglia davvero bene- mormorò Angry - è vero, all'inizio quando quando Smiley mi ha detto della tua situazione ero preoccupato. Però... Se tuo fratello ha fatto per te quello che mi hai raccontato, non può che volerti bene. Di questo sono sicuro, lo vedo anche da come ti guarda-.

- Come mi guarda?- chiese Rindou, confuso. Angry annuì.

- Vi ho osservati un pochino perché... Ero ancora leggermente preoccupato- ammise; un sorriso dolce comparve sul volto di Rindou.

- Sei davvero tenero, sai?- sussurrò. Angry arrossì appena, prima di continuare.

- E... Ran ti vuole bene, dal suo sguardo si capisce che sei una persona importante per lui e ci tiene tanto a te-. Rindou rimase per un attimo in silenzio, sorpreso: davvero Ran...

- Bè, in effetti, quando abbiamo parlato... Ha detto che non vuole che nulla ci separi- fece un piccolo sorriso - forse hai ragione, mi sto preoccupando troppo-.

- Ne sono sicuro- affermò Angry. Sentirono un rumore e si voltarono entrambi verso la porta della stanza, dalla quale si era appena affacciato Smiley, un sorriso in volto.

- Ragazzi, voi mangiate pure, io devo andare al locale a prendere la nuova spedizione- affermò.

- Vuoi che venga a darti una mano?- gli chiese Rindou; in teoria dovevano gestire entrambi quel locale, ma Smiley la metà delle volte si occupava di tutto da solo...

- Nah, voi due state avendo dei bei momenti, rimani ad aiutare il mio fratellino a studiare! Io schiavizzerò il tuo- rise Smiley - a proposito, non mi risponde alle chiamate, sai come mai?-.

- Contando l'orario a cui torna a casa adesso, sarà a letto almeno fino a metà pomeriggio- sospirò Rindou, tirando fuori il telefono dalla tasca; di solito gli lasciava da mangiare e tornava in tempo per passare un po' di tempo con lui prima di andare al locale, ma pareva che quel giorno avessero cambiato programma...

Fece partire la chiamata e si portò l'oggetto all'orecchio. Dopo qualche squillo, sentì la voce di suo fratello dall'altra parte.

- Dimmi che mi hai svegliato per un buon motivo o ti ammazzo- borbottó Ran.

- È un buon motivo: Smiley ti deve parlare- dichiarò il minore, prima di passare il telefono a Smiley, che lo afferrò e se lo portò alle orecchie.

- Oi ubriacone, se vieni a darmi una mano a portare dentro le scatole oggi si raddoppia e ti offro un drink- affermò Smiley - ma solo se muovi il culo e ti fai trovare al locale in tempo-.

Ran rimase per un attimo in silenzio mentre avvertiva la sua solita rabbia da risveglio svanire lentamente; scaricare qualche scatola per un doppio round... Senza contare che poteva recuperare il sonno mentre era nella sua suite privata.

- Porterò una corda- disse solamente, prima di chiudere la chiamata.

- Che coglione- rise Smiley, ripassando il telefono a Rindou - voi arrivate alla solita ora. Mi raccomando Haitani, fai il bravo con il mio fratellino; Sou, chiamami se hai bisogno. Ci vediamo dopo- salutò Smiley, e prima che uno dei due potesse dire qualcosa si infilò le scarpe e uscì di casa.

- Certo che tuo fratello... È un piccolo tornado- mormorò Rindou; aveva a malapena capito cosa fosse successo...

- Già, quando sa già cosa fare va dritto per la sua strada... Pare che la vicinanza con tuo fratello lo stia aiutando- mormorò Angry. Rindou si voltò verso di lui.

- Sembri ancora preoccupato- commentò.

- Ecco, io...- Angry voltò appena la testa, leggermente imbarazzato - non penso riuscirei a fare quelle cose con qualcuno che non mi piace, e non ho mai visto il fratellone così interessato a qualcuno- mormorò - anche se mi ha detto pure lui che non intende lasciare accadere altro, non sono sicuro ne sia certo e... Ho un po' paura di quello che potrebbe accadere- mormorò.

Rindou lo fissò per un attimo: la sua preoccupazione era normale, soprattutto visto com'erano fatti i loro fratelli. Però...

- Ran... Non si è mai innamorato, ma l'unica volta che ha pensato di avvicinarsi a qualcuno è rimasto ferito, e a lui basta davvero poco per chiudersi di nuovo in sé stesso. Però, fino a poco fa non voleva neanche che io vi vedessi o uscissi di casa senza di lui- affermò.

- Quindi... Stai dicendo che qualcosa potrebbe cambiare?- mormorò Angry. Rindou scosse la testa.

- Non posso affermarlo con certezza, ma non nego che tra quei due ci sia parecchia intesa. L'unica cosa di cui sono sicuro, è che intrometterci adesso potrebbe portarli ad allontanarli più che ad avvicinarli. E che ho una fame da lupi; ti va se mangiamo qualcosa?- gli propose con un piccolo sorriso; sperava anche di distrarlo un pochino in quel modo.

- Sì... Forse hai ragione- mormorò Angry. Di sicuro suo fratello adesso non voleva pensare a una cosa simile, e non voleva essere lui a rischiare di allontanarli.

- Cucino io... Cosa ti va di mangiare?- gli chiese, alzandosi.

- Sicuro? Posso cucinare io, se tu sei stanco- affermò Rindou, alzandosi a sua volta - stai studiando da tutta la mattina, io sono semplicemente qui ad ascoltarti-.

Angry gli rivolse un piccolo sorriso.

- Cucinare mi rilassa, non preoccuparti- affermò.

- Allora... Posso chiederti di avere un po' del tuo ramen?- gli chiese.

- Vuoi del ramen?- mormorò Angry, confuso. Rindou annuì.

- Se sei stanco di cucinarlo o mangiarlo non è un problema, possiamo fare tranquillamente altro; è solo che sono curioso di assaggiarlo, ogni volta chs lo fai al locale mi sembra buonissimo- dichiarò con un piccolo sorriso. Angry scosse la testa.

- Se lo vuoi te lo faccio tranquillamente, per me non è un problema- affermò. Rindou sorrise.

- Allora vada per quello! Posso darti una mano in qualcosa?- gli chiese, seguendo il minore in cucina - Di solito a casa cucino sempre io, per cui sono piuttosto bravo!-. Angry esitò per un attimo: non aveva mai cucinato con nessuno che non fosse suo fratello... Però Rindou lo stava aiutando tanto, e sembrava sincero.

- Va bene- mormorò - ti mostro dove sono le cose-.

- Perfetto! Vado a lavarmi le mani- dichiarò Rindou, voltandosi per dirigersi velocemente verso il bagno.

Angry approfittò di quel momento di solitudine per prendere il telefono e rispondere velocemente ai messaggi dei suoi amici, che in quel periodo, ogni volta che era da solo con Rindou, gli scrivevano sempre per sapere come stesse andando... Con qualche battuta da parte di Ryusei, ovviamente.

Sta andando tutto bene, adesso
mi ha chiesto se possiamo cucinare
insieme del ramen...

Mosse nervosamente le dita sulla tastiera, chiedendosi mentalmente se fosse il caso di dire altro: si stava trovando veramente bene con Rindou, anche studiare con lui era più semplice e lo faceva sentire più rilassato, soprattutto visto che il ragazzo cercava sempre di farlo sentire bene e aiutarlo il più possibile.

Non aveva dimenticato le sue intenzioni, ma ancora non sapeva se fosse il caso di pensarci davvero...

Se mi invitasse di nuovo a uscire...
cosa dovrei fare?

Per fortuna, le risposte gli arrivarono in poco tempo.

Ryusei:

Io accetterei, è un figo!

Chifuyu:

Spera che Tora non lo scopra
mai... Comunque Angry, potete
iniziare uscendo in amicizia

Inui:

Lui ti ha detto altro sulla questione?

No...

Peh-yan:

Anticipalo e proponigli tu
qualcosa!

Hakkai:

Perché non gli proponi di
venire a fare un giro con noi?
Così sarai più tranquillo

Angry fissò per un attimo l'ultimo messaggio: in effetti, non era per nulla una cattiva idea...

- Sono tornato- affermò Rindou, rientrando in stanza. Angry ritirò velocemente il cellulare e alzò lo sguardo su di lui: come glielo poteva proporre...?

- Va tutto bene?- gli chiese Rindou, notando il suo lieve nervosismo.

- Sí- mormorò Angry - è che... Uno dei prossimi giorni dovrei uscire con gli altri e... Ti andrebbe di venire con noi? Probabilmente faremo un giro in centro a Shibuya ed entreremo in qualche bar per prendere qualcosa-. Vedendo che Rindou non rispondeva, avvertì l'ansia iniziare a crescere dentro di lui.

- Insomma, so che tu... Mi hai detto quello che vorresti... Però ancora io vorrei pensare prima allo studio, non penso riuscirei a fare una cosa simile... Però se fossimo con gli altri magari sarei più tranquillo e...-.

- Hey, non serve che vai in panico: mi hai solo lasciato parecchio sorpreso, non mi aspettavo questo invito ma sarò più che felice di farlo, se Hakkai non mi ammazzerà prima- rise Rindou - dovrò chiedere a mio fratello, ma non penso ci saranno problemi-.

Angry si rilassò leggermente.

- Penso che Hakkai non avrà problemi, in realtà mi hanno dato loro questa idea- affermò.

- Allora, spero riusciremo a uscire presto con te e i tuoi amici. Prepariamo il ramen?- gli chiese. Angry annuì, leggermente sollevato; pareva che sarebbe andato tutto bene...

- Pare che la mia idea della corda sia andata a buon fine- commentò Ran, osservando tutti i segni sul corpo di Smiley, che si stava rivestendo.

- Tu sei uno stronzo pazzo psicopatico- rise Smiley.

- Lo sono io per aver approfittato del fatto che oggi abbiamo avuto più tempo... O tu perché te la sei goduta dal primo momento all'ultimo?- commentò Ran, un lieve ghigno divertito in volto.

- Sei fuori- rise Smiley, evitando di rispondere; sí, gli era decisamente piaciuto - vieni giù, ti dò qualcosa da mangiare e da bere, serve a entrambi. Poi io tornerò al lavoro e tu potrai fare un po' quello che vuoi-.

- Wow, mi offri anche il cibo? Devo essere stato proprio bravo- commentò Ran, alzandosi per rivestirsi a sua volta.

- Taci- rise Smiley - e vedi di muovere il culo, io dopo devo iniziare a lavorare-.

- Come sei diligente... Quasi quasi, finché non c'è troppa gente rimango giù a guardarti il culo mentre lavori- commentò Ran, seguendolo fuori dalla stanza.

- Ti ammazzo se ci provi- rise Smiley, frugando nella tasca dei suoi pantaloni e tirando fuori la chiave della stanza, per poi passarla al maggiore.

- Grazie; ricorda che tu sei sempre il benvenuto- affermò Ran, facendogli l'occhiolino.

- Certo certo, continua a crederci- rise Smiley, continuando a camminare. Ran rise appena e lo seguì al piano di sotto, fino al bancone del bar.

Smiley sparí in cucina per preparare qualcosa da mangiare, così Ran ne approfittò per iniziare a prendersi da bere.

Ora che ci pensava, aveva visto Smiley bere un paio di volte in quelle serate, per cui decise di preparare qualcosa per lui, anche se più leggero.

- Wow, parti già con due drink?- commentò Smiley, affiancandolo con alcuni takoytaki e un sorriso in volto - Guarda che il secondo round non lo facciamo se sei troppo ubriaco-.

- In realtà, uno era per te- affermò Ran, passandogli il bicchiere con un sorriso - ma se vuoi... Te lo faccio bere io-.

- Adesso mi tratti come un bambino? Ho solo due anni meno di te- commentò Smiley, divertito; quell'idiota...

- Oh, io intendevo... Farlo in un altro modo- Ran si portò uno dei bicchieri alle labbra, bevendone un sorso, prima di posarli entrambi e avvicinarsi velocemente a Smiley.

Gli circondò la vita con le braccia, chinandosi e unendo le loro labbra; aprì appena la bocca, facendo scivolare il liquido in quella del minore, che ne rimase per un attimo sorpreso, ma lo accolse più che volentieri.

Dopo qualche secondo, i due si staccarono e Ran fece un piccolo sorriso.

- Buono?- sussurrò. Smiley finse di pensarci per un attimo.

- Io li faccio meglio- affermò, staccandosi da lui e afferrando il drink, per poi berne un sorso.

- Allora la prossima volta provi a farmelo tu- affermò Ram, afferrando il suo e spostandosi dall'altra parte del bancone. Smiley gli porse alcuni takoyaki ed entrambi iniziarono a mangiare.

In fondo, dovevano ammettere che si stavano trovando bene uno con l'altro: erano sulla stessa linea d'onda riguardo quello che volevano, si potevano insultare e prendere in giro tranquillamente, non provavano alcuna pressione o fretta... Erano rilassati, e una parte di loro desiderava parecchio che quella pace non finisse mai.

Anche quando finirono di mangiare, Ran rimase seduto in cucina mentre Smiley controllava tutto il cibo, continuando a parlare con lui: argomenti superficiali, spesso seguiti da delle prese in giro, molti riguardanti le battaglie... Ma erano tranquilli così.

- Siamo arrivati... Non pensavo di trovarti qui- commentò Rindou, entrando nella cucina insieme a Angry e lanciando uno sguardo al fratello; strano vederlo in compagnia di qualcuno... Anche se, in effetti, ultimamente vedeva spesso Smiley.

- Benvenuti! Forza, mettetevi al lavoro; Haitani, hai fatto studiare bene il mio fratellino?- chiese Smiley.

- Io ho fatto studiare bene te- ghignò Ran.

- Sì, è molto bravo- affermò Rindou, avvicinandosi al fratello - ti posso parlare un attimo?-. Ran lo fissò: poteva sentire lo sguardo preoccupato di Angry su di sé... Doveva essere qualcosa che riguardava anche lui.

- Se è incinto, io non ti dò più soldi-.

- Vi ammazzo entrambi!-.

- Non è incinto- borbottò Rindou - mi ha solo chiesto di andare a fare un giro con lui e i suoi amici-. Ran lo fissò per un attimo negli occhi mentre avvertiva il suo cuore iniziare a battere più lentamente.

Il suo fratellino non era praticamente mai uscito con tante persone senza di lui. Però... In fondo, stavano cercando di cambiare, almeno un pochino...

Sapeva bene che gliel'aveva chiesto per la presenza di quel ragazzo, ma il suo vero problema era un altro.

- Va bene, ma cerca di non stare fuori tanto- gli rispose. Rindou fece un piccolo sorriso.

- Non preoccuparti, sarò indietro in tempo per passare un po' di tempo con te- dichiarò. Ran annuì e si voltò verso Smiley.

- Vista la situazione, tu fai compagnia a me- affermò.

- Taci- rise Smiley, ma era felice che il ragazzo avesse accettato.

Anche Angry si sentì leggermente sollevato: sembrava che davvero le cose tra loro stessero andando meglio.

Iniziava anche a essere un pochino emozionato per quell'uscita...

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