CAPITOLO VII.
- Wow... Da quando ti vesti così bene per andare in officina?-. Mi volto: sulla soglia della porta della mia camera ci sono Mikey e Izana, entrambi con un'aria piuttosto divertita in volto.
- Che ci fate qui? Mi spiate?- commento; e poi, non mi sto vestendo così bene, semplicemente sto evitando di mettermi la solita maglietta che uso da anni... Vorrei essere un pochino più presentabile.
- Bè, visto che è la prima volta in anni che ci chiedi di non venire in officina e di non fare casino, abbiamo pensato per un giorno di non invitare nessuno a casa e cercare di capire che cosa ti prenda- afferma Izana, un sorriso divertito in volto - hai anche chiesto a Emma e al nonno di preparare dei biscotti-.
- Che cosa sta succedendo? Hai invitato qui una ragazza?!- mi chiede Mikey. La cosa sembra preoccuparlo leggermente...
- Un ragazzo- rispondo. Loro due si scambiano un'occhiata, poi tornano a guardarmi.
- Ti piace?- mi chiede Izana. Annuisco.
- Sì, mi piace. È bellissimo e... Ha qualcosa che non me lo fa togliere dalla testa. Ancora non lo conosco bene, per cui per vederlo un po' di più ho pensato di farlo venire in officina e mostrargli come lavoro- mi accuccio davanti a Mikey, che evita il mio sguardo - non va molto d'accordo con le altre persone, quindi volevo invitarlo in un momento tranquillo. Ma non preoccuparti, sa di voi e sa quanto siete importanti per me, per cui sono certo che si comporterà bene-.
Mikey torna a guardarmi.
- Quindi non possiamo conoscerlo?- mormora.
- Che ne dite di accompagnare Emma quando viene a portarci la merenda? E poi vediamo com'è la situazione- propongo. Lui fa un piccolo sorriso e annuisce.
- Tranquillo, intanto io e Mikey ci alleniamo un po' nel combattimento- dichiara Izana, mentre mi tiro su.
- Fate più che bene; almeno qualcuno in famiglia deve essere bravo, e non si può contare su di me- rido appena.
- Per niente- ridono anche loro.
- Grazie- borbotto, poi gli rivolgo un sorriso - adesso vado, voi comunque se avete bisogno chiamatemi-. Loro due annuiscono ed escono dalla stanza, dirigendosi verso quella di Izana, mentre io vado in cucina, dove trovo Emma e mio nonno intenti a cucinare.
- Grazie ancora per questo favore- gli dico, avvicinandomi.
Mio nonno, Mansaku Sano, nonostante abbia ormai una certa età ha praticamente più energie di me. Lavora in un dojo da anni, ha insegnato a me e i miei fratelli tutto ciò che sappiamo sul combattimento; quando non è lì, e non deve occuparsi di loro, di solito è fuori con i suoi amici, oppure si lancia in qualche esperimento culinario... Ha iniziato a farlo quando Emma è arrivata in casa e ha dichiarato di voler diventare brava in cucina.
- Quando ho visto che volevi metterti tu ai fornelli, ho pensato fosse meglio tenerci la casa intatta- borbotta mio nonno.
- Guardate che sono bravo a cucinare! È solo sui dolci che sono un po' carente... Ma dovrete insegnarmi a farli- affermo. Se i dolci piacciono a Waka, dovrò di certo imparare a cucinarli.
- Come si chiama il ragazzo?!- mi chiede Emma con un sorriso.
- Wakasa Imaushi... Come sai che aspetto un ragazzo?- le chiedo, leggermente sorpreso; che mi abbia sentito prima?
Lei fa un sorrisetto furbo.
- Intuito femminile!- esclama. Faccio un piccolo sorriso.
- Allora... Posso contare su quanto sia carina la mia sorellina per conquistarlo?- le chiedo, e i suoi occhi si illuminano.
- Certo!- esclama.
- Mi raccomando, se dovete fare qualcosa, prima almeno chiudi la porta- mi dice mio nonno.
- Non penso accadrà quello nonno- rido appena - ma in caso lo terrò a mente. Vado, devo aprire; ci vediamo dopo- li saluto, prima di uscire di casa e dirigermi a cinque secondi di distanza.
Trasformare la mia camera in officina è un'idea che mi è venuta quando a malapena sapevo camminare... Diciamo che ho sempre avuto una lieve passione per le moto, e l'ho sfruttata al meglio.
Alzo la serranda dell'officina. Ho avvisato anche Akashi e mi sono assicurato che oggi Seishu fosse con sua sorella, prima di dire a Waka che poteva venire.
Sono rimasto sorpreso dal fatto che mi abbia scritto subito... Non potevo certo non approfittare della cosa il prima possibile, soprattutto dopo quella serata.
Mi porto le dita alle labbra, facendo un piccolo sorriso.
Quello... È stato il mio primo bacio. Ed ero davvero nervoso, non riuscivo letteralmente a pensare a nulla, solo a osservarlo; sono rimasto totalmente incantato da qualsiasi cosa facesse e dicesse, e non voglio assolutamente che qualcuno mi liberi da questo incantesimo.
Penso che Waka... Sia una persona più sofferente di quanto mostri. Sembra molto sicuro di sé, ma le sue reazioni di ieri dopo il bacio... Sembrava confuso, come se non si aspettasse neanche lui ciò che è accaduto, come se non sapesse più cosa fare da quel momento in poi.
Ha detto che non gli interessa l'amore, ma dalle sue reazioni mi è sembrato più che non avesse idea di cosa aspettarsi davvero.
Non dico che voglia improvvisamente la relazione della sua vita, ma il fatto che abbia accettato di rivedermi mi ha fatto ben sperare.
Sono certo di non aver sentito solo io tutte quelle sensazioni, il modo in cui mi stava battendo il cuore non è da tutti i giorni, anzi non pensavo potesse mai battermi così se non per le moto, ma quel ragazzo ha compiuto un miracolo...
- Quindi, è questa la famosa officina-. Mi volto di scatto: sulla soglia c'è Waka, vestito tranquillamente con una maglietta viola e un paio di pantaloni, e si sta guardando intorno con aria parecchio interessata.
Faccio un piccolo sorriso.
- Esatto: benvenuto!- gli dico, andandogli incontro - Non ti ho sentito arrivare-.
- Strano, pensavo percepissi le moto a kilometri di distanza- commenta lui; noto in questo momento che è in piedi di fianco alla sua moto.
- Riesci a farmi dimenticare anche queste cose... Stavo pensando a te e mi sono distratto- affermo.
- Ma come sei romantico- commenta lui - ho pensato di portarla a fare un controllo, già che c'ero-.
- Hai fatto bene- rispondo, tornando a guardarlo. Cavolo, ogni volta che lo vedo mi sembra sempre più bello... Mi viene voglia di baciarlo, ma non voglio rischiare di esagerare.
- Sei così tanto distratto?- commenta, in tono leggermente divertito.
- Sì. Ma riuscirò comunque a dare un'occhiata alla tua moto; portala pure dentro- gli rispondo, spostandomi per lasciarlo passare.
Waka annuisce ed entra in officina, portando la moto.
- Sistemati pure dove vuoi mentre le dò un'occhiata; non preoccuparti, mentre lavoro puoi rimanere a osservare- dichiaro, andando a recuperare i miei attrezzi.
Lui annuisce e va a sedersi sul tavolo; lo vedo tirare fuori un chupa chups dalla tasca e portarselo alle labbra, con un movimento che mi risulta fin troppo sexy.
Sposta lo sguardo su di me e alza un sopracciglio, come in attesa.
Cercando di rimanere concentrato, tiro fuori una sigaretta dalla tasca e mi siedo al mio solito sgabello; la accendo, prima di prendere gli attrezzi e iniziare a lavorare.
Avverto lo sguardo di Waka su di me per tutti il tempo, ed è davvero un bene che sappia come rimanere concentrato in ogni situazione perché altrimenti penso che non riuscirei a smettere di fissarlo...
Lo sento che mi osserva le mani mentre lavoro, che guarda il mio viso concentrato, e sta attento a ogni mio più piccolo gesto.
Vorrei davvero alzare lo sguardo su di lui, ma prima devo sistemare questa moto; dopo... Potrò pensare anche al resto.
Con la coda dell'occhio lo vedo scendere dal tavolo, e un attimo dopo sento le sue braccia circondarmi appena il collo, mentre la sua testa si posa sulla mia spalla.
- Sei molto bravo- sussurra.
- Ti ringrazio, lo faccio da quando sono piccolo- rispondo - la tua moto è a posto, ho giusto sistemato un paio di cose, ma si vede che la tieni bene-.
- Bè, d'ora in poi penso che avrò anche un meccanico di fiducia ad aiutarmi... O mi sbaglio?- sussurra lui, vicino al mio orecchio.
Chiudo per un attimo gli occhi nell'avvertire il suo fiato caldo contro la mia pelle. È sempre così piacevole, il suo tocco...
- Farò del mio meglio- affermo, voltandomi appena verso di lui. Mi fissa per un attimo, dopodiché si toglie il chupa chups dalle labbra; prende la mia sigaretta e fa un tiro, prima di restituirmela e staccarsi.
Torna a sedersi sul tavolo e a fissarmi.
- Quanto lavoro hai da fare oggi?- mi chiede.
- Non tanto, ti ho fatto venire in un giorno in cui non deve venire nessuno e ho poche cose da fare- dichiaro - in caso volessi fare qualcos'altro-.
- Ah sì? Cos'avevi in mente con... Qualcos'altro?- commenta, e per qualche motivo sembra pronunciare l'ultima parola con una voce davvero sexy.
- Non lo so, tu cosa fai nel tempo libero?- gli chiedo, alzandomi.
- Sto a letto, mangio, a volte guardo qualcosa... Non ho molto da fare- afferma, scrollando le spalle.
- Mh? Quindi oggi...- mi avvicino a lui e poso le mani sul tavolo, ai lati delle sue gambe - stai facendo per la prima volta qualcosa di nuovo?-.
Waka mi fissa per un attimo; pare leggermente sorpreso, ma non sembra dispiacergli il mio avvicinamento.
- Sì... Mi capita spesso, ultimamente- dichiara.
- Davvero? Sei mai stato in un'officina prima?- gli chiedo. Lui scuote la testa.
- Quindi...- allungo la mano, afferrando delicatamente lo stecchino del suo chupa chups e sfilandoglielo dalle labbra - non hai mai neanche baciato nessuno in un'officina, no?- sussurro.
Waka fa un piccolo sorriso, leggermente malizioso.
- C'è sempre una prima volta per tutto-.
Sorrido e mi chinò in avanti, posando delicatamente le labbra sulle sue. Cazzo, sono davvero morbide... Sembrano così delicate, e hanno un sapore buonissimo... Ora capisco come mai sappiano di frutta, dev'essere per questi chupa chups che si mangia.
Le sue braccia mi cingono il collo, spingendomi ad avvicinarmi leggermente di più a lui; allungo la mano libera e gli circondo delicatamente la vita, tirandolo a mia volta verso di me.
Le sue gambe mi si stringono attorno ai fianchi e sento il mio respiro farsi appena più pesante e il mio corpo iniziare a scaldarsi: questo ragazzo... Mi fa un effetto davvero incredibile.
Per non parlare di quanto la sua pelle sembri calda e invitante...
Avverto la sua lingua picchiettare appena contro i miei denti e apro la bocca, consentendogli l'accesso.
Le nostre lingue si sfiorano appena: sembra quasi che mi stia invitando...
Lascio scivolare la lingua dentro la sua bocca e la sento intrecciarsi con la sua. È una sensazione ancora migliore di quanto avessi immaginato... Sento come se il mio corpo stesse venendo accarezzato da qualcosa di incredibile. È davvero piacevole, e anche un po' eccitante...
Wakasa si stacca appena da me.
- Se continuiamo così, temo che finirai per dover chiudere subito l'officina- sussurra con un piccolo sorriso.
Sorrido anche io.
- Sì... Forse è meglio che ci fermiamo-. Non voglio accelerare troppo le cose, per essere praticamente il quarto incontro direi che siamo già messi parecchio bene...
- Posso riavere il mio chupa chups?- mi chiede. Annuisco e mi stacco da lui mentre glielo passo; solo allora le sue gambe lasciano andare la mia vita, permettendomi di staccarmi definitivamente da lui.
- Per essere uno che non ha mai baciato, impieghi poco a farti venire voglia di scopare sul tavolo della tua officina- commenta, rimettendosi il dolce in bocca.
- Te l'ho detto, non riesco a staccarti gli occhi di dosso... Mi provochi queste reazioni- affermo, tornando alla moto per riprendere a lavorare.
- Noto; hai rifiutato di scopare con una persona che conosci da anni, e poi mi salti addosso così... Devo farti proprio un effetto particolare, eh?- commenta.
- Non ne hai idea- sospiro. Mi fa un effetto davvero incredibile...
- Solo per la mia bellezza? O c'è altro?- si china appena in avanti, posandosi il gomito sulla gamba - Di solito, la maggior parte delle persone odia chi ha tratti simili ai miei... A partire da mia madre-.
Giusto, mi aveva detto che non va tanto d'accordo con sua madre...
- Come ho detto, per me sei molto bello; di sicuro, questo mi ha colpito all'inizio. Anche se ci conosciamo da poco, penso di aver capito altro di te- dichiaro, mentre riprendo a lavorare.
- Mh? Davvero? Per esempio?- mi chiede, incuriosito.
Rimango per un attimo in silenzio, cercando di trovare il modo migliore per formulare il discorso.
- Che sei un ragazzo molto particolare. Ci sono poche cose che ti interessano, ma allo stesso tempo... Mi sembri alla ricerca di nuovi interessi, o sbaglio?- commento. Lui rimane per un attimo in silenzio.
- Altrimenti non sarei qui- afferma - ma non è detto che questi interessi dureranno a lungo. Di solito mi stanco abbastanza facilmente-.
- Quindi, mi devo ritenere fortunato che tu sia qui?- gli chiedo.
- Sì, parecchio- conferma, e non posso fare a meno di ridere per la sua sincerità.
- Allora meglio approfittarne- alzo lo sguardo su di lui - ti va un appuntamento con me?-.
Wakasa rimane per un attimo sorpreso e mi fissa per qualche secondo.
- Sicuro?- mormora.
- Perché no? Te l'ho detto che voglio conoscerti di più. E se ti stufi in fretta devo approfittarne, no?- gli faccio notare. Lui per un attimo non risponde.
- La mia situazione con Benkei... Non ti sconvolge neanche un po'?- mormora. Lo fisso per qualche secondo: sembra in ansia...
Mi alzo e vado verso di lui.
- Mi hai detto che con Benkei è una relazione di convenienza, visto che a entrambi fa comodo e che non avete intenzione di innamorarvi. A dire la verità, il fatto che state insieme mi rende un pochino geloso- gli poso delicatamente le mani sui fianchi e lo fisso negli occhi; sostiene il mio sguardo, anche se lo vedo che è esitante - sapere che probabilmente fai queste cose anche con lui, e che hai fatto così tante esperienze al suo fianco, mi fa ingelosire. Ma in fondo vi conoscete da anni, è normale-.
Waka deglutisce appena.
- E cosa pensi fare per questo?- mormora. Faccio un piccolo sorriso.
- Vorrei farti fare nuove esperienze, qualcosa che potresti provare solo con me- sussurro - non preoccuparti, non sarà niente che non vorrai fare. Voglio solo... Poter stare un po' con te e riuscire a farti stare bene-.
Lui deglutisce nuovamente; almeno sembra starci pensando davvero, anche se immagino che una frase simile l'abbia lasciato più che sorpreso.
- Non serve che decidi ora; in ogni caso, hai il mio numero e sai dove abito- mi stacco da lui per tornare alla mia postazione - pensaci-.
- Mentre io ci penso, tu potresti anche trovare qualcun altro- mi fa notare.
- Vengo rifiutato da più persone di quante ce ne siano al mondo- rido - e poi, finché ci sei tu, dubito i potermi interessare a qualcun altro-.
Lui non risponde e torna a concentrarsi sul suo chupa chups, assumendo un'aria pensierosa.
Rimaniamo in silenzio mentre torno a lavorare. Non è un silenzio imbarazzante, anzi... È leggermente piacevole.
Sapere che lui è qui, per qualche motivo mi fa sentire bene.
- Sta arrivando qualcuno- mormora a un certo punto. Mi volto e noto che sta arrivando Emma, un sorriso in volto e un vassoio di biscotti in mano; dietro di lei ci sono Mikey e Izana, che come al solito stanno discutendo tra di loro.
- Loro sono i miei fratelli, ci stanno portando qualcosa da mangiare- dichiaro, alzandomi.
- Shin, ti ho portato i biscotti che ci hai chiesto di fare per il tuo amico!- esclama Emma con un sorriso.
Ecco, quello poteva evitare di dirlo...
- Grazie mille; lasciali pure sul tavolo- le dico. Lei annuisce e va al tavolo; la osservo mentre lascia giù i biscotti, per poi voltarsi verso Wakasa.
Lo fissa per un attimo, poi sbarra gli occhi e corre verso di me, facendomi cenno di abbassarmi. Leggermente confuso, lo faccio e lei si avvicina al mio orecchio.
- Ma è bellissimo!- esclama. Faccio un piccolo sorriso.
- Sì, hai ragione, è bellissimo- confermo, tirandomi nuovamente su. Wakasa mi guarda male, ma viene distratto da Izana e Mikey che gli si avvicinano.
- Così, sei tu il ragazzo che piace al nostro fratellone- dichiara Izana.
- Quello a cui non piace la gente!- esclama Mikey.
- Mh? Mi ha definito così?- Wakasa mi lancia un'occhiata e mi sento arrossire appena.
- Potevate evitare di dirla così, eh?- borbotto.
- Hey, è la prima persona che ti piace che non ti rifiuta! Dobbiamo capire come mai!- esclama Izana.
- Questa cosa potrebbe offendermi, lo sai vero?- sospiro.
- Voi siete i fratelli di Shini che sono più forti di lui, vero?- chiede Wakasa. Gli occhi dei due si illuminano e si voltano verso di lui.
- Esatto- dichiarano.
- Vuoi vedere quanto siamo forti?!- gli chiede Mikey con un sorriso.
- Mikey, non esagerare- mormoro; non vorrei che esagerassero per l'emozione...
- Per me non c'è problema- Wakasa scende dal tavolo e inizia a camminare, dirigendosi nel punto appena fuori dall'officina - riuscite a fare questo?- si mette in posizione di combattimento.
Spicca un salto, tirando un calcio in aria, prima di riatterrare ed eseguire un altro paio di tecniche con una semplicità incredibile.
Sbarro gli occhi: è davvero bravo... E tra l'altro, è incredibile come gli esca tutto con una naturalezza e un'eleganza fantastiche.
- Wow...- mormoro. Questo ragazzo è davvero perfetto sotto molti punti di vista...
- Wow, proviamo anche noi!- esclama Mikey, correndo fuori con Izana.
- Tsk, state attenti, prima di farvi male: ecco, si fa così...-.
Incredibile: Waka è davvero nel mio giardino, intento a insegnare ai miei fratellini come combattere al meglio... Lui, che odia le persone...
Faccio un piccolo sorriso. Forse è vero, Waka... Vuole solo fare nuove esperienze, e scoprire qualcosa di nuovo.
E io spero davvero... Di poterlo aiutare a farcela.
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