CAPITOLO IX.

Avere Wakasa stretto a me in moto è una delle sensazioni più belle che possa mai provare. Mi stringe in una maniera delicata, ma allo stesso tempo forte, ed è completamente appoggiato a me... Senza contare che, nonostante il vento, riesco a sentire parecchio bene il suo profumo.

Alla fine, abbiamo messo su un film, ma abbiamo passato un bel po' di tempo a parlare tranquillamente tra di noi del più e del meno... E a baciarci, spesso e anche molto volentieri.

Le sue labbra sono decisamente una droga... Non me ne stanco mai... Non pensavo che baciare fosse così bello.

No, penso che sia perché si tratta di lui, altrimenti avrebbe un effetto totalmente diverso: Waka è qualcuno di davvero speciale, in fondo.

Arriviamo poco dopo a casa mia ed entro direttamente nella mia officina: seduti al tavolo ci sono ancora Takeomi e Benkei. È vero che siamo usciti di pomeriggio ma... Non pensavo rimanessero qui fino a dopo cena.

- Ciao- saluto, mentre i due si voltarono verso di noi. Fermo la moto e Waka scende, poi faccio lo stesso.

- Ciao- risponde Takeomi, mentre Benkei si alza.

- Bè, grazie per la giornata- mi dice Wakasa. Mi volto verso di lui e faccio un piccolo sorriso.

- Grazie a te; spero che potremo rifarlo presto- affermo.

- Vedremo se ne avrò voglia- dichiara, facendomi ridere.

- Aspetterò-. Lui annuisce, poi si volta.

- Benkei, andiamo- dice, andando verso la sua moto e portandola fuori dall'officina, seguito dal suo amico.

Io e Takeomi rimaniamo in silenzio finché non li sentiamo allontanarsi, dopodiché mi volto verso di lui.

- Non so cosa ti abbia detto quel ragazzo ma...-.

- Quello che è successo- lo interrompo - mi ha detto di cosa avete parlato. Ed è vero, lui ha un po' esagerato a provocarti in quel modo; ma pensavo di essere stato chiaro anche con te. Non devi preoccuparti per me un questo modo, so badare a me stesso, ed è una mia decisione con chi voglio uscire- dichiaro - non tua-.

Lui serra le labbra.

- Puoi uscire con chi vuoi, ma non con quel ragazzo; lui ti farà solo del male, Shin, lo sai-.

- Non lo so, e al momento mi fa molto più male che il mio migliore amico, la persona di cui mi sono fidato di più al mondo, stia cercando in tutti i modi di ostacolare qualcosa che per me è così importante, e a cui ti ho già detto che non intendo rinunciare- affermo.

- Ti sosterrei con chiunque altri, ma quel ragazzo ti farà solo del male Shin! È qualcuno a cui non importa nulla degli altri; non potrà mai innamorarsi di te, non potrà mai esserci niente di vero tra di voi! Ti sta sfruttando perché tu sei una persona di buon cuore. Sei attratto dalle persone come lui, sei sempre attratto dalle persone che hanno bisogno di affetto e che pensi di poter salvare. Ma lui non è come gli altri: lui non potrà mai amarti!-.

- Questo non puoi saperlo!-. Mi rendo conto di avere alzato fin troppo la voce solo dopo aver parlato.

Faccio un respiro profondo.

- È la cosa che anche Waka continua a ripetermi. Che non è adatto a queste cose, che innamorarsi non è ciò che desidera; quindi so bene a cosa sto andando incontro, so bene di starmi innamorando di qualcuno che potrebbe non ricambiare mai i miei sentimenti- affermo.

Wakasa me l'ha detto più volte; per quanto possa sperare nel contrario, affermare che accadrà sarebbe essere irrispettosi verso il fatto che lui sia stato sincero con me e verso tutto cio che mi ha detto.

- Allora perché?- mormora lui - Solo perché ha bisogno di aiuto? Solo perché sembra qualcuno da salvare?-.

Scuoto la testa.

- Non è quello. Certo, se fosse stato quello gli sarei stato vicino comunque, anche se magari in modo diverso. Ma... Non posso negare che lui mi piaccia, e anche parecchio; penso abbia notato anche tu che non c'è mai stato nessuno altro che mi abbia incantato come lui, ed è qualcosa che non posso semplicemente ignorare- affermo.

- A maggior ragione se già ti piace così tanto... Perché vuoi soffrire ancora di più?!- sbuffa lui.

Sorrido.

- Pensi davvero che un sentimento arrivato così all'improvviso sia possibile da mandare via in un attimo?! È vero, se mi impegnassi e non lo vedessi più forse con calma potrei dimenticarlo ma... In ogni caso, durante quel tempo ne soffrirei di sicuro. Non voglio perdere qualcosa di così importante, o non godermelo, solo perché ho paura che finirà presto. Questi sentimenti ci sono, non posso ignorarli, e finché dureranno me li voglio godere al massimo: non ha senso rinunciare finché ci sono, no?- commento.

Lui mi fissa per un attimo, poi sospira.

- Odio ammetterlo, ma è proprio da te- afferma, lasciandosi cadere su una sedia vicino al tavolo.

- Già, totalmente da te-. Mi volto di scatto, sorpreso, e vedo che Wakasa sta venendo verso di noi.

- Waka? Ti mancavo così tanto?- commentò con un piccolo sorriso, e lui alza gli occhi al cielo.

- Idiota; ho dimenticato una cosa- allunga la mano verso di me - dammi il telefono-. Leggermente confuso, tiro fuori il telefono dalla tasca e glielo passo; lui lo sblocca e lo vedo digitare qualcosa, prima di ripassarmelo.

- Ho salvato il mio numero- afferma. Aggrottò la fronte, leggermente confuso.

- Ma lo avevo già... Per il fatto che mi hai scritto- mormoro, confuso.

- Sí, ma non te l'avevo dato io. L'ho rimesso; probabilmente si sono sovrapposti, ma non importa- si volta - ci tenevo a dartelo. Ti faccio sapere la prossima volta che avrò voglia di uscire ma... Intanto, se ti va puoi scrivermi- afferma.

Faccio un piccolo sorriso.

- Lo farò volentieri- affermo. Lui annuisce, prima di allontanarsi nuovamente.

Osservo il telefono: Waka mi ha dato il suo numero...

- Tsk, quel ragazzo sta già facendo più di quanto mi aspettassi...- sento un braccio attorno alle mie spalle e mi volto verso Akashi - bè, visto che non hai intenzione di arrenderti, non ho altra scelta che cercare di aiutarti il più possibile. Quando poi scoppierai a piangere disperato per colpa sua, ti porterò a bere qualcosa e a fumare finché non ti passerà-.

- Insomma, morirò per un coma etilico o per un cancro ai polmoni- rido - ma ti ringrazio per la proposta, vedremo cosa accadrà. Com'è andata con Benkei?- gli chiedo. Lui scrolla le spalle.

- Tranne per la gente con cui va in giro, è un tipo a posto- dichiara - è un po' sboccato, ma almeno è sincero e ci si può parlare tranquillamente. È preoccupato, per Wakasa-.

- Come mai?- chiedo, voltandomi verso lui.

- Non lo so precisamente- afferma - ma immagino si sia un po' stranito a vedere un ragazzo simile fare così tanti solo per uscire con te. Pare che di solito Wakasa non faccia niente, anche la gang è stata un'idea di Benkei, seppure tratti Wakasa come se fosse anche il suo capo. In ogni caso, mi ha detto di volerlo vedere felice- dichiara.

- Lo immagino- mormoro; per stare al suo fianco in questo modo, deve tenerci davvero parecchio a lui... E non stento a capirne il motivo.

- A te non dà fastidio che sia in teoria fidanzato?- mi chiede Takeomi.

- Ovviamente non faccio i salti di gioia. Ma se davvero loro sono d'accordo e la vivono come una cosa tranquilla... Allora non me ne dovrei preoccupare io- dichiaro.

- È vero ma... Metti caso che Wakasa decida casualmente di voler provare a mettersi con te. Cosa pensi accadrà a quel punto?- mi chiede.

Ci penso per un attimo; bè, non posso dire di averci ragionato ma...

- Di sicuro, una relazione tra di noi sarebbe diversa, non riuscirei a sopportare di vederlo anche con altre persone. Se davvero la loro è una relazione di pura convenienza, allora... Penso che ne parlerò con lui e gli chiederò cosa vuole fare. Ma non voglio dare ora per scontato che romperanno o che sceglierá di stare con me, rischierei solo di mettergli pressioni. Vogliono andarci piano- affermo.

Lui sospira.

- Come al solito, sei troppo buono... E va bene, allora non dirò altro sulla questione. Andiamo dai nostri fratelli?- mi propone.

Annuisco; chiudo l'officina, dopodiché ci dirigiamo verso casa.

Non appena apro la porta, mi trovo davanti Izana, Mikey, Haruchiyo, Keisuke, Emma e Senju.

- Com'è andata?!- mi chiedono in coro.

- Ken-chin mi ha chiamato quando siete andati via! Siete rimasti tanto, eh?!- commenta Mikey, un sorriso furbo in volto.

- Certo che non sapete farvi i fatti vostri, eh?- rido, entrando in casa insieme a Takeomi e dirigendomi verso il soggiorno, seguito da tutti loro - che cosa volete sapere?-.

- Tutto!- esclamano loro. Alzo gli occhi al cielo, divertito.

- Guardate che non è successo nulla di particolare. Abbiamo messo su un film, parlato un po' tra di noi e mangiato tanti dolci- affermo.

- Vi siete baciati?!- chiede Emma, gli occhi illuminati dall'emozione. Faccio un piccolo sorriso.

- Sì, qualche volta- rispondo.

- Che bello! Voglio anch'io un appuntamento così!- esclama lei.

- Con chi lo vorresti avere tu?!- tuonano Izana, Mikey e pure Keisuke...

- È un segreto- ridacchia lei.

- È una brava persona- afferma Senju.

- Tu ce lo dovrai dire!- esclama Mikey, puntandole contro il dito.

- Rivela il segreto a Mikey, Senju!- le intima Haruchiyo.

- Neanche per sogno! La prossima volta imparate a non farmi giocare con voi- dichiara lei, incrociando le braccia al petto, e assumendo un'espressione vittoriosa.

- Non litigate: è giusto che Emma inizi ad avere i suoi segreti, sta diventando una signorina in fondo. State tranquilli, sono certo che una volta che ci sarà qualcosa di più in ballo, ne parlerà anche con i suoi fratelloni; vero Emma?- le chiedo.

- Vedrò se faranno i bravi- afferma lei, guadagnandosi delle occhiatacce dai suoi fratelli.

- Shin, a proposito... Nei prossimi giorni posso invitare i miei amici a casa?! Ci hanno dato una ricerca da fare e... Ci serve una mano- mi dice Izana.

Faccio un piccolo sorriso.

- Certo- rispondo - Mikey, Emma, voi li avete già visti a scuola, vero?-.

- Di sfuggita... Accompagno Haruchiyo da loro prima di andare al dojo. Sembrano simpatici, anche se un po' fuori di testa come Izana- dichiara Mikey.

- Hey! Io non sono fuori di testa!- ribatte lui.

- Ah no?! Ma se l'altro giorno...-.

- Anche a me sembrano simpatici-. Mi volto verso Emma, ignorando l'ennesimo bisticcio tra quei due.

- Sono un po' strani, ma sono gentili!- dice con un sorriso - Il minore dei fratelli ci da sempre le caramelle! E Muto porta sempre Haruchiyo a fare tanti giri prima di tornare a lezione, così si sente meno solo!- esclama.

- Emma!- la richiama Haruchiyo, arrossendo leggermente - Già che Izana accompagna Kakucho, andiamo solo con loro...- borbotta.

Faccio un sorriso.

- È bello che stiate trovando degli amici. Izana, invitali pure nel weekend, non sarà un problema- dichiaro - poi ne parlo anche con il nonno-. Lui sorride e annuisce.

- Bene; adesso, direi che è il momento di andare a letto- mi alzo dalla poltrona - mi raccomando, non rimanete troppo alzati; domani è l'ultimo giorno di scuola, poi nel weekend potete riposarvi-.

- Posso invitare anche io gli altri, visto che ci saranno gli amici di Izana?!- mi chiede Mikey con un sorriso.

- Basta che non disturbiate, noi dobbiamo studiare- borbotta Izana.

- Ma se non studi mai!-.

- Noi andiamo a casa, prima che scoppi un'altra lite- sospira Takeomi; Haruchiyo e Senju salutano velocemente gli amici e si avvicinano a lui.

- Ci vediamo presto- lo saluto; lui annuisce, poi i tre si allontanano.

- Vado a casa anche io!- esclama Keisuke - La prossima volta vengo con tutti gli altri! Ci vediamo presto!-.

- Ciao- lo saluto, mentre il bambino esce dalla porta.

- Uff, volevo giocare ancora un po'...- borbotta Mikey.

- Sabato facciamo venire tutti qui, così giocate quanto volete; ma ora a letto, che domani c'è scuola- affermo.

- Ovviamente dobbiamo andare, eh?- borbotta Izana.

- Sì, è obbligatoria- rido - forza, a nanna-. Loro annuiscono e si dirigono verso le loro camere.

Faccio lo stesso: è stata una giornata decisamente piena di emozioni, ho bisogno di riposare anche io... E prepararmi alle prossime giornate.

La mattina dopo, accompagno i miei fratelli a scuola e mi metto al lavoro; Wakasa non si è fatto sentire, per cui ne approfitto per portarmi avanti con il lavoro, in modo da essere libero per quando mi contatterà.

Oggi dovranno anche venire gli amici di Izana... Mio nonno e i miei fratelli mi hanno detto che ci penseranno loro al cibo e a preparare tutto quanto, così almeno posso concentrarmi sul lavoro senza alcuna preoccupazione.

Bè, in realtà ho già fatto praticamente tutto... Ho una certa velocità manuale ormai, quindi a meno di grandi danni riesco a concludere le cose in poco tempo.

Siamo a fine ottobre, per cui la gente inizia a usare un po' meno le moto. Forse, dovrei considerare l'idea di iniziare a lavorare di più con le macchine, ma visto che la mia officina è la mia stanza potrei fare solo cose a domicilio...

Ci penserò più avanti, per adesso comunque ho già abbastanza impegni così, almeno finché i miei fratelli non saranno più grandi è inutile mettermi a pensare di espandere l'attività: hanno ancora bisogno del mio aiuto.

Sento un vociferare venire da non molto distante da me e mi volto: quelli sono gli amici di Izana... Si stanno avvicinando alla casa, anche se sembrano leggermente titubanti.

Mi alzo ed esco dell'orfficina, andando verso di loro.

- Chiamatelo pure, Izana vi sta aspettando- dico. Loro si voltarono si scatto verso di me.

- Oh, tu sei il fratello di Izana- commenta uno di loro. Dal gruppetto, vedo comparire Kakucho, che mi guarda con aria leggermente timida.

- Ecco... Possiamo entrare?- mormora. Sorrido.

- Certo- vado verso la porta e la apro - Izana, ci sono i tuoi amici- lo chiamo.

Un attimo dopo, Izana compare sulla soglia della porta.

- Ciao ragazzi- il suo sguardo si posa su Kakucho e si illumina - Kaku! Alla fine sei venuto!- esclama.

- Non potevo non esserci... Così almeno vi posso portare il cibo mentre studiate- mormora lui.

- Perché non stai con Mikey e gli altri intanto? Tra poco dovrebbero arrivare i suoi amici... Conosci già un po' Haruchiyo, no?- commento.

Kakucho lancia uno sguardo esitante a Izana, che gli rivolge un sorriso.

- Se avremo bisogno ti chiameremo di certo- afferma.

- Allora... va bene- mormora il bambino.

- Venite pure dentro- dice Izana, spostandosi per fare entrare i ragazzi; sto per seguirli, ma un altro gruppetto di voci attira la mia attenzione.

- Mikey, mi sa che stanno arrivando i tuoi amici- lo avviso, mentre mi volto.

E avevo ragione, il gruppetto è in avvicinamento... Mi era sembrato di riconoscere la voce di Keisuke anche a distanza. Diciamo che non ha un tono proprio calmo.

Deve aver fatto il giro a recuperare tutti, visto che è con Haruchiyo, Senju, Draken, Mitsuya, Kazutora e Pah-chin.

Faccio un piccolo sorriso: per fortuna, il mio fratellino si sta trovando un bel po' di amici... Sono felice per lui, rimanere solo non gli fa bene, ha bisogno di sentirsi amato e circondato da persone che gli vogliono bene.

Lo vedo correre fuori di casa, seguito da Emma.

- Fratellone, possiamo andare al parco qui di fianco?!- mi chiede con un sorriso.

- Va bene, ma tornate per cena- rispondo - e tieni d'occhio Emma. Portate anche Kakucho-.

- Certo!- risponde lui, rientrando; esce un attimo dopo con Kakucho, che non ne sembra molto felice, ma si è lasciato convincere.

- Tranquillo fratellone, li tengo d'occhio io!- mi rassicura Emma con un sorriso, seguendoli insieme a Senju.

Rientro in casa e mi dirigo in soggiorno, dove Izana si è sistemato con Muto e Ran su un tavolo, lasciando ai tre minori quell'altro.

In fondo devono fare due ricerche diverse, ma nessuno di loro pare molto propenso a cominciare...

- Non ne avete mai fatta una, vero?-.

- No- confermano i sei in coro, e devo trattenere una risata.

- Ok, ho capito. Izana vi ha detto che facevo fatica a scuola, vero?- commento, avvicinandomi a loro.

- Sì, ma in qualche modo l'hai superata- commenta quello che dovrebbe essere Mochizuki.

- Questo è vero... Puntiamo a farvela superare. Su cosa la dovete fare?- chiedo. Di nuovo silenzio.

- Non lo aveva segnato Kakucho?- commenta Izana.

Sospiro e decido di non farmi domande: mi sa che dovrò andare a chiamare Kakucho...

- Non era quella cosa sulle ere del Giappone?- commenta Madarame.

- Oh, vero! Dopo ci eravamo messi a litigare perché volevamo fare tutti cose diverse!- esclama Ran, ridendo leggermente.

Bè, almeno è un passo avanti...

- E a che conclusione siete giunti?- chiedo. Si voltano tutti verso Izana, che fa un sorriso soddisfatto.

- Ho vinto io, quindi decido per tutti e due i gruppi- dichiara - sono il più forte!-. Faccio un sorriso.

- Ne sono felice per te. Allora, quale era vuoi fare?-. Lui rimane un attimo in silenzio.

- Forse è meglio che vada a prendere il libro di storia- afferma, alzandosi e dirigendosi verso la sua stanza.

Sospiro: sarà un lungo pomeriggio...

Però, nonostante questi ragazzi abbiano la stessa voglia di studiare che avevo io alla loro età, alla fine non si rivela così male. Pur di finire in fretta accettano parecchio i consigli, e anche se si continuano a lanciare addosso qualsiasi oggetto per divertirsi tra di loro, dopo qualche minuto smettono per tornare a concentrarsi.

Mikey, Emma e gli altri sono anche tornati per merenda, in modo che Kakucho potesse mantenere la sua promessa, prima di mettersi a giocare in giardino.

Quando finiamo di fare la ricerca, ormai è tardi e il nonno è anche tornato dal dojo, per cui propone loro di rimanere qui a cenare... Potrebbero rimanere anche a dormire, ma dobbiamo capire come sistemare bene i futon.

Visto che lui è arrivato, decido di andare a finire un paio di cose in officina.

Mentre torno nella mia stanza, controllo il cellulare: Waka oggi non si è fatto sentire... Ho voglia di vederlo, ma gli ho promesso che avrei aspettato che mi contattasse.

Ritiro il cellulare e torno a concentrarmi sulle moto. Non so perché, ma qualcosa mi dice che lo rivedrò presto...

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