CAPITOLO XXIII.

- Come sto?- chiese Ran, spalancando le braccia con un sorriso. Rindou squadrò un attimo il fratello, senza avere idea di cosa dire.

Una camicia elegante, pantaloni eleganti, invece della giacca della Tenjiku sopra aveva una veste viola, ed era certo di non avere visto le sue treccie legate con tanta eleganza neanche quando avevano festeggiato il suo compleanno a pestare gente.

- Non pensavo dovessi portare a un appuntamento un presidente- commentò; Ran rise leggermente.

- Sono certo che lui sia molto più difficile da convincere di un presidente- affermò - questa è la mia possibilità, e non intendo sprecarla. Tu starai con Angry oggi?- gli chiese.

- Sí- confermò Rindou - ne approfittiamo per stare per un po' insieme. Cosa ti ha fatto cambiare idea? Ti sei reso conto che ti sei comportato da coglione?- commentò.

- Vedi di andarci piano- rise Ran, avvicinandogli a lui e scompigliandogli appena i capelli con un piccolo sorriso - grazie per non avermi mai abbandonato, Rin. Vedrai che entrambi riusciremo a stare con quei due gemelli senza alcuna difficoltà- affermò.

Rindou fece un piccolo sorriso.

- Ne sono sicuro anche io. Sei pronto? Andiamo?- gli chiese. Ran annuì e i due ragazzi uscirono di casa, dirigendosi verso le loro moto.

Salirono e partirono, diretti verso la casa dei gemelli.

- Tu... Quanto hai intenzioni serie con Smiley?- chiese Rindou. Ran per un attimo non rispose, poi sorrise.

- Sai che non sono serio. E sai che non lascio mai le cose a metà- affermò. Rindou scoppiò a ridere: in poche parole, molto serie.

- Perfetto allora- affermò - dovremo fare un bel discorso, dopo questo appuntamento-. Ran sorrise e annuì, prima di accelerare: adesso, era ancora più deciso ad affrontare quell'appuntamento.

Rindou sorrise e fece lo stesso: pareva che fossero tornati a essere sulla stessa lunghezza d'onda.

Arrivarono poco dopo davanti alla casa dei due gemelli; Rindou scese, in modo da andare a bussare. Ad aprirgli si presentò Angry.

- Ciao- gli disse.

- Ciao- Rindou si chinò e gli lasciò un veloce bacio sulle labbra - tuo fratello è pronto?-. Angry annuì e si voltò mentre Smiley si avvicinava a loro.

- Tuo fratello non viene neanche alla porta?- rise.

- Ti sta aspettando sulla moto- affermò Rindou - sai com'è fatto. Però... Sono felice che stiate uscendo insieme-. Smiley lo fissò per un attimo, prima di portare lo sguardo su Angry.

- Lo sono anche io- affermò il ragazzo - tu... Mi sembri felice con Ran, per cui spero davvero che riuscirete a stare insieme a lungo e che andrà tutto bene-.

Smiley sorrise: pareva che quella situazione avrebbe fatto bene a tutti e due.

- Ci vediamo dopo- allungò la mano, accarezzando appena i capelli del fratello, prima di voltarsi verso Rindou - te lo affido-. Il ragazzo annuì.

- Buon appuntamento- gli disse, mentre Smiley usciva di casa e raggiungeva Ran alla sua moto.

- Wow, sei piuttosto elegante per un pranzo- rise.

- Anche tu hai addosso una delle giacche che usi solo al lavoro- commentò Ran con un sorriso - significa che anche tu consideri questo appuntamento importante?-.

- Lo vedremo, tu inizia a portarmi a pranzo- rise Smiley, salendo sulla moto e stringendosi a lui.

- Agli ordini!- rise Ran, partendo; il minore lo strinse con forza, un sorriso in volto: era davvero curioso di sapere come sarebbe andata.

- Sai dove andranno?- chiese Angry, mentre Rindou si toglieva le scarpe ed entrava in casa.

- Sí, a un ristorante in cui siamo andati qualche volta a festeggiare con la Tenjiku. È un luogo abbastanza elegante, ma sono anche abituati ad avere dei teppisti come clienti, per cui penso sia l'ideale- affermò Rindou - per quanto riguarda noi invece... Sicuro che vuoi che oggi sia io a cucinare? So quanto ami farlo-.

- È vero ma... Mi hai detto che stavi provando nuovi piatti e che vuoi farmeli assaggiare, no?- commentò Angry - E poi dovremo imparare a capire i gusti uno dell'altro se... Se un giorno...- distolse lo sguardo, leggermente imbarazzato.

Rindou fece un sorriso e gli si avvicinò, prendendogli il volto tra le mani.

- Non preoccuparti cucciolo: non appena i nostri fratelli avranno preso una decisione, gliene parlerò- affermò - prima con Ran, voglio sapere quale sia la sua opinione. E poi chiederò il permesso a tuo fratello-.

- Forse gliene dovrei parlare anche io- mormorò Angry - non voglio che Nahoya pensi che gli sto nascondendo qualcosa-.

- Devi fare come ti senti. Abbiamo tempo, quindi fai pure con calma- affermò Rindou con un sorriso - andiamo a cucinare?-. Angry annuì e lo seguì verso la cucina.

- Che cosa mi vuoi preparare?- gli chiese, più che curioso.

- Un piatto chiamato risotto... Si utilizza il riso ma in modo diverso da come facciamo noi, l'ho visto in un programma italiano. Vuoi darmi una mano? Così impari come si fa- propose Rindou.

- Certo; ho già preso gli ingredienti che mi avevi detto, quindi penso che abbiamo tutto- affermò Angry, leggermente emozionato e incuriosito: chissà, magari avrebbe imparato a fare qualcos'altro e avrebbe potuto espandere la sua conoscenza. Magari un giorno l'avrebbe preparato a suo fratello...

- Perfetto! Grazie mille per avermi ascoltato- gli disse Rindou con un sorriso - sei pronto per iniziare?-. Angry annuì: chissà, magari un giorno tutto quello sarebbe diventato la loro normalità...

Sperava davvero che ai loro fratelli andasse bene allo stesso modo.

- Wow, hai scelto bene il posto- rise Smiley, osservando il ristorante di fronte a loro: sembrava parecchio costoso...

- Ti ringrazio. Ho voluto esagerare per una volta, ormai ho un po' di soldi da parte, quindi posso tranquillamente comprarti un be po' di cose da mangiare- affermò Ran con un sorriso, fermando la moto di fronte al ristorante.

- Ma che galante; in poche parole, sfrutti i soldi che ti dà picchiare le persone per portarmi fuori- rise Smiley - niente male per essere Ran Haitani, mi sembra perfettamente nel tuo stile-.

- E il mio stile è veramente magnifico- rise Ran, scendendo dalla moto e porgendogli il braccio - andiamo?-.

- Volentieri!- rise Smiley, afferrandogli il braccio e dirigendosi con lui all'interno del ristorante; Ran lo condusse verso un tavolo non troppo distante dall'entrata, ma abbastanza da non sentire l'aria fresca della sera che sarebbe entrata ogni volta che fossero arrivati dei nuovi clienti nel ristorante.

- Spero che davanti alla finestra vada bene, signorino- affermò Ran con un sorriso, sedendosi insieme al minore.

- Adesso fai il galante? Non è da te- rise Smiley - di solito sei molto più... Bè, di solito siamo a letto, per cui direi che è anche difficile che tu sia galante, soprattutto perché poi tiri fuori certi attrezzi...-.

- Se lo facessi qui verrei arrestato, per cui punto a un altro approccio- rise Ran.

- Puoi puntare a un approccio invisibile? Ci stanno fissando più persone di quando vado in giro in mezzo alla città pieno di sangue- rise Smiley.

- Diciamo che sono conosciuto in zona, per cui è normale che mi guardino... E siano sorpresi di vedermi insieme a qualcuno che non hanno mai visto, di solito vengo qui con la Tenjiku oppure con Rindou- rise Ran. Smiley lo fissò per un attimo.

- Non hai mai portato nessun altro?- gli chiese.

- No. Non ho mai avuto nessuno con cui sia uscito a un appuntamento- affermò Ran - sei il primo per cui faccio tanto, per cui direi che mi merito una bella ricompensa dopo-.

Smiley alzò gli occhi al cielo.

- Sei davvero un idiota- rise - prima devi convincermi a uscire con te. Altrimenti non se ne fa nulla-.

- Non basta il mio aspetto a convincerti?- commentò il maggiore con un piccolo ghigno.

- No- rise Smiley - quello bastava per il sesso. Se vuoi uscire con me dovrai darmi molto di più-.

- Per esempio? Vorresti... Qualcuno con cui puoi parlare anche di quanto ti piace spaccare la testa alla gente senza venire giudicato?- Ran alzò la mano a pugno, tirando su l'indice - Qualcuno che puoi insultare senza che la prenda male ma che rida insieme a te?- alzò un secondo dito - Qualcuno che può capire le tue ansie da fratello maggiore e che possa aiutarti a capire come comportarti in situazioni difficili?- alzò un terzo dito - Qualcuno che, per caso, sia vicino al ragazzo di tuo fratello e possa darti una mano a tenerlo d'occhio nella loro relazione?- alzò un quarto dito - Qualcuno con cui puoi rilassarti e allo stesso tempo riuscire a divertirti, che capisce quello che pensi, con cui hai intesa sia nella vita che a letto?- alzò anche il quinto dito - Devo tirare fuori anche l'altra mano?- rise.

- No, hai già fatto abbastanza l'idiota- rise Smiley - ma lo ammetto, sei convincente-.

- Lo so bene- affermò Ran con un sorriso - nessun altro potrebbe mai darti tutto questo, Smiley. Nessuno-. Smiley lo fissò per un attimo.

- Sì, forse hai ragione- dichiarò - ma non significa che io sia pronto ad accettarlo. Forza, ordiniamo da mangiare, che intanto decido!-.

Ran scosse la testa, divertito, ma chiamò comunque il cameriere.

Smiley lasciò che fosse lui a ordinare e lo osservò per un attimo: Ran... Era stato davvero molto convincente. Aveva ragione, nessuno poteva dargli tutto quello: ma l'ultima volta che ci aveva pensato, comunque...

- Ti sei incantato a guardarmi?- rise Ran.

- Pensavo a come prenderti a pugni- affermò Smiley con un sorriso - tu sai che se inizieremo a uscire insieme dovrai stare ai miei ritmi, ai miei turni e tutto quanto, vero?- rise.

- Mi posso adattare, mi basta avere le mie ore di sonno giornaliere- affermò Ran con un sorriso - e dopo, posso darti tutto quello che desideri! Corpo, mente... Tutto quanto!-.

Smiley scosse la testa, divertito.

- Sei davvero un idiota- affermò - sei disposto anche a dare una mano al locale? Devi guadagnare, se vuoi avere un futuro. E non mi riferisco solo ai pestaggi di Izana-.

Ran scrollò le spalle.

- Dubito ti servirò come host o come cameriere, visto che hai una schiera di persone al tuo servizio... Per cui, finché si tratta di dare ordini e tenere d'occhio la situazione, posso farlo tranquillamente- dichiarò. Smiley alzò un sopracciglio.

- Ma davvero? E se invece ti chiedessi proprio di sfruttare la tua bellezza per farmi da host?- commentò.

Ran lo fissò per un attimo: quel ragazzo voleva giocare con il fuoco...? E allora...

Si alzò e si spostò di fianco a Smiley, chinandosi e prendendogli la mano; se la portò alle labbra e gli baciò dolcemente il dorso.

- Per te...- alzò lo sguardo su di lui, fissandolo negli occhi - posso fare questo e molto di più-.

Smiley lo osservò per un attimo: perché aveva uno sguardo così... Magnetico?

Finse di pensarci per un attimo.

- Nah, preferisco tenerti per me; non voglio che spaventi i clienti con i tuoi modi di fare. E poi, non sei l'unico geloso delle sue cose- dichiarò.

- Mh? Quindi mi consideri di tua proprietà?- commentò Ran, divertito - Ne sono onorato. Significa che potrò rimanere con te per sempre?-.

Smiley lo fissò per un attimo. Certo che quel ragazzo sapeva essere davvero convincente...

- Torna seduto, idiota- rise. Anche Ran rise appena e si alzò, andando a sedersi al suo posto e continuando a fissarlo. Intanto, il cameriere portò loro il cibo, per cui i due ragazzi rimasero in silenzio per qualche minuto.

- Prego, prima tu- disse Ran con un sorriso. Smiley lo fissò per un attimo, prima di iniziare a mangiare. Sbarró gli occhi.

- Ottima scelta, vero?- chiese Ran. Smiley annuì.

- Devo ammettere che sei bravo- rise - a scegliere il cibo di sicuro-.

- Il cibo e le persone- affermò Ran; il ragazzo alzò gli occhi al cielo, divertito.

- Mangia- gli impose.

- Agli ordini- rise Ran, iniziando a mangiare a sua volta.

Passarono il resto del pranzo a parlare tranquillamente tra di loro, rilassandosi parecchio. Anche se era stata solo un'oretta, alla fine si sentirono come se quel tempo che avevano passato a voltarsi dall'altra parte e ignorarsi l'un l'altro non fosse mai esistito: proprio come all'inizio, si sentivano come se fossero insieme a una persona con cui potevano essere totalmente loro stessi, senza alcuna ansia o preoccupazione, senza il bisogno di dover per forza dimostrare qualcosa o di doversi sforzare di fingere ciò che non erano.

Potevano semplicemente... Fare ciò che desideravano senza alcuna esitazione.

- Dovresti aggiungere questi dolci al tuo menù, sai? Di sicuro sarebbero molto apprezzati- affermò Ran, prendendo un pezzo del suo tortino al cioccolato e voltandolo verso il minore, che non esitò a chiudere la bocca attorno alla sua forchetta.

- Sono davvero buonissimi... Ci devo pensare seriamente- mormorò.

- Visto? Posso esserti d'aiuto anche in questo, conosco la golosità delle persone- rise Ran.

Smiley lo fissò per un attimo, poi sospirò e si alzò.

- Visto che abbiamo finito, è meglio che andiamo; non mi va di parlare qui dentro-. Ran annuì e si alzò a sua volta, dirigendosi al bancone a pagare prima che Smiley avesse l'occasione di pensare di fare lo stesso.

- Vuoi andare a fare una passeggiata?- gli propose Ran. Smiley annuì e lo seguì fuori dal locale. I due ragazzi camminarono per qualche minuto, prima che Ran spezzasse il silenzio che si era creato tra di loro.

- Immagino che tu mi volessi parlare- commentò. Smiley annuì.

- Quanto sei serio con questa storia?- gli chiese - So bene che tutti i punti che hai elencato sono a tuo favore, e sinceramente sarebbe anche comodo per non trovarci in difficoltà con i nostri fratelli e il loro futuro. Ma io ho da pensare a Angry e al locale, non posso perdere tempo. Quanto sei serio?-.

- Non mento su queste cose: se avessi solo voluto divertirmi te lo avrei detto, come all'inizio- affermò Ran.

- Rispetto all'inizio hai cambiato idea- fece notare Smiley.

- In meglio, non in peggio. Non mi affeziono così facilmente ma...- Ran sorrise - non pensavo di poter provare qualcosa di simile, e non lo lascerò andare facilmente-.

- Ah sì?- Smiley si fermò e si voltò verso di lui - E cos'è, esattamente, questo sentimento che provi?-.

Ran si voltò e lo fissò per un attimo.

Aveva sbagliato, aveva totalmente sbagliato: aveva pensato che, al contrario di quando stava provando ad avvicinarsi a Koko, quella volta fosse lui a condurre il gioco, dopotutto in molti aspetti della loro relazione era così.

Però, aveva sopravvalutato il fatto che alla fine si era semplicemente mosso seguendo quello che desiderava per stare con Smiley.

Aveva fatto sempre tutto seguendo lui, per cercare di stargli più vicino, di tenerlo più vicino, e non perdere quei sentimenti che continuava a provare nonostante tutto.

Era sempre stato Smiley ad avere in mano tutto quanto; glielo aveva lasciato fare, incuriosito da lui e da ciò che desiderava.

Odiava alla follia il pensiero che qualcuno potesse comandare in qualunque modo la sua vita, che decidesse ciò che lui doveva fare o come dovesse vivere: però, la vita che aveva condotto per mano di Smiley... Non gli stava dispiacendo per nulla.

Voleva continuare a viverla.

- Ti amo. Probabilmente in una maniera diversa dall'amore classico che vedi in giro, in televisione o anche tra i tuoi amici, ma dubito di poter amare in un modo diverso da questo. E dubito anche di poter amare così qualcuno che non sei tu- dichiarò Ran, senza smettere di fissarlo - dipende tutto da te, Nahoya. Come è stato fin dall'inizio: sceglierai tu se accettare il mio amore o no. Ma in ogni caso, non smetterò mai di provarlo-.

Smiley rimase per un attimo in silenzio. Era un discorso che sarebbe dovuto sembrargli senza senso, eppure per lui... Aveva perfettamente senso.

Si avvicinò a lui e gli afferrò la camicia, tirandolo poi verso di sé e fermandosi con le labbra a pochi centimetri dalle sue.

- Allora... Vedi di non smettere mai di dimostrarmelo- sussurrò, prima di baciarlo. Ran fece un sorriso e gli posò le mani sui fianchi, tirandolo verso di sé mentre ricambiava il bacio.

Smiley gli cinse il collo con le braccia, stringendomi di più il ragazzo verso di sé e approfondendo il bacio.

Entrambi sorrisero appena: sí, quella era decisamente la scelta giusta da compiere.

- Ma che spettacolo... Allora è vero che voi due ci date dentro-. I due ragazzi si staccarono di scatto e si voltarono.

- South, che enorme dispiacere vederti- commentò Ran, tirando fuori il suo bastone e fissando il ragazzo: quella non ci voleva... Era certo che ci fosse in giro un po' di gente, ma senza suo fratello non aveva modo di bloccare quel ragazzo.

Doveva stare attento e cercare di tenerlo lontano da Smiley.

- Magari è venuto a morire- rise il minore - non me ne stupirei! È così South?- chiese.

- Mi piacerebbe molto dire che sono venuto ad ammazzarvi, ma in realtà... Kisaki mi ha mandato con un messaggio per voi- dichiarò South.

- Parli tanto di noi ma alla fine sei finito tu a fare da piccione viaggiatore, eh?- rise Smiley - E sentiamo, cosa ci vorrebbe dire?-.

- Semplice. Se non volete che si ripeta una cosa come la volta scorsa...- South si lanciò in avanti, verso Smiley; Ran si frappose velocemente tra i due ragazzi, puntando il bastone contro South in modo da obbligarlo ad arretrare - dovrete presentarvi alla vecchia discarica tra una settimana. Altrimenti, non sarà solo il vostro locale a pagarne le spese-.

- Se ti avvicini di nuovo, ti ammazzo- rise Smiley. South gli rivolse un sorriso, prima di voltarsi e allontanarsi.

- Pare che quello stronzo voglia la guerra, eh?- rise Smiley - Se lo pestassi adesso?-.

- Pessima idea ma... Dobbiamo avvisare Mikey e Izana- Ran sorrise e si voltò verso di lui - sistemiamo questi stronzi, così poi potremo stare tranquilli-.

Smiley annuì; chissà se davvero, risolta quella questione... Sarebbe potuto andare tutto bene.

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