EPILOGO

- Evviva gli sposi!-.

- Ce l'avete fatta coglioni!-.

- Sappiate che il bar lo apriamo anche quando siete in luna di miele!-.

- Che stronzi- rise Smiley, mentre Ran lo stringeva leggermente di più a sé.

- Vero, ma se loro si occuperanno del locale noi potremo andare in luna di miele senza problemi- rise - ho giusto comprato un paio di cosette che mi piacerebbe provare durante il vostro viaggetto...-.

- Dimmi che hai comprato anche delle cuffie per noi- sospirò Rindou - saremo nella suite a fianco, non intendo sentirvi tutta la notte-.

- Come se farete qualcosa di molto diverso- rise Ran.

- Vi ammazzo entrambi- rise Smiley.

- Però è vero che sarà un bene che c'è altra gente a pensare al locale, così potremo goderci di più il tempo insieme, no?- fece notare Angry.

Gli altri tre si voltarono verso di lui e gli rivolsero un sorriso.

- Hai proprio ragione fratellino!- esclamò Smiley con un sorriso.

- Ecco... Capisco che sia il vostro matrimonio, ma non potete tirare giù i vostri culi del palco?- rise Izana - Qui la gente ha fame!-.

- E chi vi ha detto di aspettare?! Il buffet c'è per tutti voi!- rise Smiley, afferrando le mani di Ran ed Angry, che si tirò dietro anche Rindou, dirigendosi verso il banchetto che avevano preparato in fondo al prato, dove i loro amici gli avevano sistemato un altarino.

Preparare quel doppio matrimonio non era stato per nulla semplice: in fondo, avevano dovuto compilare un sacco di carte, specificare il lavoro di tutti e quattro, sperare che non avessero problemi per il fatto che vivessero tutti e quattro in due case attaccate e che lavorassero nello stesso luogo, o che fossero due coppie di fratelli.

Insomma, c'erano un bel po' di stranezze... Ma alla fine, grazie alla nuova legge di Tokyo, erano riusciti a unirsi civilmente e a fare una festa con i loro amici senza troppi problemi.

E non solo con loro...

- Non è giusto che voi andiate e mi lasciate qui!-. I quattro ragazzi di voltarono verso le due gemelle, che li stavano guardando piuttosto male, le braccia incrociate e un broncio in volto.

Avevano lunghi capelli bianchi, e gli occhi di un colore chiaro talmente particolare che i loro genitori soprannominavano entrambe Husky.

- Ci piacerebbe molto fare una vacanza con voi, però...- mormorò Angry; come faceva a spiegare a sua figlia e a sua nipote che per quanto gli volessero bene, quello era un viaggio che voleva affrontare solo con Rindou?

Anche perché, da quando avevano deciso di adottare, avevano avuto poco tempo per stare insieme... Ora che le bambine avevano cinque anni iniziavano a trovarlo di nuovo, infatti erano riusciti a organizzare il matrimonio; ma comunque quel viaggio gli sarebbe servito di sicuro per stare un po' insieme.

- Di cosa vi lamentate?- rise Smiley, affiancandolo - In fondo, guardate che passerete due settimane intere insieme a zio Mikey! Avete idea di cosa significhi questo?!-.

Le due bambine si scambiarono uno sguardo e i loro occhi si illuminarono.

- Tanti dolci!- urlarono in coro.

- Esatto!- rise Smiley - Siete un po' più felici adesso?-. Le due bambine si scambiarono uno sguardo, ancora non del tutto convinte.

Prima che potessero dire altro, Angry e Smiley videro Rindou e Ran superarli.

- Avete dimenticato una cosa- affermò Rindou, prendendo in braccio la figlia, imitato dal fratello.

- Che cosa succede sempre quando qualcuno va in viaggio e poi torna a casa?- chiese Ran. Gli occhi delle due bambine si illuminarono nuovamente.

- Regali!- esclamarono, alzando le braccia al cielo.

- Quelle bambine sono peggio di noi- rise Smiley.

- Però... Sono tutti quanti fantastici- sussurrò Angry, più che felice di stare vivendo quel momento.

- Non dimenticarti di noi! Ci porterai dei regali, vero?!- chiese Hakkai, circondandogli le spalle con un braccio. Il ragazzo annuì appena.

- Certo, Ve ne porterò tantissimi- affermò - siete miei amici, in fondo!-.

- Quando tornerai dovrai raccontarci tutto quanto!- affermò Chifuyu con un sorriso.

- Sia delle giornate che delle nottate- rise Ryusei.

- Magari non tutti i dettagli- mormorò Angry; sapeva che Ran aveva aiutato suo fratello a preparare la valigia, per cui aveva paura di cos'avrebbe potuto metterci dentro...

- Tu pensa semplicemente a divertirti, qui ci occuperemo noi di tutto- affermò Seishu con un sorriso.

- Se avrai dei problemi basta che ci chiami- dichiarò Takemitchy.

- Noi saremo qui a prenderci cura di tutto!- esclamò Peh-yan. Al ragazzo sfuggì un piccolo sorriso, e anche se non stava sorridendo davvero era certo che quei ragazzi lo avessero capito.

- Grazie mille- sussurró; si sarebbe goduto al massimo quella vacanza insieme al ragazzo che amava.

- Pare che il tuo gemellino sia tranquillo- commentò Yasuhiro, affiancando Smiley.

- Già- rise lui - quei due ragazzi hanno fatto un grande miracolo!-. Andare in luna di miele con Ran Haitani, insieme anche al suo gemellino e a Rindou Haitani... Non pensava sarebbe mai potuto succedere, ma a quanto pare alla fine era accaduto davvero.

Ran era decisamente un folle convincente...

- Mi raccomando, tieni d'occhio Sanzu e il mio locale quando non ci sono; se succede qualcosa non posso certo menare Mikey, per cui menerò te!- rise Smiley.

- Tranquillo, al tuo locale ci penso io- Yasuhiro gli posò una mano sulla spalla - tu prenditi un po' di tempo per te, ne hai bisogno-. Il ragazzo annuì: si sarebbe decisamente goduto quelle due settimane.

- E intanto, noi ci prendiamo le bambine!- Izana si avvicinò a Rindou e Ran con Mikey, in modo da poter prendere in braccio le due bambine, che si scambiarono uno sguardo furbo.

- Dolci!- esclamarono in coro, facendoli ridere.

- Spero che vi farete dare una mano da Shinichiro ed Emma- commentò Ran, leggermente preoccupato per la sanità mentale delle due bambine.

Anche se, in fondo, vivevano con loro...

- Forse- rise Izana - o forse no, chi lo sa... Mikey sta già facendo tua nipote- commentò, notando che il fratello si stava allontanando con la bambina verso il cibo.

- Tanto passerai due settimane a...-.

- Mocchi, ti ammazzo-.

- A coccolare suo padre, quindi andrà tutto bene-. Ran annuì, soddisfatto: aveva dovuto bloccare più volte gli amici da parlare di certi argomenti davanti alle bambine.

Proprio lui, diventare una persona responsabile... Un tempo non l'avrebbe mai creduto possibile, ma l'amore faceva miracoli.

- Vado a controllare che nostra figlia non inizi da subito a nutrirsi solo a dolci- sospirò Rindou, allontanandosi.

- Sta andando tutto bene anche con tuo fratello?- chiese Hajime, affiancando Ran e lanciandogli un'occhiata: pareva stare davvero bene.

- Cosa potrebbe andare storto?- commentò Ran - Siamo sempre insieme in fondo, non c'è nulla che ci possa separare, e siamo felici così-. Non avrebbe potuto desiderare nulla di più: anche se il suo fratellino era cresciuto, erano sempre uno al fianco dell'altro, e di sicuro non si sarebbero mai separati.

Rindou intanto, dopo esserci accertato che la bambina fosse finita nelle mani di Emma e che non si stesse riempiendo solo di dolci ma anche di cibo normale, era stato raggiunto dai suoi amici.

- Allora, pronto a due settimane piene di fuoco? E non perché andate al mare- affermò Shion, affiancando il ragazzo.

- Sono pronto a donare a mio marito tutto quello che desidera- dichiarò Rindou - dal sesso a una fantastica vacanza solo tra noi due-.

- Sei sempre romantico- rise Haruchiyo - e a proposito, grazie per la fiducia: del bar me ne occuperò assolutamente io! Vedrete che non ve ne pentirete! Debellerò tutta la droga!-.

- Ci conto- rise Rindou - lo affidiamo a te. Se vengono le ragazze tienile d'occhio, sei uno dei più sani lí dentro-.

- E se lo dice a te, significa che siamo messi male- commentò Shion, divertito - tra quanto dovete andare? Le valigie sono già in aeroporto, giusto?-.

- Esatto- Rindou lanciò un'occhiata all'orologio - tra non molto dovremo andare-. Il ragazzo annuì.

- Ma come, già così presto?! Ci lasciate con tutto il cibo?!- rise Izana, affiancando il ragazzo e circondandogli le spalle con un braccio.

- Sono certo che Ran abbia già preso tutto il cibo che si vuole portare dietro... In ogni caso, in aereoporto non è che potremo portarci molto- commentò Rindou - grazie ancora per averci permesso di partire, Capo-.

Izana rise leggermente.

- Non posso certo tenervi imprigionati qui!- dichiarò con un sorriso - Non siamo più solo una gang, ormai siamo cresciuti, quindi goditi questo viaggio senza problemi!-.

Rindou fece un sorriso: pareva che non fossero gli unici a essere cresciuti...

- Rin-. Il ragazzo si voltò e vide Angry andare verso di lui.

- Dimmi- gli disse, mentre Izana gli toglieva il braccio da intorno alle spalle.

- È ora di andare- affermò il minore. Rindou annuì.

- Vado a recuperare Husky, così poi possiamo andare- dichiarò, voltandosi per andare a recuperare la bambina.

- Lo stai facendo scappare?- rise Smiley, affiancando il gemello.

- Sta andando a recuperare Husky- rispose lui, voltandosi verso il ragazzo, che annuì.

- Voi due-. I due gemelli si voltarono verso Izana, che rivolse loro un sorriso.

- Vedere di prendervi cura di quei due fratelli fuori di testa!- esclamò con un sorriso.

I due gemelli si scambiarono uno sguardo, poi tornarono a guardare Izana.

- Lo faremo- affermò Angry.

- Se ci fanno incazzare e li ammazziamo, non è colpa nostra- rise Smiley.

- Non sarebbe strano!- rise Izana - Ma spero di poterli affidare a voi!-.

- Affidare cosa a chi?- rise Ran, affiancando i due ragazzi, imitato da Rindou, entrambi con le bambine in braccio.

- A nessuno, se vuoi vivere- rise Smiley, prima di voltarsi verso la figlia - fai la brava con gli zii, va bene?! Noi ti chiamiamo non appena arriviamo!-.

- Farò la super brava! Così mi porterete tanti dolci e regali!- dichiarò lei con un sorriso.

- Sei proprio una piccola birbante- rise Ran - ma significa che farai la brava, quindi ti porteremo tanti regali!-.

- Evviva!-.

- Avrò anch'io i regali, vero papà?!-. Rindou si voltò verso la figlia e le rivolse un sorriso.

- Solo se dai un enorme bacio a papà- affermò.

Gli occhi della bambina si illuminarono e si chinò per lasciare un bacio sulla guancia a Angry, che la prese in braccio.

- Torneremo presto, tu chiamaci se ti senti sola- le disse, lasciandole un bacio tra i capelli. La bambina sorrise e annuì.

Rindou la riprese in braccio, sapendo bene che il compagno non sarebbe mai riuscito a lasciarla andare, e la passò nuovamente a Mikey, mentre anche Izana riprendeva in braccio la sua cuginetta.

I quattro ragazzi fecero un ultimo veloce giro di saluto, prima di salire sulle due moto degli Haitani.

- Te l'avevo detto che non potevo mettermi un vestito, come cazzo ci sarei salito sulla tua moto?! Già con sto smoking così stretto è difficile!- rise Smiley, mentre si stringeva appena al compagno.

- Ma lo hai comprato, vero?- chiese Ran, voltandosi verso di lui con un piccolo ghigno. Smiley si avvicinò al suo orecchio.

- Lo scoprirai stanotte- sussurrò.

- Andiamo!- esclamò Ran, partendo.

- Che idioti... Sei comodo?- chiese Rindou, voltandosi verso Angry. Il minore annuì.

- Possiamo andare-.

Rindou annuì e partí a sua volta, seguendo suo fratello.

I quattro ragazzi si allontanarono sulle moto, diretti verso un viaggio che sarebbe stato solo l'inizio della vita che già stavano conducendo grazie al fatto di essere gli uni accanto agli altri.

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