Riemergeva dal profondo del water dove ci avevo gettato il mio cuore anni fa e tirato lo sciacquone l'amore romantico che provavo per te.

Quella parte di me giaceva nell'acqua bianca rannicchiata in posizione fetale.

Avevamo scelto la vita e la vita questo ci aveva dato.

Tu, un re.
Tu, migliorato.
Tu, la tua unica colpa fare qualcosa di illegale per il sistema.

Tu, un carcerato.
Tu, peggiorato.
Tu, ora tra le sbarre e le fiamme dell'inferno in terra.

E io ad aspettare.
A riabilitare il tuo nome: dieci, cento, mille volte.
A visitare il tuo santuario di amore e morte, questa è ora la S.
A cercare un modo di poterti far vivere in maniera dignitosa anche se non fai più parte degli Shindo.

Il momento in cui ti ribellasti alle tue zie quando scoprirono della S e di noi ancora impresso nella mia mente: Ainosuke con indosso la pelle di ADAM.
"Non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato..." pronunciasti con sguardo deciso.
"...nel dare a tutti una possibilità di essere liberi." 
E lì conobbi la potenza della loro ira.

Un altro anno ancora senza te.
Indosso la cravatta rossa, oggi potrò vederti.
Solo un'ora con te, poi tornerò nella nostra nuova casa.
Solo ma con il tuo sguardo gentile come saluto nella memoria del cuore.