CAPITOLO XII.

Non ho mai avuto paura di Benkei, e non ne ho tutt'ora: è il doppio di me, ma io sono forte quanto lui, gli ho sempre tenuto testa senza problemi.

Ma di questa conversazione sì, ho molta paura. Quello che ha detto Shinichiro è vero, Benkei tiene a me anche oltre al fatto che è innamorato, di sicuro non sparirá dalla mia vita. Ma non posso neanche chiedergli di comportarsi come se niente fosse, come se non provasse qualcosa per me, e come se non gli avessi praticamente spezzato il cuore dopo essere stato fin troppo insensibile.

Sento bussare alla porta della stanza di Shini e alzo lo sguardo.

- Avanti- dico. La porta si apre ed entra Benkei. Ha un'aria leggermente stanca, probabilmente dopo quello che è successo non ha dormito molto... Deve essere stato preoccupato per me, oltre ad avere sofferto.

- Ciao- mi dice.

- Ciao- rispondo. È venuto qui lui, per cui è meglio aspettare che sia lui a parlarmi.

- Io... Mi dispiace Waka. Mi sono accorto che ti stavi innamorando di Shinichiro e... Ho avuto paura, parecchia. So che ho sbagliato a non dirti nulla dei miei sentimenti, avrei dovuto parlartene prima, invece non ho fatto altro che reprimerli e farli esplodere nel modo peggiore possibile. Ho decisamente esagerato, volevo forzarti e ho rischiato di farti del male. Non avrei dovuto- dichiara.

Lo fisso per un attimo: è davvero dispiaciuto... E sembra anche un po' in panico al pensiero che io possa non perdonarlo.

- Sì, hai sbagliato- affermo - sia per come hai agito, sia per avermi tenuto nascosto tutto quanto. Lo avevo reso chiaro da subito Benkei, non volevo una relazione fondata sull'amore: se non sei d'accordo con me, avresti dovuto dirmelo-.

- Lo so. All'inizio non mi ero reso conto neanche io che fosse qualcosa di diverso, pensavo mi andasse bene; ma con il tempo, ho iniziato a sperare in tutt'altro. Visto che tu non sembravi interessato a nessuno, ho pensato che con calma ce l'avrei fatta, che anche se tu non mi avessi mai amato davvero almeno saresti rimasto per sempre con me. Per questo sono andato così in panico quando ho visto quanto ti stessi avvicinando a Shinichiro e... Ho perso il controllo- alza lo sguardo su di me - non mi perdonerò mai per avere rischiato di farti del male. Ma per favore... Non voglio sparire dalla tua vita-.

Lo fisso per un attimo: e dire che un tempo non avrei mai pensato che potesse fare delle espressioni simili...

Il mio calcio si scontra a mezz'aria con il pugno dell'avversario; riesco a farlo atterrare leggermente, anche se non abbastanza per prendere il vantaggio che avrei voluto...

- Cazzo... Come diavolo fa un piccoletto come te ad avere così tanta forza?-. Alzo lo sguardo sul ragazzino di fronte a me.

- Guarda che ho un anno più di te- borbotto. È grande il doppio di me, ma lo supero decisamente in agilità e anche io ho una certa forza.

Non mi può battere, ma scontrarmi con lui ha un che di divertente... Questo ragazzo fa delle facce parecchio divertenti, ora che ci penso, soprattutto quando lo metto in difficoltà.

Però, oggi fa caldo...

- Non ho più voglia- affermo, infilandomi le mani in tasca; tiro fuori un chupa chups e lo scarto, per poi infilarmelo in bocca.

- Ci vediamo- mi volto per allontanarmi.

- Hey aspetta! Che significa che non hai più voglia?! Non puoi certo abbandonare una battaglia a caso!- esclama lui.

- Mh? Perché no?- mi volto appena verso di lui - Se non ho voglia non ho voglia- dichiaro.

- Ma tu non hai mai voglia! Fai così ogni giorno! Continuando in questo modo, non riusciremo mai a stabilire chi sia il migliore!- esclama.

- Mh? Sono io, no?- ribatto, voltandomi nuovamente.

- Hey! Non puoi saperlo se nessuno dei due vince!- mi urla lui.

- Lo so e basta. E poi, tanto ci scontreremo anche domani, no? Quindi tanto vale che rimandiamo tutto a domani- dichiaro, continuando a camminare. Anche perché a casa non c'è nessuno, voglio rilassarmi per un pochino finché non torna quella psicopatica di mia madre...

Per un attimo, lui non risponde; dopodiché, lo sento urlare.

- Allora ti aspetto qui domani!- urla. Annuisco solamente: venire qui non è così tanto male, in fondo mi diverto, ed è qualcosa di nuovo.

Spero solo che non diventi presto noioso, come tutto il resto delle cose...

Il giorno dopo, torno in quel luogo; e anche quello dopo ancora, e così per un po'.

Ma con il tempo, i nostri scontri iniziano a essere più brevi, sempre più noiosi. Benkei è forte, ma io gli tengo tranquillamente testa, e ormai combattere con lui non mi diverte più...

- Insomma, possibile che non ci sia nulla che ti diverta?!- si lamenta Benkei, mentre io mi siedo sotto un albero, alla ricerca di un po' di fresco e di ombra. Fa così caldo... Che palle.

- Non a lungo- rispondo - ma ci sono abituato. Non mi interessa comunque sforzarmi troppo per scoprirlo, sto bene così- dichiaro.

Lui mi fissa per un attimo, poi si siede di fianco a me.

- Sai che ti atteggi proprio da principe svogliato?- borbotta. Scrollo le spalle.

- Mia madre mi definisce di più una principessa stronza e pigra, ma più o meno ci siamo- affermo.

- Eh?! Se vuoi vado a dire a tua madre che anche se sembri una ragazzina meni come un uomo!- sbuffa lui.

- No grazie, poi me la devo subire io la sua sfuriata- borbotto - sarebbe comodo, in effetti, avere dei servitori che fanno tutto per me...- mormoro. Non dovrei neanche più sforzarmi di preparare il cibo, pulire camera mia, rifare il letto, fare i compiti...

- Perché non fondi una gang?-. Mi volto verso Benkei, fissandolo con aria confusa.

- Una gang?! Che c'entra adesso?!-.

- Bè, con la tua forza sarebbe uno scherzo sottomettere un bel po' di gente e obbligarla a fare ciò che vuoi! Così non dovresti più preoccuparti di nulla!- esclama lui con un sorriso.

Bè, in effetti è vero, nelle gang il boss è praticamente un principe... Nessuno lo può toccare, dá ordini a tutti, e può fare ciò che vuole. Però...

- Troppo sbattimento mettersi a cercare i membri e doverli convincere- dichiaro, tirando fuori un chupa chups dalla tasca.

- Allora lo farò io! A me non interessa così tanto essere il capo, se seguo qualcuno di intessante!-.

Alzo un sopracciglio: intessante?! Ma se non so neanche io che cosa mi interessa...

- Andiamo, proviamoci! Io recluto la gente e tu fai il capo! Così magari potremo anche incontrare gente più forte con cui scontrarci!- esclama, emozionato - Ho scelto questo soprannome apposta perché non vedevo l'ora di combattere! Insieme, potremo fare davvero tanto, me lo sento!-.

Lo fisso per un attimo.

- Ci siamo scontrati fino a questo momento; cosa dovrebbe farmi pensare che non la userei come scusa per rivolgermi contro i tuoi uomini?!- commento.

- Andiamo, non sono così meschino! Almeno proviamoci! Qualsiasi cosa accadrà... Ti prometto che ti rimarrò vicino per sempre!-.

- Quindi... Intendi mantenere la tua promessa?- gli chiedo, fissandolo. Avrebbe tutte le ragioni del mondo per non farlo, eppure lui non è uno che infrange facilmente le promesse, lo so bene.

- Esatto- dichiara.

- Anche se non sono innamorato di te? Anche se sai che, venendo qui, stai venendo lasciato ufficialmente?- gli chiedo.

- Sì; mi va bene comunque. Ti ho promesso che sarei rimasto al tuo fianco, e voglio vederti felice Waka: adesso che so per certo che per noi non c'è alcuna possibilità... Riuscirò a farlo come un tempo- afferma con decisione.

Lo fisso per un attimo.

- Devo chiederti scusa anche io- mormoro - avevo capito che qualcosa non andava, ma come sempre non mi sono sforzato di capire che cosa fosse-.

- Non è colpa tua, non volevo che lo capissi... Che finisse. Ma immagino che ormai sia finita- afferma.

Annuisco.

- Sí, è finita. Decidi tu come preferisci agire; io farò esattamente come al solito, ma sei tu quello che deve lasciare andare i suoi sentimenti- dichiaro.

- Mi comporterò anch'io normalmente, non preoccuparti: di sicuro allontanarmi non mi aiuterà, avrò bisogno di vederti felice con quel ragazzo per sapere che va davvero tutto bene- lancia unocchiata al letto - lo avete fatto?-.

- Ma ti pare? Ero decisamente troppo sconvolto, e lui non è tipo da fare cose simili in momenti assurdi- affermo. Benkei fa un piccolo sorriso.

- Pare che tu ti sia trovato un bravo ragazzo, eh?! Ne sei innamorato?-.

- Sai che non dovresti essere tu a chiedermelo, vero?- borbotto, e lui ride appena.

- Te l'ho detto, avrò bisogno di abituarmi, ed è meglio farlo così. Allora? Ti sei innamorato davvero?- mi chiede.

Esito per un attimo: bè, se è lui a dire che va bene... Non ho idea di come ci si comporti in queste situazioni, non ci sono mai stato prima.

- Sai che non sono tipo da innamorarmi- mormoro, voltandomi appena - però... Lui mi fa venire voglia di farlo- ammetto.

Gli ho fatto quella richiesta quasi senza pensarci, sull'impulso del momento: perché sento che se mi innamorarsi davvero di Shinichiro... Lui potrebbe donarmi qualcosa di incredibile, che non ho mai provato prima e che non potrei provare con nessun altro.

Ma dato come sono fatto, non sono certo che sarà così semplice...

Lui potrà davvero riuscirci?! Non so neanche come si faccia... Come potrebbe riuscirci lui...

- Waka, sento le tue paranoie da qui. Quel ragazzo si è avvicinato a te nonostante tutto quanto, gli hai detto più volte come sei fatto; il sui migliore amico lo ha messo in guardia, ma non è servito, e neanche il fatto che tu fossi fidanzato gli ha permesso di desistere. Di sicuro, cercherà di fare del suo meglio per conquistarti- dichiara.

- Ci credo, gli ho chiesto di farmi innamorare...- borbotto, e Benkei sbarra gli occhi.

- Gli hai chiesto di... Davvero?! Ma che ha sto ragazzo, il limone divino?!-. Non posso fare a meno di ridere alla sua affermazione.

- Mi spiace, mi aveva incuriosito già prima che ci baciassimo- dichiaro - lui ha qualcosa di speciale, di più del semplice fatto che si vuole prendere cura di me-. Shini è totalmente unico... E devo ancora capire quanto la sua unicità possa aiutarmi.

Benkei sospira.

- Quindi avevo perso in partenza...- commenta.

- Già, mi spiace. Potresti invitare fuori Akashi, così tu ti riprendi e lui smette di girare intorno a Shini- commento; mi farebbe parecchio comodo...

- Mi fa piacere vedere che sei il solito di sempre- borbotta Benkei - magari lo invito fuori per una birra, ma non per ciò che pensi tu, almeno ci distraiamo da voi due- dichiara.

- Fate bene- affermo. Lui mi squadra per un attimo.

- Quei vestiti sono suoi?- mi chiede.

- Sí- rispondo.

- Tornerai a casa, adesso che abbiamo chiarito?-. Esito per un attimo: stare qui mi piace decisamente di più che stare a casa con mia madre, però non posso continuare a rimanere da Shini per sempre, soprattutto visto che ancora la situazione è... Particolare.

- Vedrò- mormoro - devo parlarne con Shini-. Stare qui non mi pesa come stare a casa di Benkei; se potrò passare ogni tanto... Ne sarò solo felice, mi aiuterà di sicuro a stare più tranquillo.

Però, non posso occupargli casa, ha già il suo d'affare.

- Quel ragazzo ti sta proprio cambiando, eh?- mormora Benkei. Alzo lo sguardo su di lui.

- Non sto cambiando. Sai che quando c'è qualcosa che mi interessa... Raramente mi tiro indietro- mormoro. E lui mi interessa parecchio...

- Già, proprio vero... Hai bisogno di una mano per conquistarlo?- mi chiede. Faccio un piccolo sorriso.

- Ci sono già riuscito senza troppi problemi- affermo; adesso, dovremo solo vedere come andrà avanti la questione...

- Già, per te è semplice- ride lui - forse è meglio che vai a dirgli che abbiamo chiarito, immagino che sia preoccupato-. Annuisco: di sicuro lo è... Meglio che vada a dirgli che è tutto a posto con Benkei. In fondo, aveva ragione su ciò che sarebbe accaduto tra di noi; quel ragazzo conosce le persone fin troppo bene...

Benkei apre la porta ed esce dalla camera; lo seguo, raggiungendolo all'esterno. Ma, per qualche motivo, in giardino troviamo solo Akashi.

- Dove si trova Shinichiro?- gli chiedo - È andato dentro a preparare da mangiare?-. Akashi si volta verso di me.

- No, è andato a scuola: hanno trovato della droga nello zaino di suo fratello e vogliono parlare con lui- dichiara.

Mi immobilizzo per un attimo.

- Quale fratello?- mormoro.

- Izana; e meno male direi, Mikey è troppo piccolo per certe cose, ha l'età di Haruchiyo- sbuffa lui, come se fosse scontato.

Ma al momento non ho tempo per perdermi tra i suoi pensieri e ribattere i suoi pregiudizi: come starà Shini?

Sta cercando di fare letteralmente di tutto per crescere i suoi fratelli al meglio.

Ha difeso Izana davanti ai suoi professori, ha lasciato che stesse vicino a persone che potevano essere pericolose, si è fidato di lui con tutto sé stesso.

Adesso... Come si sentirà per questo?! Deluso?! Probabilmente anche un po' responsabile, in fondo ha cresciuto lui quel ragazzo... Penserà di stare facendo qualcosa di sbagliato?!

Serro appena le labbra. Ho conosciuto Izana per poco, ma mi è sembrato che non fosse il genere di persona che fa queste cose... Cosa gli può essere successo all'improvviso?! Di sicuro c'è una spiegazione, però...

- È andato a scuola?- chiedo, voltandomi per prendere la mia moto: devo andare da lui. Non posso lasciarlo da solo in un momento simile, Shini lui non lo farebbe mai con nessuno... Soprattutto qualcuno a cui tiene così tanto.

Andrò da lui, stavolta sarò io a cercare di aiutarlo.

- Sí; ma non puoi andare- afferma Akashi. Mi volto verso di lui e alzo un sopracciglio.

- Me lo vuoi impedire? Vorresti andare tu?- commento.

- Shin mi ha impedito di accompagnarlo solo per assicurarsi che io ti dicessi che è solo andato un attimo via e tornerà presto, altrimenti sarei gia là- sbuffa.

Ok, non so cosa rispondere... È andato da solo, solamente per assicurarsi che io non mi preocupassi e senza interrompere la mia conversazione con Benkei?!

- Mi ha chiesto di dirti di non preoccuparti e di aspettarlo qui, quindi aspetta qui: anche perché ormai sarà già arrivato, e di sicuro i professori non ti faranno entrare a caso solo perché avete limonato un paio di volte- continua Akashi.

Ok, mi sta tornando la voglia di ucciderlo...

Però è vero, non siamo imparentati quindi non posso entrare come se niente fosse, e di sicuro avrà bisogno di parlare con suo fratello...

Serro appena i pugni: devo fare comunque qualcosa.

Riprendo a camminare, ma cambio direzione e mi dirigo verso la casa.

- Dove vai?- mi chiede Akashi, confuso.

- A cucinare qualcosa- rispondo.

Per un attimo c'è silenzio.

- Tu sai cucinare?!- sento urlare da Akashi; alzo gli occhi al cielo: idiota... Ma per chi mi ha preso...

- Ha imparato per evitare di dover mangiare ciò che gli cucina sua madre- afferma Benkei.

Già, meglio imparare da solo che dipendere da quella befana.

- Benkei, contatta i ragazzi: Izana non si sarà di certo messo a fabbricare la droga; scopri chi gliel'ha data- ordino.

- Va bene- risponde lui, fermandosi per tirare fuori il telefono e chiamare.

Io invece entro in casa, seguito da Akashi.

- Volevi metterti a cucinare tu?- commento, dirigendomi verso i fornelli; fortuna che in sti giorni ho notato dove tiene le cose...

- No, l'idea è stata tua- afferma lui.

- Wow, pensavo volessi impedire di fare qualsiasi cosa- dichiaro, mentre inizio a prendere tutto il necessario.

- Hai detto tu stesso di non essere bravo nelle relazioni e che potresti ferirlo; non puoi biasimarmi per essere attento- sbuffa lui.

- No, è vero: ma ciò non toglie che io e Shini siamo d'accordo con il fatto di provarci- dichiaro - quindi dubito che tu possa fare qualcosa per fermarci-. Lo sento sospirare.

- Non lo voglio fare, ho capito di non poterlo fermare dal fare questa cosa... Lo supporterò- afferma - voglio vederlo felice in fondo, anche se questo significa vederlo con te-.

Mi volto verso di lui: è rimasto leggermente lontano, la schiena poggiata al muro, e mi sta come scrutando.

- Anche se sei innamorato di lui?- commento. Akashi serra appena le labbra.

- Proprio perché lo sono. Lui ci vuole provare e mi sembra felice con te, quindi non mi metterò in mezzo più di così: ma se scopro che lo stai ferendo apposta, ti faccio fuori- dichiara.

- Come se ne fossi capace- mormoro, tornando a concentrarmi sui fornelli - e lui non te lo lascerebbe fare-.

- Lo so. Ma so anche... Che non lo farai-. Rimango per un attimo in silenzio.

- Probabilmente finirà per accadere- mormoro - ma farò del mio meglio per sbagliarmi-.

- Sei davvero un ragazzo particolare- borbotta lui.

- Lo so- mormoro; l'ho sempre saputo, e non è mai stato un problema per me.

Ma adesso, devo cercare di pensare anche a qualcun altro... e voglio provare a fare del mio meglio.

Sento la porta aprirsi e Benkei entra in stanza.

- Ho detto ai ragazzi di indagare, si stanno già muovendo; hai bisogno di una mano?- mi chiede.

- Non serve, faccio io- rispondo - Akashi, quanti bambini torneranno?-.

- Vista la situazione, di insieme i miei fratelli e Keisuke correranno qui indiei a Mikey ed Emma, non possono lasciare Mikey solo... Ma non penso che i suoi amici verranno, visto che Shinichiro ci deve parlare- dichiara lui.

Ci penso per un attimo.

- Prendete i piatti anche per loro- dico. Li ho conosciuti per poco, ma non penso che lasceranno il loro amico da solo... Le persone di cui si circonda questa famiglia sono tutte fantastiche.

Bè, questo sarebbe dire che anche Akashi lo è... Diciamo che di sicuro è un buon amico.

Ma questa volta, farò del mio meglio per esserci anche io: Shini mi sta rimanendo vicino da quando mi ha conosciuto. E oggi, tocca a me.

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