CAPITOLO XIII.
- Sono felice che tu e Sanzu siate riusciti a tornare amici- affermò Angry - mi dispiace, avrei dovuto pensare di dirti che stava tornando, ma non credevo lo facesse così presto...-. Rindou scosse la testa.
- Non devi preoccuparti, hai tante cose per la testa. È stata una sorpresa ma... Mi è servito- dichiarò Rindou con un piccolo sorriso; alla fine, anche Ran gli aveva detto che finché Sanzu faceva il bravo poteva continuare a essere suo amico... Anche se suo fratello gli era sembrato un po' strano.
- Ne sono felice. Mi dispiace se i giorni scorsi sono stato poco presente- gli disse Angry.
- Tra una settimana ti laurei, è normale che volessi concentrarti sullo studio e sul fare guarire tuo fratello- rise Rindou - sai che organizzeremo una mega festa, vero?-. Angry sospirò e annuì.
- Avevo detto al fratellone che non è necessario, ma penso chiamerà sia la Toman che la Tenjiku per festeggiare al locale...-.
- È naturale che voglia festeggiare tutto l'impegno che ci ha messo il suo fratellino- affermò Rindou - sono felice che tu mi abbia chiamato per aiutarti nell'ultimo ripasso-. Angry si sentì arrossire appena.
- Visto che mi stai dando una mano da un po'... Ho pensato potessi riuscire a darmi un parere oggettivo, dirmi se secondo te sono migliorato o meno- affermò.
- Svolgerò questo compito più che volentieri- dichiarò Rindou con un sorriso, afferrando gli appunti.
Angry gli lanciò un'occhiata: tra non molto avrebbe finito... E avrebbe dovuto dare una risposta a Rindou, almeno momentanea.
Non ne aveva ancora parlato bene con suo fratello, visto che aveva cercato di farlo guarire il prima possibile; però... Forse avrebbe dovuto iniziare a dirlo a Rindou?
- Tutto bene?- gli chiese il ragazzo, osservandolo; gli sembrava parecchio esitante.
- Sí- mormorò - è che stavo pensando... Che dopo...- Angry si bloccò per un attimo: come poteva dirglielo?
Rindou, intuendo i suoi pensieri, allungò la mano, posandola sulla sua e facendo voltare di scatto il minore verso di lui. Gli rivolse un sorriso.
- Al dopo possiamo pensarci dopo, no? Adesso l'importante è che tu ti senta sicuro in quello che stai facendo- dichiarò - per me non è un problema, davvero-. Angry lo fissò per un attimo, sentendosi improvvisamente un pochino più calmo.
- Hai ragione... Grazie- mormorò - possiamo iniziare-. Rindou annuì e tolse la mano dalla sua, prendendo i fogli per riuscire a seguire quello che avrebbe detto il minore, che fece un respiro profondo prima di iniziare a parlare.
Rindou lo osservò: stava continuando a sentire quelle frasi ma... Probabilmente non si sarebbe mai stancato, né di quello né di osservare il ragazzo mentre parlava così appassionatamente di qualcosa che gli piaceva.
Senza che se ne accorgesse, un lieve sorriso comparve sulle sue labbra mentre lo ascoltava.
D'un tratto, gli venne in mente che quel giorno Ran e Smiley si sarebbero rivisti dopo un po' di tempo. Sperava andasse tutto bene...
- Certo che non perdi tempo, eh?- rise Smiley, entrando nella stanzetta di Ran, che quel giorno invece di essere sul divano davanti alla finestra si trovava seduto su una delle poltrone di fianco all'entrata, un bicchiere in mano.
Smiley lo fissò per un attimo: non gli stava neanche rispondendo. La cosa lo irritò più di quanto avrebbe pensato: non si aspettava di certo abbracci calorosi, ma dopo che Ran si era preso cura in quel modo di lui pensava almeno che gli avrebbe chiesto come stesse con qualche battuta, visto anche che non lo aveva contattato fin quando Rindou non gli aveva comunicato che sarebbe tornato al lavoro.
- Oi, che hai?- sbuffò. Forse aveva sperato troppo; anzi, non sapeva neanche lui cos'avesse sperato... Ancora un po' di quella gentilezza?! Si era decisamente ammorbidito.
- Perché non mi hai detto che Sanzu sarebbe tornato?- gli chiese Ran. Smiley alzò un sopracciglio: da quando usava un tono così duro?
- Perché non sono cazzi tuoi...? Non sapevo quando sarebbe tornato, e tu non lavori qui, non sono tenuto a dirti niente, al massimo è tuo fratello che dovrebbe essere arrabbiato- affermò.
- Mio fratello voleva rivederlo da tempo. Per adesso Sanzu è pulito, ma se quel ragazzo dovesse tirare Rindou in...-.
- Tuo fratello non è un coglione. Sanzu ha due gang intere addosso che gli impediranno qualsiasi droga, ed è mio amico, non lo caccerò fuori solo perché tu hai paura che il tuo fratellino di ventitré anni non sappia dire di no alla droga nonostante sia evidente che sia tu la sua unica dipendenza. E ti ricordo che abbiamo deciso tempo fa che la nostra sarebbe stata una relazione puramente fisica, non devo certo riferirti ciò che succede nella mia vita-.
Non si era per niente immaginato così il momento in cui l'avrebbe rivisto, ma quel ragazzo lo faceva incazzare... Non gli doveva nulla, e avrebbe dovuto decisamente avere più fiducia in suo fratello.
- Hai ragione, la nostra relazione è solo quello- Ran si portò il bicchiere alle labbra e bevve un sorso, prima di alzarsi - quindi spogliati, così dopo puoi andare al lavoro-. Aveva passato la scorsa settimana a pensare come affrontarlo: pensava che Smiley avesse capito la sua preocupauzone per Rindou, che visto il suo carattere non avrebbe avuto problemi a dirgli una cosa simile.
Ma a quanto pareva, tutto il benessere che aveva sentito con lui derivava solo dal fatto che si era ammorbidito per il sesso: tra di loro non c'era nulla, ed era meglio lo ricordasse a entrambi.
Smiley lo fissò per un attimo.
- Va bene- disse poi; in fondo, era quello che la loro relazione sarebbe dovuta essere dall'inizio.
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Si portò le mani alla camicia; ne aveva messa una più elegante del solito con la scusa che sarebbe tornato al lavoro dopo tanto tempo ma... A quanto pareva, non sarebbe servito a nulla.
Si liberò dei vestiti, e con la coda dell'occhio vide che Ran stava facendo lo stesso, così si diresse verso il divano del ragazzo.
Ran recuperò il suo bicchiere e alcune cose che aveva lasciato sul tavolino, dopodiché lo raggiunse e posò il tutto sul tavolo di fianco al divano.
- Sdraiati- gli ordinò, afferrando una delle corde.
- Oi, vedi di non scambiare il tuo ruolo con quello di qualcuno che può darmi ordini- sbuffò Smiley; lo stava facendo veramente irritare.
- Durante il sesso posso, e visto che c'è solo questo tra di noi penso proprio di poter essere là persona giusta per darteli- Ran si avvicinò a lui e gli afferrò il braccio, strattonandolo appena per farlo voltare.
Prima che potesse rendersene conto, Smiley si ritrovò con le mani legate dietro alla schiena. Ran lo spinse sul divano mentre afferrava un altro dei suoi oggetti.
Smiley gli lanciò un'occhiata: non era la prima volta che Ran usava il frustino ma... Era la prima volta che ci metteva sopra del lubrificante.
- Cosa vuoi fare?- gli chiese. Non era come al solito... Ran aveva una fantasia decisamente fervida, ma non iniziava mai in quel modo, si divertiva sempre a stuzzicarlo prima.
- Qualcosa che ti piacerà, non preoccuparti- affermò Ran, avvicinandosi a lui. Allungò alla il frustino, facendolo passare appena sulle natiche del ragazzo.
- Non lo facciamo da un po' di tempo... È giusto che ti allarghi, no? Non voglio mica che tu ti faccia male- dichiarò Ran, lasciando scivolare appena il frustino dentro le natiche di Smiley.
Smiley gemette leggermente e si dimenò appena: era una sensazione piacevole, ma non riusciva a concentrarsi totalmente su essa...
- Ne vuoi di più?- sussurrò Ran, spingendo più a fondo l'oggetto dentro il ragazzo; Smiley gemette nuovamente e Ran lo osservò mentre iniziava a diventare leggermente rosso e la sua espressione piena di piacere. Spinse il frustino più a fondo: di sicuro, non avrebbe proprio rinunciare facilmente a qualcosa di simile...
- Stronzo... Pensi che così sia abbastanza?- gemette Smiley. Un ghigno comparve sul volto di Ran.
- Sapevo lo avresti detto- affermò, tirando fuori l'oggetto; si diresse di nuovo verso il tavolo e ne afferrò un altro.
- Non posso certo usare il mio bastone con cui ho spaccato così tante teste; però... Sono incredibili le forme con cui fanno i vibratori, sai?- commentò, voltandosi verso di lui. Smiley sbarrò gli occhi: quel vibratore era enorme, sembrava davvero come il bastone di Ran...
- Vuoi davvero usare quel coso?! Pensavo ti divertissi di più a usare il tuo corpo- commentò. Vedeva che Ran era eccitato, era evidente visto che entrambi erano senza vestiti ma... Non gli piaceva la freddezza nel suo sguardo.
- Sì, ma oggi non ho tanta voglia- affermò Ran. Smiley serrò le labbra.
- Se non hai voglia, possiamo anche non farlo- dichiarò, alzandosi - non intendo...-. prima che potesse concludere la frase, Ran gli afferrò le braccia e lo strattonò in avanti; Smiley sentì le gambe cedergli e si trovò un attimo dopo con il petto contro il tavolino davanti al divano.
- Sono rimasto a prendermi cura di te, adesso dovrei poter fare ciò che voglio, no?- commentò Ran, accendendo il vibratore e chinandosi di fianco a lui - Non parlare come se non godessi come una cagna in calore quando faccio così-. Senza aspettare oltre, spinse il vibratore all'interno dell'apertura del ragazzo.
Smiley gettò la testa all'indietro, gemendo con forza; cazzo, aveva ragione sul fatto che gli piaceva da morire. Però...
- Non mi piace farlo con te così- ringhiò. Ancora poco e avrebbe perso la capacità di parlare... Ma c'era decisamente qualcosa che non andava in quella situazione.
- Oh ma non preoccuparti... Io mi sto eccitando molto a vederti così- Ran si alzò per andare a recuperare altri due oggetti dal tavolo.
Un attimo dopo, Smiley si trovò con una benda sugli occhi e un anellino attorno alla sua erezione, messo apposta per impedirgli di venire.
Avrebbe voluto dire altro, ma avvertiva tutto il suo corpo praticamente ribollire, più che eccitato per quel trattamento; continui ansimi e gemiti lasciavano le sue labbra senza che lui potesse controllarli mentre sentiva il vibratore continuare a colpire il suo interno, facendo espandere di più il piacere nel suo corpo, che sembrava ancora più caldo a contatto con il tavolino freddo.
Un piccolo movimento, anche solo per cercare di scaricare il piacere, e il vibratore si spostava, procurandogli un nuovo e immenso piacere.
Ran intanto aveva ripreso il suo drink e si era sistemato sul divano dietro di lui, intento a osservarlo. Era una visione veramente eccitante, ogni parte di quel ragazzo sembrava starlo chiamando a sé, e gli piaceva dannatamente tanto.
Era eccitato, anche parecchio; ma non era ancora il momento... Voleva vedere molto di più.
Osservò il respiro di Smiley farsi sempre più irregolare, il suo corpo venire scosso da piccoli spasmi mentre il piacere di dipingeva sempre di più lungo il suo corpo.
Fece un piccolo sorriso e si alzò, spostandosi dietro il ragazzo; allungò la mano e inclinò appena il bicchiere.
Il corpo di Smiley ebbe un sussulto nel sentire il liquido fresco scivolare sulla sua pelle e quasi bruciare insieme a essa: anche se era freddo era comunque alcool, e quel mix di sensazioni non lo stava di certo aiutando a mantenere il controllo...
Ran si inginocchiò dietro di lui; Smiley poteva avvertire il suo corpo parecchio vicino, ma l'unica parte del maggiore che lo toccò furono i suoi denti che gli affondarono nell'incavo tra il collo e la spalla.
Smiley urlò con forza, dimenando appena il bacino; ma sentì il corpo di Ran premere contro il suo, spingendolo ancora di più contro il tavolino, e il vibratore muoversi nuovamente, facendolo urlare ancora di più.
- Ran...- gemette, mentre avvertiva la lingua del ragazzo passare lungo il suo corpo. Il maggiore lo ignorò mentre prendeva tra i denti la pelle del suo fianco, facendolo gemere nuovamente: gli sembrava di impazzire...
- Dí che posso farlo solo io, e ti darò ciò che vuoi- sussurrò Ran; se la loro relazione era puramente di sesso... Allora, se la sarebbe goduta fino all'ultima goccia.
- Lo sai che lo faccio solo con te- gemette Smiley.
- E come faccio a esserne sicuro?- Ran gli afferrò i capelli, strattonandogli appena la testa all'indietro e avvicinandosi al suo orecchio - Guardati, sei così eccitato... Chi mi dice che non ti inginocchieresti per chiunque per avere un po' di sfogo, eh? Per avere questo piacere?!-.
- Lo farò davvero se non ti muovi!- rise Smiley. Ran avvertì la rabbia montargli dentro a quelle parole: non voleva capire che non stava scherzando?! Allora glielo avrebbe fatto capire lui.
Gli strappò via la benda che aveva sugli occhi e gli afferrò le guance, facendolo voltare verso di sé e fissandolo negli occhi.
- Cazzate- ringhiò - pensi che qualcuno potrebbe farti gemere in questo modo, eh?! Sarai anche una puttana che non vede l'ora di trovarsi qualcuno da scopare, ma te lo sogni che qualcun altro riuscirebbe a farti eccitare in questo modo- poso due dita sul vibratore e lo spinse di più dentro il ragazzo, facendolo urlare più forte.
- Dillo-.
- Che cosa vuoi che ti dica?! Lo sai già che effetto mi stai facendo!-.
- Non me ne fotte un cazzo: voglio sentirtelo dire- Ran gli afferrò i capelli con l'altra mano, tirandolo di più verso di sé - tra noi c'è solo sesso, giusto?! Bene: sappi che se decido di impegnarmi in una cosa vado fino in fondo. Intendo scoparti finché il tuo corpo non sarà completamente consumato dal mio cazzo, così tanto che anche se un giorno dovessi decidere di andare a farti cinque superdotati insieme non riusciresti mai a provare un piacere simile, talmente tanto che anche quando finiremo non riuscirai neanche a pensare di farti scopare da qualcun altro, perché questa parte della tua vita apparterrà per sempre solo a me, e me ne prenderò fino all'ultima goccia. Dimmi che vuoi che faccia tutto questo-.
Smiley lo fissò per un attimo. Sapeva bene che c'erano tante di quelle cose che non andavano in quel discorso che avrebbero avuto bisogno di dieci drink e una notte con uno psicoterapeuta per riuscire a spiegarle tutte; così come sapeva che in quel momento Ran non era completamente lucido, si stava facendo muovere da qualcosa che non riusciva a capire, e probabilmente sarebbe stato lui il primo, un giorno, a rompere tutto quello.
Però, nonostante tutto...
- Lo voglio- voleva che quella parte della sua vita fosse solo sua; voleva... Che avessero qualcosa di solo loro - scopami fino alla fine-. E anche se la sua mente era piena di dubbi, i suoi occhi erano più che sinceri.
Ran lo lasciò andare e un attimo dopo Smiley sentì il vibratore venire sfilato da dentro di lui; non ebbe il tempo di riposarsi neanche per un secondo perché avvertí le mani di Ran stringergli i fianchi con forza e il suo cazzo penetrarlo con un colpo secco.
Gettò la testa all'indietro, urlando di piacere, un enorme sorriso in volto: quello... Gli piaceva ancora di più.
Ran iniziò a muoversi selvaggiamente dentro di lui, ormai troppo eccitato per riuscire a trattenersi: quel ragazzo voleva lui... E se lo sarebbe preso totalmente a ogni costo.
I corpi dei due ragazzi presero a scontrarsi con una forza incredibile, quello di Smiley che sfregava appena contro il tavolino sotto di lui; ma il ragazzo stava altamente ignorando quel lieve dolore, tutta la sua attenzione era concentrata sui movimenti di Ran e sul piacere esploso dentro di lui.
Continuò a urlare, coprendo appena i gemiti di Ran, che quando si accorse che il minore stava per raggiungere il limite allungò la mano e gli sfilò l'anello.
Smiley iniziò a venire quasi senza rendersene contro e Ran gli afferrò i capelli, tirandolo leggermente su in modo che il corpo del minore aderisse al suo; gli spostò la mano sul petto per tenersi mentre continuava a spingersi con forza dentro di lui, fin quando non iniziò a venire a sua volta.
Uscì da dentro il ragazzo, che avvertì il suo sperma sporcargli la schiena; un gemito di insoddisfazione lasciò le sue labbra, non per lo sporco ma più per il fatto che ormai era abituato a essere riempito da quel ragazzo, invece adesso...
- Sono felice che ci siamo chiariti- Ran lo lasciò andare e gli slegò le mani; Smiley non poté fare a meno di sedersi per terra, sgranchendosi appena i polsi mentre cercava di riprendere fiato.
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Nel frattempo, Ran si alzò e si diresse a prendere i suoi vestiti.
- C'è una doccia in questo posto? Non penso sia il caso che vai a lavorare così- commentò.
- Sí, adesso vado a farmela- affermò Smiley, continuando a fissarlo. A dire la verità, non aveva ancora capito esattamente bene come mai quel ragazzo ci fosse rimasto così male; era vero che era preoccupato per suo fratello, ma gli sembrava che fosse andato tutto bene, e sapendo che erano amici poteva tranquillamente chiederglielo prima.
Ma era chiaro che qualcosa lo avesse ferito, e che quel giorno fosse andato tutto in maniera diversa dal solito.
- Ti lascio stare un po' qui, così ti riprendi; io vado giù a farmi qualcosa da bere- affermò Ran, dirigendosi verso la porta.
- Ran- lo chiamò Smiley, e lui si fermò sulla porta.
- Non mi devi alcuna spiegazione. Avevi ragione- di voltò verso di lui, fissandolo negli occhi - tra di noi c'è una relazione di puro sesso, nient'altro. Tu non mi devi niente, e io non devo nulla a te. Possiamo chiuderla lì- dichiarò, prima di voltarsi nuovamente e uscire dalla stanza.
Smiley rimase ancora per un attimo immobile, continuando a fissare la porta che si era appena chiusa di fronte a lui.
Quello che era appena successo era più che normale, sapeva bene che tra di loro non c'era altro che quello che lui e Ran avevano affermato, lo avevano deciso da subito.
Eppure, per qualche motivo... Sentiva di avere appena perso qualcosa di importante.
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