CAPITOLO XXVII.
- Wow, addirittura la cravatta... Come sei elegante, sembra che stiamo andando a una proposta di matrimonio, non a un pranzo- commentò Ran, appoggiato allo stipite della porta della camera da letto di suo fratello.
- Bè, l'occasione è molto simile, e mi hai detto di aver prenotato in un posto elegante... A proposito, dove?- gli chiese.
- Ho chiesto un piccolo consiglio a Koko- rispose lui. Rindou lo fissò per un attimo e Ran scoppiò a ridere.
- Non fare quella faccia; quello lì è bravo in ste cose, e in realtà è il suo ragazzo ad avermi risposto, sembrava anche piuttosto emozionato per questo incontro... Probabilmente Angry gli ha detto qualcosa- commentò.
- Non me ne stupirei, deve avere avuto bisogno dei suoi amici per prepararsi... Grazie anche per esserti occupato dei fiori, non era necessario che facessi tutto tu- affermò Rindou. Quando quella mattina si era alzato, Ran era già vestito ed era uscito subito dopo la colazione per andare a prendere dei fiori. Si vedeva che ci teneva a fare le cose per bene...
- Sei tu quello che dovrà fare la maggior parte del lavoro- rise Ran - sei pronto per andare?-. Rindou annuì e uscì dalla sua stanza.
- I fiori sono in cucina?- chiese.
- Sí-. Rindou entrò nella stanza e rimase per un attimo sorpreso nel vedere tre mazzi di fiori sul tavolo.
- Uno è per te- affermò Ran, affiancandolo - azzurri, rosa o viola? Come li vuoi?-. Rindou si voltò verso il ragazzo, ancora sorpreso.
- Viola- sussurrò, poi fece un piccolo sorriso - grazie davvero, Ran. Io... Sono davvero felice di ciò che stiamo facendo- si diresse verso il mazzo di fiori viola e andò a prendere un vaso per riuscire a metterlo dentro; sperava davvero che durasse il più possibile.
- Anche io. Andiamo?- gli propose Ran. Il ragazzo annuì ed entrambi afferrarono i mazzi di fiori rimanenti, prima di uscire di casa. Davanti a loro, si trovava una limousine nera.
- Wow, hai davvero convinto Pah a prestarcela!- rise Rindou, mentre entrambi salivano in auto.
- Naturale- confermò Ran, passando anche il suo mazzo di fiori al fratello e mettendo in moto.
Rindou mandò un veloce messaggio a Angry per dirgli che stavano arrivando, prima di voltarsi a guardare fuori dal finestrino: quel giorno sarebbe potuto cambiare tutto... Doveva metterci tutto sé stesso.
Arrivarono davanti a casa dei due gemelli impiegandoci più tempo di quando giravano in moto, ma per fortuna erano partiti in anticipo. Scesero dall'auto e andarono a suonare al campanello.
Angry aprì velocemente la porta, il cuore che batteva a mille per l'emozione, Smiley di fianco a lui che invece stava cercando di rimanere calmo, visto l'incontro serio che avrebbero avuto con quei due ragazzi.
Anche se un scintillio comparve sul suo volto quando vide i fiori che gli stava porgendo Ran.
- Quanta galanteria- rise, prendendo i fiori.
- Grazie- sussurrò Angry, facendo lo stesso - arriviamo subito-. I due ragazzi svanirono per qualche secondo dentro casa, prima di tornare fuori.
- Wow, avete proprio fatto le cose in grande- commentò Smiley, osservando la limousine che aveva davanti.
- Per voi questo e altro- affermò Ran, con un inchino e un sorriso divertito, aprendo la portiera. Rindou si spostò dall'altra parte per fare lo stesso con quella di Angry.
- Sei nervoso?- gli chiese con un piccolo sorriso.
- Un pochino ma... So che andrà tutto bene- affermò Angry, lasciandogli un bacio sulla guancia prima di salire in auto.
Rindou sorrise e chiuse la portiera, spostandosi poi di nuovo sul sedile del passeggero.
Ran mise in moto e partí, diretto verso il ristorante. Rindou lanciò uno sguardo alle sue spalle e notò che i due gemelli si stavano tenendo per mano: anche per loro doveva essere piuttosto difficile... Però, se erano tutti lì significava che erano sicuri.
Arrivarono non molto dopo davanti a un ristorante che già dall'esterno sembrava luccicare da ogni poro; i due fratelli Haitani scesero dall'auto e andarono ad aprire le portiere dei due gemelli, a cui porsero il braccio.
- Questa galanteria svanirà presto, vero?- rise Smiley, afferrando il braccio di Ran, mentre Angry si avvicinava di più a Rindou.
- Vedremo- rise il maggiore, dirigendosi verso l'entrata del ristorante. Un cameriere aprì loro la porta e li condusse al tavolo, portandogli subito i menù.
I ragazzi impiegarono poco a ordinare, tutti quanti più concentrati su quello che sarebbe successo quel giorno che sul cibo, e non appena il cameriere si allontanò con menù e ordinazioni calò per un attimo il silenzio.
- Vorrei approfittare del fatto che impiegheranno del tempo a fare arrivare il cibo per parlare del motivo per cui siamo qui- dichiarò Rindou, fissando Smiley. Ran l'aveva fatto sedere apposta di fronte a lui, in modo che fossero più comodi a parlare... E in modo anche da fermare il minore nel caso volesse uccidere suo fratello, era sempre meglio prevenire.
- Dimmi- rispose Smiley, fissandolo. Rindou fece un respiro profondo.
- Ti ho già detto quali sono le mie intenzioni con tuo fratello, per cui oggi sono qui per andare oltre alle semplici parole. Intendo trovare una casa per noi, dove potremo vivere insieme; volevo dirtelo prima di iniziare la ricerca in modo che ne fossi consapevole. Come ti ho già detto, voglio stare con lui e non intendo tirarmi indietro. Troverò una casa che ne abbia altre disponibili vicine, così non ci darà bisogno di alcuna separazione drastica: voglio trovare un luogo in cui tutti e quattro potremo vivere senza troppe difficoltà. Spero che tu sia d'accordo con questo- dichiarò Rindou - ho i soldi necessari a prendermi cura di lui, e mi piacerebbe accordarmi con te anche per il lavoro. Sono disposto a tutto per renderlo felice-.
Smiley lo fissò per un attimo; poi, invece di rispondere, tirò fuori il telefono. Gli altri tre ragazzi lo guardarono con aria confusa, finché lui non posò il telefono sul tavolo.
- Che ne dite di queste? Sono due case ma hanno un unico ingresso comunicante. Sono costruite allo stesso modo, hanno due stanze a testa e la cucina è piuttosto ampia. Inoltre intorno c'è un enorme giardino! Non sono ancora complete, Pah-chin mi ha inviato come dovrebbe uscire il progetto finale, ma ha detto che c'è ancora tempo per apportare eventualmente delle modifiche- affermò con un sorriso.
- Hai... Già cercato una casa?- chiese Angry, sorpreso, alzando lo sguardo sul fratello.
- La sera in cui mi hai parlato, sono andato da Pah quando eravamo al locale. Rindou, apprezzo che tu abbia voluto parlarmi in modo così formale- Smiley spostò lo sguardo su Rindou - ma noi siamo amici, e so che renderai felice mio fratello, per cui non ho nulla in contrario. Adesso vediamo di decidere le cose insieme... E non dovete preoccuparvi di me e tuo fratello- allungò la mano e afferrò l'orecchio di Ran, tirandolo appena verso di sé - questo idiota ha promesso che avrebbe fatto sul serio, per cui non avremo alcun problema a prendere la casa di fianco. Vero, Ran?-.
- Mi sembrava scontato- rise il maggiore - dove si trova?-.
- A metà strada tra Roppongi e Shibuya, e abbastanza vicino al locale- affermò Smiley con un sorriso - ho pensato a tutto. E a questo proposito, c'è un'altra cosa che dobbiamo sistemare-.
- Che cosa?- gli chiese Rindou.
- Semplice- Smiley indicò Angry e Ran - questi due non si conoscono minimamente, si sono parlati mezza volta. Per cui, passerete il pomeriggio insieme mentre Rindou mi dà una mano a sistemare per l'apertura del locale-.
I tre ragazzi sbarrarono gli occhi.
- Guarda che non è necessario, ci stiamo già simpatici senza dover per forza parlare di più- fece notare Ran.
- Non serve fratellone, abbiamo parlato quella volta e siamo d'accordo- dichiarò Angry, leggermente intimorito.
- Non penso sia necessario- mormorò Rindou. Smiley alzò un sopracciglio.
- Volete la mia approvazione, sí o no?-. I tre ragazzi per un attimo non risposero.
- Va bene, è giusto così- mormorò Angry - io... Voglio riuscire a fare del mio meglio perché vada tutto bene-.
- Non devi essere così serio, Ran non ti farà niente, lo sai- sussurrò Rindou, alzando la mano e posandola sulla sua.
- Suppongo che andare a bere un frullato con il mio futuro genero non sarà un problema- dichiarò Ran con un sorriso.
- Perfetto!- esclamò Smiley, proprio mentre il cameriere tornava verso di loro con le loro ordinazioni.
- E adesso... Buon appetito!- esclamò Smiley, gettandosi sul cibo, seguito dagli altri; fortuna che erano in una stanzetta privata, ormai avevano perso ogni riguardo per il fatto di essere in un ristorante di lusso e che in teoria erano li per parlare di questioni serie.
Ma in fondo, non erano mai stati troppo seri, per cui alla fine si concentrarono principalmente sul mangiare e tornarono tranquillamente a ridere e scherzare tra di loro, dei sorrisi in volto.
Ormai, erano anche tutti più rilassati: in fondo, non avevano motivo di non esserlo... Erano davvero felici di essere arrivati a quel punto della loro vita, e non si sarebbero più tirati indietro.
Quando finirono di mangiare, Ran andò a pagare per tutti, approfittando di un piccolo sconto che aveva cercato di strappare a Koko facendolo sentire in colpa... E che alla fine Inui gli aveva mollato in mano.
Dopodiché, risalirono in macchina.
- Vi lascio al locale?- chiese Ran, lanciando un'occhiata a Smiley, che annuì.
- Così voi avrete tempo- rise, voltandosi verso il fratello - te la senti?-. Angry fece un respiro profondo, poi annuì: quello era il momento di mostrare quanto intendesse impegnarsi.
- Cucciolo, se succede qualcosa chiamami pure- gli disse Rindou, voltandosi verso di lui con un sorriso.
- Cos'è questa poca fiducia nei miei confronti?- rise Ran - State tranquilli, lo tratterò al meglio delle mie capacità!-.
- Sarà meglio che lo tratti meglio di come fai con me- commentò Smiley.
- Non pensavo che dovessimo arrivare a un tale livello di conoscen... Ok scherzavo!- rise Ran, nel vedere le occhiatacce che gli avevano lanciato sia Rindou che Smiley - Farò il bravo, lo prometto. Eccoci qui, siamo arrivati- fermò l'auto e si voltò verso Smiley - me lo dai un bacio di incoraggiamento?- chiese.
- Serve di più a mio fratello- rise Smiley, voltandosi verso Angry per lasciargli un bacio sulla guancia - chiamami se hai bisogno, va bene?-.
Angry annuì e il ragazzo scese dall'auto.
- Vieni a sederti davanti?- chiese Ran, mentre anche Rindou scendeva dell'auto e andava ad aprire la portiera del minore, rivolgendogli un sorriso d'incoraggiamento.
- Va bene- mormorò Angry, scendendo dall'auto. Posò le mani sulle spalle di Rindou e si mise in punta di piedi per lasciargli un veloce bacio sulle labbra, prima di fare il giro dell'auto per salire dalla parte del passeggero.
- Bene! Possiamo andare!- dichiarò Ran, rimettendo in moto e allontanandosi.
Rindou e Smiley rimasero un attimo immobili a osservare l'auto che si allontanava.
- Non pensavo avresti fatto una cosa simile- commentò Rindou, voltandosi verso il minore.
- So che tuo fratello non gli farebbe mai del male- affermò Smiley - e so anche che noi dobbiamo parlare di affari. Da quando sta con te, Angry è molto più tranquillo e sicuro di sé stesso: voglio che si abitui alla presenza di Ran da subito, non sarebbe giusto se solo noi fossimo amici e lui si trovasse a sentirsi solo, no?-.
Rindou fece un piccolo sorriso.
- Sí, hai ragione... E sono certo che andranno d'accordo, in fondo hanno già parlato tra di loro e sanno bene che hanno degli obiettivi in comune. E io vorrei davvero parlarti del locale- affermò, voltandosi verso Smiley.
- Bene; allora, andiamo dentro! Sperando che intanto i nostri fratellini riescano a passare del bel tempo insieme- rise, voltandosi per prendere la chiave e aprire la porta del locale.
Rindou lanciò un'occhiata alle sue spalle: sperava che andasse tutto bene...
- Ecco... Non sarebbe meglio se andassimo a piedi?- mormorò Angry. Era abituato a girare in moto, quell'auto era fin troppo vistosa e molte persone si erano voltate a guardarli... Di sicuro non passavano inosservati.
- Nah, goditi la ricchezza!- rise Ran - Guarda che d'ora in poi mio fratello ti tratterà ancora di più come se fossi un re, quindi devi abituarti!-.
- Non voglio che mi tratti come un re- mormorò Angry - voglio che mi tratti come ha sempre fatto... Voglio solo stare con lui-. Ran gli lanciò un'occhiata: certo che quel ragazzo aveva un animo davvero puro...
- Siamo arrivati- affermò, fermando l'auto dall'altra parte della strada rispetto a un piccolo bar in cui era stato un paio di volte con gli altri.
I due ragazzi scesero dall'auto e si diressero all'interno del locale.
- Ecco, tu hai pagato anche il pranzo, e fino a questo momento hanno sempre offerto gli altri per me per cui... Pago io- mormorò Angry; in fondo non era lì con suo fratello o per un appuntamento... Non poteva continuare a lasciarsi trattare come un bambino da tutti.
- Come preferisci, ma poi lo spieghi tu a quei due- rise Ran - vado a prendere un tavolo, tu prendimi qualcosa di dolce- disse, prima di allontanarsi.
Angry annuì appena e si voltò verso il menù.
Visto che non sapeva cosa piacesse a Ran, prese un po' di dolci diversi e due frullati dai gusti totalmente opposti: a lui piaceva praticamente tutto, quindi alla fine gli sarebbe andato bene.
Pagò tutto quanto, afferrò il vassoio e tornò al tavolo da Ran, che ne aveva approfittato per mandare una foto a Rindou per fargli vedere che stava andando tutto bene.
- Ho preso un po' di cose, visto che non sapevo cosa ti piacesse... Spero vadano bene- mormorò Angry. Ran ritirò il telefono e alzò un sopracciglio.
- Ma ti hanno fatto di gentilezza?- commentò, divertito, mentre afferrava uno dei due frullati.
- È solo che... Vorrei davvero diventare tuo amico, non voglio che si creino situazioni strane perché noi non ci conosciamo abbastanza. Intendo impegnarmi al massimo- dichiarò Angry.
Ran lo fissò per un attimo.
- Hai mai usato tutta quella tua forza per fare del male a qualcuno a cui tieni?- chiese. Angry scosse la testa.
- Smiley mi ha sempre aiutato: ha sempre cercato di evitare che io dovessi tirare fuori questa mia abilità e... Ha cercato di aiutarmi a controllarmi. Non ho mai fatto male a nessun amico, solo ai miei nemici- dichiarò.
Ran si portò la cannuccia alle labbra, iniziando a bere e continuando a fissare il ragazzo.
- Mi hanno parlato di te, quando hai iniziato a uscire con mio fratello: mi hanno detto che è meglio starti alla larga, perché avresti potuto fargli del male- affermò.
- Se te lo ha detto Mocchi...- borbottò Angry. Ran scoppiò a ridere.
- Lo hai beccato in un attimo, eh?-.
- Attaccava sempre briga con mio fratello, ma Nahoya non ha mai voluto che usassi quel potere contro di lui... Gli è sempre piaciuto avere qualcuno con cui potersi misurare al massimo delle sue forze senza alcun timore. Per questo si trova così bene con te, sa di potersi sfogare quanto vuole- affermò Angry.
- Questo è vero in molti modi- rise Ran - non sei male, piccoletto, scegli anche del buono cibo. Penso che andremo d'accordo, a tenere d'occhio quei due testoni-.
- Secondo Rin e Naho, sei tu quello testardo- fece notare Angry.
- Io sono magnifico, è diverso; loro invece sono quelli che si preoccupano anche se una persona ha un'unghia fuori posto e non riesconona stare tranquilli senza mille rassicurazioni- dichiarò Ran.
- Ma tu non sei quello che rimaneva sveglio tutta la notte quando Rin era malato, e che aveva paura che i vostri genitori potessero fargli del male quando non guardavi?- commentò Angry.
- Quel ragazzo parla troppo- borbottó Ran - lascia stare, preoccupazione da fratello maggiore. E tu sei quello che si è iscritto a medicina pur di aiutare suo fratello e i suoi amici, quindi non puoi dirmi nulla-.
- Vero- mormorò Angry - pare che tutti e quattro siamo persone che si preoccupano parecchio per gli altri-.
Ran lo fissò per un attimo, poi scoppiò a ridere.
- Tuo fratello ha proprio avuto una bella idea... Andremo più d'accordo di quanto pensassi- si sporse appena indietro e si appoggiò allo schienale della sedie - finiremo per tenerci d'occhio a vicenda ma anche per considerarci come fratelli, vero?-. Angry distolse appena lo sguardo.
- Penso sia la cosa migliore. E contando quanto stare con Rin mi stia aiutando a rilassarmi... Penso che mi aiuterà come cosa- mormorò.
Ran sorrise.
- Sí, penso anch'io che sarà proprio così. E a proposito, facciamo in fretta a finire qui: mi è venuta in mente una cosa da fare per quei due...-.
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