CAPITOLO III.
- Allora bambini, ricordate le regole?- chiedo, osservando i bambini di fronte a me.
Sono veramente parecchi... Ci sono tutti e tre i miei fratellini, e i due fratellini di Akashi; inoltre c'è Keisuke, che ha portato un suo nuovo amico di nome Kazutora. Draken, l'amico di Mikey, ha portato un bambino di nome Takashi, che si è trascinato dietro un altro che si fa chiamare Pah-chin. Izana è andato a prendere Kakucho e ci ha raggiunti qui, mentre Akane ha lasciato poco fa Seishu e Hajime.
Sì, dovremmo essere tutti. E siamo anche tanti... Fortuna che stamattina i miei fratelli mi hanno dato una mano a preparare da mangiare per tutti, e anche nonno ha aiutato, per cui abbiamo preparato tutto senza troppe difficoltà.
- Sì!- rispondono loro in coro.
- Non andare troppo lontano. Non allontanarci senza dircelo. Non dare fastidio agli altri bambini. E ascoltare te e il fratellone Izana- riassume Emma.
Annuisco: meno male che c'è lei a ricordare a tutti quanti... Penso che gli altri mi abbiano ascoltato per metà.
- Esattamente- dichiaro.
- Capito?! Io sono il secondo in comando!- esclama Izana, un sorriso soddisfatto in volto - Quindi, se dico una cosa voi dovete ascoltarmi!-.
- Secondo me è più che giusto- dichiara Kakucho, un piccolo sorriso timido in volto.
- Per te è giusto tutto ciò che fa! Io lo trovo ingiusto! Lui è molto più immaturo di me!- esclama Mikey - Dovremmo affidare il comando a me!-.
- Certo, come se tu fossi responsabile... Io direi Mitsuya o Draken- borbotta Keisuke.
- Fallo tu il capo Suke!- esclama Kazutora.
- Ma se faccio sempre io il capo!- ribatte Mikey.
- Anche secondo me dovrebbe essere Mikey!- dichiara Haruchiyo.
- Secondo me dovrebbe esserlo chi ha il cibo- afferma Pah-chin.
- Dovreste scegliere una donna una volta ogni tanto!- esclama Senju.
- Dovrò sentirli litigare tutto il tempo...?- borbotta Hajime, facendo ridere leggermente Seishu.
- Bambini, vedete di non litigare- sospira Draken - tanto per il momento non possiamo essere noi a scegliere-.
- Non è meglio se pensiamo a divertirci e ci occupiamo più avanti di chi sarà il capo effettivo?- gli dà man forte Takashi.
Gli altri gli lanciano occhiata, poi scrollano le spalle. Meno male che c'è ancora qualcuno di tranquillo qui... Per ora, non voglio sapere che cosa accadrà quando cresceranno.
- Shin, cosa c'è da mangiare?- mi chiede Mikey, voltandosi verso di me con un sorriso.
- Ho fatto dei tramezzini per tutti, e in caso poi vogliate qualche dolce siamo vicini a un posto in cui vado di solito... Ma dovete fare i bravi se lo volete- affermo, sfilandomi lo zaino che ho sulle spalle.
- Faremo i bravissimi!- esclamano tutti loro in coro. Faccio un sorriso: ho trovato il modo per farli andare d'accordo...
- Mi sembra che tu abbia tutto sotto controllo-. Mi volto verso Takeomi, che è rimasto leggermente in disparte a osservare.
- Sì, puoi andare tranquillamente- dichiaro. Visto che vuole lavorare come Producer, Takeomi sta cercando di farsi più contatti possibili, per cui ha spesso degli impegni... Infatti i suoi fratelli sono quasi sempre da me.
In realtà penso sia sollevato dal fatto che li tenga io, diciamo che non sono particolarmente uniti, però in fondo so che gli vuole bene.
Semplicemente, fa un po' fatica a capire come approcciarsi davvero a loro, e di sicuro dieci anni di distanza e dei genitori non molto presenti non aiutano...
- Perfetto. Fammi sapere se hai bisogno di qualcosa... E ovviamente, pensa alla mia proposta- mi dice, tirando fuori una sigaretta e accendendola, prima di dirigersi verso la sua moto.
Sospiro: se continuerà a insistere finirò davvero per cedere per sfinimento, ma non ci tengo proprio... Devo trovare un modo per farlo desistere totalmente.
Solo che, finché la situazione sarà questa, contando che non è neanche super insistente, non posso trovare un metodo sicuro per dirgli di no...
Sospiro: bè, non è il caso di pensarci, ho davanti a me un po' di bambini che hanno bisogno di essere tenuti d'occhio, per cui devo concentrarmi su di loro.
Li osservo per un attimo: si sono tutti messi seduti in cerchio a parlare tranquillamente... Draken e Takashi stanno anche conversando senza problemi con Seishu e Hajime, ed Emma e Senju come al solito vanno d'accordo nel lamentarsi dei loro fratelloni che le isolano.
Kazutora e Pah-chin stanno parlando tra di loro mentre si abbuffano, e intanto Keisuke e Mikey stanno continuando la loro discussione... Fortuna che Izana sta chiacchierando con Kakucho, almeno non sta di nuovo discutendo con loro.
Con la coda dell'occhio, noto che c'è Haruchiyo che sta rimanendo leggermente in disparte... È come sempre seduto vicino a Mikey, ma non sta intervenendo nella conversazione, anzi è parecchio assorto nei suoi pensieri.
Mi siedo anche io sul prato, leggermente distante da loro, prima di chiamarlo.
- Haruchiyo-. Il bambino sussulta appena e si volta di scatto verso di me; gli rivolgo un piccolo sorriso e gli faccio cenno di avvicinarsi.
Lui lancia uno sguardo a Mikey, poi si alza e viene verso di me.
- Vuoi sederti un attimo qui a mangiare?- gli chiedo. I suoi occhi si illuminano appena e annuisce, per poi sedersi di fianco a me e riprendere a mangiare.
- Va tutto bene? Mi sembri pensieroso- commento. Lui arrossisce appena e si volta dall'altra parte.
- Sí- mormora. Lo fisso per un attimo.
- Ti dispiace che ci siano così tante persone? Avresti preferito che fossimo solo noi come al solito?- gli chiedo.
Lui sbarra gli occhi e scuote con forza la testa.
- No! Ecco... Io sono felice che ci siano qui tanti amici. È solo che...- abbassa appena la testa - insomma, Mikey deve avere tanti amici, è giusto così- mormora. Lo osservo per un attimo.
- Pensi che avendo nuovi amici non vorrà più essere tuo amico?- gli chiedo. Lui sposta appena lo sguardo.
- Loro sono molto più fighi di me- mormora - come quando è arrivata Senju e mamma e papà dicevano che lei era meglio... Penso che anche loro siano meglio. Quindi forse è meglio anche per Mikey stare con loro-.
Lo fisso per un attimo. Gli era già successo tempo fa, quando lui e Mikey si sono conosciuti, più o meno nello stesso periodo di quando Mikey ha conosciuto Keisuke: Haruchiyo si sente parecchio inferiore, e per questo fa fatica a rimanere sicuro di sé stesso... L'ho visto più volte nascondersi invece di affrontare le cose, soprattutto quando ha paura di perdere i suoi amici.
Ha vissuto con un fratello maggiore troppo grande per volersi occupare di lui e una sorella minore di poco più piccola che ha sempre richiesto più cure, per cui probabilmente è abituato a trovarsi da solo o a sentirsi sostituito. Però...
- Haru, tu sei uno dei suoi primi amici, e sei importante per lui: sono certo che Mikey ti vorrá per sempre bene. Sei al suo fianco da sempre in fondo, no? Lo conosci, sai che non abbandona gli amici- gli faccio notare.
- Lo so- fa un piccolo sorriso - è una persona fantastica. Solo che...- si blocca.
- Hai provato a parlarne con lui?- gli chiedo. Haruchiyo scuote con forza la testa.
- Non voglio che si preoccupi! Sta finalmente riuscendo a trovare tanti amici!- esclama - Io voglio che sia felice...-.
- E lo sarà se anche tu rimarrai al suo fianco, te lo assicuro; quindi non ti preoccupare, va bene?- gli raccomando. Lui fa un piccolo sorriso.
- Dici davvero?- mormora. Annuisco.
- Ne sono certo. Sai che Mikey fa fatica a esprimere certi sentimenti ma... Ti vuole bene, come ne vuole agli altri. Pensa che in questo modo anche tu avrai l'occasione di farti tanti nuovi amici!- dichiaro con un sorriso.
Anche lui sorride.
- Hai ragione!- esclama - E poi, devo continuare a difenderlo conto Baji e Izana!-. Rido appena.
- Esatto, ha bisogno del tuo supporto; vuoi tornare al suo fianco?- gli chiedo. Lui annuisce e si alza, tornando velocemente dai suoi amici.
Sorrido: per fortuna, sembra molto più tranquillo adesso... Sta riprendendo a ridere insieme agli altri.
Ora che sembra tutto sistemato, inizio anche io a mangiare mentre mi ripasso mentalmente gli impegni della prossima settimana: in officina ho un bel po' di fare, ma devo trovare un momento per andare a parlare con i professori di Izana, hanno chiesto un colloquio con me... Speriamo che non sia nulla di grave, anche se conoscendolo dubitavo che non avrebbe avuto problemi.
Sposto lo sguardo su di lui. Al momento è tranquillo, però...
Vedo mio fratello voltarsi verso di me; dice qualcosa a Kakucho, prima di alzarsi per venire a sedersi di fianco a me.
- Preoccupato? Ho visto che hai parlato con il baby Akashi- commenta.
- È strano sentirlo chiamare così, anche perché sono totalmente diversi- rido - ma sì, sai che ha un po' ansia a fare nuove conoscenze, per cui cerco di dargli una mano... Mikey fa fatica a parlarne, ma ci tiene ai suoi amici- mormoro.
- Già- sussurra Izana. Gli lancio un'occhiata.
- Ne hai avuto una prova?- gli chiedo. Lui distoglie appena lo sguardo.
- Diciamo che lo capisco- mormora - Mikey... Vuole proteggere le persone che ha vicino a ogni costo, ha bisogno di averle al suo fianco per sapere di essere una brava persona, altrimenti sa che non riuscirebbe a non crollare-. Lo fisso per un attimo.
- È così anche per te?- gli chiedo. Izana si morde appena il labbro inferiore.
- Riguardo l'incontro con i professori, probabilmente ti diranno... Che mi sto avvicinando a gente pericolosa- mormora. Alzo un sopracciglio.
- Kakucho è uno spacciatore sotto copertura?- commento, e lui scoppia a ridere.
- Kaku è l'unico a posto! No, lui è un bambino puro che... Crede tanto in me e che voglio aiutare. Ma ci sono dei ragazzi, che hanno circa la mia età, che sto conoscendo e... Diciamo che sono un po' dei teppisti- mormora, tenendo lo sguardo fisso di fronte a sé, cercando di non guardarmi.
Lo osservo per un attimo. Ha decisamente paura del mio giudizio...
- Grazie per avermene parlato prima di loro. Come si chiamano questi ragazzi?- gli chiedo.
- Yashuiro Muto... è nella mia classe, è stato il primo ad avvicinarsi insieme a Ran Haitani... che ha un fratello di un anno più piccolo, Rindou, in classe con un ragazzo che si chiama Shion Madarame. Con loro c'è anche Kanji Mochizuki, va parecchio d'accordo con Madarame... Loro si conoscono da un po'- mormora - mi hanno chiesto se volessi unirmi a loro a fare un giro dopo la scuola-.
- È con loro che esci ultimamente, quando non sei con Kakucho?- gli chiedo. Lui annuisce.
- Ecco, loro... Vanno in moto come me, e sono un po'... Particolari, come me. Sono dei teppisti, gli piace abbastanza picchiare la gente, però non sono degli infami infami, e le persone li conoscono quindi chi li sfida sa a cosa va incontro, e non hanno mai fatto seriamente male a nessuno. Insomma... Nessuno che non lo meritasse. Con me sono sempre stati gentili! Sanno della mia situazione ma non ne sono rimasti sconvolti... E...-.
- Izana- allungo una mano, posandola sulla sua spalla; sta iniziando ad agitarsi...
- Ascoltami, non devi giustificarli. Sono stato ragazzo anch'io, ho capito che tipi di persone sono. È vero, a volte la gente esagera fin troppo ma... Io so che sei un ragazzo intelligente, e lo mostra il fatto che me ne stai parlando senza nascondere nulla. Ti trovi bene con loro?- gli chiedo. Lui annuisce.
- Sì, sono simpatici e... Sono un po' il mio stile-. Faccio un piccolo sorriso.
- Allora non ho nulla in contrario: se vuoi sperimentare per un po' questa vita, non posso certo vietarti di farlo. Ricordati però sempre la differenza tra divertirti con i tuoi amici, anche azzuffandoti con gli altri, e scaricare su persone innocenti il tuo dolore, va bene?- gli ricordo.
Frenare Izana dal provare qualcosa di simile lo farebbe solo sentire bloccato... Ha già rischiato in passato di allontanarsi dalla sua "famiglia" perché si sentiva in quel modo, non voglio che accada anche con noi.
E poi sono stato un ragazzino anch'io, so bene quanto quel mondo possa attrarre. Ma Izana me ne ha parlato in questo modo perché sa anche lui che deve stare attento a certe cose, e soprattutto a non esagerare: ha tredici anni in fondo, non è certo un trentenne nella Yakuza.
- Non preoccuparti, voglio solo divertirmi!- esclama lui, decisamente più rilassato - Posso portarli a casa uno dei prossimi giorni?! Così almeno te li faccio conoscere!-.
- Certo, ne sarò felice; e dirò anche ai tuoi professori di stare tranquilli. Torna pure da Kakucho- gli dico, alzandomi. Lui sorride e si alza a sua volta.
- Va bene!- esclama - Tu cosa fai ora?-.
- Vado a prendere qualche dolce per tutti. Ragazzi, io mi allontano un attimo, voi ascoltate Izana, mi raccomando- gli dico.
- Va bene- rispondono loro in coro.
Faccio un piccolo sorriso e mi volto; mentre mi dirigo verso il bar, mi accendo una sigaretta e me la porto alle labbra.
Per fortuna, ora sembrano stare tutti bene...
- Dev'essere faticoso, curarne così tanti-. Sento una voce e mi volto, leggermente confuso; stanno parlando con me?
La domanda passa in secondo piano quando vedo chi stia effettivamente parlando.
Poggiato a un albero poco vicina me, c'è un ragazzo; un ragazzo con dei lunghi capelli, a metà tra biondo e viola, gli occhi di un bellissimo colore viola chiaro e lo sguardo fisso su di me.
È decisamente un ragazzo, ma ha anche dei lineamenti che paiono quasi femminili... Sembra delicato, ma allo stesso tempo trasmette un'aria di forza e sicurezza da tutto il corpo.
Tra le dita tiene una sigaretta, che però sembra abbandonata a sé stessa da un po'.
Ha qualcosa... Di parecchio attraente. Ed è bello, è davvero bello.
- Bè, sono i miei fratellini e i loro amici, non posso certo rifiutarmi. E poi sono tutti dei bravi bambini, parecchio allegri ma bravi- dichiaro. Anche quelli che ho conosciuto oggi mi sembrano sulla stessa linea di Mikey, Keisuke e Haruchiyo... Anzi, alcuni sono anche più tranquilli.
Il ragazzo mi fissa ancora per un attimo; lancia uno sguardo ai bambini, poi torna a guardare me.
- A vent'anni ti trovi già praticamente a fare il padre?- mi chiede.
- Ho anche i miei divertimenti, ma conosco le mie responsabilità- rispondo - tu hai fratelli?-.
- No, faccio già fatica a prendermi cura di me stesso- afferma, portandosi nuovamente la sigaretta alle labbra.
Non riesco a non rimanere catturato dal suo gesto: è talmente delicato, lento ma allo stesso tempo deciso... Si muove con calma, come se non avesse fretta, come per lasciarsi completamente ammirare.
Anche il movimento delle sue labbra pare delicato mentre esse si aprono appena, accogliendo la sigaretta e permettendo al ragazzo di fare un lungo tiro, prima di riportare il braccio disteso lungo al suo fianco e tornare a guardarmi.
Mi fissa, come in attesa di qualcosa, le sue ciglia lunghe che vibrano appena ogni volta che sbatte le palpebre.
- Sei qui da solo?- gli chiedo. Oggi è sabato quindi c'è un po' di gente, e il parco è anche grande, per cui non ho modo di notare se ci sia altra gente intorno...
Lui scuote la testa, poi storce appena le labbra.
- Avevo bisogno di un po' di tranquillità- afferma - non amo il casino e stare a lungo in gruppo-. Mi sfugge un piccolo sorriso: sembra che non sia un ragazzo particolare solo nell'aspetto...
- Quindi immagino che sia inutile chiederti se vuoi venire lì con me- commento. Un lieve sorriso divertito si dipinge sul suo volto.
- Magari senza bambini- risponde, per poi voltarsi. Prima che possa dire altro, lui si sta già allontanando verso un gruppo di ragazzi, che in effetti stanno facendo un po' di casino.
Rimango a osservarlo, notando il modo sinuoso in cui il suo corpo si muove mentre cammina, purtroppo poco visibile per via dei vestiti larghi che indossa... Chissà come starebbe bene con altro addosso.
Scuoto appena la testa: non posso starmene qui in mezzo al parco a fissare un ragazzo che ormai se n'è andato, devo muovermi a entrare al bar e prendere i dolci per i bambini, altrimenti finisce che mangiano me...
Riprendo a camminare, dirigendomi verso il locale. Questo posto mi salva sempre la vita: è vicino al parco, ci vengo con Akashi al pomeriggio e pure la sera... Praticamente potrei viverci, se ci mettessi di fianco la mia officina.
Sarebbe comodo un locale con officina, potrei tenere dentro le moto e le auto di quelli che dopo aver bevuto in una sera più di quanto io fumi in un giorno decidono di voler tornare a casa guidando...
Dovrei proporlo al proprietario del bar, ma visto che sto per svaligiargli il reparto dei dolci direi che è meglio rimandare.
Prendo un po' di gelati, alcune fette di torta e dei biscotti: nonno mi ha dato i soldi apposta per il mio babysitteraggio, per cui non è un problema.
In effetti, dovrei dire a Mikey di portare i suoi amici al dojo... Probabilmente si divertirebbero tutti insieme.
Dovrei dirlo anche a Takeomi per Haruchiyo: Senju si vede già che è una piccola guerriera, ma forse uno dei motivi per cui Haruchiyo si sente così in disparte è anche il fatto che non si sia praticamente mai allenato...
- Ecco a lei- mi dice la barista, passandomi il vassoio.
- Grazie mille- rispondo con un sorriso, prima di afferrarlo e voltarmi per tornare nel parco.
Lancio un'occhiata al punto in cui il ragazzo è sparito prima, ma non vedo più nessuno... Probabilmente è andato via, per cui mi limito a tornare dai bambini, che pare si siano messi a giocare a "ce l'hai".
- Ho portato i dolci!- dichiaro, e in un attimo tutti sono intorno a me a strillare per i dolci.
Faccio un sorriso e inizio a passarglieli, mentre la mia mente corre di nuovo a quel ragazzo: chissà se riuscirò mai a rivederlo...
Bạn đang đọc truyện trên: TruyenTop.Vip