Fandom: Given
Coppia: Shonen-ai, Mafuyama
Personaggi: Mafuyu e Ritsuka
Trama: mi sono ispirata alle due pagine dell'ultimo volume essendo quelle che mi piacevano di più, quindi ci sarà solo un piccolo riferimento al manga e per il resto me lo sono immaginata.

Mafuyu lo prese strattonando la maglia, lo guardò serio e gli urlò il suo desiderio.

"Voglio cantare! Fare musica con te! Per il resto della mia vita!" Gli urlò mentre Ritsuka lo guardava sorpreso e lui arrossiva di più ad ogni parola.

Quello era il suo sogno, voleva fare solo quello insieme al ragazzo che amava, insieme al suo gruppo.

Ed era grazie a lui se era riuscito a capirlo.

"Te lo ricordi?" Chiese un uomo alto dai capelli neri mentre abbracciava da dietro il suo ragazzo.

"Che cosa?" Gli chiese l'altro con i suoi capelli marroncini che facevano il solletico al viso dell'altro.

Ritsuka sorrise teneramente guardando il maggiore che sembrava il suo vecchio cagnolino.

Gli baciò la guancia facendo chiudere un occhio al più basso.

"Quando mi chiedesti di fare musica insieme per tutta la tua vita." Gli rispose staccandosi e dirigendosi verso la porta bianca di una stanza.

Mafuyu arrossì leggermente ed annuì, era stata la prima volta che finalmente aveva visto una luce per il suo futuro.

Da lì per anni aveva composto musica con la loro band, cioè Given.

"Allora mi basta questo per il mio compleanno, ora vado a svegliarle" gli disse sorridendo con le guance rosse, dopo entrò nella porta bianca in cui c'era un cartello che diceva "Haika e Alluka's room".

Dopo poco uscirono due bambine che si somigliavano, ma di due età differenti.

Haika, una bambina dai capelli biondi e gli occhi castani, aveva 8 anni.

Alluka, una bambina dai dei lunghi capelli corvini e due occhi blu, aveva 6 anni.

"Papà!" Dissero all'insieme andando ad abbracciare Mafuyu che le strinse a sé.

"Piccolette, avete fatto gli auguri al papà Ritsu?" Gli chiese con un sorriso accennato e con le guance leggermente rosse.

Le due bambini scossero la testa e si girarono verso Ritsuka correndogli contro e buttandolo in terra mentre lo abbracciavano.

"Buon compleanno papà!" Gli dissero con dei sorrisi giganti, il corvino sorrise teneramente abbracciandole e guardando il suo ragazzo.

"Ti amo" gli mimò con le labbra.