14 - Vacanze III ~ Finalmente ~

⚠️Non sono bravissima con lo spicy, per cui non pretendete una meraviglia. E in caso vogliate skippare la scena, quando vedete "⚠️" scorrete fino a trovare un altro "⚠️" ⚠️

Una volta tornati a riva, con fretta e agitazione, si rivestirono velocemente.

«Torniamo in hotel, a più tardi» disse solo Toya, sbrigativo, mentre si incamminava a passo svelto verso l'albergo, seguito da Keigo.

«Dannazione» disse Akiko tra sé e sé.

«Quanta fretta, cosa devono fare di tanto urgente?» si chiese Tenko.

«Ma come non lo hai visto?»

«Cosa?»

«I costumi»

Solo allora Tenko capì. «Ah...»

'Cosa stai combinando Toya?' pensò la sorella.

Nel frattempo i due erano in cammino. Non ci volle molto prima che raggiunsero la loro stanza.

Keigo andò a sedersi sul letto, incerto su cosa fare, osservando Toya chiudere a chiave la porta con gesti lenti.

Poi si voltò lentamente e il biondo deglutì, agitato.

Il corvino si avvicinò a passo lento, ad ogni metro in meno che li separava il cuore del minore batteva un po' più forte.

Quando finalmente il maggiore lo raggiunse si abbassò fino a sfiorare le labbra del biondo con le sue. Poi mise fine all'attesa e unì le loro bocche.

⚠️

Aiutò Keigo a stendersi sul letto, senza interrompere quel contatto che aveva bramato per ormai due mesi.

Non ci credeva che finalmente poteva baciarlo, dopo essersi immaginato di farlo innumerevoli volte. Era tutto vero. Ed era mille volte meglio di come immaginava.

Gli prese il volto tra le mani prima di separare le loro labbra, e a quel punto scese sul collo e lasciò una lunga scia di baci umidi lungo la giugulare.

Il biondo incastrò le dita nei capelli del maggiore, inarcando il collo.

Poi Toya tracciò nuovamente la vena, ma con la lingua, per spostarsi un po' più su, sotto l'orecchio.

Mordicchiò il lobo e ne tracciò il contorno con la lingua.

Quando il minore tolse le mani dai suoi capelli, ne approfittò per sfilargli la maglia e bloccargli le mani poggiate sul letto incastrando le loro dita.

Poi lasciò una scia di baci, dalle labbra del biondo fino alle clavicole, godendosi i mugolii di apprezzamento dell'altro.

Scese un po' più in basso, a stuzzicare un capezzolo del minore con la lingua, ottenendo un gemito in risposta.

Poco dopo iniziò a torturagli il collo, lasciò una mano dell'altro e portò la sua al volto del minore, accarezzandogli il labbro inferiore col pollice.

Andò a infilare l'indice tra le sue labbra, aggiungendo poi anche il medio.

Mentre il biondo inumidiva le dita del corvino, Toya si sentì in dovere di rassicurarlo.

«Ascoltami Keigo. Se vuoi che mi fermi o c'è qualcosa che non va, dimmelo immediatamente e io mi fermo, d'accordo?»

Il biondo lo guardò qualche secondo, poi annuì. Allora Toya procedette.

Sfilò le dita dalla bocca del minore, dove lasciò un breve bacio, e gli tolse i pantaloncini e il costume.

Senza distogliere lo guardo da quello oro dell'eroe, infilò lentamente il primo dito.

Keigo strinse i pugni sul lenzuolo sgranando gli occhi.

Toya, invece, continuò la sua avanzata, aggiungendo anche il secondo dito.

Si assicurò un con un'occhiata che il minore si fosse abituato alla sua presenza. Vide che il suo petto si alzava ed abbassava più regolarmente rispetto a pochi secondi prima, così si decise a sforbiciare le dita dentro Keigo.

Congiunse nuovamente le loro labbra, soffocando così dei gemiti del biondo.

Non smise di baciarlo nemmeno quando sfilò lentamente le dita fuori e si tolse goffamente i pantaloncini e il costume.

Avvicinò il suo membro all'entrata del minore, guardandolo negli occhi, aspettando un cenno a procedere.

Keigo sorrise allacciandogli le braccia al collo, dando a Toya il via libera.

Il moro iniziò a entrare piano, cercando di far abituare Keigo e di non fargli troppo male.

L'altro in tutta risposta strinse a sè il maggiore stringendo gli occhi.

Quando Toya fu completamente dentro, cominciò a uscire altrettanto lentamente, finché non vide che il minore si stava abituando, decidendo di aumentare un po' il ritmo, sempre con cautela.

Keigo restava abbracciato al maggiore, stringendolo fortissimo e nascondendo il volto nell'incavo del suo collo.

⚠️

Era un po' in imbarazzo: non sapeva se trattenere i gemiti oppure no.

Era la sua prima volta in assoluto e di certo non si sarebbe mai immaginato che sarebbe stato mai sotto.

Quando Toya era entrato era stato tentato di dirgli di uscire, tanto era il dolore.

Non aveva detto nulla per due principali motivi: il primo era che sapeva che avrebbe fatto male. Sapeva come funzionava, sapeva che soprattutto all'inizio sarebbe stato doloroso.

Il secondo era che... aveva paura che Toya lo sostituisse. Il che era ironico visto che nemmeno stavano insieme, ma non voleva assolutamente che, vedendo che lui non poteva dargli ciò che voleva, il maggiore lo lasciasse perdere.

A dirla tutta aveva anche paura che non volesse una relazione con lui, ma solo un rapporto.

Riuscì a mettere da parte quei pensieri solo quando Toya spostò la mano che teneva sul suo fianco e la portò tra i suoi capelli biondi, accarezzandolo dolcemente per farlo sentire al sicuro e per tranquillizzarlo.

Keigo si sentì protetto e cominciò a concentrarsi solo ed esclusivamente su Toya.

Spostò la testa, poggiandola sul cuscino, e lo guardò negli occhi per un secondo, prima di prendergli il volto tra le mani e guidarlo verso le sue labbra.

Pochi istanti dopo, l'eroe venne, mentre al corvino servì qualche altro secondo.

In circostanza normali Toya avrebbe continuato, ma stavolta era diverso. Uscì dal ragazzo sotto di lui e si sdraiò di fianco a lui, osservandolo.

Keigo si prese qualche secondo per respirare profondamente, prima di voltarsi verso il moro e guardarlo negli occhi. Voleva abbracciarlo, sentire di nuovo il tocco gentile che lo aveva fatto sentire bene, ma non era sicuro se farlo avrebbe infastidito l'altro.

Il maggiore gli sorrise, accarezzandogli una guancia con il pollice.

Il biondo prese allora coraggio e andò a poggiare la testa sul petto dell'altro, che lo strinse a sé in un abbraccio rassicurante.

«Era la tua prima volta vero? E non intendo la tua prima volta stando sotto»

Il minore annuì arrossendo.

«Come ti senti?»

Keigo ragionò. Spaventato. Non sapeva se aveva fatto le cose "bene", non sapeva se Toya volesse solo quello da lui e non sapeva nemmeno come diamine era possibile che non si fosse reso conto che gli piacessero gli uomini.

Dall'altra parte era però felice.  Era tra le braccia di una delle persone più importanti della sua vita e mentre stavano raggiungendo l'hotel, si era reso conto che Toya gli era sempre un po' piaciuto: le sue battute, la sua empatia, il suo aspetto... probabilmente era iniziato tutto la sera in cui lo aveva portato fuori quando aveva visto che era un po' giù.

Si chiese come era possibile che due emozioni contrastanti si fondessero così bene in quel momento.

«Cosa vuoi da me Toya?»

Il maggiore si soprese per un attimo, poi sorrise.

«Tutto, uccellino. Credo... anzi, so di amarti.»

Keigo sgranò gli occhi.

«Dici... davvero?»

«Guardami negli occhi» gli ordinò il corvino. Il minore eseguì.

«Ti amo» sussurrò Toya, senza distogliere lo sguardo da quello dell'altro.

Poi baciò l'eroe sorridendo.

«Quindi... n-non vuoi solo questo da me, giusto?»

«Assolutamente no. Voglio anche questo, ma di certo non solo questo. Voglio starti vicino, vederti ridere, fare battute sconce per farti arrossire, farti cantare, baciarti ogni volta che ne ho il modo e tante altre cose... voglio passare il mio tempo con te, tutto il tempo che avrò a disposizione.»

«Anche io» soffiò Keigo sorridendo e stringendosi di più al maggiore.

«Sono davvero abbastanza per te?» domandò incerto il corvino.

«Stavo per chiedertelo io» sorrise con un velo di tristezza negli occhi l'altro.

«Tu sei decisamente abbastanza Keigo. Chissene importa se sei inesperto, io ti adoro così. E poi non preoccuparti, con me la tua insperezienza non avrà vita lunga. Questo è stato solo un assaggio» sussurrò malizioso, facendo ridacchiare il minore.

«Anche tu sei abbastanza Toya. Ti amo anche io» riuscì a dire il biondo.

Si sorrisero e si diedero un lungo bacio, prima di rimanere lì, accoccolati, insieme.

Un'ora dopo anche il resto della famiglia rientrò in albergo per prepararsi per il pranzo, così Akiko decise di fare una breve sosta alla porta dei due.

Keigo e Toya nel frattempo si erano preparati. O meglio Keigo si era preparato a metà prima che Toya approfittasse del fatto che doveva allacciarsi le scarpe per impedirgli di finire di vestirsi ancora per un po'.

Quando Akiko bussò alla loro porta erano però già pronti.

«Allora, vi siete divertiti?» scherzò la sorella.

Keigo arrossì violentemente.

«Eri mi ha chiesto dove eravate andati a finire. È stato il momento più imbarazzante della mia esistenza»

«Potevi dirle... che ne so... che eravamo andati a giocare a Uno con degli amici»

«Sì, Uno sopra e Uno sotto. Ci vediamo tra poco» sospirò l'albina chiudendo la porta.

Keigo e Toya si guardarono imbarazzati per un secondo.

«Però, adesso che ci penso, dovrei avere delle carte che fanno al caso nostro...»

«Toya!»

Quando Tenko, Akiko ed Eri scesero nell hall, Eri guardò le mani intrecciate degli zii, che erano già lì ad aspettarli. Era proprio come facevano i suoi genitori.

«Zio Toya, Zio Keigo, adesso state insieme?»

I due la guardarono sorridendo.

«Sì Eri-chan» confermò il biondo.

«Wow, avete cambiato idea in fretta!» notò la piccola sorridendo ingenuamente. Akiko e Tenko ridacchiarono.

«Sono cose che succedono Eri» si giustificò Toya, pizzicandole scherzosamente una guancia con due dita.

Akiko scosse la testa, sospirando. Che famiglia imperfetta. Ma lo era in modo positivo. Non era mai stata felice come in quel momento.

Fanart non mia [lo ribadisco non si sa mai]

Spazio autrice

HOLA AMICI

Ci ho messo più tempo del dovuto ma Oh, il blocco dello scrittore mi ha rotto le palle natalizie

Comunque stavo pensando di cambiare ls copertina perché sembra quasi che la storia parli di una relazione a tre tra Hawks, Tenko e Toya. Vedremo cosa trovo

In tutto ciò, pareri? Previsioni (non metereologiche)?

Io vi saluto

Sperando che abbiate gradito,

-La vostra scrittrice problematica ♡

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