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Il giovane ragazzo venne scortato dentro da una guardia.
Mentre passava per i corridoi di quel grande edificio, guardava tutte le stanze . Si immaginava in una di esse ad allenarsi e sorrideva.
Da quando aveva messo piede in quell' ambiente, aveva acquisto una nuova sicurezza nascosta nel fondo del suo essere.
Una volta arrivati di fronte ad una grande stanza, si fermarono.
- dormirai qui.- decreto la guardia - ci sono altre persone, quindi cerca di andare d'accordo con tutti. Mi sembri uno sveglio quindi credo di essere stato chiaro. - poi gli mise in mano delle chiavi- con queste entri ed esci da lì. Perdile e ....- la guardia fu interrotta da un ragazzo che uscì dalla porta dietro di loro - ora basta Endeavor - esclamò il ragazzo.
Izuku si voltò e....- CIAOOOOO. CI RIVEDIAMO RAGAZZO MISTERIOSO!!!!- urlò il piccolo Verdino
Il ragazzo biondo alla porta lo guardò di sottecchi e poi parlò - ragazzo misterioso? -
- sì, sei il ragazzo che ho visto mentre entravo in casa. - disse Deku con le scintille negli occhi
- ahhhh. Sei il ragazzo che entrava come un ladro in casa. Sì be' io sono Bakugo katsuki.- disse il biondo.
- io, invece, mi chiamo Izuku Midoriya. Molto piacere. -
Bakugo non gli rispose e il verde iniziò a parlare per colmare il silenzio che si era insinuato tra loro.
- grazie mille per avermi " salvato" da quella guardia. - . Deku sorrise.
- tsk, se ti ho "salvato" è solo perché, certe volte, Enji Todoroki urla più di Present Mic. E io stavo dormendo. - sbuffò katsuki.
Deku invece rimase pensieroso. Poi iniziò a borbottare:
- se la guardia si chiama Enji Todoroki e Todoroki ha lo stesso cognome...vuol dire che Enji è.....il padre di Shoto-
- ma stai bene?!- chiese il biondo, con una nota di sarcasmo.
- sì, sì sto bene. Grazie di esserti preoccupato- rispose il verde, che subito dopo sorrise.
- veramente io te l'ho chiesto per sapere se stasera dormirà in camera con me uno psicopatico o una persona normale- rispose Bakugo acido.
Deku però rise.
Una risata bella e pacata. Solare e allo stesso tempo imbarazzata.
Bakugo sbuffò. Ma in fondo ( ma proprio nel fondo più profondo) la risata lo aveva calmato.
- senti, broccoletto vuoi che te lo faccia fare sto giro delle stanze o vuoi stare lì fermo ?- sbuffò di nuovo Bakugo.
- Oh, sì arrivo subito. - esclamò il broccolo. - e comunque io non sono un broccolo-
- sì sì come no. Credici.- disse Bakugo alzando gli occhi al cielo.
Senza saperlo quello sarebbe stato l'inizio di una grande amicizia.....
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