CAPITOLO XX.

Smiley fece un respiro profondo, osservando la casa di fronte a lui.

Aveva pensato più volte se fosse il caso di andare lì o meno. Aveva mandato via Rindou ed Angry molto prima del solito, in modo da lasciare a entrambi il tempo di riprendersi da quello che era successo... E la libertá di fare quello che desideravano.

A uccidere Rindou ci avrebbe pensato dopo, in fondo gli aveva dato lui il permesso quindi non poteva lamentarsi... Per adesso.

Era rimasto al locale anche più del solito, e in realtà aveva anche pensato di dormire lì, ma dopo l'assalto che c'era stato riconosceva che non era proprio una buona idea.

Mucho gli aveva chiesto se volesse andare da loro, ma sapeva bene che non avrebbero rinunciato a scopare solo perché avevano un ospite, per cui alla fine aveva deciso di andare davvero in quel luogo.

Mucho l'aveva accompagnato senza fare domande, e gliene era stato grato, perché non avrebbe saputo rispondere neanche lui.

Fece un respiro profondo e si diresse verso la porta, suonando al campanello.

Sentì alcuni rumori dell'interno.

- Chi cazzo è che rompe i coglioni?! Volete per caso morire?!- Ran aprì la porta, decisamente irritato: era già stata una serata di merda, adesso voleva solamente dormire, invece si era trovato improvvisamente a doversi alzare dal suo letto per poter aprire la porta a chiunque fosse.

Avrebbe voluto ucciderlo, aveva già il bastone pronto; ma si stupì parecchio nel vedere chi avesse davanti.

- Sei proprio uno stronzo, sai?- rise Smiley, osservandolo - Accogli così tutti i tuoi ospiti?-. Ran alzò gli occhi al cielo.

- Io volevo dormire. Cosa ci fai qui?- gli chiese. Era parecchio sorpreso, non si aspettava di certo una sua visita... Doveva esserci un motivo serio.

- Rindou sta bene?-.

- Penso stia più che bene- rise Smiley - non preoccuparti, loro sono al sicuro, gli sto lasciando casa libera. Visto che sono stato così buono con il tuo fratellino, mi fai entrare?-.

Ran lo fissò ancora per un attimo. Non aveva ben capito come mai Smiley fosse lì ma... Era chiaro che qualcosa non andasse.

Si spostò di lato, in modo da fare entrare il minore in casa.

Smiley si guardò intorno: era la prima volta che entrava in quella casa... Doveva ammettere che rappresentava molto bene lo stile degli Haitani: era ordinata, ma allo stesso tempo piena di oggetti, e la metà sembravano decisamente inutili.

- Però, si vede che Rindou fa bene le pulizie- commentò - anche la tua camera è così ordinata?-.

- Naturale, Rin pulisce anche lì, quando io sono impegnato a fare altro- affermò Ran, continuando a seguirlo: dove stava andando...?

- Altro tipo ronfare sul divano?- rise Smiley, continuando a camminare. Dai racconti che aveva sentito da Rindou, doveva essere...

Iniziò a camminare più velocemente, e prima che Ran potesse fermarlo lo vide aprire la porta della sua camera.

- Un paio d'ore senza Rindou ed è tutto un casino, eh?- rise Smiley, osservando i vestiti che quel giorno il ragazzo aveva indossato ed erano stati bellamente lasciati per terra.

- Ok Smiley, scopri le carte: perché sei qui?- sbuffò Ran. Smiley rise appena e si voltò verso di lui.

- Secondo te? Per fare quello che facciamo sempre: per scopare. So che oggi l'abbiamo già fatto, ma mi sembra strano che tu non sia stato il primo a usare la scusa dell'attacco di South per fare un secondo round- commentò. Ran se nera andato praticamente dopo Rindou ed Angry, per cui non aveva avuto neanche la possibilità di proporgli una cosa simile.

Ran alzò un sopracciglio.

- Non sei stato tu il primo a dire che non lo avremmo fatto nelle nostre case ma solo al bar?- gli fece notare.

- Mi sembra una cattiva idea stare al bar a scopare in questo momento- rise Smiley, avvicinandosi a lui e posandogli le mani sulle spalle - andiamo, non vuoi approfittare del fatto che sono venuto qui apposta?- sussurrò, alzandosi in punta di piedi e unendo le loro labbra.

Ran ricambiò automaticamente il bacio, lasciandolo fare per un attimo: in fondo, quel ragazzo aveva delle labbra davvero buone, non era così semplice pensare di poterne fare a meno...

Ma allo stesso tempo, l'urgenza dei suoi gesti non era normale: c'era qualcosa che non andava, qualcosa di strano; i gesti di Smiley erano quasi disperati, pareva non essere lì per il sesso, ma per un altro obiettivo che stava cercando di nascondere con tutto sé stesso.

Vide Smiley staccarsi da lui per levarsi la maglietta, prima di tornare a baciarlo.

Ran sospirò appena: odiava veramente tanto essere quello razionale... Ma quel ragazzo era chiaramente disperato; avrebbe potuto scoparselo comunque e fare finta di nulla, in fondo il loro rapporto era quello.

Però, il sorriso che aveva quando era arrivato lì era decisamente diverso dal suo solito sorriso: e a lui quello non andava bene.

Voleva farlo ridere fino alla follia, non vedere il suo sorriso spegnersi per sempre.

Gli posò le mani sulle spalle, allontanandolo bruscamente da sé.

- Non siamo una coppia, Smiley: abbiamo deciso che non lo avremmo fatto in nessun luogo che non fosse il locale, e continueremo così. Lo hai detto tu stesso, o mi sbaglio?-.

Smiley lo fissò per un attimo e serrò le labbra: perché quel ragazzo doveva mostrarsi così ligio alle regole proprio in quel momento?

- Che noia che sei, mi hai fatto passare la voglia- sbuffò, scrollando le spalle per fare in modo che lo liberasse dalla sua presa.

Si chinò per afferrare la sua maglietta e fece per superarlo per uscire dalla stanza, ma Ran gli afferrò il polso.

- Aspetta-.

- Se hai cambiato idea, ormai è troppo tardi- dichiarò Smiley.

- Come mai sei venuto qui?- gli chiese Ran. Smiley alzò un sopracciglio.

- Non l'ho reso abbastanza evidente...? Senza Rindou diventi anche scemo per caso?-. Ran alzò gli occhi al cielo.

- So che non sei qui per il sesso. Perché sei qui?-. Smiley per un attimo non rispose.

- Lasciami, Ran- gli ordinò. In tutta risposta, il maggiore lo tirò verso di sé, e un attimo dopo Smiley si trovò sdraiato sul letto con Ran sopra di lui che gli teneva fermi i polsi.

- Se hai cambiato idea, ormai è troppo tardi- affermò Smiley - mi hai messo di cattivo umore-.

- Ti ho detto che non voglio scopare: voglio sapere come mai sei venuto qui. Il vero motivo- affermò Ran, fissandolo - non ti lascerò libero fin quando non me lo dirai-.

- Posso liberarmi in un attimo- ringhiò Smiley.

- Lo so- rispose Ran; era chiaro che fisicamente fosse più forte di lui. Ma non per questo l'avrebbe lasciato andare facilmente.

- Non sono qui per nessun motivo in particolare Ran, volevo solo scopare- affermò Smiley.

- Hai detto tu che non lo avremmo fatto qui. Avresti benissimo potuto fermarmi quando mi hai visto andare via, oppure chiamarmi; invece non lo hai fatto. Volevi venire qui. Perché? Cos'è successo?-.

- Non è successo nulla; lasciami- sbuffò Smiley.

- È per l'attacco di South? Sei preoccupato per lui?-. Smiley scoppiò a ridere.

- E secondo te l'esistenza di un coglione simile può disturbarmi in questo modo?!- commentò, divertito.

Ran lo fissò per un attimo. Non era stato un attacco da poco, anche se alla fine era andato tutto bene; però, qualcosa gli diceva che non era l'attacco in sé a preoccuparlo.

In fondo li avevano battuti, e di sicuro sia Mikey che Izana sarebbero stati ancora più all'erta: c'era sotto qualcos'altro.

Vide Smiley voltare appena la testa, come se non volesse che lo guardasse; come se non volesse che capisse. Perché probabilmente, era una cosa che poteva capire anche lui.

- È per tuo fratello?- mormorò. Smiley non aveva mai avuto paura di combattere ma... Era molto preoccupato per il suo fratellino, aveva cercato di tenerlo lontano dal campo di battaglia il più possibile.

Dall'espressione sul volto di Smiley, capí che aveva ragione.

- Ti sei spaventato per tuo fratello, eri preoccupato per lui- mormorò, lasciandogli i polsi e posando le mani di fianco alle braccia del minore.

Smiley capí che ormai provare ad andarsene o a negare non sarebbe servito a nulla: Ran aveva capito, e anche molto bene.

Per la prima volta da quando si erano conosciuti, a Smiley sembrò di provare esattamente quello che provava lui, di essere davvero capito al cento per cento.

All'inizio non ci avevano neanche provato, ma quei sentimenti...

- L'ho costruito per lui- mormorò - volevo creare un luogo dove lui potesse stare tranquillo. Souya è sempre stato molto più timido e bisogno di me: mi ha seguito in ogni cosa volessi fare per poter stare al mio fianco, siamo sempre stati noi due in fondo, anche quando abitavamo con i nostri genitori. Io volevo solo... Che lui potesse vivere come desidera. Sono entrato nella Toman perché lo vedevo che si sentiva solo, volevo che avesse degli amici che potessero capirlo; è riuscito a trovare dei nuovi amici, a capire che cosa volesse fare della sua vita, sono potuto rimanere con lui ma anche dargli ciò che desiderava. Quel luogo doveva essere la prova finale del fatto che possiamo fare ciò che desideriamo, come abbiamo sempre fatto. Dovevo riuscire a proteggerlo, farlo stare tranquillo in modo che lui potesse finalmente fare tutto ciò che desidera e che vuole... Invece ho fallito. Sono riusciti a entrare come se nulla fosse, mio fratello è stato messo in pericolo, si è preoccupato per me e Rindou e probabilmente adesso ancora non si è ripreso del tutto. Mio fratello... Non meritava tutto questo. Doveva essere un luogo sicuro, invece non sono riuscito a fare neanche questo-.

Ran lo fissò ancora per un attimo. Anche se la sua espressione sembrava la solita, poteva benissimo vedere quanto Smiley fosse disperato: stava male, non si sentiva all'altezza, pensava di avere fallito; più che come proprietario di un locale, come fratello maggiore.

Sospirò e si spostò da sopra di lui, sedendosi sul bordo del letto.

- La vuoi piantare? Tuo fratello ti adora alla follia, anzi, sono certo che se sapesse che hai fatto tutto questo per lui... Bè, meglio che non si metta a piangere, ma hai capito il senso- rise, prima di alzare appena la testa - prendersi cura di un fratello minore è davvero difficile. Dobbiamo sempre stare attenti a quello che fanno, che non vengano feriti; vorremmo tenerli sempre al nostro fianco, ma allo stesso tempo sappiamo di non poter fermare la loro libertà e che dobbiamo lasciarli andare. Però noi siamo fortunati- Ran si voltò verso di lui - Rin e Angry... Contano ancora molto su di noi nonostante siano grandi. E penso che entrambi si concentrino molto di più sulle nostre vittorie, che sulle nostre sconfitte- dichiarò.

- Sono certo che lui la veda così, ma io dovrei comunque proteggerlo- mormorò Smiley - Sou ultimamente era così felice... Non potrei mai rischiare di mandare a fanculo la sua felicità solo perché non sono riuscito a proteggerlo-.

- Non sei riuscito a... Idiota, tu eri lì con lui, hai evitato che dovesse combattere e gli hai tenuto lontano quei due stronzi! L'unico motivo per cui lui adesso sarà preoccupato è che teme che tu non stia bene- sbuffò Ran. Smiley si voltò appena verso di lui, leggermente sorpreso: lo stava capendo meglio di quanto pensasse... Da quando quel ragazzo era così sensibile?

- Se vuoi proteggere tuo fratello, devi farlo da lontano e non devi mostrarti preoccupato. E devi ricordarti che sei il fratello maggiore di Angry, mica di tutti quelli intorno a te: hai degli amici e sei in una gang che non esita a menare uno perché ha guardato male un membro a caso...-.

- Quelli siete voi-.

- Lo fai anche tu. Comunque, anche se nel ruolo di fratello maggiore puoi sapere come comportarti solo tu, nella vita di tutti i giorni puoi contare su tante persone. Hai i tuoi amici, la Toman, e molta altra gente che è disposta a farlo: quindi non assumerti tutte le responsabilità. Chiedi auto una volta tanto, non ti renderà di certo più debole come cosa- affermò Ran.

Se lui lo avesse fatto... Forse non si sarebbe trovato ad allontanare in quel modo suo fratello, la persona più importante della sua vita; e non si sarebbe trovato ad avere così poca fiducia nel ragazzo in quel momento sdraiato sul letto dietro di lui.

Smiley non doveva commettere il suo stesso errore.

- Ogni tanto sai dire cose sensate, sai?- mormorò Smiley. Chiedere aiuto così facilmente non era nella sua natura ma... A meno finché Kisaki non fosse scomparso insieme a tutta la sua banda, forse almeno poteva chiedere a Mikey il permesso di usare il suo squadrone per fare da guardia al luogo.

- Lo faccio spesso, ma nessuno mi ascolta- rise Ran, prima di alzarsi - rimani pure qui a dormire, io mi sposto in camera di Rin, visto che tanto non tornerà a casa stanotte- affermò.

- Non rimani qui?- gli chiese Smiley. Per qualche motivo, non voleva rimanere lì da solo.

- Abbiamo constatato che non sei qui per il sesso, per cui non c'è motivo per cui io rimanga- dichiarò Ran, dirigendosi verso la porta della stanza.

Si sentì afferrare per il polso e si voltò, sorpreso, notando che Smiley si era tirato su in modo da potersi sporgere e afferrarlo.

- Rimani- mormorò. Ran deglutì appena: non avrebbe dovuto farlo, lo sapeva bene, era fin troppo pericoloso per entrambi.

Ma quando Smiley aveva quell'espressione in volto... Come faceva a dirgli di no?

- Non sono fatto per queste cose- mormorò - anche se all'inizio ho finito per fartelo credere, non sono fatto per queste cose-.

- Lo so- rispose semplicemente Smiley, senza mollare la presa. Ran serrò le labbra.

- Non voglio illuderti- affermò. Non quel ragazzo; non era una persona qualsiasi, non sarebbe stato giusto.

- Solo per questa notte- mormorò Smiley - voglio illudermi solo per questa notte- aveva bisogno di quel ragazzo, voleva che rimanesse al suo fianco e lo stringesse a sé, come faceva all'inizio dopo che avevano fatto sesso.

Aveva bisogno di sentire il suo calore e sapere di non essere lì da solo; anche se era solo per quella notte, anche se dal giorno dopo sarebbero tornati a fingere che era solo il sesso che li univa e non avevano altro motivo per continuare a incontrarsi.

Ran lo fissò ancora per un attimo: pareva che non sarebbe riuscito a convincerlo molto facilmente a lasciarlo andare... E in fondo, non sarebbe stata male un po' di compagnia.

- E va bene- accettò; Smiley fece un sorriso e gli lasciò il polso. Ran si diresse verso il suo armadio e ne tirò fuori una delle sue magliette del pigiama, prima di tornare da Smiley.

- Metti questa, non puoi dormire con i vestiti che indossi tutti i giorni- affermò, lanciandogli l'indumento.

- Ma come sei galante- rise il minore, alzandosi a sua volta. Si sfilò la maglietta e i pantaloni; Ran gli lanciò un'occhiata: aveva un paio di graffi per via dello scontro con Hanma, ma a parte quello non pareva ferito.

Provò un certo nervosismo nel vederli; aveva dichiarato che il corpo di quel ragazzo sarebbe stato solo suo, invece... Quello stronzo aveva osato...

Si avvicinò velocemente a Smiley; gli posò le mani sui fianchi, tirandolo verso di sé, e si fiondò con le labbra nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla.

Smiley emise un lieve gemito a metà tra la sorpresa e il piacere, ma lo lasciò fare; avvertì i denti di Ran scalfire la sua pelle prima che le sue labbra iniziassero a succhiarla avidamente.

Gli era mancata quella sensazione...

Ran si staccò appena da lui e fece passare la lingua sul segno che aveva appena lasciato.

- Mi sembrava di averti detto che solo io posso lasciarti dei segni- affermò, tornando a guardarlo in volto - e che il tuo corpo appartiene solo a me-. Smiley fece un piccolo sorriso.

- Allora, la prossima volta vedi di arrivare prima- rispose, prima di indossare la maglietta del maggiore e voltarsi per tornare a sdraiarsi sul letto di Ran. Si voltò verso di lui, come per invitarlo a raggiungerlo.

Ran si spostò dall'altra parte del letto e si infilò a sua volta sotto le lenzuola; Smiley si avvicinò appena a lui, leggermente timoroso, ma il maggiore allungò il braccio e glielo fece passare attorno alla vita, tirandolo verso di sé.

- Se dobbiamo illuderci, facciamolo bene-. Smiley non rispose ma appoggiò la testa contro il suo petto.

- Mi spiace non averti detto di Sanzu- mormorò. Ran serrò le labbra.

- Non potevi sapere, per te lui non è mai stato un problema; ero solo preoccupato per mio fratello-.

- Lo capisco- sussurrò Smiley - per questo ti chiedo scusa-.

Ran annuì semplicemente; nessuno dei due disse altro, si limitarono a rimanere abbracciati uno all'altro, a godersi quella pace che sembravano riuscire a provare solo insieme, fin quando entrambi non scivolarono in un sonno profondo.

Bạn đang đọc truyện trên: TruyenTop.Vip