CAPITOLO XXI.
Smiley bussò alla porta di casa sua e aspettò qualche secondo, prima di sentire dei rumori provenire dall'interno della casa.
Un attimo dopo, corse ad aprirgli suo fratello, con indosso una maglietta decisamente troppo grande per essere sua.
- Fratellone!- esclamò Angry, gettandogli le braccia al collo e stringendolo appena a sé. Per fortuna era tornato presto...
- Non sono stato via così tanto, ti stavo lasciando del tempo con il tuo ragazzo- rise Smiley, allungando la mano e accarezzandogli i capelli.
- Lo so... E ti ringrazio per averlo fatto... Però avvisami prima se stai via la notte! Dove sei stato?! Va tutto bene?! Sei riuscito a riposare?!- gli chiese Angry, osservandolo: sembrava stare bene...
- Non preoccuparti, ho riposato parecchio, e sono tornato appena ho potuto- affermò - hai passato una buona serata?-. Angry arrossì appena e distolse lo sguardo, prima di annuire. Smiley rise leggermente.
- Haitani, dove sei che ti devo ammazzare?!- urlò, entrando in casa. Rindou comparve dalla porta della cucina, con indosso solo i pantaloni.
- Ben tornato- gli disse - andata bene stanotte? Hai fatto preoccupare parecchio tuo fratello- commentò, osservandolo.
Dal fatto che Ran quella mattina avesse risposto al suo messaggio piuttosto presto, deduceva che i loro fratelli avevano passato almeno una parte della notte insieme; ma non era il caso che fosse lui a dirlo a Angry.
- Ho dormito come un angioletto. Spero che tu invece abbia passato bene l'ultima notte della tua vita- rise Smiley.
- Nel migliore dei modi. E non puoi uccidermi, tuo fratello ci starebbe male- affermò Rindou con un piccolo sorriso; si vedeva che in realtà Smiley era felice per loro, anche se naturalmente per lui era difficile lasciare andare il suo fratellino.
- Allora sappi che te lo dovrai portare all'altare, non accetto vie di mezzo- dichiarò Smiley.
- Fratellone!- esclamò Angry, imbarazzato.
- Non preoccuparti, pensavo gia di farlo da tempo- affermò Rindou - ma penso non sia il caso di parlarne adesso. Stavamo preparando la colazione: mangiate pure, io torno a casa-.
- Sei sicuro?- gli chiese Angry, leggermente preoccupato. Rindou fece un sorriso e gli si avvicinò, posandogli le mani sui fianchi.
- È giusto che adesso stai un pochino con tuo fratello... E io devo andare a casa a nutrire Ran, sono certo che sia tornato a dormire visto che si è svegliato senza la colazione pronta. Noi ci vediamo dopo al locale, va bene?- gli disse. Gli dispiaceva doversi separare da lui, ma adesso che Smiley era tornato era giusto che stessero un po' insieme, e anche lui doveva tornare da Ran. Soprattutto se veramente avevano passato la notte insieme a casa loro...
- Va bene- mormorò Angry - aspettami qui, vado a mettermi i miei vestiti così ti riporto la maglietta- gli lasciò un bacio veloce sulla guancia e si allontanò, dirigendosi verso la sua camera.
- Allora, andata bene?-. Rindou si voltò verso Smiley.
- Sí- affermò - tuo fratello era molto preoccupato per te, ma adesso sta meglio-. Smiley serrò appena le labbra, prima di sorridere di nuovo.
- Allora ho fatto bene a farti venire qui da lui- affermò - io ieri non avrei saputo cosa dirgli ma... Tu lo capisci bene-. Rindou si voltò verso di lui e lo fissò per un attimo.
- Sei stato da Ran?- gli chiese.
- C'erano pochi posti dove potevo andare- Smiley scrollò appena le spalle - tranquillo, non abbiamo scopato in casa vostra, abbiamo solo dormito-. Rindou aggrottò la fronte: suo fratello aveva avuto la casa libera per tutto il tempo, Smiley a disposizione... E non avevano fatto sesso?!
- Ecco la tua maglietta- disse Angry, tornando in stanza in modo da passare l'indumento a Rindou.
- Grazie mille- rispose lui, indossando la maglietta; gli rivolse un sorriso e si avvicinò nuovamente, posando le mani sui suoi fianchi e chinandosi per unire le loro labbra.
Angry lo lasciò fare e ricambiò il bacio, che purtroppo durò solo qualche secondo prima che Rindou si staccasse; anche se in effetti non era il caso di esagerare davanti a suo fratello...
- Ci vediamo stasera- affermò Rindou, e il minore annuì. Il biondo lo lasciò e si voltò verso Smiley.
- Ci vediamo dopo- dichiarò.
- Vedi di fare arrivare il tuo culo al locale in tempo- rise Smiley.
- Naturalmente- rispose il maggiore, prima di dirigersi verso la porta e uscire dalla casa.
- Quindi... Direi che ho fatto bene a lasciarvi soli- commentò Smiley con un sorriso. Angry annuì appena e si voltò verso di lui.
- Alla fine dovevo solo... Fidarmi di lui- mormorò - grazie davvero per esserti fidato anche tu-.
- Ma sentiti quanto sei tenero!- rise Smiley, avvicinandosi a lui e scompigliandogli appena i capelli - So che sei un ragazzo forte e che non avresti mai lasciato che ti facesse qualcosa che non vuoi. E per quanto mi scocci ammetterlo, si vede dallo sguardo di Rin quanto sia innamorato di te e che non ti farebbe mai del male: affidandoti a lui so di compiere la scelta giusta-.
Angry annuì appena, sorridendo leggermente: sí, era decisamente così.
- E tu... Dove sei stato? Visto quello che ha detto Rindou... Sei stato da Ran?- gli chiese. Smiley annuì leggermente.
- Consigli tra fratelli maggiori. Mi spiace averti fatto preoccupare- si voltò verso di lui con un sorriso - stamattina ho chiamato Mikey, metterà delle guardie fuori dal locale per tenere d'occhio in caso arrivino di nuovo gli stronzi-. Ran aveva ragione, non poteva gestire una cosa simile da solo.
Anche perché, Kisaki era un nemico di tutta la Toman, quindi era giusto che lo sapessero anche loro e fossero coinvolti.
- Menomale- mormorò Angry - e... Con Ran? Siete riusciti a fare pace?-. Smiley lo fissò per un attimo: aveva cercato di tenerlo nascosto, ma a quanto pare era davvero chiaro che ci fosse qualcosa che non andava tra di loro...
- Sí, in un certo senso- mormorò Smiley; non avevano più parlato, quella mattina erano rimasti in silenzio mentre lui si rivestiva e se ne andava, anche se Ran si era svegliato quando se n'era andato.
Sapeva di essere stato un idiota a pregarlo in quel modo di farlo rimanere ma... Ne aveva avuto bisogno, e alla fine si era sentito molto rassicurato dal fatto di essere lì con lui. Però...
- In che senso?- gli chiese Angry.
- Non lo so neanche io- mormorò Smiley. Era certo che adesso avrebbero potuto avere di nuovo delle conversazioni normali come quando erano all'inizio, però... Se a un primo impatto aveva pensato che potesse esserci qualcosa di più, adesso era certo che Ran non volesse nulla di simile.
Probabilmente, era inutile continuare a pensarci; in fondo, non è che si fosse avvicinato a lui con qualche intento... Solo sesso, c'era solo quello, e dubitava che qualcosa sarebbe mai cambiato.
- Che facciamo? Ti va di mangiare qualcosa?- gli propose con un sorriso.
- Sicuro che vada tutto bene?- mormorò Angry.
- Ma certo! Forse, mettiamoci a mangiare; così dopo possiamo iniziare a prepararci per andare al locale!- dichiarò Smiley con un sorriso.
Angry annuì e si diresse verso la tavola; sperava davvero che suo fratello sarebbe stato bene... E anche che Rindou fosse arrivato a casa sano e salvo.
- Non mi aspettavo tornassi così presto fratellino, pensavo di dovermi subire una chiamata di Smiley disperato perché stavate ancora scopando e non poteva entrare in casa- rise Ran, osservando suo fratello che metteva il cibo in tavola.
- E secondo te potevo lasciare mio fratello a dieta?- rise Rindou - Non preoccuparti, volevo lasciare un po' Smiley ed Angry insieme a parlare tra di loro... Se Smiley è venuto fino a qui doveva essere molto disperato- commentò.
- Te lo ha detto, eh?- mormorò Ran, sedendosi al tavolo della cucina.
- No, l'ho capito. Com'è andata?- gli chiese Rindou, posando i piatti in tavola e sedendosi di fronte a suo fratello.
- Ci credi che ho dovuto fare la persona responsabile e non abbiamo neanche potuto scopare?!- si lamentò Ran.
- Se me l'avesse detto qualcun altro non ci avrei mai creduto- rise Rindou - ma visto che sei tu a dirmelo... Era per l'attacco di South?-.
- Già- mormorò Ran - era abbastanza in crisi, ma sono riuscito a farlo calmare. Ha voluto rimanere qui a dormire-. Ancora non si spiegava quel comportamento, ma non era mai stato uno che cercava troppe spiegazioni.
Rindou lo fissò per un attimo.
- Ran- mormorò - voi due all'inizio... Sembravate molto uniti. Non mi sono intromesso perché avevo paura di rovinare tutto ma... Hai mai pensato potesse esserci qualcosa tra voi?-.
- È meglio che io non pensi ci sia niente con nessuno- lo interruppe subito Ran - non sono una persona che si sforza per questo genere di cose-.
- Non sei una persona che si sforza in generale- sospirò Rindou - però, per le poche cose per cui lo fai di solito vai fino in fondo. Per questo mi sembra strano che tu stia continuando a lasciare questa situazione a metà- affermò.
Ran per un attimo non rispose. A metà...? In effetti, poteva sembrare parecchio così ma... Non era così facile trovare la giusta misura tra il non esserci dentro affatto e l'esserci dentro troppo.
O forse era solo perché... Voleva esserci dentro molto di più.
- Perché non mi racconti com'è andata con Angry?- chiese con un sorriso, decisamente bisognoso di cambiare argomento.
Rindou decise di non insistere ulteriormente e annuì, per poi iniziare a raccontare.
I due fratelli continuarono tranquillamente a mangiare mentre parlavano tra di loro, ridendo e scherzando senza preoccupazioni, proprio come facevano un tempo: l'atmosfera decisamente rilassata faceva molto bene a entrambi, soprattutto a Ran, che stava affrontando un bel po' di cambiamenti in quel periodo.
Però, nel vedere suo fratello così felice... Iniziava pensare che forse non fosse così male, pensare di cambiare qualcosa nella loro vita.
Passarono anche il pomeriggio insieme, stando sul divano a guardarsi video e mangiare come facevano un tempo, prima di cambiarsi per uscire e dirigersi verso il locale.
- Devo prestarti la mia stanzetta per scopare con il tuo grande amore prima dell'apertura?- rise Ran, mentre le loro moto sfrecciavano per strada; Rindou scosse la testa, divertito, e Ran sorrise.
Anche se non lo dava a vedere, stava continuando a guardarsi intorno: voleva accertarsi che non ci fossero nemici, anche se per fortuna non pareva che nessuno li stesse seguendo.
Anche perché, avevano ancora la possibilità di richiamare a loro tutte le persone che volevano con solo una chiamata, per cui era sconveniente attaccarli, anche quando sembravano essere da soli.
Inoltre erano in due... E tutti sapevano quanto potessero essere pericolosi insieme.
Arrivarono poco dopo al locale e si diressero verso la porta sul retro.
- Smiley dev'essere già dentro- Rindou, nel vedere che la porta non era chiusa a chiave, allungò la mano per aprirla, ma Ran lo bloccò e lo tirò leggermente dietro di lui.
- Aspetta un attimo- gli disse, spostandosi davanti a lui; aprì appena la porta, una mano pronta sul bastone, e sbirciò all'interno del locale.
Con la coda dell'occhio, vide Sanzu che puliva tranquillamente alcuni tavoli e aprì completamente la porta, facendo voltare il ragazzo verso di loro.
- Oh, ciao! Non mi aspettavo arrivaste prima dei gemellini!- rise Haruchiyo.
- Sei qui da solo?- gli chiese Rindou, sorpreso.
- No- rise lui - e poi tranquilli, Mikey ha messo un po' di gente in giro-. Ran annuì appena: per fortuna, sembrava avere ascoltato il suo consiglio.
- Vado nella mia stanza allora; preparatemi qualcosa da bere- disse Ran, voltandosi e allontanandosi verso la sua camera da letto.
- Glielo preparo io, così tu inizi con il resto!- affermò Haruchiyo con un sorriso. Rindou lo fissò per un attimo: conosceva molto bene quel ragazzo e...
- Che sta architettando?- gli chiese.
- Fidati, non vuoi saperlo- rise Haruchiyo - ma sarà qualcosa di bello! Servirà molto! Se te lo dico dovrai mentire, ma se ti fidi di me andrà tutto bene!-.
Rindou lo fissò per un attimo. Sapeva che era una pessima idea dargli ascolto, e allo stesso tempo... Per qualche motivo, sentiva che era una buona idea dargli fiducia.
Sospirò appena.
- Non ne voglio sapere niente. Vado a preparare la cucina- dichiarò, voltandosi e dirigendosi verso l'altra stanza, in modo da iniziare a preparare tutto il necessario per l'apertura del ristorante e cercando di non pensare a cosa volesse fare Sanzu.
- Hey-. Il ragazzo si voltò e fece un sorriso nel vedere Angry andare verso di lui.
- Ciao- gli disse, dirigendosi verso un ragazzo; gli posò le mani sui fianchi e si chinò a lasciargli un bacio sulle labbra - mi sei mancato- sussurrò.
- Anche tu- mormorò Angry - andata bene con tuo fratello?-. Rindou annuì.
- Sí. Adesso è di sopra, sta aspettando il suo solito drink, penso glielo porterà Haruchiyo-. Angry aggrottò appena le sopracciglia.
- Davvero? Perché Sanzu è di là a parlare con mio fratello- mormorò. Rindou sbatté un paio di volte le palpebre, confuso.
- Magari si è dimenticato- mormorò.
- Magari gliel'ha fatto portare da lui, era qui per dei conti- commentò Angry. Rindou avvertí il suo cuore perdere un battito.
- Lui chi?-.
- Koko-.
Ran fissò per un attimo il ragazzo di fronte a lui.
- Wow, Hajime Kokonoi che mi porta un drink. Devo essere un cliente davvero importante... È per tutti i favori che faccio a Smiley?- commentò Ran. Koko alzò gli occhi al cielo.
- Sanzu me l'ha mollato in mano e poi si è messo a fare altro, e Inupi non vuole che sia troppo scontroso con lui- borbottò, prima di tornare serio - ma forse è il caso di parlare, visto che il... Caso ci ha fatti incontrare qui-.
Ran lo fissò per un attimo, prima di spostarsi per farlo passare. Koko entrò nella stanza e il maggiore chiuse la porta a chiave, prima di voltarsi verso di lui.
Vide il ragazzo andare a posare il bicchiere sul tavolino alto davanti alla finestra e lo raggiunse, posando le mani sul tavolino e bloccando così il corpo del minore.
- Pensavo di aver fatto capire che non mi interessa più fare sesso con te, adesso ho un altro partner che mi dà parecchie soddisfazioni- affermò Ran, un po' troppo vicino al suo orecchio.
- Ho sentito- affermò Hajime, senza lasciarsi sconvolgere da quella vicinanza - sono sposato Ran, vedi di staccarti. Io sarò anche più debole di te, ma Inupi non lo è-.
- Che paura- rise Ran, ma si staccò comunque dal ragazzo.
Koko si voltò verso di lui.
- Quindi hai sentito del mio partner, eh?- commentò Ran.
- Anche se non l'avessi sentito, con tutti i segni che ha addosso si capirebbe in un attimo. State bene insieme- affermò Hajime.
- Non stiamo insieme, scopiamo e basta- ribattè Ran.
- Ho sentito anche questo. Un vero peccato: non penso ci siano molte altre persone in grado di tenerti testa come fa lui- dichiarò Hajime.
- Sono felice così, grazie- affermò Ran, fissandolo: di sicuro, non avrebbe dato a lui la soddisfazione di vederlo in difficoltà in quel campo.
Koko continuò a fissarlo, un sorriso beffardo in volto.
- Quello che è successo tra di noi ti ha scottato così tanto?- commentò. Ran scoppiò a ridere.
- Ma per favore! Come se qualcosa di simile potrebbe scuotermi. Eri solo un bel culo comparso sulla mia strada all'improvviso, Kokonoi, niente di più- affermò.
- Che però tu non hai potuto avere- fece notare Hajime.
- È vero, ma sapevamo tutti che stavi già con Inui, non mi aspettavo certo che lasciassi il tuo grande amore per me- commentò Ran - e non lo volevo neanche-.
- Ma ci provavi con me comunque- ribattè Hajime. Ran scrollò le spalle.
- Visto quanto fosse travagliata la vostra storia, non mi sarei stupito se l'avessi tradito. Ma vedi, guardiamola da questo punto di vista, Koko: sono io uno stronzo per averci provato... Oppure sei tu quello da compatire? Dopotutto, ti sei avvicinato a noi dopo la tregue tra Mikey e Izana per facilitare le trattative. Hai promesso al tuo grande amore che avresti riuniti i due fratelli, le due gang che lui ama tanto, ma per farlo, per avere un alleato dalla tua parte... Non hai esitato ad accettare i flirt di un ragazzo che poteva esserti utile. Non sono io quello patetico tra i due, anzi faccio un applauso a Inui per aver deciso di sposarti comunque- affermò.
- Non è successo niente tra di noi-.
- Ma hai accettato comunque il mio flirt, o sbaglio?-. Koko serrò le labbra.
- È per questo che ti sei chiuso in casa ignorando praticamente anche tuo fratello?! Ci sei rimasto così male?-. Ran scoppiò a ridere.
- Rimanerci male? Oh no, non ci tenevo mica così tanto! Ma mi hai tolto un grande divertimento, sai? Quando improvvisamente, appena Mikey e Izana si sono riappacificati, e tu sei totalmente sparito... Per poi sposarti due mesi dopo senza dirmi assolutamente nulla-.
Aveva creduto che Koko, per certi versi, fosse come lui: desiderava una vita tranquilla, solo con la persona a cui teneva al suo fianco, ed era disposto a tutto per ottenerla.
E forse proprio per questo sapere di essere valuto meno di zero, di essere solamente un mezzo per riuscire a concludere un affare... Lo aveva portato a chiudersi così tanto.
Non era stata una delusione amorosa come molti pensavano, sapeva bene di non avere speranze da quel punto di vista; ma aveva creduto comunque di aver trovato qualcosa di nuovo, di speciale, qualcuno che potesse capirlo. Invece...
- È vero, sono stato scorretto: ma è ciò che sono, e non intendo cambiare- Hajime lo superò, dirigendosi verso la porta - lui però non è così. Non conosco bene quel ragazzo, ma è decisamente molto più limpido e sincero di me; lui dovrebbe essere spaventato, non tu. Tra noi non sarebbe mai potuto accadere, ma proprio per questo dovresti prenderti la tua vendetta sulla vita e fare come sempre ciò che vuoi, non pensi?- commentò, prima di aprire la porta e uscire dalla stanza.
Ran rimase per un attimo immobile, in silenzio.
- Cazzo- sbuffò. Quel ragazzo aveva ragione: in fondo aveva giocato con lui dall'inizio, lo conosceva bene; uno dei pochi a cui aveva permesso di avvicinarsi, ed era finito per essere manovrato.
Ma questa volta era diverso. Era lui a manovrare tutto quanto.
Si voltò verso la finestra, osservando il resto del salone, e il suo sguardo cadde sulle sbarre al centro del locale.
Dal primo giorno... Era stato lui ad avere il controllo. E avrebbe continuato ad averlo.
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