Solarballs

Serie animata trovata a caso su internet? Sfruttiamola!
I personaggi sono letteralmente i pianeti e le luna del nostro sistema solare con molta più vitalità di quello che ci si può aspettare, si racconta poco(per gli episodi che ho visto) dei problemi che noi umani causiamo più spesso sulla terra.
Non sono nella loro forma originale(cioè delle palle), ma sono in versione umanizzata.

Terra mugugnò per la ventesima volta in circa cinque minuti facendo preoccupare Luna che si girò verso di lui con uno sguardo preoccupato.

-Gaia...- lo richiamò con un tono tremolante ed esitante come se non volesse disturbarlo, egli alzò il viso celeste leggermente grigio verso di lui sorridendogli teneramente.

I suoi occhi di due colori diversi si fissarono in quelli grigi del suo satellite, mentre giocava con i suoi capelli multicolor e la melma nera sopra la sua testa.

-Dimmi, Lu.- sussurò il pianeta con tono riluttante sorridendo il meglio possibile.

-Stai ben- venne interrotto nel momento in cui doveva porre la domanda dalla voce di Venere che si avvicinò a loro.

-Ma che nome è Gaia?!- rise di gusto il pianeta rosso e giallo, le lacrime agli occhi e il suono scomposto della sua risata irritante.

Marte, attirato dall'urlo di Venere, si avvicinò ai tre con un sopracciglio alzato dalla curiosità.

Terra guardò male il pianeta più vicino al sole facendo partire un tic nervoso all'occhio destro.

-Intanto, Gaia è il mio primo nome, datomi dai Greci, secondo, l'unico che mi può chiamare così e Luna perché è l'unica che conosce il segreto dietro questo "soprannome"- rispose la Terra irritata dall'ignoranza degli altri pianeti sui loro nomi e non ci bastava solo quello, mugugnò nuovamente digrignando i denti nervoso.

-E sappi che prima, tu ti chiamavi Afrodite, Marte si chiamava Ares mentre Mercurio Hermes, il sole Elio, Giove Zeus e gli altri in questi momenti non mi vengono...- continuò il pianeta blu facendo sorprendere gli altri nella scoperta dei loro nomi originali, durò pochi secondi prima che un altro mugugno di stanchezza uscì dalle labbra del pianeta vivente.

-Ehi, amico, ma stai bene?- chiese Marte rimasto in silenzio fino ad allora, le sue sopracciglia corrugate dalla preoccupazione silenziosa.

Terra sospirò prima di portarsi le mani nei soffici capelli multicolor e si massaggiasse la testa in modo disperato.

-I terrestri mi stanno facendo venire un maledetto mal di testa! Cazzo! Non possono stare fermi un attimo e lasciarmi vivere senza questo insopportabile dolore?!- era irritato, non riusciva più a sopportare gli umani che lanciavano bombe rumorose sulla sua superficie, non sopportava i continui trapani nella sua testa per scavare il suolo, non sopportava i fuochi d'artificio e neanche quelle maledette navi, non parliamo nemmeno dell'aereo!

Era insopportabile portare tutto quel peso sulle sue spalle senza che nessuno potesse capire il dolore che provava, Luna era sempre con lui e provava a confortarlo, ma non serviva a nulla.

Gli dispiaceva da morire per Marte che probabilmente avrebbe subito lo stesso trattamento in futuro...

-Terra...Da quanto sopporti il mal di testa?- chiese Venere con un po' di preoccupazione malcelata, il pianeta blu sorrise dolcemente prima di rispondergli da sempre.

Okay, forse non da sempre, ma da moltissimo tempo e diventava sempre più insopportabile.

Soprattutto perché il suo corpo stava diventando lentamente grigio e nero da tutte le schifezze che lasciavano i terrestri sulla sua superficie.

-Gaia...Si è ingrandito nuovamente...- sussurò malinconicamente il satellite della Terra con una tristezza evidente, gli altri due non capivano al sospiro della terra e alle due lacrime che scesero dai suoi occhi.

-Cosa si è ingrandito?- chiese Venere senza mezzi termini, odiava essere allo oscuro delle cose e non capiva nemmeno perché gli importasse così tanto della Terra...Forse era più la vita che ci viveva sopra.

-Il continente di plastica.- rispose il pianeta con tono fermo, senza nessuna emozione evidente, ma con un leggero tremolio del corpo.

Gli altri due pianeti si fissarono ancora più confusi prima di essere cacciati dalla Luna.

-Gaia...Ricordati questo, lo sopporti perché li ami.- gli sussurò il satellite con un sorriso timido e tremolante che fece sorridere l'altro che rise leggermente rassicurato.

-Lu, sei il migliore satellite che potessi desiderare.- rispose lui sussurrando prima di chiudere gli occhi stanchi.

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