3.

Briiip. Briiip. Briiip.

<<Ugh... Che cazzo..?>>

Briiip. Briiip. Briiip.

Blitz apre gli occhi. E' disteso sul letto, con un piede fuori dal materasso, un braccio sul petto nudo e l'altro in una piega strana.

Briiip. Briiip. Briiip.

Si mette a sedere e guarda lo schermo.

"Stols"

<<Ah- Ah, Γ¨ lui>>

Fa scorrere il dito sullo schermo, accettando la chiamata.

<<Stolas?>>

<<Sniff... C-ciao... Possiamo... Sniff... Possiamo vederci...?>>

Nonostante il cervello ancora mezzo addormentato, Blitz si accorge di qualcosa che non va.

Voce spezzata... Tira su col naso...

<<Stolas? Stai... Piangendo...?>>

<<Sniff.... Ne- ne parliamo dopo... Poi ti... Ti racconto... Sigh... >>

<<O-ok, come cazzo ti pare, dammi solo... dieci minuti e sono sotto casa tua>>

Blitz si passa una mano tra i capelli, in attesa di risposta.

<<Senti... Posso venire da te...? Sniff... Non voglio uscire e a casa... Bè... Poi ti racconto>>

Blitz guarda il casino sul pavimento, il suo aspetto trasandato, poi alza le spalle e si dice:

"Ma sticazzi"

<<Ooook... Ti mando la posizione.>>



In una villa da noi ben conosciuta...


<<Non sei contenta tesoro? Potremmo passare le giornate insieme, andare a fare shopping, mangeremo insieme...>>

<<Bè... sì, ma....>>

<<Su tesoro, saremo noi due, come ai vecchi tempi.>>

I vecchi tempi... GiΓ .


<<Mamma, mamma, guarda che belle le rose che ho preso dal giardino!>>

La madre sorride, e si siede sul prato accanto a lei.

<<Vieni qui, te le metto nei capelli>>

<<Ma... erano per te>>

<<Allora vorrΓ  dire che le metteremo nei capelli entrambe>>


Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  Β  ...

<<Cosa fai Mami?>>

<<Sta per arrivare lo zio con la sua nuova fiamma, quindi deve essere tutto perfetto- EHI TU! LAGGIU'! SI DICO A TE, VOGLIO FARE UNA STUPENDA IMPRESSIONE SU MIO FRATELLO, COME PENSI CHE POSSA RIUSCIRCI SE VOI INCAPACI NON MI SISTEMATE BENE IL TAVOLINO PER IL TE'>>

La cameriera fa uno sguardo a metΓ  tra il mortificato e il terrorizzato, borbotta uno "scusa" e sistema bene le tazzine.

<<DEVO fare una stupenda impressione... Devo dimostrare che sono diventata grande... Capisci Via>>

La bambina guarda sua madre in volto. Sta sorridendo tristemente, ma nota che le sue mani sono strette a pugno.

<<Devo.>>

<<Tranquilla mamma, andrΓ  tutto benissimo, allo zio piacerΓ  tantissimo casa nostra>>

La madre si sveglia dai suoi pensieri, abbassa lo sguardo e vede sua figlia, così piccola e indifesa, che le ha preso una mano per rassicurarla.

Si china e la prende in braccio.

<<Sì... grazie tesoro. Andiamo a vedere come va in cucina>>

Le due si allontanano insieme, l'una in braccio all'altra, ridacchiando.



<<Bè... Ci... ci devo pensare, io... Insomma... Questa casa la adoro... e papà...>>

<<Ma certo tesoro, prenditi il tempo che ti serve, io ti aspetterΓ²>>

La donna le fa una carezza su una guancia, e le sorride, poi esce dalla porta principale camminando come qualcuno che non ha nulla da perdere, qualcuno a cui il mondo deve andare dietro.

Qualcuno di forte, di sicuro di sΓ©.

Sua madre Γ¨ cambiata da quando Octavia era piccola e lei lo sa.

Ma vuole credere che non sia così.

La guarda chiudere il portone e immagina che si stia avviando verso la macchina sui suoi tacchi a spillo, lasciando dietro di sΓ© una scia di problemi e cambiamenti che Octavia non voleva.

<<Andrealphus?>>

<<Dimmi tutto.>>

<<Ce l'abbiamo in pugno, devo solo darle una spintarella emotiva in piΓΉ e la convinciamo.>>

<<Brava, a dopo. >>

Clic.

Stella fa un sorriso sadico, che ormai non sa piΓΉ se Γ¨ davvero il suo o solo quello del fratello incollato alla buona sul proprio viso.



<<E... E...sniff... le ha proposto di... uuuhhh....>>

<<Ehi, ehi, ehi, EHI! Calmati, Stolas, non sto capendo un cazzo>>

Stolas Γ¨ seduto sul divano di Blitz, accanto a lui.

E' scosso da tremiti, non riesce nemmeno a finire una frase. Il mascara Γ¨ colato sulle guance e i capelli sono scombinati in una serie di ciuffi disordinati.

Blitz gli prende le mani tremanti tra le sue.

<<Ehi, ehi, allora. Tua moglie, nononono scusa, la tua ex moglie Γ¨ tornata a casa tua dopo circa un anno e mezzo...>>

<<Un... un anno e quattro mesi... sniff>>

<<E ha proposto a tua figlia, dopo che non la vedeva nΓ© sentiva per...>>

<<Un anno e quattro mesi...>>

<<...Ecco. Le ha proposto di andare a vivere con lei? Dopo che non la vedeva per piΓΉ di un anno>>

Stolas annuisce debolmente, lo sguardo perso nel vuoto.

<<E' UNA TROIA.>>

Stolas alza la testa, non aspettandosi una reazione così accesa.

<<MA SCUSAMI, CHE CAZZO DI COMPORTAMENTO E'?>>

Stolas si mette le mani davanti al viso, ricominciando a singhiozzare.

<<Senti...>> Blitz gli mette una mano sulla spalla <<Vedrai che tua figlia capirΓ  che questo non... non Γ¨ una cazzo di comportamento da fare, ok?>>

<<Lo spero...>>

Quando Blitz era piccolo non c'era quasi nessuno a consolarlo.

Nessuno che gli asciugasse le lacrime, nessuno che gli dicesse "Io ci sono".

Nessuno.

Blitz non sa consolare. Ma ci prova.




🀘AREA DICKMASTER🀘

RAGAAAAAA.Β 

Cazzo, ho pianificato un sacco di cosettine carine, vi avverto che questa settimana non pubblicherΓ², ricominciando dalla prossima, quindi ci si vede poi.

E nulla, ditemi se vi aggrada il capitolo<3

Ora vi metto delle fanart dei personaggi perché sì (volevo farlo prima ma mi sono dimenticata-)


Blitz:


Stolas:


Loona:


Octavia:


Stella:

BαΊ‘n Δ‘ang đọc truyện trΓͺn: TruyenTop.Vip