CAPITOLO XVIII.
Ran aprí la porta di casa e si stiracchiò leggermente; finalmente, poteva mettersi a riposare...
Visto che qualche sera prima era rimasto tutto il tempo con suo fratello, alla fine aveva dormito meno del solito, e in quei giorni aveva dovuto gestirsi con anche i giri di ronda obbligatori di Izana; per fortuna ora poteva riposarsi, era l'ideale dopo una bella scopata.
- A proposito, devo chiedere a Rin se torna a casa stasera- mormorò, andando in camera sua per cambiarsi; era certo che suo fratello gli avesse lasciato da mangiare e che gli avrebbe scritto se fosse rimasto fuori, ma visto che non sapeva esattamente quando lui e Angry avrebbero fatto il passo successivo...
Tirò fuori il telefono dalla tasca ed effettuò la chiamata, portandosi l'oggetto all'orecchio mentre si infilava il suo bel pigiama.
Dopo qualche squillo però, scattò la segreteria. Ran aggrottò la fronte: non era una cosa normale...
Suo fratello aveva sempre la suoneria attiva per lui, anche quando stava parlando al telefono con altra gente o era in mezzo a una rissa bloccava tutto per rispondere, e faceva in modo di non avere mai il telefono scarico o spento se non erano insieme.
Quindi come mai non gli stava rispondendo...?
Provò di nuovo, ma ottenne lo stesso risultato di prima: nessuna reazione.
Lanciò il telefono sul letto e afferrò nuovamente i suoi vestiti: pareva che il pigiama avrebbe dovuto aspettare... Aveva qualcosa di più urgente di cui doveva occuparsi.
- Ma guarda un po', allora è vero che la Toman e la Tenjiku ormai sono cadute proprio in basso... Da quando gestite bordelli?- commentò Shuji, divertito, guardandosi intorno.
- Se hai qualcosa da ridire sul mio bar, puoi parlarne tranquillamente con il mio pugno- rise Smiley, cercando di mantenere la calma: aveva indicato a Rindou di andare da suo fratello, ma doveva cercare di tenere quegli stronzi lontani da loro e farli uscire prima che potessero attaccare.
- Si mette male... Non abbiamo sentito grande casino, quindi probabilmente non si sono portati dietro un esercito. Potremmo riuscire ad abbattere Hanma, ma neanche in quattro avremmo possibilità contro South- mormorò Haruchiyo - se solo avessi le mie spade...-.
- Non serviranno: di South mi occuperò io. Appena io e Smiley ci lanciamo all'attacco, voi correre in cucina, barricatevi dentro e chiamate qualcuno- ordinò Rindou. Non poteva rischiare che uscissero e incontrassero qualche altro nemico; Sanzu non era bravo nel corpo a corpo, e non voleva rischiare che Angry si ferisse.
- Non possiamo abbandonarvi qui!- esclamò Angry - Forse io dovrei...-.
- Angry, fai come ti dice Rindou: lo sai, tu puoi combattere solo in condizioni disperate- Smiley sorrise - e questa non lo è di certo, possiamo battere questi due stronzi-. Non ne era così certo, a dire la verità, ma sapeva quanto suo fratello odiasse combattere e soprattutto quanto odiasse dover tirare fuori quel suo potere.
Non voleva vederlo di nuovo in quello stato: aveva creato quel luogo anche per riuscire a proteggerlo, per dargli la vita che aveva sempre desiderato... Non avrebbe lasciato che fosse obbligato a combattere. Lo avrebbe protetto a ogni costo.
- Ma...- mormorò il ragazzo - non posso abbandonarvi!-.
- Penso che dovreste ascoltarlo, se perdete in quattro sarà più dignitoso che perdere in tre- rise Shuji.
- Non siamo qui per uccidervi, vogliamo solo divertirci un po' per attirare i vostri capi... Che ne dite, ci date un po' di divertimento?- commentò South, facendo un passo in avanti.
- Haruchiyo, porta via Angry- disse Rindou, sfilandosi la giacca; fece per affiancare Smiley ma si sentì afferrare il polso.
- Aspetta Rin! Fate combattere anche me!- esclamò Angry. Rindou si voltò verso di lui e gli rivolse un sorriso.
- Non devi preoccuparti; io e tuo fratello siamo forti. Se combattessi anche tu e per caso dovessero sconfiggerci tutti, sarebbe la fine. Invece, devi proteggere Haruchiyo per dargli il tempo di chiamare qualcuno e intervenire in caso io e tuo fratello non ce la facciamo. Non voglio impedirti di combattere Souya, so che sei forte: ma proprio per questo non puoi gettarti con noi nella mischia- affermò - devi venire a salvarci in caso di bisogno-.
Angry lo fissò per un attimo, prima di spostare lo sguardo verso suo fratello, che gli rivolse un sorriso.
Entrambi erano preoccupati per lui e avrebbero voluto proteggerlo ma... Sapeva che credevano in lui, che riconoscevano il suo valore, e che lo avrebbero lasciato combattere se fosse stato necessario.
- Va bene- mormorò, lasciando il polso di Rindou - state attenti-. Il ragazzo annuì, prima di voltarsi per affiancare Smiley.
- Io prendo South e tu Hanma?- gli chiese.
- Guarda che sono molto più forte di te- rise Smiley.
- Appunto. Così mentre tu ne sconfiggi uno io tengo impegnato l'altro- dichiarò Rindou. Non aveva mai combattuto contro Hanma, mentre Smiley lo aveva già visto prima, quindi sapeva come affrontarlo.
Poteva riuscire a bloccare South: era la sua specialità in fondo, e non si sarebbe tirato indietro.
- Va bene allora- rise Smiley, mettendosi in posizione.
- Volete davvero affrontarci in due?- rise Shuji - Certo che siete proprio delle persone particolari... Vedremo se riuscirete a cavarvela!- si lanciò in avanti, verso Smiley, mentre South si scagliava verso Rindou.
Il ragazzo fece un respiro profondo: non aveva mai affrontato uno scontro serio senza suo fratello ma... Poteva farcela.
Schivò il pugno di South, che però lo sfiorò con un calcio che il ragazzo vide a malapena arrivare. Sbarró gli occhi: era ancora più forte di quanto ricordasse... Ma doveva riuscire a tenerlo occupato.
- Certo che sono dei mostri...- mormorò Haruchiyo, mentre tirava fuori il telefono per mandare velocemente dei messaggi: Mucho, Mikey, Baji... Doveva avvisare tutti quanti, quei due ragazzi non avrebbero retto per sempre.
Angry continuò a osservare la scena, preoccupato: suo fratello stava riuscendo a tenere testa ad Hanma, ma non sembrava stare riuscendo a trovare un modo per colpirlo, mentre Rindou...
Vide il ragazzo venire colpito con un calcio al fianco che lo fece cadere a terra e sbarró gli occhi.
- Rin!- si lanciò verso di loro. Rindou alzò lo sguardo su South: non sarebbe riuscito a schivare il suo prossimo colpo, lo avrebbe preso in pieno; doveva cercare di...
A un tratto però, vide South sbattere gli occhi e un attimo dopo cadere a terra; dietro di lui comparve Ran, un mattone in mano.
- Dimmi un po'... Cos'è che volevi fare tu al mio fratellino?- commentò con un sorriso.
- Ran...- mormorò Rindou, sorpreso - che ci fai qui?-.
- Se il mio fratellino non mi risponde al telefono è normale che mi preoccupi- rise Ran, prima di voltarsi verso Hanma - vuoi una mattonata anche tu o te ne vai con il tuo amichetto?-.
Hanma scoppiò a ridere.
- Ma chi pensava che i fratelli Haitani sarebbero finiti a fare da cagnolini ai cari gemellini... Vuoi impedirmi di spaccargli la testa?- rise - Pensavo fossi il primo che si diverte a farlo!-.
- Chi vuoi pestare non mi interessa. Ma avete toccato un paio di persone a cui dovevate stare lontani- affermò Ran, iniziando a camminare verso di lui - Rindou, riesci ad alzarti?-.
- Certo- rispose il minore, tirandosi su e raggiungendolo velocemente.
- Oi Haitani, lui è la mia preda- rise Smiley; ma doveva ammettere che si era sentito sollevato quando lo aveva visto avvicinarsi.
- Mi dispiace, ma come ho detto, ha toccato le persone sbagliate- dichiarò Ran, puntando il bastone contro Hanma - Rindou, vai-. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e scattò in avanti; Hanma era già pronto a bloccare eventuali calci o pugni, invece il ragazzo lo afferrò in vita per buttarlo a terra, e un attimo dopo Hanma si trovò bloccato.
Ran si avvicinò a lui con calma, sotto lo sguardo attento dei presenti, mentre tirava fuori il suo bastone.
Smiley lo osservò per un attimo. Non l'aveva mai visto in quello stato: anche se sembrava avere la sua solita espressione leggermente divertita in volto, comunque si capiva dal suo sguardo quanto fosse serio...
Deglutì appena: non aveva parlato solo di Rindou, ma al plurale di persone che Hanma aveva osato attaccare. Per qualche motivo, una parte di Smiley volle pensare che tra quelle persone ci fosse anche lui.
Vide Ran alzare il bastone e colpire Hanma alla testa senza alcuna esitazione; il ragazzo tossí leggermente mentre oscillava appena.
- Cazzo... Sei proprio folle!- scoppiò a ridere e Ran alzò di nuovo il bastone.
- Ran, basta così: ci serve vivo-. Il ragazzo si voltò e vide entrare nel locale Izana e Mikey, seguiti dalla Tenjiku e dalla Toman.
- Siete arrivati!- esclamò Haruchiyo con un sorriso.
- Ci hai chiamati, non potevamo certo non arrivate- affermò Mikey, portando lo sguardo su South.
- Vedo che usi ancora i mattoni- commentò Takashi.
- Ho scoperto che sono divertenti- dichiarò Ran.
- Pah, Kazutora, liberatevi di questa sacca grassa... Dite a Kisaki che se per caso dovesse cercare di mandarcelo di nuovo contro, la prossima volta sarà lui a pagarne le conseguenze- dichiarò Mikey.
I due ragazzi annuirono e afferrarono South, aiutati da Peh-yan e Ryusei, per poi trascinarlo fuori dal locale. Mikey portò lo sguardo su Hanma.
- Vuoi fare la sua stessa fine o preferisci andartene sulle tue gambe a riferire il messaggio al tuo ragazzo?- gli chiese - In caso, Ken-chin è pronto a prenderti a pugni fino a quando farai una fine anche peggiore-. Hanma scoppiò a ridere.
- Ma come siete nervosi! Eravamo venuti solamente a fare un saluto, andiamo via volentieri!-. Rindou lanciò uno sguardo a Ran, che annuì; il minore lasciò lentamente andare Hanma e si alzò mentre anche il ragazzo si alzava, leggermente traballante, e usciva dall'edificio.
- Baji, Mitsuya, assicuratevi che si allontanino e non intendano tornare tanto presto... Non allontanatevi troppo- ordinò Mikey. I due ragazzi annuirono e si voltarono, in modo da seguire Hanma, insieme ovviamente ai loro secondi.
- State bene?- chiese Mikey, voltandosi verso i ragazzi all'interno del locale.
- Naturalmente- rise Smiley, mentre Muto raggiungeva Sanzu. Angry gli lasciò il loro spazio e raggiunse Rindou.
- Stai bene? Ti sei fatto male?- gli chiese. Il ragazzo scosse la testa.
- Ho subito ferite peggiori- affermò - mi dispiace averti fatto preoccupare-. Anche se era felice che non fosse stato costretto a combattere.
- Haitani, sappi che per aver fatto preoccupare il mio fratellino me la pagherai- rise Smiley - adesso qualcuno mi rimetta su la porta, che tra poco devo aprire! E tu- si voltò verso Ran, che alzò lo sguardo su di lui - vedi di non rubarmi più la preda-. Ran fece un piccolo ghigno.
- La prossima volta se vuoi spacco la tua di testa, allora- commentò.
- Devi solo provarci- rise Smiley, superandolo; mentre gli passava di fianco, abbassò appena il tono della voce - grazie- sussurrò, prima di tornare a parlare normalmente - forza gente, al lavoro!-.
- Sentito Ken-chin? Mettetevi al lavoro- disse Mikey.
- Tu mai, eh?- borbottò Draken, ma si diresse comunque con Kakucho a tirare su la porta.
- Vado ad aiutare il mio fratellone in cucina... Tu cerca di riposarti un attimo- Angry lasciò un veloce bacio sulle labbra a Rindou, prima di seguire il fratello.
- Rindou- chiamò Ran; il minore di voltò verso di lui. Ran si morse appena l'interno della guancia: avrebbe voluto portarlo via, ma forse non era il caso di separarlo da Angry in quel momento... Aveva visto lo sguardo di quel ragazzo quando Rindou era stato ferito, non era il momento.
- Vieni un attimo su con me- gli disse, voltandosi per dirigersi verso la sua saletta. Rindou annuì e lo seguì. Rimasero in silenzio fin quando non entrarono nella stanza; Ran chiuse la porta a chiave e si voltò verso di lui.
Senza dire nulla, afferrò la sua maglietta e la alzò, osservando il livido sul ventre del ragazzo.
- Fa male?- gli chiede, alzando lo sguardo su Rindou, che scosse la testa.
- Non ancora- affermò.
- Fatti medicare dal tuo ragazzo- Ran gli lasciò la maglietta e continuò a fissarlo - inutile dirti che dovrai stare attento, vero?-. Rindou fece un piccolo sorriso.
- Come tu sei corso qui per noi, io lo farei per te e per loro. È la nostra natura Ran, sai che non smetteremo di combattere solo perché c'è South in giro, non ci siamo mai lasciati spaventare da cose simili- dichiarò. Ran fece un piccolo sorriso.
- Lo so- si avvicinò velocemente a lui e Rindou si trovò in un attimo con la schiena contro il muro e il braccio di Ran premuto contro la sua gola - ma combatti di nuovo senza di me, e sarà il tuo ultimo combattimento- affermò, fissandolo negli occhi.
- Non lo farò- dichiarò Rindou - lo sai che mi piace molto di più combattere al tuo fianco, Ran. Volevo solo riuscire a proteggerli- affermò.
Ran lo fissò per un attimo: suo fratello sembrava davvero deciso... Lo aveva cresciuto al meglio. Fece un sorriso.
- Sono fiero di te- affermò, lasciandolo andare e allungando la mano, scompigliandogli appena i capelli. Rindou rimase per un attimo sorpreso da quel gesto.
- Davvero?- mormorò; non glielo aveva mai detto...
Ran alzò un sopracciglio.
- Rin. Sai cucinare, fare le pulizie, ti preoccupi per i tuoi amici, non giudichi le persone neanche se sono dei pazzi drogati, e hai appena affrontato una persona che sapevi di non poter battere senza di me per proteggere il ragazzo che ami e i tuoi amici. Come potrei non essere fiero di te?- commentò.
Un sorriso comparve sul volto di Rindou mentre avvertiva gli occhi pizzicare appena; gettò le braccia al collo di Ran e lo strinse a sé.
- È solo merito tuo- sussurrò - è solo merito tuo se sono potuto crescere in questo modo. Tu... Ti sforzi per poco e vuoi bene a poche persone, ma in quei momenti e per loro dai sempre il massimo. Non è qualcosa di cui dovresti vergognarti o che dovresti smettere di fare-. Ran rimase per un attimo sorpreso da quel discorso, ma non poté fare a meno di stringere a sua volta il fratello: al significato di quelle parole ci avrebbe pensato dopo, adesso voleva solo stare un pochino con il suo amato fratellino.
- Grazie per aver protetto anche lui- sussurrò Ran; Rindou fece un piccolo sorriso.
- È mio amico. Ed è importante per Angry... E anche per te- si staccò appena da lui - tra un attimo scendo ad aiutare, per te va bene?-. Ran annuì.
- Io rimango qui, nel caso quegli stronzi vogliano tornare... Anche se dubito che lo faranno presto. Dopo vai a casa con Angry, è decisamente più bravo di me a medicare- affermò.
- Sicuro?! Non posso lasciarti da solo proprio in un momento simile- fece notare Rindou.
- Mi farò accompagnare da qualche scansafatiche- affermò Ran - ma tu devi stare con il tuo cucciolotto, non con me. Tranquillo, noi avremo le nostre serate-. Rindou lo fissò per un attimo: per suo fratello doveva essere molto difficile dirlo...
Fece un piccolo sorriso e si chinò a lasciargli un bacio sulla guancia.
- Grazie mille, fratellone- gli disse, staccandosi appena da lui - vado a vedere se hanno bisogno di una mano, d'accordo? Poi torno qui-. Ran annuì.
- Portami qualcosa da bere prima- gli disse.
- Certo- rispose Rindou, rivolgendogli un sorriso prima di uscire dalla stanza. Avrebbe dovuto ringraziare suo fratello per quella opportunità, sapeva che Ran si stava sforzando parecchio... Sperava che nessun suo sforzo andasse vano; di sicuro, lui avrebbe fatto di tutto per stare al fianco di Angry in ogni modo.
- Stai bene Sou? Ti sei spaventato?- chiese Smiley, osservando il gemello: gli sembrava molto pensieroso...
- Leggermente ma... Ero più preoccupato per voi- mormorò Angry - tu sei sicuro di stare bene?-.
- Sí, Hanma non mi ha colpito troppo forte... E gli ho assestato un paio di bei colpi- rise Smiley - eri molto preoccupato anche per Rindou, eh? Si vede bene quanto tieni a lui-. Angry arrossì appena.
- Io... Penso che tu avessi ragione- mormorò - sul fatto che dovrei solo lasciarmi andare con lui. Rin mi sta facendo capire quanto tiene a me dall'inizio, e io a volte ancora faccio fatica a fidarmi di questo... Vorrei poterlo fare senza più alcun timore-. Smiley lo fissò per un attimo, ma prima che potesse rispondere vide la porta aprirsi.
- Sono arrivato; vi serve una mano per qualcosa?- chiese Rindou, dirigendosi verso i due ragazzi.
- Qui in cucina siamo a posto, pensa al bar- gli rispose Smiley; il maggiore annuì.
- Stai bene? Hai qualche ferita?- gli chiese Angry, preoccupato.
- Solo un livido allo stomaco, Ran vorrebbe che me lo controllassi dopo il lavoro... Ma se sei troppo stanco posso passare domani- affermò Rindou. Angry scosse la testa.
- È meglio guardare subito queste cose... Intanto ti dò del ghiaccio da metterci, cerca di non sforzarti troppo- gli disse, andando verso il frigorifero.
- E Ran ti lascia rimanere fuori dopo ciò che è successo?- commentò Smiley.
- Era un po' scosso ma... Mi ha detto lui di stare con Angry questa notte, che anche lui deve essere molto preoccupato- dichiarò Rindou. Smiley per un attimo non rispose, poi annuì appena.
- Ti dò il permesso anche io- affermò. Rindou rise leggermente.
- Ti ringrazio- affermò, mentre Angry tornava verso di lui e gli passava un sacchetto con del ghiaccio.
- Per te va bene se questa notte rimango a dormire da te, cucciolo? Non preoccuparti, posso usare il divano- affermò. Angry si sentì arrossire appena e lanciò uno sguardo al fratello, che gli fece un cenno di incoraggiamento.
- Certo, per me va bene- affermò Angry, voltandosi verso di lui; forse quella volta... Sarebbe potuto essere lui a fare la prima mossa e mostrare a Rindou quanto tenesse al loro rapporto.
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