SHUNXREN ~ SKI
- Quanto è carino! Al contrario di suo padre!- esclamò Shun, osservando il bambino dentro alla culla.
- Guarda che io sono bellissimo- borbottó Edward, cercando di non alzare troppo la voce per evitare di svegliare il bambino, che era finalmente riuscito a fare addormentare.
- Lui lo è di più- dichiarò Shun.
- Guarda che dico a Ren che lo hai detto- borbottò Edward, e il castano gli lanciò un'occhiataccia.
- Idiota...-. Edward gli fece la linguaccia, poi tornò serio.
- Quindi... Ci state pensando anche tu e Ren eh?- commentò. Shun fece un piccolo sorriso.
- Ormai mancano solo da firmare le carte- sussurró - dopodiché, lo faremo anche noi più che volentieri-. Edward annuì.
- Sono sicuro che sarete ottimi genitori... Non quanto noi, ma comunque ve la caverete-.
- Grazie eh- borbottó Shun, prima di lanciare uno sguardo alla porta alle sue spalle - Ren di sicuro è pronto, io mi sento un po' meno sicuro ma... Farò di tutto per dargli il mio supporto- dichiarò.
Edward allungò una mano, dando una pacca sulle spalle all'amico.
- Non preoccuparti, vedrai che andrai più che bene: con la Toman te la sei cavata alla grande no? E noi sappiamo essere molto peggio dei bambini- dichiarò.
- Questo è più che vero- rise Shun - in ogni caso, imparerò in fretta... Mi prenderò cura di mio figlio o di mia figlia a ogni costo. E naturalmente, mi prenderò cura anche di Ren-.
- Grazie mille dell'aiuto Ren... Sono abbastanza stanca in questi giorni- sospirò Toma, seduta in cucina, mentre osservava il ragazzo, che stava preparando alcuni stuzzichini.
- Lo immagino, sei appena tornata dall'ospedale in fondo... Devi riposare- dichiarò Ren con un piccolo sorriso.
- Glielo dico sempre anch'io!- esclamò Yue, entrando di corsa in cucina in quel momento, un lieve sorriso in volto - sai che in questi giorni nonno Chifuyu mi sta insegnando a cucinare?! Così posso aiutare ancora di più la mamma e il papà!-.
- Wow, ma sei bravissima! Fai proprio bene!- dichiarò Ren con un sorriso.
- È vero, Yue ci sta aiutando davvero molto- affermò Toma con un sorriso; lo aveva immaginato, visto che la bambina ormai aveva sette anni, però non pensava avrebbe preso così sul serio il suo compito.
- Sarà una sorellina perfetta per Joseph, ne sono sicuro- dichiarò Ren.
- Aiuterò anche quando tu sarai incinto, zio Ren!- esclamò Yue. Il ragazzo si voltò verso di lei, confuso.
- Incinto?- chiese.
- Si! Mamma ha detto che anche tu e zio Shun volete un bambino... E una volta ho sentito papà dire che se continuavate a giocare così tanto insieme tu saresti rimasto incinto!-. Ren sbarró gli occhi: quell'idiota...
- Yue, perché non vai a chiamare lo zio Shun... E a dire a papà di non uscire dalla stanza finché non si sentirà al sicuro?- chiese Toma con un sorriso.
- Agli ordini!- esclamò la bambina, prima di voltarsi e correre via.
- Edward non è proprio cambiato eh?- mormorò Ren.
- Per nulla- sospirò Toma; un attimo dopo, vide Shun entrare di corsa in stanza.
- Che ha detto quell'idiota? Cos'ha fatto?! Non posso ucciderlo ora che ha un altro figlio, ma posso pestarlo per un po'!- esclamò.
Ren e Toma si scambiarono uno sguardo e scoppiarono a ridere: neanche Shun era cambiato per nulla...
- Stavamo parlando dell'adozione, e pare che Yue sia convinto che rimarrò incinto se continuerò a.. giocare con te- dichiarò Ren. Un sorriso furbo comparve sul volto di Shun, che si avvicinò appena a lui.
- Niente battute Shun, Yue potrebbe tornare in ogni momento... Devo già tenere a bada Edward, almeno tu fai il bravo- sospirò Toma, e il ragazzo si bloccò.
- Allora giocheremo a casa- affermò, facendo ridere il compagno.
Shun e Ren rimasero ancora un pochino a parlare con i loro amici, prima di salutarli e uscire dalla casa.
- Sono felice di essere riuscito a vedere Joseph mentre è così piccolo... Lavorando all'ospedale mi capita di vedere dei bambini piccoli, ma sapere che è figlio dei nostri amici è tutta un'altra cosa- affermò Ren, mentre salivano entrambi sulla moto del castano.
- È vero, hanno un bambino davvero tenero... Anche se, se crescerà come Yue, darà anche parecchio filo da torcere- dichiarò Shun.
- Bè, guarda i genitori- rise Ren, mentre il castano partiva - ma adesso, sono ancora più sicuro di volere un bambino nostro-. Shun sorrise.
- Anche io- dichiarò, accelerando appena - anzi, stavo pensando a una cosa...-.
Ren si strinse leggermente di più a lui, avvicinandosi il più possibile al compagno.
- A quello che ha detto Yue?- chiese.
- Anche- confermò Shun - ma non solo... Pensavo che dovremmo farci una vacanza. Avere un bambino sarà bellissimo, ma anche impegnativo... Dovremmo prenderci un pochino di tempo per noi-.
Ren ci pensò per un attimo: in effetti, non era una brutta idea... Anche perché, in quel momento lui aveva molte ferie arretrate, e Shun avendo un'attività sua ovviamente aveva una certa libertà...
- Sai che è proprio una buona idea?- mormorò - così almeno recupereremo le forze per ciò che ci aspetta-. Shun fece un sorriso.
- Esatto! E magari, potremmo anche unire le due idee...-. Ren rise leggermente.
- Ne sarò più che felice-.
- Shun, stai mettendo troppa forza nelle gambe!- urlò Ren - devi stare più rilassato, altrimenti...- non fece in tempo a finire la frase che il suo compagno si sbilanciò all'indietro, trovandosi con il culo sulla neve e gli sci per aria.
Velocemente, Ren percorse il pezzo di pista che li separava per affiancarlo.
- Stai bene?- gli chiese, preoccupato - scusami, ho proposto di andare a sciare visto che ogni estate andiamo al mare con gli altri, ma doveva essere una vacanza rilassante...-.
- Non preoccuparti... Devo solo abituarmi, sai che lo faccio in fretta; ma non avevo previsto di fare così schifo... Non ho mai sciato prima d'ora- sospirò Shun, tirandosi su.
- Noto- rise il moro, allungando la mano e porgendola al ragazzo - che ne dici, andiamo a fare una piccola pausa nella locanda?-. Shun sorrise e allungò la mano, afferrando quella del compagno.
- Volentieri!- esclamò.
- Bene! Però, temo che per arrivarci dovrai completare la discesa...- mormorò Ren, lanciando uno sguardo verso la valle. Non era tanto distante, avevano scelto una pista semplice, ma si chiedeva se ce l'avrebbero fatta...
- Ce la farò- affermò Shun - tu spiegami nuovamente come si fa! Così, quando porteremo nostra figlia a sciare, potrá contare su entrambi!-. Ren non poté fare a meno di fare un sorriso dolce: quel ragazzo era davvero fantastico...
- Va bene: allora, riproviamo...-.
Qualche capitombolo dopo, riuscirono in qualche modo ad arrivare sani e salvi al rifugio a valle.
- Cavolo, sono stanco morto!- si lamentò Shun mentre entravano nel piccolo locale. Gli Haitani gli avevano prestato la loro baita, visto che non la stavano usando, ma era a mezz'oretta di distanza, per cui avevano preferito fare un po' di pausa prima di andare.
- Però alla fine sei riuscito a fare un bel pezzo senza cadere! Bravissimo!- gli disse Ren con un sorriso, mentre andavano a sedersi a uno dei tavoli.
- Mi ci vorrà ancora un bel po' per raggiungere il tuo livello...- sospirò Shun; ma in qualche modo, ce l'avrebbe fatta!
Ren sorrise: si, decisamente un ragazzo fantastico...
- Ben arrivati; volete ordinare qualcosa?-. I due si voltarono, e videro che una delle cameriere del luogo era andata al loro tavolo.
- Puoi portarci due cioccolate?- chiese Shun.
- Ma certo! Volete anche qualche dolce?! La cioccolata la faccio io personalmente, e vi suggerisco di prenderla con qualche biscotto o una fetta di torta!- dichiarò la ragazza, e Ren non potè fare a meno di notare che stava parlando principalmente con il suo ragazzo.
- Amore mio, tu vuoi qualcosa?- chiese Shun, voltandosi verso il moro, che ci mise tutto sé stesso per non ridere per quel soprannome improvviso.
- No grazie, tesoro, volevo farti poi una torta a casa... Sai, come contorno di qualcosa di più buono della cioccolata- dichiarò con un piccolo sorriso.
- Allora, siamo a posto- affermò Shun, voltandosi verso la ragazza, che annuì appena, leggermente sorpresa e imbarazzata, prima di allontanarsi velocemente.
- Non so come prendere il fatto che tu ti sia accorto che ci stava provando con te- borbottó Ren.
- Non mi sono accorto di quello, ma del tuo sguardo omicida... E della tua tristezza- Shun si voltò verso di lui - lo sai quanto amo vederti felice-. Ren arrossì appena: quel ragazzo... Che idiota...
- Certo che quando le ragazze non capiscono certe cose è proprio brutto eh?-. I due si voltarono, leggermente confusi, e videro un ragazzo andare verso di loro.
Si misero entrambi sull'attenti, fin troppo abituati a quello che sarebbe potuto succedere.
- Scusami, tu chi sei?- chiese Shun; quella faccia non gli piaceva per niente...
- Solo un ragazzo che passava di qui... Vi ho visti sciare prima- si voltò verso Ren - sei parecchio bravo eh? Che ne dici di fare qualche pista con me, dopo? Il tuo ragazzo non mi sembra molto all'altezza-.
- Sentì tu...- Shun fece per alzarsi di scatto, più che deciso a farlo tacere, ma Ren allungò la mano, posandola su quella del compagno, come faceva sempre quando erano piccoli e Shun rischiava di tirare fuori tutta la sua forza nel modo sbagliato.
- Shun, non preoccuparti- gli disse. Il ragazzo gli lanciò un'occhiata, ma tornò seduto: sapeva che Ren era forte, doveva lasciare fare a lui.
- È vero, lui sarà anche un dilettante nello sci- Ren si alzò e fissò il ragazzo negli occhi, con uno sguardo che faceva paura - ma io sono un rinomato dottore, con un padre stilista talmente ricco che potrebbe comprare questa montagna, un altro padre in grado di atterrare cento persone in un minuto, e sono vicecapo della gang di cui il mio ragazzo, che ha tirato su dal nulla un riformatorio, è il capo. Tu pensi per caso... Di essere alla mia altezza?-.
Il suo sorriso era gentile, ma il suo tono era talmente tagliente che il ragazzo si trovò quasi a cadere all'indietro.
- Ecco, io... Penso di dover andare- mormorò, voltandosi e iniziando ad allontanarsi velocemente.
- Penso abbia capito la lezione- affermò Ren, sedendosi e voltandosi verso Shun, che lo stava fissando con gli occhi leggermente spalancati.
- Penso di amarti ogni giorno di più- affermò; il moro arrossì appena e rise leggermente.
- Ormai mi conosci, non l'avrei mai lasciato andare via tranquillamente dopo ciò che ha detto su di te- Ren abbassò appena la testa - Shun, cosa pensi che dovremmo fare... Una volta che avremo un figlio?-. Shun aggrottò la fronte.
- Che cosa intendi?- gli chiese.
- Noi... Siamo cresciuti in un mondo molto particolare, per noi le risse sono normali, i nostri genitori erano dei guerrieri in fondo. Però, mi chiedo se anche a nostro figlio dovremmo aprire un mondo simile... Noi abbiamo trovato tante persone che combattessero al nostro fianco, ma non ci sono dubbi che questo stile di vita possa portare più nemici e complicazioni di altre scelte. Non so come ci dovremmo comportare- mormorò.
Sua madre gli aveva sempre raccontato con allegria delle avventure dei suoi due papà, e quando lei era morta e suo padre si era chiuso in sé stesso, i racconti di suo padre Inui erano stati di grande conforto per ricordargli Hajime com'era un tempo, prima di cadere in quello stato di pieno dolore.
Era legato a quel mondo, ma riconosceva che fosse pericoloso...
- Di sicuro, non ci metteremo a dirgli "vai e picchia", non siamo certo Edward- commentò Shun, strappando un sorriso al ragazzo.
- Però... Penso sarà dura tenerlo totalmente lontano. Farlo significherebbe anche allontanarlo dai nostri amici, e penso che nessuno dei due voglia che il proprio figlio cresca senza intorno tutti i suoi amati zii- dichiarò Shun.
Ren scosse la testa: no, non sarebbe mai riuscito a pensare di allontanarlo da loro... O di allontanarsi lui da loro...
- Se c'è una cosa che tu e i miei genitori mi avete insegnato, è che provare a nascondere chi sono non mi servirà a nulla. Se tentantissimo di tenere nostro figlio totalmente all'oscuro, potremmo rischiare di fargli sembrare che stiamo nascondendo qualcosa, o potrebbe non sentirsi accettato. Io penso che capiremo cosa sia meglio fare una volta che lo avremo adottato, in fondo non sappiamo neppure che carattere abbia, no?- fece notare.
- Hai ragione- mormorò Ren - nascondergli certe cose sarà solo peggio...- fece un piccolo sorriso - iniziamo con l'adozione, e poi capiremo come comportarci al meglio-.
Shun annuì e lasciò la sua mano.
- Anche io sono un po' preoccupato. I miei Dark Impulsise... Anche se adesso sono sotto controllo, e anche se li ho presi da mio padre, comunque esistono ancora, in un certo senso. Ma contando che papà aveva paura di avere influenzato Takeshi in qualche modo... Non posso negare che temo di poter fare la stessa cosa- mormorò - ma in fondo, ho accanto a me la persona che mi ha aiutato a gestirli, e che mi sta aiutando a mantenere la mia vita tranquilla e felice. Quindi so che andrà tutto bene-.
Ricordava ancora la preoccupazione di Edward, quando era andato da lui a dirgli che sperava di riuscire a insegnare alla figlia come controllare il suo carattere... Sia Edward che Toma temevano che i loro lati più combattivi avrebbero influenzato fin troppo i loro figli.
Eppure, Yue stava crescendo comunque benissimo, per cui... Ci sarebbero riusciti sicuramente anche loro.
- Esatto- Ren allungò la mano, intrecciandola con quella del ragazzo - ce la faremo di sicuro. Che ne dici, beviamo le nostre cioccolate e poi andiamo a casa a rilassarci?- propose.
Shun sorrise e annuì: anche se aveva in mente ben altro per quando fossero arrivati a casa...
🔞
- Shun- gemette Ren, dimenando leggermente il bacino - fai in fretta...-.
- Perché? Abbiamo tempo no?- sussurró Shun, che aveva fatto girare il ragazzo in modo che avesse il ventre contro il materasso, e adesso stava percorrendo tutta la sua schiena con le labbra.
Ren aveva il bacino sollevato, stringeva con forza il lenzuolo sotto di lui; avvertiva il suo corpo febbricitante, aveva i pensieri annebbiati, il semplice tocco del ragazzo su di sé lo mandava completamente in visibilio.
- Ma io ti voglio adesso...- gemette, spingendo appena il bacino contro quello del castano.
- Come sei pretenzioso...- Shun si avvicinò leggermente al suo orecchio, spingendo appena il corpo contro quello del ragazzo - mi hai appena avuto nella tua bocca, e già vuoi di più?- sussurró, spingendo leggermente in basso il bacino.
Ren poté avvertire il membro del ragazzo contro le sue natiche e un forte gemito uscì dalle sue labbra.
- Lo sai- sussurró, voltandosi verso il castano - non mi basti mai-. Shun si morse con forza il labbro: aveva uno sguardo talmente languido che avrebbe potuto farlo venire solo fissandolo in quel modo...
- Neanche tu- sussurró, continuando a parlare vicino al suo orecchio, con un tono decisamente più basso del solito - per questo ti assaporerò pian piano, senza alcuna fretta- le sue labbra si posarono a fianco del collo del moro, a cui strappò un nuovo gemito.
Shun tornò con le labbra sulla schiena del ragazzo, riprendendo a percorrerla con calma, lasciando dolci baci sulla sua pelle sempre più calda.
Era parecchio eccitato, ma vedere Ren muovere il bacino ed essere così voglioso era davvero uno spettacolo bellissimo...
Arrivò in basso e posò le labbra sulle sue natiche, succhiando appena la sua pelle e facendolo gemere ancora più forte.
- Shun...- gemette il moro, che se non avesse avuto subito di più era certo che sarebbe impazzito.
Invece di rispondere, il ragazzo gli afferrò con forza le natiche, aprendogliele appena con le mani in modo da potersi chinare e insinuare la lingua nella sua apertura.
Ren lanciò un urlo di piacere mentre sentiva la lingua fresca del ragazzo entrare sempre di più dentro di lui, facendo tremare il suo corpo dal piacere; di più, voleva sentirlo ancora di più...
Sentì Shun tirarsi su, e in attimo la lingua del ragazzo venne sostituita dalle sue dita, che iniziarono a farsi largo dentro la carne del moro, strappandogli nuovi gemiti.
- Sai Ren, nonostante tu sia stretto, le riesci a prendere benissimo... Sai proprio ciò che mi piace eh?- sussurró Shun, mentre spingeva le dita più a fondo dentro al ragazzo, raggiungendo un punto che sapeva bene quanto gli procurasse piacere.
Infatti, i gemiti di Ren si fecero ancora più acuti.
- Shun... Mettilo dentro... Ti prego...-. Shun si chinò, posando le labbra nuovamente sulla sua schiena: stava letteralmente ardendo di desiderio...
- Va bene, lo faccio solo perché me lo hai chiesto tu- sussurró, sfilando le dita da dentro il ragazzo e tirandosi su.
Afferrò il bacino del moro, sollevandoglielo appena, prima di allinearsi alla sua apertura. Senza più esitare, si spinse dentro di lui.
Ren gettò la testa all'indietro, gemendo con forza, mentre Shun si spingeva sempre più a fondo dentro di lui, avvicinando il suo corpo a quello del moro, fino a posare nuovamente il petto sulla sua schiena.
- Così va meglio?- sussurró, lasciando un bacio dietro all'orecchio del ragazzo.
- Andrebbe meglio se ti muovessi- gemette Ren.
- Sai che non mi piace farlo così... Preferisco guardarti in volto- sussurró Shun, lasciandogli un altro bacio - perché non stiamo per un pochino così?-.
- Perché penso che potrei impazzire- si lamentò Ren - per favore...-.
- Mh?- Shun si mosse appena dentro di lui e il moro gemette - perché non mi mosti cosa vorresti fare allora?-. Ren cercò di rimanere leggermente lucido: doveva farcela...
Si voltò appena verso di lui.
- Esci un attimo- sussurró.
- Dopo che ho impiegato così tanto a entrare?- commentò Shun. Ren fece un piccolo sorriso, pieno di malizia.
- Vedrai che non te ne pentirai-. Shun si trovò a fare come gli aveva chiesto quasi senza rendersene conto e uscì da dentro il ragazzo.
In un attimo, si trovò seduto, con Ren a cavalcioni sopra di lui. Sbarrò gli occhi.
- Ren...-. Il moro fece un piccolo sorriso.
- Come la nostra prima volta no?- sussurró, mentre si allineava all'erezione di Shun. Non esitò neanche un secondo prima di iniziare a scendere, lasciando che il ragazzo lo penetrasse.
Gettò la testa all'indietro, gemendo con forza mentre un ringhio basso usciva dalle labbra di Shun.
- Cazzo Ren, sei... Assolutamente perfetto...- gemette, e il ragazzo fece un piccolo sorriso, incapace di dire altro.
- Davvero?- sussurró - perché non me lo dimostri?-. Il castano sorrise.
- Mi sa proprio che...- allungò le mani, afferrando i suoi fianchi - farò ciò che ha detto Yue-. Prima che il ragazzo potesse dire altro, Shun ribaltò la situazione, facendolo sdraiare con la schiena sul letto e iniziando a spingersi dentro di lui con forza.
Ren si aggrappò al castano, graffiandogli la schiena, senza trattenere i forti gemiti che stavano uscendo dalle sue labbra.
- Ah... Shun... Così...- gemette; era così bello... Ogni volta che si univa con lui era così bello... Si sentiva accettato, si sentiva completo, sentiva di avere tutto l'amore che gli serviva.
Ed era pronto a donarne tanto altro.
- Ren... Dio mio... È così bello...- sussurró Shun, mentre le sue labbra si posavano sul corpo del moro, in tutti i punti che riusciva a raggiungere - hai un corpo così fantastico...-.
Ren sorrise e lo strinse ancora più forte. I loro corpi iniziarono a scontrarsi a una velocità sempre maggiore, il rumore sovrastato solamente dai loro gemiti e dalle loro voci che chiamavano il loro amore con forza, fin quando entrambi non si trovarono a venire insieme, Ren sporcando entrambi e Shun dentro di lui.
Delicatamente, il castano uscì da dentro il suo compagno, tenendolo leggermente stretto mentre lo risistemava delicatamente sul materasso.
🔞
- Ti amo sai? Sei assolutamente perfetto- sussurró Shun, lasciandogli un bacio sulla fronte, prima di sdraiarsi al suo fianco e stringerlo a sé.
Il ragazzo fece un piccolo sorriso e si strinse appena a lui.
- Ti amo anch'io- sussurró - e penso che siamo ancora più perfetti insieme-. Shun annuì appena, stringendolo leggermente più forte.
- Anche quando avremo nostri figlio... Lo capirà, e andrà tutto bene, qualsiasi cosa decideremo di fare. Saremo una famiglia felice- sussurró. Ren sorrise.
- Ne sono più che certo- affermò, stringendosi ancora di più a lui.
Loro di sicuro... Sarebbero stati felici.
- Wow! Ma che posto bellissimo!- esclamò Akane, guardandosi intorno con un sorriso: quelle montagne così pacifiche, la neve, la gente che sciava...
- Ti piace l'idea?- le chiese Ren con un sorriso, affiancandola - io e papà siamo venuti qui, poco prima di adottarti. Visto che andiamo sempre al mare, abbiamo pensato potesse essere una buona idea portarti... Quest'anno inizierai ad andare in quarta, è una classe impegnativa, volevamo che avessi un pochino di vacanza-.
- Mi sembra un'ottima idea papà!- dichiarò la bambina, voltandosi verso di lui - quando potremo sciare?!-.
- Appena papà avrà recuperato gli sci- affermò Ren, voltandosi, e notando che Shun stava andando verso di loro con in mano gli scarponi da sci e tre paia di sci.
- Eccolo!- esclamò Akane, correndo verso il padre, che la accolse con un sorriso.
- Vedo che sei impaziente di sciare eh?- commentò Shun, posando gli sci a terra.
- Non ho mai provato, ma non vedo l'ora di farlo con voi!- esclamò lei.
- Sono molto felice che tu sia così emozionata; vieni, ti aiuto a mettere gli scarponi- disse Ren. La bambina annuì e gli si avvicinò.
Ren la aiutò a indossare scarponi e sci, prima di andare verso Shun.
- Ti serve una mano?- gli chiese, notando che il ragazzo sembrava un po' insicuro.
- No- mormorò - li ho messi, ma non sciamo da un po'...-. Ren gli rivolse un sorriso e allungò la mano, posandola sulla sua spalla.
- Vedrai che andrà tutto bene, vi aiuterò entrambi- affermò, prima di dirigersi a mettere i suoi scarponi e i suoi scii. Shun non poté fare a meno di guardarlo con un piccolo sorriso: quel ragazzo era veramente fantastico...
Anche il moro si mise scarponi e scii, dopodiché si voltò verso i due.
- Ok Akane; adesso ti spiego come fare...-. Shun non poté fare a meno di osservarlo, mentre mentalmente ripassava anche lui le basi, senza riuscire a smettere di sorridere: vederli insieme era una scena davvero tenera...
Avevano scelto di crescere Akane a loro modo: senza tenerle nascosta alcuna parte del mondo, ma anche con la giusta dose di protezione che ogni genitore riservava al proprio bambino.
La loro bambina era diventata davvero forte, gentile, sapeva essere comprensiva ma anche quando le azioni diventavano troppo... Ed era una delle persone migliori che avesse mai conosciuto, era davvero fiero di lei.
Sapeva bene che non c'è l'avrebbe fatta a crescerla in quel modo senza Ren: era perché si trovavano insieme... Che avevano potuto farlo. E lo sarebbero stati per sempre.
- Proviamo una pista semplice?- chiese Ren - quella dei bambini-.
- Va bene!- esclamò Akane. I tre si diressero verso il piccolo skilift, in modo da salire appena per dirigersi in cima alla pista più piccola che ci fosse.
- Guarda me scendere e poi imitami insieme a papà, va bene?- disse Shun.
- Certo!- esclamò Akane con un sorriso. Anche Shun sorrise, poi si diede una lieve spinta e iniziò a scendere.
Era concentrato: doveva fare bella figura con la sua bambina, mostrarle come fare, avrebbe fatto del suo meglio e...
E si dimenticò di curvare: prese troppa velocità, si sbilanciò all'indietro e volò sulla neve.
- Shun! Stai bene?!- gli urlò Ren, preoccupato; avrebbe voluto scendere subito, ma non poteva abbandonare lì Akane da sola.
- Si- rispose Shun, tirandosi appena su: per fortuna avysca solo il fondoschiena dolorante...
Si voltò verso il suo compagno e sua figlia.
- Capito Akane? Così è come non devi fare!- esclamò. Akane, che fino a quel momento era rimasta in silenzio per capire se il suo papà stesse bene, nel sentirlo scherzare come al solito rilasciò una piccola risata.
- Vieni Akane, raggiungiamo papà; facciamo con calma, tanto lui sta bene- disse Ren.
- Va bene!- rispose la bambina. Ren avanzò appena, in modo da farle vedere come fare, e Akane lo seguì lentamente.
Aveva di base un buon equilibrio, e inoltre aveva osservato bene il padre, per cui riuscirono a raggiungere senza problemi Shun, che visto che si trovava ancora a terra aveva giustamente deciso di fare un video ai due.
Lo stoppò mentre Ren allungò la mano verso di lui per farlo alzare.
- Mi sa che papà deve dare lezioni anche a te- rise Akane.
- Mi sa anche a me- rise Shun - tu ti stai divertendo?-.
- Molto!- esclamò Akane - ripartiamo?!-.
I due adulti annuirono, un sorriso in volto, e tutti e tre insieme si diressero di nuovo verso lo skilift per salire.
Shun e Ren si scambiarono uno e sguardo e fecero un piccolo sorriso: si, avevano fatto decisamente le scelte giuste.
Storia richiesta da cupidohhhhh, spero ti piaccia!
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