1.

Loona apre gli occhi.

La luce inonda la sua stanza, accecandola e illuminando i suoi numerosi poster di band punk semisconosciute, vestiti per terra tutti rigorosamente neri o grigi, le converse nere una da un lato della stanza e una dall'altro e le numerose lattine di monster energy sulla mensola.

E' Domenica, quindi significa che suo "padre" dormirΓ  fino all'una dimenticandosi di avere una figlia e una vita. Non le dispiace granchΓ©, almeno puΓ² avere un po' di calma rispetto al solito.

Si alza da letto, evitando i numerosi oggetti non identificati sul pavimento, fino a raggiungere la porta.

Nel corridoio passa davanti allo specchio, vedendo ciΓ² che vedeva ogni mattina: una ragazza sedicenne, con i capelli bianchi tinti messi peggio di un cespuglio, una lunga maglietta spiegazzata come pigiama e l'aria di chi Γ¨ annoiata dal mondo ed Γ¨ costretta a vivere un nuovo giorno di merda.

Non depressa. Annoiata.

Non triste. Annoiata.

Si avvia verso la cucina, trovando un goccio di latte avanzato in frigo e qualche biscotto semicommestibile. Non fa la schizzinosa.

All'improvviso sente una porta sbattere.

<<Yaawwnn... Buongiorno Loony...>>

Loona squadra con occhio critico l'uomo appena uscito dalla stanza, alrimenti detto Blitz, altrimenti detto Il Coglione che Dovrebbe Svegliarsi Prima di Lei e Invece No.

<<Giorno.>>

Qualunque padre normale si sveglia presto la mattina, prepara la colazione per la sua progenie, fa in modo che la cucina e il salotto siano presentabili, anzi, puliti e aspetta che la suddetta discendenza si svegli.

Ma lui non è... Bè, lui è Blitz. E Blitz non funziona così.

Blitz si sveglia tardi, ed Γ¨ giΓ  tanto che si sveglia prima delle sei di pomeriggio. Il giorno in cui Blitz le preparerΓ  la colazione nevicherΓ  ad Agosto e quando il pavimento sarΓ  libero da lattine, bottiglie, polvere e oggetti indefiniti scenderΓ  l'Arcangelo Gabriele in persona a complimentarsi.

Non Γ¨ Blitz ad aspettare lei. E' lei che aspetta Blitz.

E' così da sempre.

Ma in fondo non puΓ² non voler bene a Blitz e non puΓ² dire che non ci provi.

Non dopo tutto.

<<E quindi Moxxie ha detto: "Ma NoN sI fA cOsì SiGnOrE">>

Loona ridacchia leggermente e alza gli occhi dal cellulare.

<<Aaaallora... Che ne dici se oggi andiamo al parco?>>, si interruppe Blitz dopo aver letto qualcosa sul telefono, guardando la ragazza.

<<Egh... Al parco...?>>

<<Sì, io mi siedo su una panchina e mi faccio i cazzi miei come tutti i genitori al parco, tu ti fai una passeggiata e socializzi un po'>>

"Socializzi un po'".

Stare in mezzo alla gente, ma non gente qualsiasi. Ragazzini.

Pronti a farti pesare qualunque cosa, ogni minimo sbaglio, ogni minimo errore. Pronti a farti sentire un fenomeno da baraccone, una creatura schifosa con quattro braccia, una creaatura diversa.

<<Non possiamo... Andare al centro commerciale?>>

<<Loony, ci siamo giΓ  stati ieri. Per favore, ho bisogno di un po' d'aria, sto marcendo al chiuso>>

Avrebbe potuto parlare. Avrebbe potuto spiegare.

Ma... Non erano cose da lei.

<<Va beeeene. Andiamo al parco, come vuoi>>.

Davanti allo specchio, Loona si guarda un'altra volta.

Top. Pantaloncini. Converse. Trucco. Capelli? Un'ultima spazzolata. Capelli. Telefono. Chiavi.

<<LOONAAAA, ANDIAMOOO>>

<<ARRIVO CAZZO>>

Ugh. Specchio. Loona si guarda un'altra volta.

Top. Pantaloncini. Converse. Trucco. Capelli. Telefono. Chiavi.

<<Uff... andiamo...>>

Poco dopo...

<<Okay tesoro, io sono su quella panchina, tu fai quello che vuoi, ci vediamo do->>

<<Blitz?>>

Non ricevendo risposta, Loona iniziΓ² ad agitare la mano davanti alla sua faccia.

<<Blitz?? Finisci la frase!>>

<<Uh? Sì, sì, a dopo>>

Loona scruta la faccia dell'altro, ma non riesce a acpire cosa sta guardando.

Poco le importa, comunque, Blitz Γ¨ sempre strano.

<<Oooooookk... Io vado eh?>>

Inizia a camminare.

Non la sta guardando nessuno.

Non la sta guardando nessuno.

Non la sta guardando nessuno.

Nessuno sta dicendo nulla.

Nessuno si Γ¨ accorto di lei.

"Cazzo", pensa.

"Cazzo cazzo cazzo CAZZO"

Esce dal sentiero battuto, entra tra i cespugli e gattona.

Ovunque è meglio di lì.

Ma all'improvviso:

<<Uuuhh... sniff... mmhh.... Sniff>>

Qualcuno che piange.

Striscia fino a un buco tra i rami del cespuglio, trovandosi davanti una figura.

Una bambina.

Indossa una lunga maglietta fucsia con le stelle, dei leggins neri, una giacchetta a maniche corte grigio scuro e un cappello nero.

Ha gli occhi arrossati e i lunghi capelli grigio marroni tutti scompigliati. Non puΓ² avere piΓΉ di dodici anni.

<<Ehi... Tutto... Tutto bene?>>

La ragazzina alza la testa dalle ginocchia, fissandola con i grandi occhi arrossati.

Scuote la testa.

<<N...no. Direi di no>>

<<Ti capisco>>. Loona si siede accanto a lei, poggiando le braccia con le mani dietro alla schiena.

<<Questo posto fa schifo>>.

La ragazzina annuisce.

<<Soprattutto la gente.>>

Loona rimane un attimo ferma a fissare il vuoto. Non Γ¨ una cima nelle conversazioni o nelle relazioni umane in generale ma... quella bambina le ispira fiducia. Forse Γ¨ lo stile, forse l'aver avuto la stessa idea di nascondersi in un cespuglio.

Ah boh.

<<Comunque. Io sono Loona>>

<<Octavia.>>

Le due si stringono la mano.

<<Piacere di conoscerti>>

Poco piΓΉ in lΓ , su una panchina...

<<E quindi gli ho detto: "Ficcati quella scrivania nel culo Moxxie" e lui continuava "Ma SiGnOrE">>

<<Ahahah, che divertente che sei, Blitzy>>

I due si asciugano le lacrime dal ridere, riprendendo a respirare normalmente.

<<Grazie per avermi scritto, hai avuto un'ottima idea a venire qui>> Blitz guarda l'altro, sorridendo con quel sorriso che solo lui sa fare.

<<Figurati, almeno non sto da solo mentre mia figlia... Boh, non so di preciso cosa stia facendo Via...>>

<<Anche io ho perso la mia...>>

Dopo qualche altro minuto di conversazione, vedono due figure familiari, una piΓΉ alta e una decisamente piΓΉ bassa, andare verso di loro.

<<Eccole!>>

Loona e Octavia continuano a chiacchierare, scoprendo di avere tantissime cose in comune, dai gusti in fatto di stile e musica all'odio per la specie umana.

Nonostante avesse solo dodici anni, Loona sentiva di aver trovato in Via un'anima affine.

<<LOONYY>>

<<VIAA>>

Le due ragazze si girano, vedendo i rispettivi padri salutarle.

I rispettivi padri che erano seduti vicini e sembravano aver appena concluso una lunga conversazione.

<<Brutto bastardo... mi ha trascinata qui per il suo appuntamento>>, mormora Loona esasperata.

<<Loony, vedo che hai giΓ  conosciuto Octavia>>

Le due annuiscono.

<<Lui Γ¨ un mio amico...>>

Loona guarda l'uomo seduto accanto a suo padre. Alto, con la stessa carnagione chiarissima e gli stessi capelli grigio marroni di Via. Vestito elegante, il tipo di persona che viene spontaneo chiedersi cosa ci faccia accanto a Blitz.

<<...Stolas>>.



🀘AREA DICKMASTER🀘

MA CIAOOOOOO!!

Parto dicendo che questa Γ¨ la prima fanfiction "impegnativa" che scrivo, ma non sto andando a caso, avendo delle idee guida, quindi non dovrei bloccarmi a metΓ  storia.Β 

Corna per sicurezza eh 🀘🀘

Vi avverto che probabilmente aggiornerΓ² una settimana tantissimo e una nulla, una tantissimo e una nulla per via di roba familiare, quindi il prossimo capitolo o esce domani o la settimana prossima.

E nulla, ditemi se vi è piaciuto.❀️❀️❀️

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