CAPITOLO XXII.
- Non mi andava proprio di tornare qui...- mormoro, osservando la casa di fronte a me: speravo che quella con Izana fosse l'ultima volta per un po', però...
- Hai detto che tanto tua madre non c'è, vero?- mi chiede Shini, prendendomi per mano - Non preoccuparti: entriamo, prendiamo le cose che ti servono e usciamo, va bene?-.
Annuisco: sì, è decisamente la cosa migliore da fare.
- Grazie per avermi accompagnato- mormoro, dirigendomi verso l'ingresso di casa.
Ormai Shini è praticamente guarito, nei giorni scorsi gli abbiamo dato una mano per portare avanti il lavoro.
Ha parlato con la sua famiglia, e nessuno di loro ha avuto obiezioni a una mia permanenza più lunga in casa loro, per cui... Sì, sto per trasferirmi ufficialmente da Shini.
Benkei e Akashi sono rimasti chiusi in casa di Benkei per tre giorni dopo che glielo abbiamo detto, ma almeno quando sono tornati sembravano non avere alcun problema con la cosa, o almeno così è sembrato.
Lancio un'occhiata al ragazzo al mio fianco: è il primo oltre a Benkei a entrare in casa mia... Non pensavo sarebbe mai successo, ma questo ragazzo è talmente magnifico da farmi venire voglia addirittura di avere dei figli.
Sarebbero persone che dovrebbero dipendere da me almeno per un certo periodo, di cui dovrò prendermi cura, che dovrò accudire al meglio... Che dovrò proteggere, a cui dovrò insegnare come cavarmela nella vita, cercando di essere severo ma anche giusto, e di non fare loro del male.
Potrei davvero prendermi cura di persone simili?!
Torno a guardare Shinichiro, che mi sta rivolgendo un sorriso d'incoraggiamento.
Sorrido anch'io: sì, posso farcela. Con lui al mio fianco... Posso farcela di sicuro.
Entro in casa e mi tolgo le scarpe: Shinichiro mi segue e ci dirigiamo verso il piano superiore.
- Tutte le mie cose sono in camera mia, non tenevo nulla in giro per casa- affermo, iniziando a camminare verso la mia camera.
Non mi manca per niente... Un tempo amavo stare lì dentro a fare nulla, ma ora quella vita mi sembra quasi totalmente vuota. Con Shini posso essere libero di fare ciò che voglio, anche non fare niente, ma allo stesso tempo sono sempre pieni di emozioni, per nulla stancanti da provare; anzi, sono davvero piacevoli...
- Così, questa era la tua stanza?- chiede Shini, guardandosi intorno non appena entriamo.
Annuisco e mi dirigo verso l'armadio.
- Non ho molto, metto tutto nella mia valigia e arrivo- affermo, chinandomi per tirare fuori la valigia da sotto l'armadio.
- In bagno hai qualcosa?- mi chiede.
- Dovrei aver preso la maggior parte dei trucchi l'altra volta, ma se vuoi dare un'occhiata mi fai un favore- dichiaro.
Lui annuisce e si allontana verso il bagno, mentre io apro l'armadio. È un buon momento per eliminare i vestiti che non indosso più...
Sospiro e infilò dentro alla valigia tutto quello che mi va bene, in modo da poter avere le cose che mi servono e non dover più tornare indietro.
Una volta che ho concluso con i vestiti, vado a prendere i miei giochi e le poche altre cose che ci tengo a non lasciare in mano a mia madre, come qualche gioiello che probabilmente non ha ancora venduto solo perché troppo ubriaca per fare le scale e arrivare in camera mia.
- Non c'era molto in bagno, ho preso un paio di trucchi che avevi lasciato- afferma Shinichiro, tornando in camera - tu come sei messo?-.
- Dovrei aver preso tutto- dichiaro. Lui annuisce e si guarda intorno.
- Non vuoi portare con te quelle foto?- mi chiede, osservando la mensola sopra alla mia scrivania.
Me ne ero quasi dimenticato, sono di quando ancora mio padre era con noi...
- No- mormoro - prendo solo quella con Benkei-. Shini annuisce e va a prendere la foto.
- L'avete fatta che eravate molto giovani- commenta. Annuisco.
- Non ci conoscevamo da molto, avevamo appena fondato la gang- mormoro - non mi piace particolarmente fare foto, ma visto che era un evento importante e lui ha insistito... Me l'ha regalata al compleanno-.
In effetti, Benkei mi ha sempre fatto molte più sorprese di quante pensassi... Sapeva essere dolce, a modo suo.
Shinichiro mi porta la foto e me la porge.
- Benkei rimarrà al tuo fianco, lo sai, e ormai non è più il solo a esser con te- dichiara con un sorriso - io ci sarò per sempre-.
Sorrido anche io.
- Sì, ormai lo so- mormoro - forza, usciamo di qui-.
Lui annuisce; mi prende la valigia di mano, dopodiché usciamo dalla stanza, dirigendoci verso il piano di sotto.
Non appena entro in cucina però, vedo mia madre, seduta al tavolo della cucina, che quando entriamo si volta a fissarci.
- Oh, sei tornato- commenta. Bè sì, sono sparito solo per quasi due mesi in fondo, perché chiedermi dove sia stato o se vada tutto bene.
- Non preoccuparti, ora me ne vado- dichiaro - stavolta non mi vedrai più-.
- Bene, almeno non dovrò più spendere soldi per mantenerti- sposta lo sguardo su Shinichiro - Benkei non vuole più essere tuo amico e hai trovato qualcun altro da sfruttare? Potevi trovare molto di meglio- commenta.
Serro appena le labbra.
- Non sai neanche ci cosa stai parlando- affermo. Lei sposta lo sguardo su di me e storce la bocca.
- Oltre un figlio inutile, dovevo beccarnelo pure gay, non sei buono neanche per fare figli... Insomma, perché ti ho dovuto partorire io?!-.
- Tanto d'ora in poi non sarò più un tuo problema, quindi non serve che continui a pensarci- allungo la mano, afferrando quella di Shinichiro - sarò solo un suo problema, e a lui non dispiace-.
- A lui non dispiace?- mia madre fa un lieve sorriso - Potevi almeno sceglierti di meglio... Ma ti accontenti semplicemente di poter fare ciò che vuoi... Sei veramente un figlio ignobile-.
- Signora, non so come mai provi tanto astio ma... Suo figlio è una persona incredibile. Lei dovrebbe solo essere felice che abbia trovato qualcuno che lo ami, invece di trovarsi con qualcuno che non lo apprezzerà mai davvero-.
Mi volto verso Shinichiro: sta prendendo le mie difese... Dovevo immaginarlo, ma era così tanto tempo che dicevo a Bankei che era inutile che non pensavo qualcun altro lo avrebbe mai fatto.
Faccio un piccolo sorriso: è davvero magnifico...
- Tsk, e pensi che mi accontenterò di sapere che mio figlio sta con un ragazzo?! Non sei neanche una persona famosa o qualcuno di importante... Sei solo un ragazzo qualunque!- sbuffa lei.
- Potrebbe dirlo se fosse lei a dover uscire con me, ma visto che è Wakasa a doverlo fare, penso che abbia il diritto di scegliere se accontentarsi o meno- dichiara Shinichiro, continuando a sorridere.
Cazzo, perché non riesce a smettere di essere così perfetto?!
- Ma come ti permetti di rispondermi in questo modo?! Tua madre non ti ha insegnato le buone materie?! Non dev'essere per nulla fiera di te!- sbuffa lei.
- Mia madre è morta, ma sono certo che sarebbe fiera nel vedermi difendere in questo modo la persona che amo- dichiara Shinichiro.
Lo osservo per un attimo. È vero, non gliel'ho mai chiesto, ma sapendo che vive con suo nonno e i suoi fratelli avevo immaginato che i suoi genitori non ci fossero più...
Forse, nonostante mia madre sia una stronza, sono stato un po' insensibile a parlare male di lei davanti a lui come se niente fosse.
- Tsk, allora si spiegano tante cose-. Mi volto di scatto verso quella che dovrebbe essere mia madre.
- Che cazzo intendi dire, eh?! Ti informo che Shinichiro è una persona molto migliore di te. Si prende cura dei suoi fratelli tutti i giorni, lavora duramente nonostante la sua età, e al contrario di te non esita ad aiutare le persone e accettarle per ciò che sono. Accontentarmi?! Io mi accontentavo di stare qui: ho scelto di stare con lui perché mi rende felice. E sai, mi fa un po' pena il fatto che tu non potrai mai provare un amore simile- stringo più forte la mano di Shinichiro - andiamoz Shini- mi dirigo verso la porta e lui mi segue.
Gli lascio la mano solo perché così riusciamo a rimetterci le scarpe senza problemi, poi apro la porta.
- Arriverderci signora; non si preoccupi, mi prenderò cura di suo figlio al meglio- afferma Shinichiro con un sorriso.
Mi volto verso mia madre.
- Addio; buona fortuna- le dico, prima di afferrare la mano del mio ragazzo e uscire di casa.
Chiudo la porta alle mie spalle e avverto un senso di libertà invadermi: finalmente, finalmente mi sono liberato di questo passato... Adesso posso ricominciare davvero.
- Come ti senti?- mi chiede Shini. Mi volto verso di lui e faccio un piccolo sorriso.
- Mai stato meglio- sussurro - ed è grazie a te-. Lui sorride.
- Non ho fatto niente di diverso dall'amarti- afferma lui - e sono felice che ti abbia dato abbastanza forza-.
- E come al solito, sei troppo romantico- borbotto, ma non posso fare a meno di sorridere: in fondo, mi piace che lo sia così tanto...
- Allora... Posso portarti in un posto?- mi chiede. Aggrotto la fronte.
- Va bene ma... Dove?-.
- Adesso lo vedrai- dichiara, dirigendosi verso la moto - è sulla strada, quindi ci passiamo prima di lasciare giù la valigia-.
Annuisco e lo seguo verso le moto; saliamo e partiamo, o meglio lui parte, io gli sto dietro per capire dove voglia andare.
Ora che ci penso, ha un modo di guidare molto simile a quello del ragazzo che ho visto passare fuori dalla palestra qualche tempo fa, poco prima di conoscerlo... Chissà se era lui, non sarebbe stato così strano se fosse passato da quella parte.
Faccio un piccolo sorriso: non credo al destino, ma forse questo ragazzo era davvero destinato a cambiare la mia vita...
Non molto dopo, vedo Shinichiro fermarsi di fronte al nostro solito bar.
- Certo che sei fissato con questo luogo- commento, mentre entrambi scendiamo.
- Sì, ma questa volta per un motivo ben diverso- dichiara lui, allungando la mano verso di me.
La afferro e mi avvicino a lui, cercando di capire cosa voglia farmi vedere.
- Takeomi mi ha detto che tra non molto venderanno questo posto, visto che i proprietari sono un po' anziani e... Bè, gli piacerebbe lasciarlo a qualcuno di cui si possono fidare- dichiara lui, voltandosi verso di me - li ho chiamati per parlargli velocemente del progetto che avevi, e prendendo anche il piano di sopra ci sarebbe lo spazio per tutto, anche per un luogo nostro. Inoltre dall'altra parte della strada c'è una vecchia officina che ormai non viene più usata da anni-.
Mi volto di scatto verso Shinichiro nel capire che cosa stia dicendo: lui davvero...
- Ho pensato sarebbe stato carino, tenere questo posto per noi; tu che ne dici?-.
Mi mordo appena l'interno della guancia: questo ragazzo è davvero perfetto... Paura di non innamorarmi?! Sarebbe stato molto più difficile non innamorarmi di lui!
- Dico che è perfetto...- sussurro, tornando con lo sguardo sull'edificio.
Questo luogo, testimone di così tanti momenti importanti tra di noi, potrebbe rimanere in vita e diventare totalmente nostro... Diventare il nostro posto..
Riesco già a vederlo, a vedere noi due che gestiamo questo luogo, l'officina di Shini dall'altra parte della strada, lui che durante le giornate passa a vedere come sto, che durante le serate viene a trovarmi nel mio studio... La nostra casa, sopra al nostro locale, dove potremo stare insieme tutto il tempo che vorremo, senza nessuno a disturbarci...
- È perfetto- mormoro.
- Come te- sussurra Shinichiro.
Gli lancio un'occhiataccia e lui mi rivolge un piccolo sorriso, facendomi sorridere a mia volta.
- Come te- lo tiro appena verso di me e unisco le nostre labbra: questo ragazzo è perfetto per me in ogni modo possibile...
Shinichiro mi circonda la vita con le braccia, tirandomi di più verso di sé e approfondendo il bacio: è così bello... Mi sembra che nulla possa fermarmi.
- Ma guarda, non è il capo di quella gang con il suo fidanzatino?-.
Ok, qualcosa adesso dovrebbe fermarmi dall'ammazzare chiunque sia...
Mi volto: sono cinque membri della Rokuhara Tandai... Cinque dei pochi che non abbiamo messo al tappeto.
- Ma guarda, qualcuno di voi riesce ancora a reggersi in piedi- commento, osservandoli: che pensano di fare?
- Non ci piace come vi siete comportati con i nostri amici. Quindi, adesso, dovrai prenderti le responsabilità delle azioni della tua gang- dichiara uno di loro.
Alzo un sopracciglio.
- Ok, fatevi sotto-. Posso battere questi cinque in un attimo.
Con la coda da dell'occhio, vedo un sesto ragazzo lanciarsi verso di noi passando dal lato: mi preparo a rispedirlo indietro e poi occuparmi degli altri cinque, ma vedo Shinichiro pararsi tra di noi.
Blocca il pugno dell'avversario, e un attimo dopo gli torce il braccio dietro alla schiena e lo fa finire a terra.
Lo fisso, sorpreso: mi avevano tutti detto che fa schifo a combattere, però...
Lui si volta verso di me con un sorriso.
- È vero che non sono come i miei fratelli, ma anche io ho fatto un bel po' di lezioni; ho una buona tecnica- dichiara.
Bè, buona sapersi... Dovrò preoccuparmi di lui meno di quanto pensassi.
Mi volto verso gli altri cinque e mi lancio in avanti.
Sono piuttosto grossi, e proprio per questo motivo non ho alcun problema a schivare i loro colpi, spostandomi in vari punti in mezzo a loro per riuscire a colpirli tutti quanti senza troppi problemi.
- Wow... Tibho mai detto che sei uno spettacolo quando combatti?-. Mi volto e torno verso Shinichiro.
- Sì, lo hai fatto- affermo, affiancandolo prima di tornare a voltarmi verso i cinque ragazzi.
- Mettetevelo bene in testa: questo, tra poco, sarà il quartier generale della Black Dragon, e se qualcuno di voi osa nuovamente avvicinarsi a uno di noi gliela faremo pagare- dichiaro, mentre loro si rialzano e si allontanano.
- Pensavo che la tua gang avesse un altro nome- commenta Shinichiro, venendo verso di me con un piccolo sorriso - da quando hai deciso di cambiare?-.
- Bè, questo sarà il nostro luogo in fondo, no?- mormoro - È giusto che sia qualcosa di nuovo-.
Lui fa un sorriso e si avvicina di più a me, posandomi le mani sui fianchi e tirandomi appena verso di sé.
- Sei davvero fantastico, Waka- sussurra, fissandomi negli occhi. Mi sento arrossire leggermente: questo idiota...
Vorrei dire qualcosa, ma mi trovo con lo sguardo incastrato nel suo: è così profondo... Cosa stata pensando?! Perché mi guarda in questo modo?!
- Ti amo Waka- sussurra - probabilmente dal primo momento che ti ho visto ho saputo che ti avrei amato, e sono davvero felice di averti incontrato quel giorno, al parco, e di essere riuscito a rivederti. La mia vita adesso non sarebbe più la stessa senza di te, non potrei mai pensare di lasciarti. E spero davvero che potremo stare insieme per sempre-.
Come si risponde di solito a queste cose?! Perché penso che il mio cervello sia totalmente andato in poltiglia, non ho idea di cosa rispondere... Ma è così bello sentirsi rivolgere queste parole, soprattutto quando ha uno sguardo così profondo e sincero.
- Lo spero anche io- sussurro. Lui sorride.
- Che ne dici, andiamo a casa per sistemare le tue cose?- mi propone, continuando a sorridere - Nei prossimi giorni potremmo venire qui a capire cosa fare con il negozio-.
- Mi farebbe piacere- rispondo - devo avvisare anche Benkei del cambio di progetti... E forse dovremmo dirlo anche a quel tipo- borbotto.
- Quel tipo sarebbe Takeomi?- ride lui.
- Sì, purtroppo è tuo amico quindi devo farmelo andare bene- borbotto, facendolo ridere.
- Ti ringrazio, sono felice che tu voglia cercare di andarci d'accordo- afferma, allungando la mano e accarezzandomi appena il viso - non preoccuparti, vedrai che con il tempo imparerai ad apprezzarlo, soprattutto ora che sai di non avere nulla da temere-.
- Finché non lo vedrò sposato con Benkei non mi fiderò al massimo, sappilo- borbotto, e lui ride nuovamente.
- Allora sarò io a fare in modo che tu stia tranquillo- dichiara, continuando a sorridere - in fondo, sai che amo solo te, no?-.
Cavolo, ma perché sa sempre essere così romantico e carino?!?!??
- E va bene, eviterò di ammazzarlo- borbotto - ma forse è meglio se andiamo a casa e ci pensi lì a ricordarmi che non ho nulla da temere, no?- commento.
- Stai proponendo di faticare?- mi chiede con un sorriso, avvicinandosi di più a me.
Cavolo, non è decisamente da me... Colpa di questo ragazzo.
- No, fatichi tu, io ti lascio fare- dichiaro, facendolo ridere.
- Agli ordini- si china a darmi un bacio, poi mi prende per mano e ci dirigiamo verso le moto.
A non avere la valigia, sarei salito con lui, ma purtroppo non ci stiamo...
Salgo sulla mia moto e parto; Shini mi segue senza alcun problema, rimanendo di fianco a me.
Gli lancio un'occhiata.
- Sei passato davanti alla palestra dove lavoro, qualche tempo fa?!- gli chiedo, urlando leggermente per contrastare il vento.
- Mh?! Penso di sì, ogni tanto la faccio come strada... Come mai?- mi risponde. Faccio un piccolo sorriso.
- Nulla- rispondo, prima di aumentare la velocità.
Il vento inizia a spostarmi con forza i capelli, ma è decisamente una bella sensazione... Il modo in cui mi accarezza la pelle, come mi spinge ad andare sempre più forte, il mondo che mi sto lasciando alle spalle in ogni modo possibile...
Queste sensazioni sono davvero speciali, non pensavo nemmeno di poterle provare, e probabilmente senza Shinichiro non ci sarei mai riuscito.
Faccio un piccolo sorriso: sì, voglio decisamente continuare a provare tutto questo e molto altro con lui.
Anche se sarà faticoso, anche se dovrò sforzarmi... Per lui, e per noi, sono disposto a metterci tutte le mie energie.
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