CAPITOLO XXX.
- Un applauso a Ran che è finalmente riuscito a diventare una persona decente!- esclamò Izana con un sorriso, alzando un bicchiere.
- E me lo dici dopo essere entrato in casa mia all'una di pomeriggio con cinque bottiglie in mano?- rise Ran, ma fece comunque scontrare il bicchiere con il suo.
- Il nostro capo ci teneva a festeggiare il fatto che possiamo ufficialmente bere gratis al locale- rise Kanji - quindi abbiamo fatto un salto qui, visto che oggi sei da solo... E non sappiamo esattamente quante altre volte ricapiterà una cosa simile-.
- Da quando Pah ci darà ufficialmente la sua casa... Penso che non avrò più un istante libero- rise Ran - ma non preoccuparti Izana, per qualche lavoretto per te sono sempre libero-.
- Utile dirlo quando ormai la Toman ha tutto in mano e pochi idioti si mettono ancora contro di noi- rise il ragazzo - ma lo terrò a mente. Mi pare di capire che adesso intendi impegnarti davvero-.
- Mi tocca- Ran scrollò appena le spalle - in fondo, se non lo facessi quel ragazzo mi ammazzerebbe. Ma non sarà per niente male, impegnarmi per lui e per il mio fratellino. È qualcosa che posso fare-.
- Certo che scopare ti ha addolcito- rise Kanji.
- Sentì chi parla... E tra l'altro- Ran gli puntò contro un dito - tu sei quello che mi aveva detto di rimanere lontano da loro, o mi sbaglio?-. Mochizuki alzò le braccia al cielo.
- Io volevo solo avvisarti del fatto che quei due sono fuori di testa; ma ho sottovalutato che tu e tuo fratello lo siete molto di più- affermò.
- Conosci persone peggiori di noi?- rise Ran - Non preoccuparti, sappiamo perfettamente come comportarci. Sai che non ci tiriamo facilmente indietro davanti a certe cose-.
- Questo è vero, altrimenti non vi avrei reclutati- rise Izana - avete sempre avuto una morale tutta vostra, ma in fondo siete persone decenti-.
- Siamo decisamente fighi- affermò Ran con un sorriso - e il mio ragazzo lo sa molto bene-.
- Se parli di tutti i segni che ha sul corpo, ce ne siamo accorti- rise Kanji.
- Ma tanto non sono più di quelli che io lascio a Kakucho!-.
- Vuoi fare una sfida?!-.
- Vi prego, no- sospirò Kanji - ma perché non c'è qui Kakucho a mettervi in riga...-.
- Visto che oggi il gruppo dei cuccioletti andava a fare un giro, ho pensato di mandarlo con loro- rise Izana - almeno potrà farsi nuovi amici!-.
- Sono felice che tu sia venuto con noi, Kakucho- affermò Takemitchy, mentre camminavano insieme agli amici verso il bar in cui si trovavano di solito.
- Izana doveva andare da Ran e io non avevo molto da fare... Ma non siamo qui per festeggiare Angry?- mormorò il moro, voltandosi verso il ragazzo.
- Esatto! Festeggiamo il fatto che il nostro amico si è finalmente dato al BDSM!- esclamò Ryusei con un sorriso. Angry diventò totalmente rosso.
- Non è così!- esclamò - Abbiamo solo provato qualcosa di nuovo!-.
- Come sei delicato!- rise Peh-yan.
- Ryusei, non stuzzicarlo troppo, non è abituato come noi a queste cose- rise Chifuyu - sta con Rindou, non con Keisuke o Kazutora-.
- Proprio per questo è divertente!-.
- Perché non ne parliamo mentre mangiamo qualcosa e in maniera più discreta?- propose Hakkai, affiancando l'amico, che gli lanciò un'occhiata di ringraziamento: era abituato ai suoi amici che parlavano di quelle cose, ma doverle raccontare era decisamente una cosa diversa...
- Perché parli come se non fossi stato tu a dargli dei consigli?- commentò Seishu, e il ragazzo arrossì appena.
- È una cosa che faccio spesso, è normale- borbottò.
- E dire che a vederlo non sembra che Mitsuya sia dentro a queste cose- rise Ryusei - oh, siamo arrivati al bar! Bravo Takemitchy, vai a ordinare per tutti!-.
- Strano che debba farlo io- borbottò Takemitchy, ma si diresse comunque al bancone, mentre tutti gli altri si sistemano al loro solito tavolo.
Aspettarono che tornassero Takemitchy e le ordinazioni prima di voltarsi di nuovo quanti verso Angry, che arrossì nuovamente.
- Non racconterò nei dettagli- borbottò - abbiamo solo usato le cose che Ran mi ha consigliato di comprare. È stato... Diverso, ma bello-.
- Pare che con Rindou tu abbia sperimentato un bel po' di cose diverse ma belle- commentò Seishu. Il ragazzo annuì.
- Prima non avevo motivo di provarle e non volevo farlo, in fondo non avevo nessuno; però con Rin mi esce molto naturale- mormorò; sapeva che molti dei suoi amici avevano provato la stessa sensazione, per cui di quello poteva parlare tranquillamente.
- Ti capisco; la gente come Rindou sembra appartenere a tutt'altro mondo ma... Sanno trascinarti dentro molto bene- affermò infatti Chifuyu.
- Tu sei stato trascinato in altro modo- rise Ryusei.
- Senti chi parla, quando veniamo a trovarvi impiegate sempre almeno dieci minuti ad aprire la porta!- esclamò Peh-yan.
- Colpa vostra che ci fate visita a sorpresa-.
- Da noi non vengono più a sorpresa dopo che Taka li ha quasi menati l'ultima volta- rise Hakkai - avvisano sempre-.
- Certo che avete dei ragazzi molto particolari...- mormorò Kakucho. Tutti quanti si voltarono verso di lui e lo guardarono male.
- Ok è vero, anche Izana è molto particolare- ammise lui - ma la gente non ha neanche mai provato a entrare in casa nostra senza avvisare. Tranne Mikey. Si sono menati-.
- Non avevo dubbi...- rise Takemitchy.
- A proposito, ho saputo che oggi Mikey voleva parlare con tuo fratello- affermò Hakkai, voltandosi verso Angry. Il ragazzo aggrottò appena la fronte.
- Con mio fratello? Come mai?-.
- Non ne ho idea-. Angry lanciò uno sguardo fuori dalla finestra. Sperava che non fosse nulla di male; anche perché, in quel momento suo fratello sarebbe dovuto essere fuori con Mucho...
- Era un po' che non ci facevamo un giro così tranquillamente- commentò Yasuhiro, lanciando un'occhiata al ragazzo sulla moto al suo fianco.
- Certo, perché tu sei sempre con Sanzu e io sono stato fregato da un pazzo- rise Smiley - temo che non avremo molte occasioni per un po', devo tenere d'occhio quell'idiota se voglio che vada tutto bene-.
Nel non sentire risposta, si voltò verso Mucho e notò che lo stava fissando.
- Che vuoi? Non ti dirò mai che avevi ragione, te lo puoi scordare- rise Smiley. Anche se quando gli aveva detto che il suo atteggiamento era diverso nei confronti di Ran, in fondo aveva ragione... Bè, non che fosse così difficile da capire, visto che Ran era ancora in vita dopo avergli proposto di fare sesso.
- Non era quello, so quanto sei testardo- ribattè Yasuhiro - pensavo solo che sei un po' cambiato. Prima non eri così tanto rilassato in mezzo alle altre persone-.
Smiley per un attimo non disse nulla. In effetti, un tempo era sempre molto più sull'attenti, e anche se sembrava sempre sorridente alla fine spesso cercava di tenersi alla larga dagli altri e di non mostrare quanto ogni tanto avesse bisogno d'aiuto.
Da quando stava con Ran e al locale andava tutto bene, si era decisamente rilassato.
- Mio fratello è a posto, posso esserlo anche io- dichiarò.
- In effetti, sei sempre stato molto dipendente da tuo fratello- commentò Yasuhiro - è un bene che lui adesso abbia anche qualcun altro-.
- Guarda che rimarrò sempre il suo fratellone- rise Smiley; ma suo fratello ora aveva degli amici e un ragazzo che lo amava... Poteva farlo anche lui.
- Fermiamoci qui- disse Yasuhiro. Smiley aggrottò la fonte.
- Quindi è vero che non vuoi portarmi a fare una rissa! Dove sono finiti i tuoi bellissimi regali?!- si lamentò.
- Idiota, guarda che mi è stato chiesto di portarti qui- ribattè Yasuhiro.
Smiley sentì il rumore di una moto e si voltò mentre Mikey lo affiancava.
- Ciao! Come va?- gli chiese con un sorriso, intanto che anche Draken compariva di fianco a lui.
- Buongiorno capo! Tutto bene, nessuno da picchiare purtroppo per il momento!- esclamò Smiley; Mikey rise leggermente.
- Ormai non siamo più i teppisti di una volta, almeno in un certo senso- rise Smiley - mi hai fatto chiamare per un motivo? C'è qualcuno che devo uccidere?-.
- Per una volta no- affermò Mikey - volevo farti i complimenti-. Smiley per un attimo non rispose, più che sorpreso.
- I... Complimenti?-.
- Uno alla volta, i momenti della Toman... Hanno iniziato a costruirsi la loro vita anche fuori dalla gang. Hanno trovato delle persone che per loro sono importanti, dei lavori che amano fare, e hanno iniziato a vivere a modo loro. Avrei voluto farti questo discorso quando hai aperto il locale ma... Mi sembrava che sia tu che tuo fratello in realtà foste ancora un po' bloccati nel vostro mondo-.
Smiley annuì appena: non poteva negare, in fondo era vero che lui e Angry erano stati molto chiusi nel loro mondo a lungo... Fino a poco prima c'era poco spazio per gli altri, anche se loro ormai non cercavano più di isolarsi era comunque difficile aprirsi alle altre persone.
Bè, due fratelli erano riusciti a farglielo fare...
- Adesso invece, in poco tempo stai addirittura per andare a convivere... Certo, con delle persone poco raccomandabili, ma non posso dire nulla visto che li ha scelti mio fratello- rise Mikey - comunque, di sicuro non perderemo i contatti, visto che il tuo locale è praticamente diventato il nuovo luogo di ritrovo della gang. Ma volevo assicurarti che la Toman rimarrà comunque sempre la tua famiglia, qualsiasi cosa tu faccia nel tuo futuro-.
Smiley lo fissò per un attimo: aveva avuto più volte la prova del fatto che Mikey fosse un capo molto migliore di quanto si sarebbe potuto pensare... E glielo stava mostrando nuovamente.
Fece un sorriso.
- Lo so- affermò; di sicuro sapeva di avere ancora tante persone su cui poter contare... E avrebbe continuato a farlo fino alla fine.
- Alla fine ti è andata alla grande con il locale, eh?!- commentò Shion, posando la sua bibita sul tavolino rotondo in mezzo a loro - Ti è bastato un passo avanti e Ran ti ha seguito senza esitaizone-.
- Senza esitazione non direi proprio ma... Di sicuro, adesso sta molto meglio rispetto a prima- affermò Rindou con un piccolo sorriso.
- Vero, non mi guarda più come se volesse uccidermi ogni volta che siamo uno vicino all'altro- rise Haruchiyo - magari sta iniziando a sopportarmi!-.
- Ha capito che non sei più un pericolo- affermò Rindou, leggermente divertito - non preoccuparti, non è più contrario alla nostra amicizia... Anzi, penso proprio che inizi a fargli piacere che io abbia più di un amico. È più tranquillo sul nostro rapporto e adesso ha anche lui qualcuno di esterno con cui si trova bene, per cui si è un po' calmato-.
- Menomale, ci tengo alla vita- rise Haruchiyo.
- È strano vedere Ran impegnarsi per qualcosa- commentò Shion.
- Perché non lo avete mai visto impegnarsi in qualcosa a cui tiene- mormorò Rindou; per crescerlo al meglio e proteggerlo... Si era sempre impegnato al massimo.
- Ma che tenero diventi quando si tratta del tuo fratellone- rise Shion, scompigliandogli appena i capelli - o del tuo ragazzo! Raccontaci, unico top del trio: com'è farsi il piccoletto secondogenito di due gemelli che non si lasciano avvicinare da nessuno, e che se si mettesse a piangere potrebbe ucciderti... Letteralmente?-.
Rindou alzò gli occhi al cielo.
- Ma che opinione hai di lui...?- borbottò.
- Bè, a lungo anche per la Toman Angry è stato un mistero- rise Haruchiyo - stava sempre dietro a suo fratello, e se lui non c'era o usciva con qualcuno di noi allora stava a casa. Mikey ha iniziato a sfruttarlo come infermiere già da subito, ma a parte quei momenti era come un'entità estranea, ha iniziato a uscire con gli altri che io ero già in riabilitazione. Senza contare che senza suo fratello, quando non usa il suo potere sembra spaventato da tutto in combattimento-.
Rindou li fissò per un attimo.
In effetti, loro avevano conosciuto Angry in una maniera totalmente diversa da come aveva fatto lui...
- Raccontatemi tutto- mormorò. I due ragazzi lo fissarono, confusi.
- Io... Ho conosciuto Souya in un momento particolare. Ero amico di suo fratello, lui stava già cercando di tirarsi fuori e mi sono avvicinato subito senza aspettare. Ho potuto vedere quel ragazzo timido che conta molto su Smiley e ha paura a lasciarsi andare con gli altri, ma solo in parte: se voglio davvero stare con lui... Voglio sapere tutto. Sia del ragazzo che ha steso Mocchi, che del fratellino infermiere della Toman. Tutto quanto- dichiarò Rindou.
I due ragazzi si scambiarono un altro sguardo, poi sorrisero e tornarono a guardare Rindou.
- Vediamo, da dove possiamo iniziare...-.
Come risultato, quando due ore dopo andarono al locale per iniziare l'apertura, i due ragazzi stavano ancora raccontando; anche se nessuno dei due conosceva bene Angry, Rindou li aveva riempiti così tanto di domande che avevano finito per raccontargli qualsiasi storia avessero sentito in giro in cui centrasse anche solo minimamente quel ragazzo.
- E con questo, ho bisogno di dormire per due giorni di fila- sospirò Shion, mentre Rindou li faceva entrare nel locale.
- Scusatemi, vi ho fatto un bel po' di domande ma... Mi è servito- rise Rindou - adesso sento di potermi comportare ancora meglio!-.
- Oh bene, siete già qui! Così possiamo iniziare ad aprire!-. Rindou alzò lo sguardo e vide Smiley andargli incontro, seguito da Mucho.
- A dopo amico! Buon lavoro!- Haruchiyo abbracciò velocemente l'amico, prima di raggiungere il suo ragazzo. Madarame ne approfittò per dileguarsi e dirigersi al piano di sopra.
- C'è qualcosa di urgente da fare?- chiese Rindou.
- Sí, aiutami a sistemare i tavoli- rise Smiley - andata bene con i tuoi amici?-.
- Molto- confermò Rindou con un sorriso - mi occupo dei tavoli e poi vado a vedere la cucina- dichiarò, allontanandosi verso i tavoli.
Smiley lo osservò con un sorriso: sembrava decisamente più felice di quando l'aveva conosciuto... Era cambiato, era più sicuro di sé e sorridente. Era davvero felice di poterlo vedere così.
Stava per andare ad aiutarlo, quando sentí delle voci alle sue spalle. Nel voltarsi, vide suo fratello entrare nel locale con i suoi amici... Più tutti i fondatori della Toman, Koko e le ragazze.
- Dove li avete raccattati questi?- rise.
- Li abbiamo incontrati in giro- rispose Angry, dirigendosi a dare un bacio sulla guancia a Rindou per salutarlo - vado a preparare la cucina-.
- Finisco qui e arrivo- affermò Rindou. Il minore annuì e si voltò, andando velocemente verso la cucina.
Smiley scosse la testa, divertito: anche suo fratello era decisamente cambiato...
Si accertò che gli altri stessero andando di sopra, invece di rimanere a fare casino, e proprio quando pareva che fosse tornata la pace sentí delle nuove moto fermarsi fuori dal locale.
Un attimo dopo entrò Ran, seguito da Izana e Mochizuki.
- Sei in ritardo, come sempre- commentò, mentre il maggiore andava verso di lui.
- Volevo capire dopo quanto avresti sentito la mia mancanza- rise Ran, posandogli le mani sui fianchi e tirandolo vedos si sé, per poi chinarsi e unire le loro labbra.
- Vedi di muoverti- sussurrò Smiley contro le sue labbra.
- Agli ordini capo- rise Ran - vado a occuparmi del bar!-.
- Non l'avrei mai detto- Smiley scoppiò a ridere mentre osservava il ragazzo dirigersi verso la zona del bar. Era cambiato anche lui, dalla prima volta che l'aveva conosciuto: era una persona decisamente diversa... E più che decisa a impegnarsi, per sé stesso e per loro.
Si voltò appena verso uno degli specchi del locale. Alla fine, anche lui, grazie a loro... Era decisamente cambiato.
Il suo sorriso si allargò e si voltò verso la sala.
- Forza gente, non c'è tempo da perdere! Prepariamo questo locale per la sua apertura e facciamo tanti soldi!- esclamò, andando verso la console per controllare che luci e musica fossero a posto, più che pronto ad aprire per l'ennesima sera il suo locale.
E come quasi ogni sera, il luogo non impiegò molto a riempirsi di clienti: ormai la voce si era sparsa parecchio nella zona, e ogni parte del locale andava a gonfie vele, sia cibo, che host che zona discoteca. E gli stavano facendo fare anche un bel po' di soldi.
I primi momenti furono come sempre frenetici, ma per fortuna ormai tutti i lavoratori assunti da Smiley avevano iniziato a capire come muoversi, e Sanzu era un lavoratore più entusiasta di quanto il ragazzo avesse pensato, per cui a un certo punto della serata lasciarono tutto nelle sue mani e si ritirarono nella stanzetta di Ran per riposarsi un attimo.
- Se volete iniziate ad andare a casa, ormai la maggior parte del lavoro è fatto- affermò Smiley, voltandosi verso Rindou e Angry, che erano seduti sul divano.
O meglio, Rindou era seduto, Angry era praticamente sdraiato con la testa sulla sua spalla. Lui invece si trovava in piedi davanti alla finestra insieme a Ran.
- Aspettiamo ancora un pochino- affermò Angry.
- Va bene- rise Smiley, tornando a guardare davanti a sé.
- Sicuro di non essere stanco?- chiese Rindou, tirando leggermente di più verso di sé il minore. Angry scosse la testa.
- Voglio rimanere con voi ancora per un po'- sussurrò. Rindou sorrise e si chinò a lasciargli un bacio sulla guancia, un lieve sorriso in volto: sì, si sarebbe preso cura di lui in ogni modo possibile.
Sia Ran che Smiley li osservarono con un sorriso, prima di tornare a guardare si fronte a loro. Ran fece passare un braccio attorno alla vita del minore, tirandolo appena verso di sé, e Smiley si appoggiò a lui.
Adesso sì che sentiva... Che la sua vita era completa.
Ran lanciò uno sguardo a suo fratello, che gli rivolse un sorriso: erano entrambi riusciti a ottenere ciò che volevano. E adesso, avrebbero fatto di tutto per tenerselo stretto.
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