HOW VILLAINS ARE MADE

I don't know why I am the way I am
There's something in the static
I think I've been having revelations
Coming to in the front seat, nearly empty
Skip the exit to our old street and go home
Go home alone

NOME:

Did you ever hear about the girl who got frozen?
Time went on for everybody else, she won't know it

Sybil.
Brevissimo nome femminile che traduce in inglese il greco sybilla. Il significato non è noto, ma nell'antichità si indicavano col nome Sibilla le sacerdotesse dotate di capacità profetiche.
I greci e i romani avevano l'idea della Sibilla come una donna vergine, giovane o decrepita che fosse, il cui compito era fare da intermediaria tra l'uomo e gli dei, dando utili responsi riguardo il futuro. Esse svolgevano la loro attività mistica in uno stato di trance. Le sibille profetizzavano attraverso alcune foglie che, sparpagliandosi, davano origine ad oracoli talvolta vani ed incomprensibili. Proprio per questo tali profetesse erano solite interpretare a loro piacimento i responsi. Queste donne erano molto rispettate e riverite nella società ellenica e romana, in quanto riuscivano ad interpretare parti oscure del destino umano, che neanche i riti e sacrifici consuetudinari avevano il potere di risolvere.

COGNOME:

I've seen it, in the poems and the sands
I've pleaded, with the powers and their plans
I tried to rewrite it but I can't
It's the history, the history of man
[...]
The man starts war yet Troy hates Helen

Clairvoyant.
Termine utilizzato sia in inglese che in francese per indicare una chiaroveggente/veggente.
Tra gli altri significati attribuiti a questa parola ci sono: perspicace, sagace...

ETÀ:

Friends break up, friends get married
Strangers get born, strangers get buried
Trends change, rumors fly through new skies
But I'm right where you left me
Matches burn after the other
Pages turn and stick to each other
Wages earned and lessons learned
But I, I'm right where you left me

Diciannove anni.
È nata il 19 luglio ed è, perciò, del segno zodiacale del cancro.
Si tratta di un segno complicato, che si porta dietro tantissime ferite che non è riuscito a elaborare e far rimarginare egregiamente. Emotivo, sensibile, molto legato al suo passato e in particolar modo all'infanzia, il segno del Cancro - nonostante le apparenze - non è particolarmente sicuro di sé, delle proprie potenzialità e delle proprie capacità. Talmente insicuro e con così poca autostima, che spesso ha bisogno di scoprire il fianco, di chiedere apertamente aiuto a chi decide di stargli accanto. La sua emotività lo rende particolarmente umorale, come se fosse in balia delle fasi lunari: la luna, infatti, è il pianeta (o satellite) che governa il segno del Cancro. Tutta questa emotività, però, è anche un grande pregio: il segno del Cancro, infatti, appartiene alle persone dolci, affabili ed accoglienti. Il segno del Cancro è alla costante ricerca di sicurezza e stabilità, emotiva ma anche lavorativa e professionale.
Per lui, le amicizie sono una cosa sacra, qualcosa da custodire gelosamente nel tempo. Chiunque si affida al Cancro in amicizia sa di trovarsi in una botte di ferro: le persone del Cancro, infatti, sono leali, rispettose, fedeli e silenziose.

ASPETTO FISICO:

And they tell you that you're lucky, but you're so confused
'Cause you don't feel pretty, you just feel used

Courtney Eaton nei panni di Charlotte Matthews in yellowjackets.

Forse Sybil non è il tipo di ragazza che salterebbe subito all'occhio, visto il suo aspetto abbastanza ordinario, che le permette di passare inosservata nella maggior parte delle situazioni, tuttavia non si può dire che sia brutta. I suoi capelli sono scuri e mossi, spesso disordinati a causa del fatto che si dimentica di pettinarli. Gli elementi che spiccano di più del suo volto, oltre al naso, sono gli occhioni scuri, paragonabili a quelli di un cerbiatto spaventato. Lei non è bravissima a controllare le sue espressioni facciali, e la maggior parte del tempo le sue sopracciglia sono involontariamente corrucciate, attribuendole un'aria un po' triste. 
È molto alta, arrivando a raggiungere il metro e settant'otto, e il suo fisico è slanciato. Nonostante non abbia delle brutte gambe, le sue ginocchia sono vare, e costituiscono una delle maggiori insicurezze della ragazza, insieme alla grossa cicatrice che ha in fronte.
Per fortuna quest'ultima sta scomparendo piano piano con il passare del tempo, ma per adesso è ancora visibile.
Ha anche altre piccole cicatrici sul resto del corpo, ma sono quasi tutte sbiadite.

RUOLO:

I have this thing where I get older but just never wiser
Midnights become my afternoons
When my depression works the graveyard shift
All of the people I've ghosted stand there in the room
I should not be left to my own devices
They come with prices and vices
I end up in crisis (tale as old as time)
I wake up screaming from dreaming
One day I'll watch as you're leaving
'Cause you got tired of my scheming

Antagonista.
Sybil non ha mai sperato di nascere dall'altro lato del muro, ma ha per molto tempo creduto che prima o poi gli Eroi avrebbero smesso di dare la caccia agli Antagonisti come se fossero delle bestie selvagge e pericolose, e che avrebbero raggiunto un accordo di pace. Ora sa che erano solo i sogni di una ragazzina ingenua, sogni fin troppo difficili da realizzare, specialmente se da sola e in territorio sconosciuto. Sotto sotto continua ad avere una piccola speranza ma, considerando come è andata a finire l'ultima volta che ha fatto qualcosa per provare a realizzarla, fa del suo meglio per ignorarla.

POTERE:

...THE PROPHET!

Le visioni erano comparse all'improvviso, quando lei era ancora troppo piccola per spiegare il motivo per il quale scoppiava a piangere tutto d'un tratto e continuava a ribellarsi quando qualcuno la prendeva in braccio. E piangeva, piangeva e piangeva, perché non voleva vedere quelle cose, eppure ne era costretta.
Non aiutava il fatto che c'erano giorni in cui le visioni erano tante e continue, e la ragazza si trovava in un costante stato di trance.
Le visioni del futuro a volte arrivano senza che lei toccasse qualcosa o qualcuno, ma quelle del passato erano sempre e solo legate al senso del tatto: riteneva che quest'ultime fossero le peggiori, in quanto spesso mostravano qualcosa di estremamente brutto, che ormai era già accaduto, e perciò non si poteva più cambiare. Quelle che mostravano il futuro, invece, erano sopportabili, per l'unica ragione che sapeva ci fosse ancora una piccola possibilità di cambiare il corso degli eventi. Ciò che non sapeva, tuttavia, era che a non tutti piaceva ricevere indicazioni su cosa fare e cosa non fare, e che quasi nessuno credeva alle parole di una ragazzina. In più al destino non piaceva più di tanto quando qualcuno si impicciava in cose in cui non avrebbe dovuto immischiarsi, e spesso si divertiva a prendersela con coloro che osavano sfidarlo.

Il potere di Sybil le permette di vedere il futuro o il passato. Le visioni in cui viene mostrato quest'ultimo possono essere facilmente provocate facendo toccare a Sybil un qualcosa di antico o che abbia una particolare importanza, tuttavia non si può mai sapere con certezza cosa le verrà mostrato di preciso: di solito si tratta di eventi particolari, che lei potrebbe benissimo sfruttare a suo favore. Alla ragazza però non piace approfittarsi di questo tipo di visioni, anzi, la maggior parte delle volte non parla a nessuno di ciò che le capita di vedere.
È chiaro che queste compaiano anche quando non sono volute, perfino in seguito ad un brevissimo tocco.
Le visioni del futuro, invece, sono più difficili da controllare, e tendono ad apparire di punto in bianco. Certe volte sono addirittura difficili da decifrare, ed è lei che deve cercare di attribuirli un significato accettabile: da piccola capitava che sbagliasse, ora però è diventata abbastanza brava ad interpretarle e assegnarli un significato ben preciso, anche se ancora capita che sbagli.
L'unico modo per cercare di provocarle è il dare a Sybil un soggetto o una situazione su cui concentrarsi, e poi lasciarla da sola in una stanza buia, piena di candele, e con una pietra di eliotropo, spesso usata in antichità proprio per prevedere il futuro. Non sempre questo metodo è efficace, e, se funziona, richiede un'offerta di sangue e ci vuole un bel po' di tempo per ottenere un risultato.

Non erano strano il sentire di rivolte contro gli Eroi, anzi, per Sybil era più strano quando la situazione rimaneva tranquilla per troppo tempo: molte persone cominciavano a stufarsi del modo in cui venivano trattati, ed era comprensibile che, da un malcontento così diffuso, nascessero rivolte così frequenti.
Sybil aveva spesso visioni al riguardo, e le immagini che vedeva la tenevano sveglia la notte, in quanto estremamente brutali. Era tremenda la consapevolezza che nessuno di quegli ammutinamenti avrebbe avuto successo, e che lei non avrebbe potuto fare niente per cambiare le cose.
Ci aveva provato, veramente: gli aveva detto di non organizzare più cose del genere, di provare ad utilizzare un altro metodo; aveva cercato di spiegare il motivo dietro quelle sue parole, ma nessuno le aveva prese bene, specie vista la sua precedente "collaborazione" con gli Eroi. Un uomo si era arrabbiato talmente tanto che l'aveva presa per i capelli e l'aveva spinta per terra, in un punto in cui erano sparsi dei pezzi di vetro, a causa dei quali si era provocata una ferita alquanto profonda sulla fronte, oltre che qualche piccolo taglietto sulle ginocchia.
Sybil pianse, non tanto per il tremendo dolore che stava provando in quel momento, ma per il fatto che sapeva che tutte quelle persone sarebbero morte, e che i suoi tentativi erano stati di nuovo inutili. Pianse di nuovo quando sua madre le mise sette punti in fronte, e anche quando ebbe la conferma che quella rivolta, proprio come aveva detto lei, non era andata a buon fine.

CARATTERE:

I'm getting tired even for a phoenix
Always risin' from the ashes
Mendin' all her gashes
You might just have dealt the final blow
...
I gave you all my best me's, my endless empathy
And all I did was bleed as I tried to be the bravest soldier
Fighting in only your army
Frontlines, don't you ignore me
I'm the best thing at this party
(You're losin' me)
And I wouldn't marry me either
A pathological people pleaser

Uno degli aggettivi che descrive meglio Sybil è "empatica": questo, che può essere un grosso pregio in determinate situazioni, tende a diventare un'aspetto quasi negativo della sua personalità.
Sì, è in grado di capire facilmente le emozioni delle persone, ma, essendo già di suo una persona molto molto sensibile, è come se così sentisse il doppio delle emozioni che dovrebbe sentire. Inoltre questo aspetto del suo carattere la porta a giustificare alcune cattiverie fatte anche nei suoi confronti, solo perché cerca sempre di mettersi nei panni di praticamente tutti.
E lei potrà pure non essere molto disposta a parlare di ciò che prova veramente, ma non è per niente in grado di nasconderlo, e risulta un libro aperto alla maggior parte delle persone.
Ha spesso la testa fra le nuvole, e si perde più che volentieri tra i suoi pensieri in qualsiasi momento, cosa che la porta a essere maldestra e distratta. Infatti sono numerose le occasioni in cui si ferma a fissare un punto indefinito davanti a sè, smettendo di prestare attenzione a tutto ciò che succede intorno a lei. A volte il motivo sono proprio le sue visioni, che la fanno entrare in uno stato di trance da cui è difficile svegliarla, altre, invece, è semplicemente lei che si rifugia nella sua testa. Il problema, per chi si ritrova intorno, è capire in quale delle due situazioni si trova, visto che quando ha delle visioni è meglio non cercare di riportarla nel presente, o si ritroverà in uno stato estremamente confusionario. 
Sybil non è una persona ordinata, trova uno strano senso di conforto nel caos, che la porta a trascurare un sacco di cose. La sua stanza, per esempio, appare come un incubo a chiunque ci entri: il letto è disfatto, la scrivania piena di fogli scritti, candele e cristalli, e il pavimento cosparso di libri. Nonostante questo, la ragazza sembra quasi sempre sapere dove trovare tutto ciò che le serve, come se avesse un preciso schema mentale dei contenuti di quello spazio.
Le piace osservare, scoprire i piccoli dettagli di ogni cosa, ma questo la porta a tralasciare il quadro generale, e a non accorgersi di cose che agli altri appaiono come ovvie.
Nonostante le piacerebbe tanto avere delle capacità linguistiche più avanzate, Sybil non è bravissima a formare discorsi articolati, e non è assolutamente capace di essere insistente o persuasiva. Le sue strategie sono pure buone, ma lei la maggior parte delle volte non è in grado di esporle in maniera adeguata. Non si ritiene nemmeno molto brava a fare battute.
A volte comunica tramite frasi che appaiono senza senso agli occhi di tutti, a causa della quale è stata definita come strana.
Ama restare sveglia fino a tardi, poiché la calma tipica della sera è una delle sue cose preferite: così facendo però, tende a sacrificare le sue ore di sonno, a cui lei non dà importanza, ma i cui effetti poi si vedono durante la giornata. Sbadiglia in continuazione, ha spesso mal di testa, e ha delle occhiaie piuttosto scure e marcate.
Essenzialmente Sybil è una persona molto silenziosa, che trova difficile farsi degli amici e interagire con le altre persone. Per questo tende a stare molto per le sue, e a non avvicinarsi mai per prima.
Ha una memoria un po' particolare, in quanto tende a ricordarsi i fatti più strani e inutili del mondo che ha letto in un libro anni e anni fa, ma non ricorda ancora il nome della bibliotecaria che visita da quando era piccola.

FAMIGLIA:

Cassandra, sinceramente, non avrebbe mai voluto figli: quale persona sana di mente avrebbe voluto che un bambino crescesse in un'ambiente del genere? Lei non lo voleva, non voleva affezionarsi ad un neonato che poi avrebbe rischiato di morire soli undici anni dopo per cose che non aveva nemmeno fatto.
Lei aveva accettato il suo ruolo, ma non voleva che un bambino innocente facesse lo stesso, non voleva condannarlo ad una vita pietosa in un posto squallido.
Il destino però si divertiva a prendersi gioco delle persone e, quando la ragazza aveva venti quattro anni, rimase incinta. Da quel momento in poi cominciò a pensare ancora di più a come sarebbe stato crescere un bambino da quella parte del muro, e la conclusione a cui arrivò non le piacque per niente: presa dalla situazione e dalle numerose emozioni negative che provava, utilizzò tutti i metodi che conosceva per abortire, per liberarsi di quella creatura che cresceva sempre di più nella sua pancia. E ci riuscì. Tuttavia non si sentì tanto sollevata come aveva immaginato, al contrario, si pentì di quello che aveva fatto e ciò la perseguitò per anni ed anni.
Interpretò il trovare una neonata abbandonata vicino casa sua quattro anni dopo come un segno che era arrivato il suo momento di redimersi, così colse l'occasione al volo.

NOME: Cassandra.
COGNOME: Clairvoyant.
ETÀ: Quarantasette anni.
PV: Simone Kessell.

Cassandra e Sybil hanno sempre avuto un buon rapporto: entrambe sono persone calme e silenziose, e Cassandra era molto permissiva nei confronti della bambina, che di conseguenza non ha mai tenuto nascosto quasi niente alla madre. Sybil non era solita a mostrarsi vulnerabile di fronte al resto delle persone, ma sapeva che davanti a sua madre poteva permettersi di piangere, o di parlare di ciò che provava.
L'unica volta in cui hanno avuto una discussione seria è stato quando la bambina è tornata a casa dopo essere stata via per ben due anni, e fu del tutto comprensibile visto che la donna era stata per tutto quel tempo costantemente in pensiero per lei, dato che non poteva sapere in che condizioni si trovasse e se stesse bene. Certo, sapeva che il suo piano era andato a buon fine grazie ad una voce che si era sparsa in giro riguardo una piccola Antagonista traditrice che lavorava per gli Eroi, ma era consapevole che quest'ultimi riuscissero ad essere cattivi nei loro confronti, e non sopportava il pensiero della sua bambina maltrattata da loro.
Alla donna non è mai piaciuta particolarmente la speranza di sua figlia di raggiungere una pace con gli Eroi, specie perché la bimba ogni volta sembrava farsi del male pur di provare a raggiungerla, però non ha mai trovato il coraggio di dirle che avrebbe dovuto lasciar perdere del tutto la questione, forse proprio perché è consapevole che sua figlia tiene molto in considerazione la sua opinione.

STORIA:

"There goes the maddest woman this town has ever seen"
"She had a marvelous time ruinin' everything"
They say she was seen on occasion
Pacing the rocks, staring out at the midnight sea

Sybil è sempre stata molto tranquilla, anche quand'era piccola: certo, i suoi primi anni di vita li aveva passati a piangere in continuazione per motivi che Cassandra sul momento non era riuscita a spiegarsi, ma una volta passati si trasformò in un angioletto.
Parlava tanto, era curiosa riguardo qualsiasi cosa, e le piaceva ascoltare gli altri che conversavano, anche se di cose di cui non capiva assolutamente niente.
Sua madre ha sempre cercato di crescerla con una mentalità molto aperta, cercandole di farle capire che gli Antagonisti e gli Eroi erano uguali fa di loro, anche se tutti dicevano il contrario: non si immaginava, però, che la bambina prendesse quelle parole e le interiorizzasse così tanto.
Il problema principale incontrato durante la sua infanzia furono le visioni, più che altro perché all'inizio turbavano molto la piccola Sybil, che si spaventava ogni volta che sentiva che stava entrando in quel famigliare stato di trance, e non tardava a farlo sapere a sua madre. Le ci volle un po' per accettare questa parte di sé, ma appena lo fece cominciò ad interessarsi molto al mondo della spiritualità, iniziando perfino a praticare della meditazione.
Ciò che preoccupava Cassandra, ancora più delle visioni, era il fatto che Sybil non provasse minimamente a fare amicizia con bambini della sua età, e che a volte scompariva per ore intere e poi tornava come se nulla fosse. Per un breve periodo di tempo sperò che andasse da qualche amichetto, ma quando glielo chiese la bimba le spiegò che o andava in biblioteca o nel bosco, distruggendo quindi quelle speranza che aveva.

La visione che Sybil aveva avuto quel giorno era stata strana: a volte quest'ultime erano enigmatiche, un po' troppo per una bambina di otto anni, che poteva limitarsi a scrivere e disegnare tutto ciò che si ricordava di aver visto, e poi fissarlo per i due giorni successivi.
A sua madre non piaceva quando lei si chiudeva in camera in quel modo, specie se ogni volta che apriva la porta la trovava sempre nella stessa posizione «Dammi questi fogli.» aveva ordinato ad un certo punto, quando l'aveva trovata di nuovo con lo sguardo puntato su di loro. Il suo tono era stato più brusco di quello che avrebbe voluto, perciò rivolse un piccolo sorriso dispiaciuto alla bambina, la quale ne capì subito il significato «Vai al mercato, prendi un paio di mele e fatti un giro, ok?»
Sybil capiva il punto di vista di sua madre, comprendeva che per lei fosse strano vederla fissare in continuazione un foglio con uno strano scarabocchio sopra, ma riteneva che la più grande non si accorgesse di quanto fosse importante l'intera questione. Lei voleva decifrare quella visione, doveva riuscirci, perché c'era qualcosa che le diceva che era più importante delle altre, che doveva sbrigarsi o sarebbe stato troppo tardi.
Decise comunque di accontentare Cassandra, di uscire, di prendere ciò che le aveva detto di prendere, e di fare una passeggiata. Sapeva già dove andare, proprio per questo non perse tempo a dirigersi verso la sua meta: nel boschetto vicino al villaggio c'era un piccolo ruscello, e lei lo adorava. Le piacevano il rumore dell'acqua di sottofondo, il vento che soffiava tra gli alberi, il verso delle ranocchie e la sensazione dell'erba sotto di sé.
In mezzo a quella calma si ritrovò ad entrare nel solito stato di trance che preannunciava l'arrivo di un'altra visione: vide sé stessa dall'altra parte del muro che veniva sottoposta ad un test per cercare poteri oscuri, ma, soprattutto, sentì dei pezzi di conversazione.
«Posso esservi d'aiuto!» mormorava Sybil, un piccolo sorriso dipinto sul volto nel sapere che quella sarebbe stata un'ottima occasione per dimostrare agli Eroi che non era vero che tutti gli Antagonisti erano cattivi, che non c'era bisogno di escluderli o di ammazzarli. Era la sua occasione di cercare di cambiare concretamente le cose «Avete visto dall'esame, so prevedere il futuro, questo significa che posso dirvi quando ci saranno delle rivolte, e così voi potete fermarle in modo pacifico e in anticipo.»
Cadde il silenzio in seguito a quelle sue frasi, e poi gli Eroi accettarono la sua proposta.
Il ritorno di Sybil nel presente fu più brusco rispetto alle altre volte: aveva serie difficoltà a respirare, e le sue mani tremavano, così come le sue gambe; però sorrideva. Aveva finalmente capito il significato della visione su cui si stava concentrando da giorni, e ora l'unica cosa che le rimaneva da fare era accertarsi di concretizzare tutto ciò che aveva visto.

Così Sybil corse verso casa, scrisse un biglietto a sua madre con le dovute spiegazioni, lasciandolo in camera sua, e poi, dopo averla abbracciata, uscì di casa dicendole che sarebbe andata in biblioteca, consapevole che probabilmente non sarebbe tornata almeno per un altro paio di anni.
Si diresse verso il villaggio in rivolta e, quando arrivarono gli Eroi, si fece catturare senza opporre la minima resistenza. Sinceramente non fu un bello spettacolo quello che trovò lì: era pieno di cadaveri e bambini spaventati che si stringevano tra di loro in lacrime, una vista che l'avrebbe perseguitata a vita.
Però riuscì ad ottenere quella collaborazione con gli Eroi e lei, per tutta la durata del suo soggiorno nel loro territorio, cercò di comportarsi nel migliore dei modi, e obbedì ad ogni loro richiesta. Passava giorni dentro quella stanza piena di candele che aveva richiesto per provocare le visioni e, nonostante fosse estremamente stancante per lei, non si lamentò mai al riguardo. A causa del fatto che sforzasse così tanto le visioni, quelle spontanee smisero di comparire per mesi interi, così come quelle in cui le veniva mostrato il passato.
Sybil sperava solo che la situazione lì fuori fosse migliorata, e che sua madre non fosse troppo in pensiero per lei.
Un giorno però, dopo quasi un anno da quando era iniziata quell'alleanza, ebbe una visione quando entrò brevemente in contatto con un membro della squadra di protezione dagli antagonisti, la prima di quel tipo da tanto tempo, grazie alla quale scoprì che in realtà gli Eroi aveva continuato a utilizzare la violenza per reprimere le rivolte, e che lei era dunque diventata loro complice.
Gli aveva facilitato le cose, gli aveva servito su un piatto d'argento i suoi stessi concittadini.
Finì per vomitare a causa dei sensi di colpa, e non riuscì ad alzarsi dal letto per una settimana intera. Divenne più assente, più distratta, meno collaborativa e, perciò, meno utile.

I used to see the future and now I see nothing
They cut out my eyes and sent me home packing
To pace around the kitchen for scraps of inspiration
Crying like Cassandra, I
Used to tell the future, but they cut out my tongue
And left me doing laundry to think in what I've done
It wasn't me, it was the song
I used to move into the future, bring it all back
Let it bleed through my fingers, a treasure in my hands
Now I creep out when there's no one about
'Cause they put crosses on the doors to try and keep me out
The garden's overgrown
And I run in the middle of the road (ooh)
Well, can you see me? I cannot see you
Everything I thought I knew has fallen out of view
In this blindness I'm condemned to
Well, can you hear me? I cannot hear you
Every song I thought I knew, I've been deafened to
And there's no one left to sing to

Una volta compiuti i dieci anni la rimandarono indietro, senza il braccialetto blocca poteri che mettevano di solito ai bambini che catturavano e poi rilasciavano: se quella era una cortesia per averli aiutati in quel periodo, o un semplice atto di pietà nei confronti della bambina che avevano usato, questo non lo sapeva.
In ogni caso la ragazza smise di cercare di provocare visioni e, soprattutto, non cercò quasi più di utilizzarle per ottenere qualcosa o per cambiare il corso degli eventi. L'aveva fatto una volta e si era bruciata, motivo per il quale non avrebbe fatto lo stesso sbaglio di nuovo.
Uno sbaglio che aveva fatto pensando di fare la cosa più giusta per tutti loro, ma che l'aveva portata ad essere disprezzata dalla maggior parte degli Antagonisti: che colpa aveva lei, una bambina che aveva visto una luce nel buio e che aveva deciso di seguirla con la speranza di acchiapparla e illuminare tutti? Nessuna, eppure erano veramente poche le persone che sembravano realizzare questa cosa, probabilmente perché sentivano il bisogno di incolpare qualcuno che fosse raggiungibile, e Sybil rappresentava il soggetto perfetto da prendere di mira.
Per un lungo periodo la bambina uscì raramente di casa, limitandosi ad andare al solito ruscello per prendere un po' d'aria e stare all'aria aperta, o alla biblioteca, anche se nemmeno lì ormai era ben accetta.
Non si può dire che tutto ciò non influenzò Sybil, la quale in un primo periodo pensò di poter cambiare le cose anche senza l'aiuto degli Eroi, e, dopo essersi accorta che non ci sarebbe riuscita, perse mano a mano speranza e tornò a chiudersi del tutto in sé.

I gatti litigavamo spesso fra loro, era normale, ma Sybil non sopportava quando li vedeva arrivare con qualche ferita: una delle gatte che si trovava vicino casa sua, Ambra, aveva avuto da poco dei cuccioli, motivo per il quale ultimamente era un pochino più aggressiva del solito nei confronti degli altri gatti che magari si avvicinavano un po' troppo a loro.
Era il corso della natura, e lei non si sarebbe dovuta immischiare, ma, quando vide arrivare Neve zoppicando e con del sangue sul musetto, non poté fare a meno di sbrigarsi a prendere delle bende e corrergli incontro.
Fu proprio in quel momento che prese il sopravvento lo stato di trance a cui ormai si era abituata: vide un ragazzo che bussava alla porta di casa sua, un orologio che segnava un determinato orario, e Neve con la zampetta fasciata che gli passava dietro. Insomma, le era appena stato mostrato ciò che sarebbe accaduto tra una ventina di minuti, come se una possibile entità che si stava divertendo ad osservarla avesse deciso di preparala psicologicamente ad un contatto umano che non fosse sua madre, la quale era attualmente fuori casa.
In ogni caso la priorità ce l'aveva comunque il gatto ferito, dal quale Sybil andò non appena si fu ripresa dagli effetti delle visioni. Mentre gli fasciava la zampetta, però, continuava a pensare a ciò che aveva visto, tanto che non si accorse nemmeno di quando Neve la graffiò sul braccio «So che hai paura, dammi solo cinque secondi ed ho finito, poi sarai libero di andare...» mormorò con distrazione, notando che si stava cominciando a dimenare, ricevendo solo un miagolio come risposta, che non sapeva bene come interpretare. Le dispiaceva dover tenere fermo il gatto quando si vedeva che voleva scappare via, tuttavia non avrebbe sopportato il saperlo in giro con la zampetta non medicata.
Solo quando finì di fasciare la ferita del micio si accorse della propria, visto che il sangue arrivò fino alla mano che stava utilizzando: non le diede molta importanza, visto che non le sembrò nulla di così grave.
Gli occhi erano fissi sul gatto che si allontanava lievemente, ma la sua mente tornò a concentrarsi del tutto su ciò che l'aveva preoccupata per tutto quel tempo.
E forse fu la paura, forse il fatto che le sembrò la strada più semplice da prendere o forse il pensiero che sarebbe stato meglio per il ragazzo non trovarla a casa, che gli avrebbe fatto un favore, ma Sybil non si fece trovare a casa.

Quel ragazzo, tuttavia, non si spostò da davanti casa sua e, quando lei ci tornò, era ancora lì ad aspettarla. A quel punto non le restava altro che farlo entrare e dargli la possibilità di spiegare il motivo della sua presenza: scoprì che il suo nome era Khaos Rages, il fondatore di un piccolo gruppo di Antagonisti che avevano come obiettivo quello di proteggere i più deboli tra di loro dagli eroi. Si offrì di aiutarla a reintegrarsi e, nonostante l'incertezza iniziale, alla fine accettò la sua offerta. La situazione non cambiò più di tanto, ma almeno ora aveva qualcuno da poter definire "amico", cosa per cui sua madre fu estremamente felice.

CURIOSITÀ:

I was in my new house placing daydreams
Patching up the crack along the wall
I pass it and lose track of what I'm saying
'Cause that's where I was when I got the call
When the first stone's thrown, there's screaming
In the streets, there's a raging riot
When it's "Burn the witch, " they're shrieking
When the truth comes out, it's quiet
So, they killed Cassandra first 'cause she feared the worst
And tried to tell the town
So, they filled my cell with snakes, I regret to say
Do you believe me now?

È bisessuale+ demiromantica e demisessuale.
Quest'ultime sono "sotto categorie" dell'asessualità, in cui l'individuo riesce a percepire attrazione sessuale e romantica solo dopo aver instaurato un forte legame emotivo con l'altra persona;

Adora la natura, e, se potesse, passerebbe giornate intere distesa sull'erba a guardare il cielo. La diverte osservare le nuvole e cercare di assegnarli una forma specifica, e non sono poche le volte in cui si ferma a guardarle nel bel mezzo di conversazioni o attività di qualsiasi altro tipo. È piuttosto difficile farle distogliere l'attenzione da quest'ultime, specie quando ci si concentra;

Non ha animali domestici, ma dà ogni giorno da mangiare a dei gatti randagi che passano nei pressi del luogo in cui abita. Ad ognuno di loro ha dato un nome e, nonostante ormai siano anni che li cibi, non ha quasi mai provato ad accarezzarli o a prenderli in braccio. Non che ne abbia paura, semplicemente si accontenta di poterli osservare, e non rischierebbe di perdere la loro fiducia per una stupidaggine del genere. Ogni tanto si siede davanti a loro e prova a disegnarli mentre mangiano o mentre si riposano, e tutte le sue opere- sia quelle complete che quelle incomplete -sono sparse per la sua camera. Sono tante le volte in cui intanto ci parla, anche se sa che non riceverà una risposta da parte loro;

A causa di una predisposizione genetica, dell'inquinamento atmosferico e della sua dieta povera di antiossidanti, soffre di una lieve forma di asma;

•È un'appassionata di cristalli e, oltre ad aver letto un numero notevole di libri al riguardo, porta al collo una collanina con un ciondolo costituito da una pietra di Apofillite: quest'ultima è un potente strumento che può stimolare le capacità metafisiche di chi la indossa, in quanto permette di mantenere una forte connessione tra l'io fisico e l'Io spirituale.
Inoltre, avendo un contenuto d'acqua molto elevato, è un ottimo conduttore di energie e vibrazioni. L'Apofillite può migliorare la visione psichica e la chiaroveggenza, e può stimolare l'introspezione e l'intuizione. È anche una buona pietra da avere durante la meditazione perché aiuta con la concentrazione, chiudendo tutto il rumore del mondo e facendo concentrare su sé stessi. Inoltre, le sue proprietà curative aiutano ad alleviare i sintomi dell'asma, e di altri problemi di tipo respiratorio.
Essendo una pietra abbastanza fragile, Sybil la tratta con molta cura, ma non se ne separa mai.

PUNTI DI FORZA:

I'll paint the kitchen neon, I'll brighten up the sky
I know I'll never get it, there's not a day that I won't try
And I'll say to you
Ooh-ah, soon you'll get better

Sybil è molto brava a calmare persone che vengono prese dal panico, le quali ha scoperto tendono a fidarsi di lei in situazioni tese.
Ha una grossa conoscenza in molti campi, visto che ha passato molto del suo tempo a leggere, e ha spaziato notevolmente per quanto riguarda gli argomenti: certo, c'è da dire che tra il sapere la teoria e il sapere come metterla in pratica c'è di mezzo il mare, e non penso ne sarebbe capace, almeno non al primo tentativo. In più ha un alto tasso di sopportazione del dolore.

PUNTI DEBOLI:

I bet on losing dogs
I know they're losing and I'll pay for my place
By the ring
Where I'll be looking in their eyes when they're down
I'll be there on their side
I'm losing by their side

La sua sensibilità a volte è fin troppo eccessiva e, nonostante solitamente sia una qualità positiva nelle persone, in lei diventa un grosso punto debole, specie perché chiunque potrebbe approfittarsene. Inoltre, Sybil ha un pessimo senso dell'orientamento, e riesce a perdersi anche avendo una mappa con sè o qualcuno che le dà indicazioni. Infatti, la maggior parte dei suoi posti preferiti li ha trovati dopo essersi persa.
Sybil è anche poco agile e non è un'amante del movimento fisico, difatti passa praticamente tutte le sue giornate chiusa in camera sua. Il fatto che non si prenda cura di sé stessa non aiuta.

AESTETHIC:

Every single thing to come has turned into ashes
'Cause it's all over, it's not meant to be
So I'll say words I don't believe

AMICIZIE:

I'm here regardless of the pain
Don't ever tell me to go away
From you
When we're old and have to leave the earth
I'll still remember all I've learned
From you

Khaos Rages,
oc di -goldhxrrington /AryaDuvelder

Luna Daeva Hayes,
oc di _karacrystalclear2_

Amanda De'Ath,
oc di -iamlove

Sybil is waiting...

INAMICIZIE:

Now I'm standing alone In a crowded room
And we're not speaking and I'm dying to know
Is it killing you like it's killing me yeah

Sybil is waiting...

SHIP:

Please
I've been on my knees
Change the prophecy
Don't want money
Just someone who wants my company
Let it once be me
Who do I have to speak to
About if they can redo
The prophecy?

Sybil is waiting...

BONUS! PLAYLIST:

I was in my tower weaving nightmares
Twisting all my smiles into snarls
They say, "What doesn't kill you makes you aware"
What happens if it becomes who you are?

Cassandra, Florence and the Machine;

•I bet on losing dogs, Mitski.

Cassandra, Taylor Swift;

The Prophecy, Taylor Swift;

•right where you left me, Taylor Swift;

•Bigger Than The Whole Sky, Taylor Swift;

•Anti-hero, Taylor Swift;

•Would've, Could've, Should've, Taylor Swift;

•Castles Crumbling, Taylor Swift;

•The Great War, Taylor Swift;

•mirrorball, Taylor Swift;

•Dear Reader, Taylor Swift;

•I know you, Faye Webster;

•Not strong enough, Boygenius;

•VOID, Melanie Martinez;

THE CONTORTIONIST, Melanie Martinez;

•Let you break my heart again, Laufey;

Step On Me, The Cardigans;

•You can't catch me now, Olivia Rodrigo;

•MAPS, The Front Bottoms.

word's count: 6087.
Io che comincio, finisco e pubblico questa scheda quando sono mesi che dovrei finirne e pubblicarne un'altra: 🤡
Sì, sono un pagliaccio, ma questa role mi ha dato un sacco di idee e ho passato questi giorni a scrivere fino alle due di notte lmao
E niente, ecco a voi AryaDuvelder/-goldhxrrington , -clovdly! Spero che questa scheda vada bene, per qualsiasi cosa chiaramente sono disposta a modificarla <3
Ammetto di essermi affezionata un sacco a Sybil e di essere super soddisfatta di come è venuta, ma è probabile sarà un vero e proprio parto da ruolare.
E sì, quest'oc è palesemente ispirato a Lottie Matthews, ma spero di non averle fatte troppo simili a parte per qualche aspetto del carattere.
Per adesso non ho avuto modo di approfondirlo più di tanto nella scheda, ma Sybil soffre di PTSD, motivo dei suoi incubi frequenti, della sua ipervigilanza in certe situazioni, dei suoi pensieri intrusivi e il continuo senso di colpa.
Come sempre ringrazio chiunque abbia letto questa scheda, e vi auguro una buona giornata/buon pomeriggio/buona serata a seconda dell'orario in cui state leggendo <3

Bạn đang đọc truyện trên: TruyenTop.Vip